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Fauna e avifauna al Lago ex Snia

Lo scopo di questo opuscolo è quello di mostrare al lettore quali sono le specie di
fauna e avifauna che frequentano l’area del Parco
delle Energie (via Prenestina 175) e del Lago ex Snia, recentemente salvato dalla cementificazione. Il WWF Pigneto Prenestino, dai primi giorni di novembre 2014, ha iniziato una
minuziosa opera di monitoraggio dell’avifauna e della fauna che frequenta l’area del
lago e del parco, finalizzata a censire le specie presenti e ad evidenziare la necessità
di tutelare tale area, vera e propria oasi naturalistica all’interno di Roma, a pochissimi
chilometri dal centro storico e in una zona tra le più densamente abitate, trafficate e purtroppo inquinate della città. A supporto della richiesta di demanializzazione del lago e per la sua istituzione a

Monumento Naturale
”, presentata dal Forum Territoriale Permanente del Parco
delle Energie e sostenuta dal WWF Pigneto Prenestino, seguono alcune fotografie scattate dai nostri volontari nel corso dei monitoraggi e rilevamenti effettuati, che
mostrano l’unicità di un’area naturalistica come quella del lago e del parco limitrofo, che nonostante le enormi pressioni antropiche circostanti riesce ancora a “resistere” e
ad offrire ai cittadini una pregevole testimonianza di come la natura può ricrearsi dei
propri spazi anche all’interno del contesto urbano.
Le attività di monitoraggio dei volontari del WWF Pigneto Prenestino, sono iniziate nei primi giorni di novembre e continuano
tuttora. I rilevamenti per l’area del
lago vengono effettuati in due distinte zone, dal prato accessibile da via Portonaccio e

dal cosiddetto “punto panoramico”, che coincide con il perimetro della pineta del
Parco delle Energie che si affaccia sullo specc
hio d’acqua, e che si è rivelato come un
punto di osservazione fondamentale, in quanto offre una visuale molto ampia e completa e, grazie alla distanza e alla sopraelevazione rispetto al lago, non si reca alcun disturbo agli animali, che quindi si mostrano ai binocoli senza remore e timori.
I rilevamenti nell’area del prato vengono effettuati, insieme agli attivisti del Forum Territoriale Permanente del Parco delle Energie, una volta a settimana. All’interno di
questa area sono stati individuati due punti distinti che fungono da punti di osservazione, ossia il prato aperto antistante la sponda del lago e la zona del roveto,
in direzione delle strutture dell’ex fabbrica della Snia
-Viscosa. I rilevamenti dal punto panoramico del Parco delle Energie vengono invece effettuati con cadenza
quasi giornaliera. Le specie di avifauna avvistate vengono registrate all’interno di un
foglio excel appositamente predisposto, che consente di avere sempre a disposizione
lo “storico” delle osservazioni, da cui è possibile ricav
are statistiche ed informazioni varie. Le foto che seguono sono soltanto le più significative tra le tante che sono state scattate nel corso di questi primi mesi di osservazioni, e sono organizzate
in “Fauna” e “Avifauna”, con l’aggiunta di
poche altre relative a insetti e rettili. Buona lettura e buona visione delle foto, con la speranza che le stesse facciano
riflettere sull’importanza di proteggere queste creature che abbiamo accanto ogni
giorno (anche se facciamo fatica a notarle), sulla necessità di conservare integri i loro
habitat riducendo al minimo una pressione antropica che in un’area urbana centrale
come la nostra è persino più forte che altrove.

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Il lago dell’ex Snia aperto a tutti Da un abuso rinasce un quartiere

l'obbiettivo di un grande fotoreporter: Giordano Pennisi

l’obbiettivo di un grande fotoreporter: Giordano Pennisi

L’assemblea capitolina approva una mozione per chiedere l’esproprio dell’area dell’ex fabbrica della Snia Viscosa in cui si nasconde il lago, sorto negli anni 90 dopo un tentato abuso edilizio. Sventata l’edificazione selvaggia dell’era Alemanno, l’obiettivo per il futuro è dare vita a una riqualificazione che sia partecipata. Da tutti

Sembra un paradosso, ma anche da un disastro ambientale, si può costruire una città più sostenibile, in cui le ferite del passato si tramutano in risorsa. Per tutti. E’ proprio questo quello che potrebbe accadere in via Prenestina, all’altezza di largo Preneste, fra i relitti urbani dell’ex fabbrica della Snia Viscosa, dove si annida un vero e proprio lago che presto potrebbe essere annesso all’adiacente parco delle Energie, divenendo quindi un nuovo spazio pubblico. E da una tentata speculazione potrebbe, quindi, rinascere un intero quartiere. Perché quel lago, sconosciuto ai più, è il risultato di un abuso edilizio consumato negli anni 90, quando i proprietari dell’area tentarono di realizzare un centro commerciale all’interno dell’ex fabbrica. Scavando, venne intaccata gravemente la falda acquifera sottostante. I lavori si fermarono, non l’acqua, che fuoriuscì fino a formare nel tempo uno stagno dalle consistenti dimensioni. Che ora potrebbe diventare patrimonio della collettività.

pellegrinaggio dei cittadini  al lago

pellegrinaggio dei cittadini al lago

L’ESPROPRIO – Proprio oggi pomeriggio, infatti, l’assemblea capitolina ha approvato una mozione per chiedere al sindaco “l’esproprio di una piccola porzione di area privata dell’ex Snia – si legge nel provvedimento portato in aula dal capogruppo di Sel Gianluca Peciola – per collegare l’area pubblica adiacente al lago con la più estesa area pubblica del parco”. Inoltre si chiede di “mettere a disposizione delle risorse per la sistemazione e l’attrezzaggio per la fruizione dell’area del lago condividendone la progettazione con i residenti e il Forum territoriale dei cittadini attraverso un percorso partecipato, a introdurre le tutele ambientali e paesaggistiche nell’area del lago”.

IL FUTURO – La mozione prevede anche di avviare una collaborazione tra i Dipartimenti del Patrimonio, dell’Urbanistica e dell’Ambiente con il Municipio e il forum territoriale dei cittadini, per una progettualità partecipata sia sull’area pubblica che su quella privata e di rendere noto qualsiasi ulteriore progetto presentato dal costruttore a tutti i gruppi consiliari. Una richiesta ben precisa che mira a evitare quanto accaduto nel recente passato. Fallito il tentativo, durante l’era Alemanno, di inserire l’area nel piano piscine private da realizzare in vista dei mondiali di nuoto del 2009, e tramontata, almeno per ora, la prospettiva dei grattacieli da realizzare anche attraverso il bando sul recupero dei Relitti Urbani, indetto da Alemanno nel 2010 e cancellato dalla nuova giunta lo scorso gennaio, si potrebbe quindi aprire per l’ex Snia un nuovo futuro. Partecipato e sostenibile.

 Marco Carta
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