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LETTERA APERTA A BEPPE GRILLO ED AL MOVIMENTO ROMANO : L’INSOSTENIBILITA’ DELL’ASSESSORE PAOLA MURARO

Caro Beppe ed amici del M5S romano,

l’acceso dibattito pubblico in corso a Roma sulla giunta di Virginia Raggi ha certamente preso avvio da subito rispetto alla scelta incoerente di affidare l’incarico di assessore a Paola Muraro, presidente di ATIA-ISWA e sostenitrice dell’incenerimento come parte fondamentale della “gestione integrata” dei rifiuti a Roma …. altro che Rifiuti Zero. http://www.atiaiswa.it/chi-siamo/consiglio-direttivo/

Tale giudizio negativo sulla figura di Paola Muraro e sulla sua posizione “inceneritorista” è stato condiviso anche da tutto il M5S e larga parte del suo gruppo parlamentare che sino a due anni fa dichiarava alle critiche sul film TRASHED

http://www.movimento5stelle.it/parlamento/ambiente/2014/08/il-film-trashed-le-polemiche-e-quel-disperato-bisogno-di-monnezza.html .

La scelta è evidente che sia stata basata su semplici considerazioni “emergenziali”, per cui si è valutato fondamentalmente che la Muraro fosse “l’unica persona che sapesse dove mettere le mani data la sua lunga esperienza in AMA” …. nonostante tale elemento avrebbe potuto essere svolto con un ruolo di “consulenza” transitoria, posto che il principio fondante e di prospettiva del M5S è tuttora quel “percorso Rifiuti Zero” a cui la Muraro non crede e che a Roma viene evocato a parole e solo quando serve una “copertura” rispetto a scelte del tutto diverse.

Tale diverso indirizzo è certificato dalla delibera sulle Linee Programmatiche 2016-2021 approvata in Aula Capitolina il 21 luglio u.s. in cui il “percorso Rifiuti Zero” è del tutto assente e con esso la rinuncia all’incenerimento, partendo dal non produrre più il CDR negli impianti TMB di Rocca Cencia e Salaria, ma in modo semplicistico si citano solo le fasi di Riduzione – Riuso – Riciclo, senza alcuna indicazione strategica di obiettivi, tempi ed alternative impiantistiche concrete per l’azzeramento della gestione della fase di smaltimento che riguarda invece circa i due terzi dei rifiuti a Roma.

Ci si è voluti affidare ad un tecnico lontano ed estraneo al M5S, incoerente con i suoi principi e che ha di fatto collaborato con il sistema marcio che si vuole rimuovere, andando di fatto a far decadere il tanto atteso radicale cambiamento nel tema forse più sensibile per Roma, non dando fiducia alle pur disponibili alternative di manager ed esperti da noi indicati e “certificati Rifiuti Zero” dalle concrete esperienze fatte in questi anni a Roma ed in altre grandi città.

Si è sinora volutamente ignorato il percorso popolare “Roma verso Rifiuti Zero” avviato da noi con la precedente giunta Marino, nonostante questo sia stato approvato a dicembre 2014 con deliberazione n. 129 dalla Assemblea Capitolina, in cui riteniamo siano stati introdotti elementi importanti di innovazione a partire da una vera “partecipazione popolare” che non si limita alla mera consultazione ma crea una vera “condivisione decisionale” tra istituzioni e cittadinanza organizzata.

Riteniamo che ci sia spazio per riavviare rapidamente l’esperienza di Virginia Raggi e siamo pronti a dare tutto il supporto tecnico necessario, se si partirà dal resettare gli incarichi di assessori e collaboratori “incompatibili” con la storia ed i principi del M5S come Paola Muraro e dal convocare un urgente confronto con noi, con l’esperienza in atto nella città e con il documento strategico inviato a tutti in campagna elettorale rispetto al “Programma di governo 2016 – 2021 per la gestione sostenibile del ciclo rifiuti di Roma Capitale e della Città Metropolitana” che riteniamo contenga una visione puntuale delle azioni da mettere in campo a Roma a partire dall’attuazione della citata Delibera AC n. 129/2014.