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Il killer è salutista
di Antoine Fuqua. Con Denzel Washington, Marton Csokas, Chloë Grace Moretz, David Harbour, Bill Pullman USA 2014
Robert McCall (Washington) lavora in un emporio di casalinghi, è salutista, gentile ed aiuta il suo giovane e timido collega Ralphie (Johnny Skourtis) a prepararsi per le selezioni che lo promuoverebbero a sorvegliante. La notte non riesce a dormire e va in un bar portandosi dietro la propria bustina di tè, qui legge Hemingway e chiacchera con Terry (Moretz), una giovane prostituta sfruttata dai russi. Una sera trova la ragazza piena di lividi dovuti all’incontro con un cliente sadico e fa due passi con lei, cercando di convincerla a cambiare vita. In strada si accosta una macchina dalla quale scendono il gangster Slavi (David Meunier) ed il suo scagnozzo Tevi (Alex Veadov) che portano via Terry. Le sere successive lei non si presenta al bar e Robert viene sapere che è stata malmenata ed è ricoverata in ospedale; lui la va trovare e conosce Mandy (Haley Bennett), una collega di Terry che gli dice che i russi l’hanno massacrata di botte perché aveva reagito alle violenze del cliente. Robert va nel bar gestito dai russi, che è la filiale a New York dell’impero del capomafia Pushkin (Vladimir Kulik), e uccide Slavi, Tevi ed altri tre gorilla. Pushkin manda il suo spietato braccio destro Teddy (Csokas) per scoprire cosa c’è dietro quella carneficina. Mentre Teddy, aiutato dal corrotto poliziotto Masters (Harbour), indaga con i suoi metodi brutali, Robert malmena due poliziotti (Thimoty John Smith e Robert Walker) che taglieggiavano la madre (Luz Mary Sanchez) di Ralphie, costringendoli a restituire il pizzo e recupera l’anello che alla cassiera Jenny (Anastasia Sanidopoulos Mousis) aveva rubato un giovane rapinatore drogato (Owen Bourke). Terry è stata messa al sicuro da Robert ma Teddy uccide Mandy ed arriva a Robert. Lui scampa ad un primo agguato e va dai due suoi ex colleghi – lui è un ex-agente della C.I.A. creduto morto – Brian (Pullman) e Susan (Melissa Leo) e ottiene tutte le informazioni che gli servono su Pushkin e Teddy. Cattura Masters e lo fa arrestare in una retata nella quale vengono sequestrate montagne di dollari, fa esplodere una nave ed un deposito di benzina di proprietà del mafioso e, ottenuto un file con tutte le coordinate dei suoi conti segreti, va da Teddy per convincerlo ad andarsene. Questi finge di accettare ma prende in ostaggio i colleghi di Robert. Lui però, con l’aiuto di Ralphie, fa fuori tutti e va a Mosca ad uccidere anche Pushkin.
Fuqua, dopo Training day, ritrova Denzel Washington in un ruolo di duro (stanno, anche, insieme ultimando il remake de I magnifici 7 con Denzel nel ruolo che fu di Yul Brinner) in questo film che, dopo Miami vice, Strasky e Hutch e Charlie’s angels, trasferisce sullo schermo una serie televisiva del passato; qui, però, il passaggio al grande schermo ha modificato profondamente il personaggio: il Robert McCall (Edward Woodward) della serie CBS andata in onda dal 1985 al 1989 – in Italia, con il titolo Un giustiziere a New York pochi anni dopo sulla Rai2 di Sodano (ed anche un po’ mia) – era, sì, un ex agente ma continuava a combattere la malavita come free-lance, sempre agli ordini di una non precisata Agenzia, mentre il nostro è un giustiziere solitario e maniacale, una sorta di killer salutista (nel senso di igiene alimentare ma anche sociale) dei malavitosi. Hopperiano nelle scenografie, carveriano nei toni è, comunque, un film da vedere.