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Contro Mafia capitale per una nuova idea di sviluppo

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La manifestazione contro le mafie indetta dal PD romano il prossimo 3 settembre, nella piazza dove si svolse il funerale del capo clan Casamonica, sarà la prima risposta popolare della città allo scandalo emerso con l’inchiesta “Mondo di mezzo” o, meglio nota”, “Mafia Capitale”.

In verità, c’erano state in primavera le vivaci e genuine iniziative del movimento della società civile “Spiazziamoli”, a cui avevano aderito anche diversi circoli di partiti. Ma quelle iniziative non hanno mai trovato un riscontro nelle istituzioni. La richiesta di svolgere una seduta pubblica dell’Assemblea Capitolina per discutere in modo organico di “Mafia Capitale” non è stata mai presa seriamente in considerazione.

C’è, dunque, il rischio che la manifestazione del 3 settembre possa essere interpretata effettivamente come una delle 120 giornate di Sodoma di cui parla il marchese de Sade nella sua opera più famosa o Pier Paolo Pasolini nel suo film “Salò″. Evidenziai questo pericolo in un articolo del 13 aprile scorso dal titolo “Le 120 giornate di Sodoma Capitale ovvero la scuola dell’antimafia“.

Cos’è cambiato da allora? È cambiato l’atteggiamento del governo e del principale partito del paese, i quali hanno finalmente preso coscienza che Roma non è soltanto una delle metropoli italiane ma la Capitale. E stanno fornendo un contributo effettivo, pur tra difficoltà e contraddizioni, all’amministrazione capitolina perché svolga, contestualmente, la necessaria opera di risanamento e l’indispensabile azione di governo della città.

Va pertanto incoraggiata con convinzione una partecipazione larga dei cittadini di Roma, senza bandiere e senza accampare paternità o primogeniture, all’iniziativa di giovedì. Essa deve servire ad aprire finalmente un dibattito pubblico nella città su cosa sono le mafie a Roma, come queste s’annidano non solo nelle pieghe di istituzioni, partiti, imprese, professioni e società civile a livello locale ma anche nei livelli centrali presenti nella Capitale, e quali sono i rimedi per debellare questa terribile piaga sociale che infetta ogni cosa e ogni spazio della nostra comunità.

Partecipiamo, dunque, compatti il 3 settembre all’iniziativa indetta dal Pd per assumere un impegno comune. Ovviamente contro le mafie. Ma soprattutto rivolgendoci a noi stessi e alle nostre coscienze, alle associazioni, ai partiti, alle istituzioni perché insieme cambiamo la nostra mentalità e la nostra cultura. Dev’essere innanzitutto un percorso di autoapprendimento collettivo per creare le condizioni dello sviluppo in tutte le sue declinazioni in una realtà complessa come quella della Capitale d’Italia.




Newsletter dal Municipio XI

Ponte dei Congressi, con la Conferenza dei Servizi si fa un ulteriore passo in avanti

Ad inizio marzo si è tenuta la Conferenza dei Servizi per la realizzazione del Ponte dei Congressi: siamo molto soddisfatti per il rispetto dei tempi previsti e per le parole del Sindaco Marino in proposito. Con la Conferenza dei Servizi, infatti, la realizzazione di questa opera fa un ulteriore passo in avanti. Il Ponte dei Congressi rappresenta una grande vittoria, in primo luogo per Roma e per il nostro Municipio che da sempre si è battuto per la sua realizzazione, grazie a cui si potrà sbloccare il nodo fortemente congestionato Colli Portuensi – Newton – Magliana – Eur, e chiudere l’anello di collegamento con la parte nord della città. Sappiamo perfettamente che è un’opera molto complessa ma è importante procedere senza indugi in questo percorso e arrivare, nel più breve tempo possibile, alla sua cantierizzazione. Ancora una volta questa Amministrazione ed il Governo si sono dimostrati seri e lungimiranti, rifinanziando un’opera che nella precedente consiliatura era stata, invece, eliminata. Infrastrutture come il Ponte dei Congressi, sono fondamentali per lo sviluppo della nostra città e contribuiscono a far diventare Roma una grande capitale europea, non più prigioniera delle sue contraddizioni e dello sviluppo urbanistico degli anni scorsi.

Rifacimento marciapiedi Via Francesco Pallavicini

Partirà il 30 marzo il rifacimento del lato destro dei marciapiedi di via Pallavicini, nel tratto tra via Bartolucci verso Largo Ruspoli. I lavori consentiranno di ripristinare la corretta percorribilità dei marciapiedi, di ridimensionare le quote dei cigli e di sostituire quelli ammalorati. Prevista anche la pulizia delle caditoie presenti. Gli interventi avranno una durata di circa 45 giorni.

 

Riqualificate le aree pedonali davanti le scuole “G. Pascoli” e “G. Perlasca”

Proseguono gli interventi per la messa in sicurezza delle aree pedonali davanti alla scuola elementare “G. Pascoli”, nel quartiere Marconi. I lavori hanno permesso la sistemazione della pavimentazione, dei parapedonali e dei dissuasori di velocità per l’accesso all’area pedonale. Contestualmente sono state sistemate anche le panchine ed i cestini. In collaborazione con la scuola, inoltre, si sta realizzando un murales sul muro di via dei Papareschi: i bambini della Pascoli hanno scelto il tema e realizzato dei disegno dai quali è stato tratto il bozzetto dell’opera.

Anche l’area pedonale davanti la scuola “G. Perlasca”, a Monte Cucco, è stata ripristinata.

 

Riqualificazione Largo Santa Silvia, spunta anche un murales!

Proseguono i lavori di riqualificazione di Largo Santa Silvia. Gli interventi riguardano la risistemazione dei giardini, con il ripristino dei giochi e della pavimentazione anti-trauma, la piantumazione di essenze erbose, l’installazione di un impianto di irrigazione e l’installazione di parapedonali intorno alla piazza per impedire l’accesso ai motorini. L’area, inoltre, è stata interessata, nei giorni scorsi, da un intervento di pulizia straordinaria da parte dei Pics. Per sabato 14 marzo, a partire dalle ore 11, è prevista una festa di inaugurazione dell’area durante la quale sarà anche mostrato il pannello con un murales realizzato appositamente dall’Associazione Scuola Viva Onlus.

Sos Azzardo, nel Municipio XI aperto il primo sportello gratuito per le vittime di ludopatie

È attivo, nel nostro territorio, un servizio totalmente gratuito contro le ludopatie. E’ stato presentato infatti il 2 marzo nella sede di Villa Bonelli, il nuovo sportello “SOS Azzardo” realizzato dal Gruppo Magliana ’80, in collaborazione con il Municipio e con il Servizio per le Dipendenze patologiche (SerD). SOS Azzardo offre programmi di accoglienza, orientamento e supporto legale, sociale e psicologico in collaborazione con psicologi, medici, avvocati ed educatori, a tutte le persone che soffrono di patologie legate al gioco d’azzardo ed a tutti i potenziali giocatori, con particolare attenzione agli adolescenti, alle donne e agli anziani.

Le problematiche relative alla dipendenza da gioco d’azzardo sono in costante crescita e rappresentano un vero e proprio allarme sociale. Questo dato di fatto ci ha portato a riflette sulla crescente gravità del problema e sulla necessità di offrire il giusto supporto a chi sta vivendo un momento di difficoltà in un contesto storico di crisi e di precarietà lavorativa ed economica, in cui le persone tendono a rinunciare a servizi e consulenze che potrebbero aiutarli a superare situazioni che mettono a dura prova la propria resistenza personale.

Lo sportello si trova in via della Magliana Nuova 160, presso la sede della Cooperativa Magliana ’80, ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16.

 

Prorogati i termini Premio Arvalia: vota il tuo candidato entro il 15 aprile!

Prorogati di un mese i termini per presentare le candidature per il Premio Arvalia 2015. La scadenza, originariamente fissata al 15 marzo è stata, infatti, posticipata al 15 aprile 2015, al fine di consentire una più ampia partecipazione dei cittadini del Municipio.

Il Premio è uno speciale riconoscimento che il Municipio XI ha istituito nei mesi scorsi per “dare risalto all’impegno di quanti abbiano contribuito a valorizzare le capacità e peculiarità della comunità municipale”. Il premio sarà assegnato, con cadenza annuale, a personalità, a singoli cittadini, ad organizzazioni, che operano nel territorio del Municipio e che si siano distinti per l’impegno sociale, culturale, sportivo, educativo o nella loro attività lavorativa. Una speciale commissione valuterà le candidature che potranno essere presentate, debitamente motivate e documentate, da almeno 20 cittadini residenti nel Municipio o da comitati, associazioni ed enti.

Per informazioni e candidature: www.premioarvalia.it

Il Municipio aderisce a “Spiazziamoli: 50 piazze per la democrazia e contro le mafie”

Il nostro Municipio ha aderito formalmente alla manifestazione “Spiazziamoli: 50 piazze per la democrazia e contro le mafie” del 6 e 7 marzo 2015. L’iniziativa, aperta alla partecipazione di associazioni, gruppi, comitati e cittadini, ha avuto come obiettivo la realizzazione di 50 eventi nella città per rompere il silenzio sulle mafie e la corruzione e fare di Roma un palcoscenico e una piattaforma di democrazia e impegno antimafia. Nel nostro territorio, in particolare, il 7 marzo si è svolto a Corviale, presso il Campo dei Miracoli di via Poggio Verde 455, l’evento “Un calcio contro l’illegalità contro Mafia Capitale”, che ha visto insieme la Nazionale Magistrati, l’Associazione Avviso Pubblico, e l’Associazione Calciosociale, in una giornata dedicata allo sport e al confronto. Continua, quindi, l’impegno del nostro Municipio contro le mafie e l’illegalità, iniziato a novembre 2013 con l’adesione al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco di azzardo” e la firma del Protocollo “Municipi senza Mafie” promosso dall’Associazione DaSud, per ribadire il proprio impegno nella diffusione dei valori della legalità e di buone pratiche di prevenzione e controllo sui fenomeni di corruzione e illegalità. Impegno che, inoltre, ha visto il Municipio partecipare alla Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie che si è tenuta il 22 marzo 2014 a Latina.

Siglato un protocollo d’intesa con Amministrazione penitenziaria per reinserimento sociale

Il Municipio Roma XI grazie ad un protocollo di intesa con il Provveditorato regionale Amministrazione penitenziaria del Lazio, metterà a disposizione opportunità lavorative, formative e di reinserimento sociale per lo svolgimento di lavori di utilità pubblica in favore di persone in esecuzione di pena e in messa alla prova: il Provveditorato, tramite l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Roma e Latina, individuerà un numero di persone per le quali sussistano le condizioni per l’ammissione al lavoro all’esterno e/o alle misure alternative da inserire nelle attività previste, mentre il Municipio XI metterà a disposizione opportunità lavorative, formative e di reinserimento sociale. Il Protocollo prevede il coinvolgimento, nel lungo periodo, di circa 10 persone di cui 3 nell’immediato, in lavori di utilità pubblica a titolo volontario per periodi determinati nell’attività di manutenzione del decoro urbano e delle aree verdi del Municipio XI. Grazie a questo Protocollo le persone con problemi di giustizia potranno scontare la pena in lavori di pubblica utilità, anziché in carcere. Per la prima volta un’amministrazione di Roma Capitale sigla un’intesa di questo genere. Siamo molto orgogliosi, quindi, che il nostro Municipio faccia da esempio e speriamo che sia seguito anche da altre Amministrazioni.

Corsi di italiano per donne straniere al Centro Maree

Al Centro per le Donne “MAREE” di Via Monte delle Capre, si svolgerà un corso di italiano gratuito per donne straniere. Il corso è del Livello A2, ha una durata di 80 ore e prevede un esame finale per il rilascio della certificazione valida per l’Accordo di Integrazione e il Permesso di Soggiorno UE di lungo periodo. Il Municipio ha patrocinato e promosso questo corso di “alfabetizzazione” per favorire l’integrazione delle molte persone straniere che vivono nel nostro territorio e che, soprattutto nel caso delle donne, spesso non hanno opportunità per migliorare la conoscenza della lingua italiana. Il corso si rivolge, in particolare, alle donne più vulnerabili, ospitate per ragioni di sicurezza ed incolumità presso il Centro Antiviolenza “Maree” e presso il centro per vittime di tratta “Prendere il volo”.

Presto le “Casa dell’Acqua” nei mercati rionali

In alcuni mercato rionali del nostro territorio saranno presto installate le “Case dell’Acqua”, moderni nasoni hi-tech che offrono acqua fresca, naturale o frizzante ai cittadini, con dosi da bicchiere o da bottiglia di un litro. Il Municipio ha scelto i mercati rionali per posizionare le “Case dell’acqua” con l’obiettivo di promuovere le attività degli stessi mercati, mettendo a disposizione un servizio originale che, creando un nuovo punto di interesse e di attrazione, può favorire una maggiore presenza di utenti. I mercati scelti sono: Mercato Magliana in via Fauglia, Mercato Trullo in via Campagnatico e Mercato Santa Silvia in via degli Irlandesi.

Nuove potature degli alberi in via del Trullo

Si stanno effettuando, in questi giorni, le potature degli alberi in via del Trullo. Le operazioni, che non venivano effettuate da molti anni, hanno riguardato circa 90 alberi. Questi interventi rientrano nel programma di potature previsto per 2015 dall’Assessorato all’ambiente di Roma Capitale che, nel nostro territorio, comprende anche via Blaserna e via Borghesano Lucchese.

Corviale 3D: al via progetto per over 65

Il Municipio Roma XI, in collaborazione con Arci Solidarietà Onlus e grazie al finanziamento della Regione Lazio – Direzione Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport, ha promosso Corviale 3D: un progetto di sensibilizzazione verso l’invecchiamento attivo e lo scambio intergenerazionale. Il suo obiettivo primario è il benessere sociale della persona anziana (over 65), attraverso l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, vero e proprio “patrimonio collettivo” in grado di moltiplicare le occasioni di incontro e confronto. Ma non solo. Corviale 3D mira a riunire, attraverso uno scambio di informazioni, esperienze e competenze due generazioni e, di conseguenza, tutto il quartiere. Il progetto, infatti, propone un modello di scambio intergenerazionale: attraverso le risorse presenti sul web, come i social media, i blog, i portali aggregatori, sarà possibile stimolare un atteggiamento solidaristico tra i giovani e gli anziani, partendo dalla trasmissione di conoscenze e competenze in entrambe le direzioni. Si partirà giovedì 12 marzo alle 16, dal Centro di Aggregazione Giovanile “Luogocomune”, frequentato dai giovani del quartiere, che si aprirà ai cittadini over 65. A partire da questo spazio i giovani e gli anziani collaboreranno per realizzare un modello di mappatura partecipata del quartiere, individuandone i luoghi di aggregazione, i servizi, gli spazi comuni e proponendo un racconto nuovo di Corviale, che sia il risultato dei due punti di vista.




Marconi: da Ragioneria ok ai fondi per la riqualificazione area mercato Macaluso

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Dalla Ragioneria di Roma Capitale arriva la conferma che i fondi per la riqualificazione dell’area del Mercato Macaluso ci sono: un importante risultato per il Municipio e per l’Amministrazione capitolina che restituisce al territorio 1 milioni di euro. Ora è il momento di elaborare e condividere con i cittadini un progetto vero di rigenerazione urbana di quel quadrante, perchè la soluzione possa rispondere ad esigenze reali e nasca dopo un’attenta analisi socio-economica, ed un esame dei bisogni e delle vocazioni di quel quartiere. – Lo dichiara Emanuela Mino, Presidente del Consiglio del Municipio XI




Ponte dei congressi: il Parlamento proroghi i termini per la cantierizzazione

Il Municipio XI ha approvato oggi all’unanimità una mozione per chiedere al Parlamento che, in sede di conversione del decreto legge n.192 del 31.12.2014, possa essere prorogato il termine fissato per il 31 Agosto del 2015 per la cantierizzazione del “Ponte dei Congressi”: le procedure in corso, infatti, vista la complessività dell’opera richiedono tempi più lunghi e pertanto prorogare i termini è necessario per non perdere i 145 milioni di euro di finanziamento statale previsti dallo “Sblocca Italia” ed accordati nell’Agosto dello scorso anno. – Lo dichiarano i Consiglieri del Partito Democratico del Municipio XI, Rossella Coltorti, Fabio Fadda, Emanuela Mino, Ermanno Pascucci.

Il “Ponte dei Congressi”, è un’opera strategica per la città e per il quadrante sud-ovest della Capitale, la sua realizzazione permetterà infatti il potenziamento del collegamento viario tra l’Autostrada Roma- Fiumicino e l’Eur alleggerendo così i consistenti flussi di traffico che attualmente gravano sul Ponte della Magliana e su infrastrutture obsolete o inadeguate. Il nuovo ponte sul Tevere, disposto ortogonalmente al fiume e ubicato a valle dell’esistente Ponte della Magliana, sarà realizzato in aree libere e consentirà di mantenere inalterata la connessione diretta tra l’Autostrada Roma Fiumicino e la Via Colombo, aggiungendo anche il collegamento diretto con l’EUR per chi proviene dall’Autostrada e da via Isacco Newton.




Salario accessorio: da nuovo contratto più servizi per i cittadini

È entrato in vigore il 1 Gennaio 2015 ed andrà a regime gradualmente il nuovo contratto di lavoro dei dipendenti capitolini, una riorganizzazione complessiva della macchina capitolina e dei suoi lavoratori che vede, tra le altre cose, che la parte accessoria del salario non sia più illegittimamente versata indistintamente a tutti i dipendenti ma attribuita sulla base del merito, misurato in reali e maggiori servizi erogati al cittadino: prima conseguenza sarà l’apertura pomeridiana degli uffici anagrafici municipali sino alle 18,30, avviata già dalla giornata di oggi. – Lo dichiara Emanuela Mino, Presidente del Consiglio del Municipio XI.

La redazione del nuovo contratto nasce in un clima di aspro confronto tra Sindacati ed Amministrazione, di cui la diserzione di massa dal lavoro dei Vigili durante la notte di Capodanno è solo uno degli aspetti, dove i dipendenti pubblici da ormai sei anni vedono bloccato l’adeguamento dei loro salari da provvedimenti del Governo. Questa condizione è generalizzata a tutti i dipendenti pubblici e l’Amministrazione capitolina ne risente particolarmente in quanto “azienda” da 24.000 dipendenti. La Giunta Alemanno ed i Sindacati hanno in questi anni ovviato alla perdita di potere d’acquisto dei lavoratori erogando il salario accessorio a tutti i dipendenti capitolini senza che per questo siano richieste prestazioni aggiuntive o migliori servizi per i cittadini. La Corte dei Conti e gli ispettori del MEF chiamati dal Sindaco per far chiarezza sulla gestione Alemanno, hanno dichiarato irregolare e inefficiente questo sistema ed hanno contribuito alla decisione presa dall’Amministrazione Marino di riscrivere i contratti per riportare nella legalità contabile ed amministrativa la città, offrendo al contempo maggiori servizi ai cittadini.

Da oggi il salario accessorio sarà versato a fronte di prestazioni effettivamente erogate ai cittadini, premiando il merito, tutelando le retribuzioni in modo da valorizzare quei lavoratori che svolgono con responsabilità il ruolo di servitori della città e che vivono con orgoglio e con profondo senso civico l’impiego pubblico. Si inizierà quindi con i servizi anagrafici e da Febbraio entrerà in vigore anche la parte che interessa il settore educativo-scolastico e così tutti i settori dell’Amministrazione. All’inefficienza della Giunta Alemanno rispondiamo con un’Amministrazione più efficiente e vicina ai cittadini, che agisce nella legalità, che valorizza le risorse interne e che invita i Sindacati a rendersi protagonisti di questa sfida e condividere il processo di cambiamento in corso, già dal prossimo 8 Gennaio, data fissata per l’ennesimo Tavolo di confronto tra Organizzazioni e Amministrazione.




Roma metropolitana: Marino fermi il treno prima che vada a sbattere

Ignazio Marino fa ancora in tempo a fermare il treno in corsa che distruggerà la prospettiva di Roma come effettiva capitale d’Italia. Domani il Consiglio metropolitano discuterà a Palazzo Valentini lo statuto del nuovo ente messo a punto dalla commissione competente. Non se ne conosce il contenuto. Ma sembra che l’orientamento sia quello di confermare la nascita di un carrozzone che sostituirà di fatto la Provincia e depotenzierà la capacità del Comune di Roma di svolgere i poteri speciali di capitale previsti dalla Costituzione.

Il Coordinamento Promotori Nuovi Enti Locali (Co.Pro.N.E.L.) ha chiesto al Sindaco di Roma capitale di sospendere ogni decisione e proporre all’Assemblea capitolina la creazione delle zone omogenee dotate di autonomi poteri e di trasmettere la relativa delibera al Consiglio metropolitano come emendamento alla proposta di statuto.

Spetta, infatti, a Roma capitale indicare gli enti territoriali che potranno formare la città metropolitana. Tali enti dovrebbero essere i seguenti: i 15 municipi di Roma capitale; i comuni attuali di Fiumicino, Pomezia, Ciampino, Fonte Nuova; i comuni costituenti e confinanti di Boville e Tor San Lorenzo. Si tratta della delimitazione contenuta nella proposta di legge d’iniziativa popolare annunciata al Consiglio Regionale del Lazio il 19 gennaio 2000.

Con la suddetta proposta – scrive il Co.Pro.N.E.L. a Marino – si porterebbe  a compimento quel moderno processo riformatore che le comunità metropolitane aspettano da decenni, conciliando le comuni esigenze metropolitane e capitoline, da ricollocare nello stesso ente costituzionale omogeneo, con  quelle diverse  e distanti di altre comunità. E’ infatti del tutto paradossale che la capitale d’Italia ampli le sue propaggini fino ai confini con l’Abruzzo e con il Frusinate, considerando metropolitani anche quei territori che hanno caratteristiche marcatamente rurali e con notevoli problemi di sviluppo.

Finora ci sono state solo delle anticipazioni da parte di qualche consigliere circa l’orientamento favorevole  per l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio metropolitano e per il rafforzamento dei municipi di Roma capitale. Sarebbero fatti positivi se fossero accompagnati dalla conferma del disegno di riforma maturato in questi decenni che vuole la convivenza di Roma capitale (coi suoi poteri speciali) e della sua città metropolitana (con le sue nuove funzioni) in un unico ente omogeneo operante in un territorio appropriatamente delimitato in funzione dei complessi compiti da esercitare.

La vicenda ha del paradossale. Mentre in alcuni palazzi romani si sta distruggendo la prospettiva di Roma capitale in altri palazzi,
alcuni parlamentari del PD (in primis Roberto Morassut e Raffaele Ranucci) hanno presentato alla Camera e al Senato la proposta di attribuire a questa città il rango di Regione, in considerazione della specialità già prevista dalla Costituzione. Una proposta senza dubbio riformista. L’Italia si allineerebbe così ai paesi europei più importanti che hanno capitali coincidenti con regioni o distretti.

Ma alcune domande nascono spontanee: “Cari amici, perché non proponete al Governo la sospensione immediata di un percorso del tutto assurdo che sta portando alla creazione di una città metropolitana distinta da Roma capitale? Non vi sembra paradossale creare un nuovo ente che anziché rafforzare le funzioni della capitale le indeboliscono? Come può essere credibile la vostra iniziativa – che ha bisogno di una legge costituzionale – se non siete in grado di ottenere dall’esecutivo un provvedimento immediato di sospensione di un percorso che porterà alla creazione di un nuovo carrozzone del tutto inutile? Perché non proponete un dibattito serio e approfondito a Roma e nel Paese per seguire un percorso che porti alla trasformazione di Roma capitale in città metropolitana?”

Se il PD romano vuole superare la profonda crisi di credibilità in cui si sta dimenando, non può proporci la solita tragicommedia che vede la mano destra fingere di non sapere cosa fa la mano sinistra.

 

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Una politica democratica per combattere le mafie

Ignazio Marino  (anni 59) sindaco di Roma

Ignazio Marino (anni 59) sindaco di Roma

Vuoi battere le mafie e contribuire a dare una prospettiva alla capitale d’Italia? Non ti resta altro punto di riferimento che Ignazio Marino. Egli deve porsi concretamente questo obiettivo: aprire la fase costituente per trasformare Roma capitale in città metropolitana, ridisegnare i confini territoriali e dare piena autonomia ai municipi; dopodiché correre per l’elezione a suffragio universale del sindaco metropolitano. Questo obiettivo politico e istituzionale è oggi tutt’uno con la battaglia per liberare Roma dalle mafie.  

Francesco Rutelli e Walter Veltroni hanno rivendicato il lungo periodo di buon governo e di onestà delle amministrazioni capitoline che si sono succedute dal periodo di tangentopoli fino alla giunta guidata da Gianni Alemanno. Matteo Renzi ha commissariato con Matteo Orfini il PD romano, dopo la notizia che alcuni suoi esponenti sono coinvolti nell’inchiesta “Mondo di mezzo”.  Da quanto si conosce finora dell’indagine è con l’arrivo della destra in Campidoglio che si crea il sistema mafioso in cui le lobby affaristiche e criminali, annidate in un’area trasversale che va da alcune schegge dell’eversione di destra a imprese del terzo settore, asserviscono spezzoni di partiti e di pubblica amministrazione ai propri interessi, mediante il controllo di flussi cospicui di spesa pubblica.

Ma non mi persuade la tesi di Veltroni che il coinvolgimento del PD sia semplicemente il frutto di “una politica ridotta a tessere, correnti, potentati, preferenze e deprivata della sua ragione e del suo senso”. E che dunque sia sufficiente per risalire la china – come scrive Goffredo Bettini – “costruire un partito delle persone, in grado dal basso di controllare, discutere e decidere tutte le scelte, in trasparenza e libertà”.

È difficile una discussione razionale sulla politica e sulla sua riforma sotto la pressione quotidiana degli orrori politici e morali che emergono dall’inchiesta e delle semplificazioni giornalistiche. Ma credo che l’emotività debba far posto al ragionamento e guardarci serenamente negli occhi. Soprattutto in questo modo potremo dare effettivamente un contributo a Ignazio Marino nel suo tentativo di coalizzare intorno alla sua amministrazione le forze disponibili a combattere per liberare Roma dalle mafie e assicurare un futuro alla città.

Nulla è più come prima. Dal 2 dicembre abbiamo la certezza che anche a Roma ci sono le mafie. E il fatto che le mafie stiano conquistando la capitale è già il segno evidente che di questo morbo sia infetta ormai l’intera nazione. Il tema politico urgente diventa allora come la democrazia combatte questo cancro e come produce quelle difese immunitarie, quegli anticorpi necessari a prevenirlo.  E come il PD si attrezza per sconfiggere questo nemico e come crea degli argini per difendersi da coloro che ad un certo punto lo utilizzano per fini personali di arricchimento e di potere.

Assumere davvero l’obiettivo di dichiarare guerra alle mafie significa, dunque, restituire un senso alla politica, definire degli obiettivi concreti e introdurre nella vita del paese un’intransigenza morale e un civismo attivo che devono permeare tutti i gangli delle istituzioni e della società.

Per il PD significa dare effettivamente un senso alla propria denominazione. Non si tratta di produrre appelli moralistici o rigurgiti giustizialisti. Ma di elaborare nuove regole che riguardino la vita dei partiti e delle istituzioni, le nomine dirigenziali, la loro selezione e rotazione, le consulenze, la distinzione netta tra interventi ordinari e quelli emergenziali, gli statuti delle imprese e delle organizzazioni, indipendentemente dalla loro forma giuridica e dal carattere profit o non profit, le relazioni tra le parti sociali, i rapporti tra imprese e fornitori, i modelli di governance delle imprese che gestiscono beni comuni e interventi sociali per rendere effettivamente esercitabili i diritti.

Partiti, istituzioni e società civile organizzata dovrebbero sentire come proprio compito primario quello di promuovere pratiche concrete innovative che diventino procedimenti istituzionali trasparenti, affidabili e competitivi e favoriscano comportamenti virtuosi volti ad alimentare fiducia e cooperazione. Partiti, istituzioni e società civile organizzata dovrebbero sentire come propria missione quella di accompagnare processi partecipativi dal basso per l’utilizzazione trasparente, efficiente e condivisa dei flussi finanziari destinati allo sviluppo locale.

Partiti, istituzioni e società civile organizzata dovrebbero cogliere l’occasione dell’istituzione della città metropolitana di Roma capitale per interrompere un percorso istituzionale sbagliato. Un percorso che è il frutto di un accordo tra i potentati della cattiva politica volta ad affossare un disegno virtuoso delineato nella riforma del titolo V della Costituzione e nella legge 42 del 2009: la trasformazione di Roma capitale nella città metropolitana. Non è vero che la legge Delrio non lo permette. E se si hanno dubbi, si concordi con il governo il tragitto e si proceda rapidamente verso l’autonomia dei municipi e la definizione di uno statuto che preveda l’elezione diretta del sindaco e del consiglio metropolitano. Se non si realizza questo disegno la specialità di Roma capitale si banalizza perché non potrà realizzarsi in un’area vasta omogenea come accade per tutte le maggiori capitali del mondo. Marino deve battersi per questo obiettivo politico: preparare le elezioni dirette del sindaco della città metropolitana di Roma capitale e candidarsi a questo ruolo. E su tale obiettivo squisitamente politico e istituzionale deve costruire un accordo vero con il premier Renzi e con il commissario del PD Orfini.

È sconfortante che intorno allo statuto della città metropolitana non ci sia alcun dibattito pubblico. E il tutto sia lasciato agli accordi di vertice dei capi tribù dei partiti. I cittadini non sono per niente coinvolti in decisioni che riguardano i maggiori poteri autonomi dei municipi, le elezioni dirette e i nuovi confini territoriali che la città deve avere per svolgere pienamente le funzioni assegnate ad essa dalla Costituzione.

Vero è che neanche i cittadini romani richiedono di partecipare direttamente nella definizione di tali scelte importanti per la loro vita, quasi rassegnati a subire le decisioni dall’alto su questioni che riguardano lo sviluppo della loro città. Un atteggiamento passivo di subordinazione ai potentati che evidenzia una latente mafiosità diffusa. E’ anche per questo motivo che una funzione rilevante dovrebbe essere svolta dalle istituzioni scolastiche e universitarie per sviluppare il capitale cognitivo, cioè la risorsa indispensabile per accrescere la domanda di partecipazione e l’efficienza delle istituzioni democratiche e così prevenire i fenomeni di corruzione. Si tratta di agire sulla formazione della psicologia cognitiva e morale individuale nelle fasi giovanili di maturazione e stabilizzazione delle capacità decisionali per fare in modo che le persone apprezzino il valore e l’utilità della trasparenza, dell’affidabilità, del merito e della cooperazione.

Gerardo Chiaromonte, in qualità di presidente della Commissione Parlamentare Antimafia tra il 1988 e il 1992 ci aveva avvertiti della presenza delle mafie a Roma, sollecitandoci a guardare al fenomeno mafioso in modo ampio e lungimirante. Si tratta – egli scriveva – di partire da due elementi essenziali: 1) le origini antiche di un modo di fare politica in Italia (accentuatosi negli ultimi decenni) che si nutre a volte del rapporto tra partiti e uomini della struttura dello Stato con ambienti più o meno ambigui; 2) la costituzione di un nuovo blocco, flessibilissimo e resistentissimo, di forze politiche e sociali diverse che mira e, in gran misura, riesce a controllare e a gestire il flusso di spesa pubblica con un vero e proprio “sistema di potere”, in particolare colluso e comunque connivente (attraverso confini assai incerti) con nuclei e clan della delinquenza organizzata.

È, dunque, vero che ogni struttura che amministri potere è esposta all’infiltrazione di organizzazioni mafiose, come ha ricordato Veltroni. Ma è anche vero che la politica democratica può produrre gli anticorpi necessari per prevenire questi rischi. Se questa non c’è o si siede, le mafie trovano porte e finestre spalancate per assoggettare ai propri interessi criminali le istituzioni e la società.

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