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12 anni schiavo

Oscar

 12-anni-schiavo-polemica-bimdi Steve McQueen. Con Chiwetel EjioforMichael FassbenderBenedict CumberbatchPaul DanoPaul Giamatti. USA 2013

Solomon Northup (Elijiofor) è un violinista nero e vive libero nella città di Saratoga con la moglie cuoca Anne (Kensey Scott) ed i figli Margareth (Quvenzhanè Wallis, la bambina di “Re della terra  selvaggia”) e Alonzo (Cameron Ziegler) ; un giorno  del 1841 Anne parte coi figli per un periodo di lavoro e Solomon accetta da due artisti di circo un ingaggio come musicista; i due lo fanno ubriacare e lo vendono ad mercante di schiavi, Theophilus Freeman (Giamatti). Giunto in Georgia, gli viene assegnato il  nome Platts e viene venduto al proprietario terriero Ford (Cumberbatch); lui è , in fondo, un brav’uomo e lo tiene in considerazione ma il suo sorvegliante Tibeats (Dano), invidioso, prima cerca di impiccarlo e poi minaccia di ucciderlo. Il pavido Ford   per non avere guai lo vende ad Edwin Epps (Fassbender), padrone sadico e maniaco che usa spesso e con violenza la frusta e che ha una relazione morbosa con la schiava Patsey (Lupita Ngoyo) . La moglie di Epps, Mary (Sarah Paulson) è gelosa e maltratta continuamente Patsey, la quale una notta supplica invano Solomon di ucciderla. Dopo un breve periodo con un padrone più umano, il giudice Turner (Bryan Batt), Solomon, tornato da Epps , cerca di far recapitare una lettera ai suoi amici di Saratoga ma l’ex-sovrintendente Armsby (Garrett Dilahunt ) a cui aveva chiesto di farlo lo denuncia e Solomon si salva per il rotto della cuffia dall’impiccagione. Solo il capomastro Bass (Brad Pitt), un canadese abolizionista, accetta di aiutarlo e, dopo 12 anni , Solomon può tornare dalla propria famiglia ma le leggi dell’epoca non gli consentivano di testimoniare contro i bianchi ed i suoi aguzzini finirono impuniti.

Mcqueen nasce come video-artista e nei suoi precedenti film (“Shame” e “Hunger”) questa sua matrice è molto, forse troppo, presente : la tensione viene spesso come raggelata da rarefatte atmosfere che sono, talora, dispersive. Qui – forse anche per la partecipazione dell’afro-britannico regista alla vicenda tratta  da un libro autobiografico – invece solo le sequenze dedicate alla splendida natura della Georgia sono intrise di una qualche, peraltro avvincente e pertinente, pittoricità. Per il resto McQueen firma il suo lavoro più completo e riuscito con un cast eccezionale ed una capacità di sintesi, narrativa ed emotiva, notevolissima. Oltre a Brad Pitt, produce il mitico Arnon Milchan, cui dobbiamo, tra gli altri,  “Pretty woman”.

 

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