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Delibera emergenza casa, tavolo spaccato: si riparte ma senza i movimenti

Censimento delle occupazioni, del patrimonio pubblico e risorse da mettere in campo i punti al centro del piano. Intanto dagli sfratti alle occupazioni le politiche del Governo complicano il lavoro“ Censire gli abitanti delle occupazioni. Reperire risorse. Stilare una mappatura del patrimonio immobiliare che Comune e Regione, tra stabili Ater, Ipab

emergenza case1Censimento delle occupazioni, del patrimonio pubblico e risorse da mettere in campo i punti al centro del piano. Intanto dagli sfratti alle occupazioni le politiche del Governo complicano il lavoro“

Censire gli abitanti delle occupazioni. Reperire risorse. Stilare una mappatura del patrimonio immobiliare che Comune e Regione, tra stabili Ater, Ipab ed enti controllati, e infine il Demanio possono conferire. È ripartito il tavolo interistituzionale sulla delibera regionale che mette in campo circa 260 milioni di euro per il Piano straordinario per l’emergenza abitativa puntando anche sul recupero e il riuso del patrimonio pubblico. Un tavolo ripartito sotto il segno di un certo ‘nervosismo’ verso le politiche nazionali in tema di politiche abitative. Da un lato l’emergenza sfratti e i ripetuti appelli da parte delle istituzioni locali al Governo per il ripristino della proroga per le sentenze di finita locazione per le categorie protette. Dall’altro l’articolo 5 del Piano casa, contro nei giorni scorsi cui si è espressa l’assessore comunale alla Casa Francesca Danese e che ha dato vita nelle scorse settimane a occupazioni e proteste da parte dei movimenti. Al lungo incontro tra l’assessore comunale Danese e quello regionale Fabio Refrigeri hanno partecipato infatti esponenti del sindacato di base Asia Usb, Action e altri movimenti mentre hanno deciso di disertare Blocchi precari metropolitani e Coordinamento di Lotta per la Casa che fino a quel momento avevano lavorato per arrivare all’approvazione della delibera.

Lunedì infatti per quest’ultimi è arrivato lo sgombero da parte delle forze dell’ordine dell’occupazione agli uffici dell’anagrafe in via Petroselli portata avanti per protestare contro la negazione delle utenze e della residenza per gli edifici occupati. “La scelta di sgomberare e di perseguire gli occupanti, fino a rinchiuderne tre dentro a un Cie, con rischio di espulsione e separazione dai percorsi sociali di cui sono parte, non può essere in nessun modo risarcita dal tavolo proposto per il 28 gennaio dall’assessore Danese” hanno spiegato in una nota. “Siamo indisponibili a riprodurre passaggi di confronto deboli e viziati da una mancanza di prospettive strutturali, a continuare con la gestione di un’emergenza infinita che si ha tutto l’interesse a mantenere” continuano. “Sono molto dispiaciuta per quel pezzo di movimento non presente perché quando c’è stata l’occupazione della anagrafe sono andata e ho avuto più colloqui. Purtroppo non posso cambiare una legge nazionale, mi rendo conto che non dare la residenza ai bambini che devono andare a scuola o non dare l’accesso alle cure per le persone è un tema importante che è stato sollevato fortemente” ha dichiarato all’agenzia Dire l’assessore Danese che nel corso della stessa intervista ha inoltre chiesto alla Regione di accelerare lo sblocco dei circa 196 milioni di euro di fondi ex Gescal stanziati dalla regione che riguardano la Capitale.

“Riparte finalmente il tavolo di confronto tra Regione, Roma Capitale e movimenti per il diritto all’abitare” il commento congiunto al termine del lungo incontro nella sede del dipartimento alle politiche abitative capitoline dell’Eur. “Il contesto di questa ripresa è segnato” hanno spiegato i due assessori “sia da un’emergenza casa in espansione, sia dalla messa a disposizione di strumenti che aspettano una rapida attuazione: dalla legge regionale sul recupero e il riuso del patrimonio pubblico e l’acquisizione dell’invenduto, fino al piano operativo triennale del Comune per l’assistenza alloggiativa”.

L’iter per l’approvazione della delibera intanto continua. Come ha spiegato l’assessore: “Stiamo organizzando un calendario di incontri su temi specifici, ci rivedremo presto. Ripartiremo dai quattro gruppi di lavoro istituiti prima che diventassi assessore”. A partire dal lavoro per il censimento di quanti vivono nelle occupazioni, annunciato più volte dal suo predecessore Ozzimo, che aveva anche presentato una memoria di giunta, ma che oggi non è stato possibile portare al tavolo. L’assessore ha poi lanciato anche un asse col Patrimonio: “L’assessore Cattoi è d’accordo, dovremmo vederci tra oggi e domani. E poi portare avanti anche una ”relazione” con Caudo e gli altri assessori per mettere insieme le capacità di tutti e rivedere tutto ciò con il tavolo” ha spiegato, sempre all’agenzia Dire, Danese. Gli incontri proseguiranno anche nei prossimi giorni. Prima però, sabato pomeriggio (ore 15 da Piramide), i movimenti per il diritto all’abitare torneranno a manifestare per le strade della Capitale.“

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