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The Gunman

Un killer solidale ed eco-compatibile?

The Gunmandi Pierre Morel. Con Sean PennIdris ElbaJavier BardemRay WinstoneMark Rylance  USA, Francia, Spagna 2015

Nel 2006 Jim Terrièr (Penn) è in Congo,  collabora con una Onlus ed è fidanzato con Annie (Jasmine Trinca), medico solidale, della quale è innamorato anche il suo amico Felix (Bardem). Un giorno, però, lui, Felix ed altri due vengono convocati d’urgenza: sono Agenti Speciali Internazionali sotto copertura e uno di loro dovrà uccidere il locale Ministro delle Miniere; colui cui toccherà il compito dovrà sparire. Sarà Jim il prescelto e lui, dopo aver messo a segno il colpo mortale, raccomanda Annie a Felix. Qualche anno dopo è di nuovo in Congo ma stavolta si occupa solo di fornire acqua potabile agli abitanti ma un giorno viene attaccato da tre killer, ne ha la meglio e nella tasca di uno di loro trova due provette per l’analisi del sangue (tipica precauzione dell’Agenzia per assicurarsi dell’identità dell’ucciso). Jim vola a Londra e va dal suo vecchio capo Cox (Rylance), che ora è a capo di una multinazionale e che gli fa capire che ha le ore contate. Lui va a Barcellona (Felix, del cui aiuto ha bisogno, vive lì) e in città ritrova il vecchio amico Stanley (Winstone), anche lui ex-killer in ritiro, che gli dà un rifugio sicuro e gli fornisce l’indirizzo di Felix, ora sposato con Annie. Felix gli un appuntamento a cena e si fa trovare ubriaco, in compagnia di Annie; poco dopo lei lo raggiunge e, dopo un tempestoso chiarimento, i due fanno disperatamente l’amore. Il giorno dopo Jim raggiunge Felix nella sua villa di campagna; l’amico, ancora ubriaco e folle di gelosia, gli comunica che lo ha tradito; infatti, un manipolo di uomini, guidati da Reiniger (Peter Franzen) fa irruzione nella villa e, nella sparatoria che ne consegue, Felix e gli uomini di Reiniger vengono uccisi. Jim torna di nascosto nel proprio appartamento e, usando a proprio favore le trappole esplosive che i killer vi avevano predisposto, fa fuori un bel po’ di nemici e porta Annie da Stanley ma lì arriva Reiniger che li prende entrambi e li porta da Cox . Questi tortura Stanley e, dopo averlo ucciso, minaccia telefonicamente Jim di far fare la stessa fine ad Annie se lui non si consegnerà. Terrièr ha però pesanti prove del coinvolgimento di Cox nell’attentato e riesce ad ottenere un appuntamento faccia a faccia. Nel frattempo l’ufficiale dell’interpol DuPont (Elba) lo contatta e lo invita a collaborare; lui risponde che lo farà a tempo debito. L’incontro con Cox era ovviamente una trappola e lui uccide un po’ di sicari ma non riesce a liberare Annie. L’appuntamento decisivo è alla Plaza de Toros dove è in corso una corrida e, stavolta Jim fa in modo di essere seguito da DuPont. Qui Cox, dopo aver inebetito di droghe Annie, si porta altri sicari ma Jim ha la meglio e Cox muore incornato. La sua collaborazione vale a Jim la libertà e lui raggiunge Annie, di nuovo in Africa per una missione umanitaria.

Patrick Manchette è stato un importante scrittore e sceneggiatore francese di noir e Gunman è tratto dal suo romanzo più famoso: Posizione di tiro, dal quale nel 1982 Robin Davis aveva già ricavato Il bersaglio con Alain Delon e Catherine Deneuve. Alcolizzato e anarco-comunista , Manchette riprende il tema del killer stanco e pentito (già apparso, ad esempio, in chiave moralistica dal pur notevole Una pistola in vendita del cattolico Graham Greene) e ne fa un dolente eroe nichilista. Penn, che produce questo film ha assoldato il capace autore del primo Taken con Liam Neeson  e però immette nella storia un sovrappiù di solidarismo terzomondista, che inceppa il racconto e rende poco credibile il protagonista. Penn ostenta un fisicaccio scolpito ma si dimentica spesso di recitare e la Trinca non ci prova nemmeno.

 

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