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Da marzo a giugno 40 street artist provenienti da tutto il mondo lavoreranno su altrettanti spazi urbani per trasformare le zone più trascurate in un museo a cielo aperto.
«Un muro è fatto per essere disegnato», diceva Keith Haring. E di muri il festival della street art Memorie Urbane, nato nel 2011 da un’idea di Davide Rossillo, ne ha già trasformati più di 90.
Per la quarta edizione, che coinvolgerà da marzo a giugno ben 7 città tra Lazio e Campania, il programma sembra essere sempre più ambizioso. 40 street artist provenienti da tutto il mondo, alcuni dei quali per la prima volta in Italia, lavoreranno su altrettanti spazi urbani per «trasformare le zone più trascurate della città in un museo a cielo aperto, accessibile a tutti», come afferma il curatore.
La street art si conferma come un brillante strumento per offrire nuova linfa a luoghi solitamente abbandonati o poco noti, per aprire un dialogo sempre nuovo con il territorio e i suoi abitanti.
Tra Lazio e Campania arriva il festival della street art: da marzo a giugno 40 street artist provenienti da tutto il mondo lavoreranno su altrettanti spazi urbani per trasformare le zone più trascurate in un museo a cielo aperto.
Ciascuna opera è accompagnata da una targa con le informazioni riguardanti gli artisti.
Inoltre, grazie all’App Urbancolors dei francesi Urbanmedia sarà possibile geolocalizzare gli interventi e con il sistema Koin Art si potrà avere accesso via smartphone ad approfondimenti su ogni street artist.
Il programma, che si svolgerà secondo diverse tappe temporali lungo i due mesi, prevede anche una serie di mostre personali all’interno di gallerie e spazi museali, come quella, imperdibile, dedicata a Martha Cooper. Una selezione di scatti della grande fotografa americana, che ha documentato la street art a New York sin dagli anni ’70, saranno esposte negli spazi della Pinacoteca comunale di Gaeta dal 29 marzo al 17 maggio.