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L'assessore alle Politiche abitative, Danese: " Chiuderemo i centri di assistenza alloggiativa e daremo i buoni casa". Poi l'appello al ministro Lupi: "Proroghi il blocco degli sfratti" Dalla chiusura dei centri di assistenza alloggiativa temporanea al buono casa (a cui hanno aderito già 200 famiglie), dalla richiesta di riapertura dei termini
L’assessore alle Politiche abitative, Danese: ” Chiuderemo i centri di assistenza alloggiativa e daremo i buoni casa”. Poi l’appello al ministro Lupi: “Proroghi il blocco degli sfratti”
Dalla chiusura dei centri di assistenza alloggiativa temporanea al buono casa (a cui hanno aderito già 200 famiglie), dalla richiesta di riapertura dei termini per la morosità incolpevole al tavolo sulle graduatorie. Francesca Danese ha già redatto un suo Piano casa. L’assessore alle Politiche abitative di roma capitale, in carica da poco più di un mese, sembra quasi lo avesse già pronto nel cassetto, come ha raccontato in un’intervista all’agenzia Dire: “Il 23 dicembre, nello stesso giorno in cui sono diventata assessore, come primo atto del mio mandato ho fatto una delibera che contiene una programmazione triennale sulla città, a partire dallo svuotamento dei centri di assistenza alloggiativa temporanea (caat), che ci costano tanti soldi, per consentire l’erogazione del buono casa”.
A riguardo l’assessore ha ricordato che a Roma “abbiamo 31 centri di assistenza alloggiativa temporanea e ogni famiglia che ci vive costa 1700 euro al mese, una cosa indecente per come sta messa l’economia del nostro Paese”. Tuttavia “già 200 famiglie hanno fatto richiesta di fuoriuscita”, aderendo alla possibilità di ricevere il buono casa del Comune (iniziativa in continuità con quella lanciata già dall’ex assessore Daniele Ozzimo) e andare a vivere in affitto al di fuori dei residence. “Il Comune darà questo buono casa tra i 400 e i 700 euro, cifre frutto del patto territoriale roma del 2004”.
Danese ha riconosciuto che il Comune sta pagando “anche lo scotto dei piccoli proprietari che non si fidano, in particolare su Roma dopo quello che è successo. Garantisco che il Piano casa partirà e anche il buono casa. Subito dopo avere tracciato le linee da riprendere con questo tavolo (quello per l’attuazione della delibera regionale, ndr), ne partirà un altro con i piccoli proprietari e i sindacati su come investire tutta la città di una responsabilità”.
Il Piano casa e l’effettivo inizio del percorso di svuotamento dei residence sono strettamente correlati tra loro: “Sarà mia premura, quando consegneremo il primo buono casa, fare una conferenza stampa. Anche il sindaco ci tiene moltissimo, per fare ripartire la fiducia e studiare la città. Vorrei fare a roma una conferenza nazionale sull’abitare con tutti gli attori che a vario titolo si occupano di questo tema, anche urbanisti, sociologi e su questo sbloccare qualcosa che è immobile da più di trenta anni su questo paese”.
Ma il dossier casa è composto anche di altri elementi: “Abbiamo il problema della morosità incolpevole, con tante persone che perdono il lavoro, gli esodati, il ceto medio. Sto verificando con gli uffici come riaprire i termini sulla morosità incolpevole che sono scaduti il 31”. E ancora, sulle graduatorie per chi ha diritto all’alloggio popolare: “Aono partite 11.500 lettere, le ultime 2.500. Qualche giorno fa, che servono per dire alle persone il tipo di punteggio che hanno acquisito ed entro dieci giorni si possono appellare. E’ mia premura fare partire il tavolo delle graduatorie prestissimo, non c’è un attimo da perdere”.
Infine, l’assessore Danese ha ribadito l’appello lanciato anche dai sindaci Marino e Pisapia affinchè il ministro Lupi “”proroghi il blocco degli sfratti, perchè non possiamo buttare per strada persone che hanno anche patologie o altri problemi. Ci sono famiglie con portatori di handicap e anziani con malattie invalidanti, non è che gli amministratori delle città sono stati con le mani in mano”.