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“Mini Imu” sulla prima casa

  Entro il prossimo 24 gennaio i cittadini sono chiamati a versare la cosiddetta "Mini Imu" sulla prima casa, relativa all'anno 2013   Tutti in fila, venerdì 24 gennaio, per la prima mini-stangata dell'anno: la mini-Imu sulla prima casa che lo scorso anno, tra mille polemiche, il governo ha cercato di cancellare totalmente, rispunta con

 Entro il prossimo 24 gennaio
i cittadini sono chiamati a versare la
cosiddetta
“Mini Imu” sulla prima casa, relativa all’anno 2013

 

Tutti in fila, venerdì 24
gennaio, per la prima mini-stangata dell’anno: la mini-Imu sulla prima casa che
lo scorso anno, tra mille polemiche, il governo ha cercato di cancellare
totalmente, rispunta con un piccola e fastidiosa coda.

Il gettito della mini-Imu
sarà pari a circa 440 milioni (il 40 per cento coperto dai contribuenti) cui
vanno aggiunti 660 milioni (il 60 per cento coperto dallo Stato). In tutto, una
partita da 1,1 miliardi.

 Si
tratta del conguaglio del 40% della differenza tra l’imposta calcolata con aliquota
standard (0,4%) e l’importo di quella calcolata con le aliquote IMU stabilite
dai diversi Comuni (al netto delle detrazioni consuete); il rimanente 60% verrà
versato ai Comuni dallo Stato.

Si paga esattamente in 2.398  Comuni, dove i sindaci sono stati costretti ad
aumentare l’aliquota al 5 o al tetto massimo del 6 per mille e saranno 12,6
milioni i contribuenti chiamati a pagare il 40 per cento della differenza.

La mini- Imu, retaggio del vecchio
sistema, si calcola tenendo conto delle vecchie detrazioni utilizzate nel 2012:
200 euro di base, più 50 euro a figlio. Il calcolo è quello di allora. Rendita
catastale rivalutata per 165, poi altre due operazioni da eseguire: la prima
con l’aliquota base al 4 per mille e la seconda con l’aliquota effettiva
deliberata dal Comune; poi si fa la differenza tra le due cifre e si calcola il
40 per cento.

 

Ecco
tutte le informazioni relative a chi deve pagare e con quali modalità.

Chi paga:

1)    l’abitazione
principale e le relative pertinenze esclusi i fabbricati classificati nelle                categorie A/1, A/8 e A/9;
2)    gli immobili appartenenti alle cooperative edilizie a
proprietà indivisa adibite ad                  abitazione principale e relative pertinenze dei
soci assegnatari;
3)    gli immobili regolarmente assegnati dagli IACP e dagli
enti di edilizia residenziale                pubblica;
4)    i terreni agricoli  posseduti e condotti dai
coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli        professionali iscritti nella
previdenza agricola.

Quanto si
paga:

L’imposta da pagare è pari al 40%
della differenza tra l’imposta annua calcolata con le aliquote e
detrazioni  deliberate dal Comune e l’imposta annua calcolata con le
detrazioni ed aliquote di base.

Le detrazioni deliberate sono  ? 200
annue (rapportate ai mesi in cui l’immobile è destinato ad abitazione
principale) maggiorata di ? 50 per ogni figlio convivente fino al compimento
del 26° anno d’età. In ogni caso tale maggiorazione non può superare ? 400.

Come si
paga:

Con l’aiuto del Caf- uil e presso
 le nostre sedi territoriali Uniat.


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