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Urbanistica, in consultazione online il disegno di legge di riforma

Ridefinite, integrate e rinnovate le norme urbanistiche di valenza nazionale ferme al 1942. La bozza del disegno di legge è in consultazione fino al 15 settembre

Il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi ha presentato oggi in un dibattito pubblico all’Auditorium del Maxxi di Roma il nuovo disegno di legge su “Principi in materia di politiche pubbliche territoriali e trasformazione urbana” che ridefinisce, integra e rinnova le norme urbanistiche di valenza nazionale, ferme al 1942.

Frutto del lavoro di esperti di diritto, urbanistica, politiche territoriali e fiscalità immobiliare, coordinati dalla segreteria tecnica del ministro Lupi, il ddl – SCARICA DA QUI IL TESTO – punta a rinnovare le norme urbanistiche nazionali attraverso un quadro normativo unitario.

I PUNTI PRINCIPALI. Questi i punti fondamentali della bozza di disegno di legge: integrazione delle procedure e delle politiche pubbliche territoriali; strumentazione aggiornata per il coordinamento delle politiche settoriali che incidono su usi e trasformazioni del territorio; urbanistica del rinnovo e non più dell’espansione delle città; uso razionale della risorsa suolo, della qualificazione del servizio di edilizia residenziale sociale e degli strumenti più idonei alla sua promozione.

La bozza di ddl si compone di 20 articoli e non ha carattere meramente procedurale. Fuori da ogni logica competitiva – o peggio conflittuale – fra i diversi livelli di governo, la legge nazionale è concepita come strumento a disposizione degli enti territoriali per cogliere meglio le opportunità offerte dalle strategie europee in materia di sviluppo urbano e territoriale.

TESTO IN CONSULTAZIONE ONLINE FINO AL 15 SETTEMBRE. La bozza del testo è oggetto di consultazione pubblica on-line, che resterà aperta fino al 15 settembre per la raccolta di proposte e spunti critici. Tali contributi, in forma mirata come emendamento al testo, o sotto forma di riflessioni sulla materia, potranno essere inviate al seguente indirizzo e-mail: lecittavivibili@mit.gov.it utilizzando possibilmente la scheda allegata (CLICCA QUI).

Il provvedimento, arricchito dai contributi, nel mese di settembre sarà presentato al Consiglio dei Ministri e inizierà il suo iter formale.

CONFERENZA SEMESTRALE DEL GOVERNO DEL TERRITORIO. Nel corso della presentazione della bozza, Lupi ha indicato alcune proposte. Tra queste, la creazione di una Conferenza semestrale del governo del territorio, aperta a tutti gli esperti coinvolti a vario titolo nella materia in modo da non avere solo approcci settoriali all’argomento. Quindi: urbanisti, architetti, ingegneri, agronomi, storici, sociologi, geologi, economisti ecc..

REGOLAMENTO EDILIZIO QUADRO PER I COMUNI. Un’altra proposta prevede la predisposizione di un Regolamento edilizio quadro al quale possano riferirsi i comuni per poi adattarli al proprio territorio. “In Italia – ha detto il ministro – abbiamo 8000 regolamenti edilizi comunali, difficile pensare a un governo del territorio in queste condizioni”.

Inoltre, è prevista una sessione del Consiglio Informale dei Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti della UE, che si terrà a Milano dal 14 al 16 settembre prossimo, dedicata a infrastrutture e mobilità delle città in cui interverranno i sindaci delle grandi città europee.

“L’azione del Governo italiano, in questi mesi, è indirizzata a sostenere con decisione un percorso di ritorno alla crescita attraverso il rafforzamento della domanda interna, in particolare degli investimenti. Questo percorso può incidere in profondità a due condizioni: la prima è che l’Europa attui finalmente politiche di supporto alla crescita, e sarà questo l’obiettivo del semestre di Presidenza italiana; la seconda è che le misure urgenti di stimolo che il nostro Paese sta adottando si accompagnino al superamento di condizioni di incertezza che ancora caratterizzano il “sistema Italia”, cioè a quei processi di riforma radicale del Paese che non possono essere oggetto di provvedimenti legislativi d’urgenza. L’idea che ha sostenuto il lavoro che qui si presenta si riconnette a questa finalità più generale che il Governo si è dato”, ha spiegato Lupi nella sua introduzione al convegno.

LA FINALITÀ DEL DISEGNO DI LEGGE. Lo scopo del disegno di legge “è ricentrare la legislazione nazionale sull’obiettivo della sinergia fra politiche pubbliche nazionali e strategie europee di sviluppo urbano e territoriale”.

In particolare, ha precisato il ministro, “il disegno che abbiamo in mente non si limita alle “procedure urbanistiche”, ma coniuga procedure e contenuti territoriali e urbanistici, che si chiamano oggi rinnovo/rigenerazione della città esistente, politiche abitative ispirate alla logica del «social housing», riduzione dell’occupazione del suolo”.

LO STATO RICONQUISTA SPAZIO NELLA POLITICA TERRITORIALE. Inoltre, “un secondo carattere distintivo della proposta sta nella riconquista dello spazio dello Stato nella politica territoriale. Nessun riflesso centralistico, ma – al contrario – l’assunzione della responsabilità di misurarsi con l’integrazione delle politiche pubbliche di settore, «solidarizzandole» in una azione pubblica territoriale unitaria. Senza strutturare questo livello superiore di responsabilità non sarà possibile ridurre quella entropia, percepita come incertezza dagli stakeholders, che è oggi uno dei punti di maggiore debolezza subìto da tutti i sistemi territoriali locali”.

Lupi ha spiegato che il disegno di legge “riconfigura lo statuto della proprietà – pubblica/collettiva e privata – mettendolo al riparo dai rischi di eccessi che a volte caratterizzano l’azione pubblica sulla proprietà privata e, all’opposto, sottraendo spazi di deresponsabilizzazione di quest’ultima”.

LA FISCALITÀ IMMOBILIARE E TERRITORIALE ALLEATA DELL’URBANISTICA. Infine “viene riproposta l’esigenza e l’urgenza di una rivisitazione della fiscalità immobiliare e territoriale, per farne un alleato e non un (altro) nemico dell’urbanistica”.

REALACCI: PUNTARE SU RISPARMIO ENERGETICO E QUALITÀ. “La bozza del disegno di legge presentato oggi dal ministro Lupi è un importante contributo per una nuova normativa sul governo del territorio”, commenta il presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, Ermete Realacci.

“Quando verrà formalizzato potrà essere messo in discussione insieme alle altre proposte già presentate in Parlamento. È importante puntare – sottolinea Realacci – su una nuova edilizia che muti rotta rispetto al passato e faccia i conti con i cambiamenti indotti anche dalla crisi. Puntare sul recupero e la manutenzione del patrimonio edilizio esistente, sulla qualità delle città e sulla bellezza, contrastare il consumo di territorio, favorire la messa in sicurezza degli edifici e il risparmio energetico come chiesto anche dall’Europa. Su questo non appare sufficiente la proposta avanzata da Lupi. Basti ricordare che la misura di gran lunga più efficace messa in campo per contrastare la crisi del settore edilizio, che negli ultimi sei anni ha perso oltre 500 mila posto di lavoro, è stato il credito di imposta per le ristrutturazioni e il risparmio energetico in edilizia. Secondo le stime aggiornate di Cresme e Servizio studi della Camera nel 2013 ha prodotto circa 28 miliardi di investimenti, qualificando il sistema imprenditoriale del settore, riducendo i consumi energetici, l’inquinamento e le bollette delle famiglie e garantendo quasi 340.000 posti di lavoro considerando anche l’indotto. Ed è proprio la stabilizzazione e l’estensione dell’ecobonus uno dei punti di partenza per politiche concrete da attivare subito”, conclude Realacci.

da casaeclima.com

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