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Casa, sgomberati gli uffici dell’anagrafe occupati dai movimenti.

Roma_-_Via_L._Petroselli

Sono stati sgomberati stamattina gli uffici dell’Anagrafe di Roma occupati alcuni giorni fa dai movimenti di lotta per l’abitare. I locali di via Luigi Petroselli, al centro storico, erano stati occupati alcuni giorni fa dai militanti per protesta contro l’articolo 5 del Piano Casa.- «La scelta dello sgombero rappresenta la risposta più chiara alle richieste avanzate dai movimenti: nessuna disponibilità a mettere in discussione una legge odiosa che sostiene la speculazione e cancella il diritto alla casa in questo paese». Con queste parole i movimenti per il diritto all’abitare commentano lo sgombero del presidio agli uffici dell’Anagrafe del comune di Roma avvenuto questa mattina. «Anche i tentativi di mediazione del neo assessore Danese – spiegano – risultano inutili di fronte a tanta protervia. Il decisionismo renziano viene adottato e sostenuto dall’amministrazione e dalla prefettura romana. Al confronto si preferiscono le divise e i manganelli. Si preferisce continuare a sguazzare nell’emergenza piuttosto che affrontare le questioni sollevate dai movimenti e mettere mano a interventi strutturali e definitivi». I movimenti chiudono poi la nota annunciando una manifestazione per sabato prossimo. «Le dimissioni di questa giunta sono ormai inappellabili – affermano -, il mondo di sopra va tolto di mezzo!».«È previsto per mercoledì mattina, nella sede del dipartimento capitolino Politiche abitative, al Quadrato della Concordia, l’incontro fra i Movimenti per il diritto all’abitare e gli assessori alle Politiche abitative di Roma Capitale, Francesca Danese, e della Regione Lazio, Fabio Refrigeri». Lo ha annunciato Cristiano Armati del Coordinamento cittadino lotta per la casa, durante la conferenza stampa in corso davanti all’Anagrafe di viale Petroselli, sgomberata stamattina dalle forze dell’ordine dopo un’occupazione di due settimane. Sul tavolo, spiega, «la delibera della Regione Lazio sull’emergenza abitativa, varata lo scorso anno e finora in sostanza osteggiata dal Governo con il suo Piano Casa e rallentata dal Campidoglio quando era assessore Daniele Ozzimo, poi coinvolto nella vicenda ‘Mafia Capitalè». In particolare, sottolinea Armati, «chiediamo che tutti coloro che vivono negli stabili occupati e censiti abbiano il pieno diritto alla residenza e a tutto quanto ne consegue, a partire dal diritto all’istruzione e alla sanità».

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