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Nuove opportunità nel recupero di metalli da raee

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Patrimonio edilizio pubblico, accordo Enea-costruttori-Comuni per la riqualificazione

smart-city

Interventi pilota in alcune regioni per le smart city, l’efficienza energetica e la messa in sicurezza antisismica e idrogeologica del territorio
Favorire la riqualificazione di edifici, di interi quartieri e di aree urbane con interventi di innovazione tecnologica secondo i modelli più evoluti di Smart City, attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica, l’utilizzo di energie rinnovabili, la messa in sicurezza sismica degli edifici e idrogeologica del territorio.

È l’obiettivo dell’accordo quadro per la messa a punto di studi e progetti da attuare per il complesso edilizio della Pubblica Amministrazione, sottoscritto presso la sede dell’Ance, da Paolo Buzzetti, presidente dell’Associazione nazionale dei costruttori edili, Piero Fassino, Presidente dell’Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) e da Giovanni Lelli, commissario dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).

Iniziative pilota in alcune Regioni

L’accordo quadro prevede di avviare iniziative pilota in alcune Regioni in cui la collaborazione tra Ance, Anci ed Enea propizierà interventi di riqualificazione energetico-ambientale degli edifici scolastici presenti sul territorio, ma anche di spazi urbani di aggregazione sociale. Queste collaborazioni vogliono essere emblematiche di una più vasta azione da estendere all’intero Paese per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.

Enea

L’Enea, inoltre, fornirà il suo supporto tecnico-scientifico per lo studio della pericolosità e del rischio sismico delle diverse aree urbane anche mediante la predisposizione di reti accelerometriche, il monitoraggio e l’analisi dei dati sul comportamento sismico degli edifici, al fine di progettare interventi di adeguamento sismico attraverso l’applicazione delle tecnologie più all’avanguardia. Il supporto comprenderà anche la consulenza per il riconoscimento e il censimento dei fenomeni alluvionali e franosi, e la valutazione della loro pericolosità e del rischio idrogeologico.

La collaborazione è altresì finalizzata a diffondere le conoscenze maturate nel corso delle attività presso i tecnici sia delle Pubbliche Amministrazioni che delle imprese.

Costruttori

L’Ance promuoverà, presso i propri associati, la concreta possibilità di attuare interventi ed iniziative inerenti l’efficienza energetica e la sicurezza sismica e idrogeologica, ponendo le condizioni per la replicabilità degli interventi, grazie alla capillare presenza dell’Associazione sul territorio nazionale.

Comuni

L’Anci intende facilitare il processo di sensibilizzazione e di accrescimento delle competenze delle Amministrazioni Comunali integrando i risultati delle attività messe in atto con il presente accordo con quelle portate avanti dall’Osservatorio nazionale Anci smart cities.

(da casaeclima.com)




Investimenti per il recupero delle aree marginali e dismesse con le rinnovabili in Emilia Romagna

eneaNUOVE OPPORTUNITÀ PER L’AMBIENTE E L’ECONOMIA DELL’EMILIA-ROMAGNA

CON INVESTIMENTI PER LE RINNOVABILI SU TERRENI MARGINALI 

Si è svolto oggi presso la sede ENEA di Bologna, il seminario per le Pubbliche Amministrazioni:  “Come trasformare le aree marginali in opportunità per l’ambiente, il territorio e l’economia della Regione Emilia-Romagna”, che ha evidenziato i risultati raggiunti nell’ambito del Progetto M2RES – “From Marginal to Renewable Energy Source Sites”, cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma South East Europe, e coordinato dall’ENEA. Il progetto vede la partecipazione di partner provenienti da sette Paesi dell’Unione Europea (Italia, Slovenia, Grecia, Romania, Bulgaria, Ungheria e Austria) e da Serbia, Albania e Montenegro.

M2RES si pone l’obiettivo di valorizzare terreni marginali, come ad esempio, insediamenti industriali dismessi, cave abbandonate, ex-aree militari, discariche di rifiuti, attraverso investimenti mirati alla produzione di energie rinnovabili. In tal modo porzioni inutilizzate di territorio potranno subire un’opera di riqualificazione in grado di generare un ritorno economico e sociale. Inoltre, la formazione di partnership tra soggetti pubblici e privati favorirebbe la creazione di valore aggiunto a beneficio delle comunità locali.

Il progetto ha finora consentito di sviluppare una serie di studi di fattibilità, linee guida e strumenti operativi a supporto della pianificazione territoriale e energetica. Ad esempio, è già on line un sito web-GIS, realizzato in collaborazione con il Servizio Geologico della Regione Emilia-Romagna, che consente di mappare e qualificare le aree marginali con una serie di dati che includono sia i vincoli normativi, geologici e ambientali che le potenzialità produttive di ciascun sito.

Il seminario, rivolto in particolare alle Pubbliche Amministrazioni, ha approfondito il tema della pianificazione e dello sviluppo delle energie rinnovabili sul territorio della Regione Emilia-Romagna. Protagonista negli anni scorsi di un forte sviluppo, dovuto soprattutto a cospicui contributi statali, questo settore deve oggi misurarsi con un quadro normativo più complesso, anche dal punto di vista della tutela del territorio, e con margini di ritorno economico più esigui. In questa prospettiva, le aree marginali costituiscono una risorsa importante per le comunità locali, grazie alla capacità di coniugare una gestione rispettosa del territorio con la produzione di energia.

Al centro del Seminario, a cui hanno contributo anche i responsabili del Servizio Energia della Regione Emilia-Romagna e dell’ANCI, gli strumenti e le modalità per capitalizzare i risultati raggiunti e per permettere alle Amministrazioni Locali di pianificare altri interventi nell’ottica M2RES.

Maggiori informazioni sul Progetto sono reperibili sul sito http://www.m2res.eu/