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Video > La moderna Agorà del Web 2.0

 

Moderna Agorà

L’ art. 21 della costituzione recita:

« Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili. »

Con l’avvento della rete e della possibilità di pubblicare da soli questo diritto si è espanso in modo esponenziale, si è passati, volendo utilizzare delle similitudini, dal mondo contadino a quello industriale, dal traino umano o animale al motore a scoppio.

In più oggi con web 2 la pubblicazione on line di una rivista fatta da un gruppo di cittadini uniti da un interesse sociale, politico, culturale o altro e’ diventato quasi un gioco da ragazzi.

Così mentre io pubblico questo articolo un altro del gruppo ne sta pensando e scrivendo un altro, libertà di stampa senza mediazione e con regole condivise inizialmente in gruppo.
Libertà di poter dire la propria sul proprio quartiere, sull’ultimo atto del governo centrale o locale, libertà di poter condividere la propria opinione su un film, una mostra, un artista, un evento che mi è piaciuto o no.

Libertà, popolo, diritto di parola che tanti altri possono leggere e commentare con un clic. Ecco che così una rivista popolare può divenire, se sarà attraente, competitor dei professionisti della libertà d’informazione.

Ritengo che questo strumento sia ancora sottoutilizzato dalla gran parte delle persone e penso che quando le giovani generazioni se ne impadroniranno più e meglio di ora la potenza di questa possibilità diventerà fondamentale.

Non a caso, puntualmente il potere, nei paesi autoritari, ma anche quello dei paesi democratici cerca ogni tanto di provare a limitare queste possibilità.

Ma come non perdersi in questa grande marea di informazione che cresce, dove certo si può trovare  disinformazione costruita anche ad arte,  intanto la scuola può giocare un grande ruolo creando persone in grado di saper navigare nel mare della vita come in quello di internet.

E poi l’etica individuale che deve tornare ad essere presa in carico da tutti noi con maggior attenzione, chi è responsabile, perchè decide di aprire questo gioco sapendolo giocare, deve saper aprire e chiudere i flussi dell’informazione e della regolazione dell’accesso a questo strumento che oggi può essere gestito in modo collettivo.

Io scrivo per Corviale.com, dove mi state leggendo ora, che è un tentativo, un gioco di questo genere e credo che lo sviluppo di riviste come queste sia una bella opportunità intergenerazionale e di sviluppo di una democrazia di pensiero dal basso che avvicini e riporti i cittadini a credere nella democrazia dell’Agorà.

Infine saranno i lettori a decidere se ciò che offriamo è interessante e utile.

Antonio Trimarco

Video di repertorio (2012): una storia realmente accaduta alla biblioteca Renato Nicolini? 

Regia di Enzo Berardi sceneggiatura collettiva, con Marco Mosca, Leonardo Agostini, Silvia Pino, Antonio Trimarco e i Lettori Felici . Un ragazzo entra in biblioteca e ruba un libro… scoprirà così la lettura e anche l’amore.. e che “siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”. Una narrazione video ironica e leggera sullo sfondo di una biblioteca comunale di periferia a Roma.

 

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