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Alla presentazione dell'accordo Saie-Sie, focalizzato sul nuovo appuntamento di BolognaFiere dedicato all'impiantistica in edilizia , ha partecipato anche il direttore generale e responsabile del dipartimento Real estate di Nomisma , Luca Dondi (foto), commentando i dati elaborati dall’Istituto sul tema della riqualificazione dell’esistente, come l’opportunità per le imprese per uscire dalla crisi
“Se prima della crisi era l’offerta a guidare la domanda, ora saranno i bisogni a sostenerla – ha detto Dondi, rifrendosi in particolare alle stime di compravendite di case, che saliranno nel 2015 a quota 470.324 (+16,7% rispetto al 2013) e supereranno le 517.200 nel 2017, pur rimanendo anni luce distanti dalle 800mila unità vendute durante il boom immobiliare –
Il mercato non sarà più lo stesso: sarà infatti caratterizzato da un approccio selettivo, con interventi mirati e di qualità”.
Accanto agli investimenti in nuove costruzioni, i tanti comparti e le filiere di una moderna edilizia sono chiamati ad operazioni di manutenzione straordinaria e riqualificazione energetica, resi necessari da un patrimonio immobiliare energivoro e obsoleto: “solo il 15% circa degli immobili – ha aggiunto Dondi – rientra nelle classi energetiche più efficienti (A, B e C) e ben l’83,6% ha più di vent’anni.
Nel nostro Paese, infatti, il 55,4% delle unità abitative è stato costruito prima del 1971 e richiede una seria strategia di intervento, mentre oltre un quarto (28,2%), risalente al ventennio tra il 1972 e il 1991, necessita di investimenti in efficientamento”.