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Papa Francesco a Corviale: la realtà si vede meglio dalle periferie

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Intervista a Pino Galeota

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Papa al Corviale, bagno di folla al Serpentone:
"Grazie a Francesco hanno tappato le buche"

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VISITA-PAPA-FRANCESCO-A3RIDOTTO--724x1024La nostra Comunità è uscita dal “Ghetto” da circa 10 anni avendo la stessa visione e proponimenti di Papa Francesco ovvero “la realtà si vede meglio dalla periferia”.

Questa realtà l’abbiamo guardata in faccia partendo dalle persone e dal nostro e loro vissuto quotidiano e costruito il nostro cammino.

Consapevolmente abbiamo mantenuto la barra e lo sguardo al disagio e alle fragilità, alle paure e alle diffidenze, alla crescita culturale e alle relazioni positive tra le persone, al come creare lavoro e sviluppo sostenibile attento all’ambiente che ci circonda.

Tutto ciò è stato reso possibile, nonostante gli tsunami attraversati, dal proficuo rapporto tra le Istituzioni presenti nel territorio, da operatori privati collaborativi e attenti ai contenuti che ci siamo dati e ultimo, ma non ultimo, da cittadini attivi e da un volontariato fattivo e propositivo.

Una storia scritta e documentata sia nei nostri siti e nel nostro giornale on line che in articoli, riviste, nei social, in programmi radio e televisivi e da incontri e attività cittadine, nazionali e internazionali.

Un percorso decennale non facile e ancora ad ostacoli che vediamo sempre più bassi, a cui interessi e attività delinquenziali e illegali messe in discussione hanno reagito con atti di persuasione anche fisica.

Rivendichiamo di aver “fatto capire” alle Istituzioni che si sottraevano alle loro responsabilità in quanto ritenevamo che la riqualificazione del nostro Territorio era impresa ritenuta quasi impossibile e senza ritorni personali che ce la potevamo fare.

“Noi siamo usciti dal Ghetto” da tempo, invitiamo a prenderne nota ben sapendo che le notizie negative fanno più audience, e stiamo picconando muri materiali e immateriali. I suggerimenti e le risposte sono leggibili dalla “realtà che si vede meglio dalla periferia”.

Benvenuto Papa Francesco

Pino Galeota
galeota.pino@libero.it
335.6790027 | 366.8198819

 




E ogni tanto rispunta fuori un articolo su Corviale….

Di quegli articoli fatti un po così ripescando dal repertorio e degradando chi ci vive e ci lavora ogni giorno.

A Corviale è vero che ci sono situazioni difficili e microcriminalità ma non è quel mostro in mezzo al nulla che descrivete.

A Corviale si vive l’abbandono delle istituzioni che a volte (spesso in campagna elettorale) ritornano, fanno promesse e aggiustano qualcosa.

A Corviale esiste un centro polivalente Nicoletta Campanella dove c’è una biblioteca, la banca del tempo un centro di orientamento al lavoro, e dove si svolgono corsi professionali. Sempre nel centro polivalente c’è un punto ristoro.

Nell’edificio difronte il palazzo ci sono: polizia municipale, sportello anagrafico del municipio, la sede del consiglio del municipio e il Mitreo, un luogo dove si svolgono diverse attività culturali. E poi Il calcio sociale, il campo da rugby, la piscina comunale. All’interno del palazzo una sede della Asl con ambulatori e consultorio. Due Caf, un comitato inquilini. Un centro anziani. Una farmacia comunale. Varie associazioni e cooperative che lavorano per il quartiere.

All’interno in una parte del quarto piano da più di 20 anni una comunità di religiosi offre aiuto e un’oasi di pace. La parrocchia all’inizio del palazzo. A due minuti a piedi un centro commerciale, una piazza con il mercato 2 volte la settimana.

E tanto verde.

Non è il paradiso, ci sono dei problemi come in ogni altro quartiere di Roma. Solo che Corviale da sempre fa notizia per questo, per essere il mostro. E ogni tanto spunta fuori qualcuno chè dice di abbatterlo.

La manutenzione ordinaria non è frequente e l’Ater non può e non deve abbandonare un quartiere dietro la scusa del “non pagano”. La scuola “sotto casa” è in ristrutturazione da anni, ma di chi è la colpa? E comunque ci sono altre due scuole raggiungibili a piedi in 10/15 minuti.

Corviale e Casetta Mattei da anni vivono il disagio di un insediamento abusivo rom molto numeroso, in questi giorni sta avvenendo l’ennesima bonifica del luogo con annessa recinzione ma se non ci sarà un costante intervento delle istituzioni tra un mese tornerà l’insediamento con l’immondizia e il degrado. Di cosa ha bisogno Corviale? Sicuramente non di articoli come questo… sicuramente di un maggiore controllo e contrasto alla microcriminalità e di manutenzione.

A Corviale la mattina per le strade del quartiere trovi qualche anziano sulle panchine e anche qualche giovane perché c’è anche dispersione scolastica e disoccupazione, persone che prima di andare a lavoro fanno jogging, persone che vanno a lavoro o nei vari posti del quartiere che ho elencato prima (ne avrò sicuramente dimenticato qualcuno).

Studenti di architettura che ciclicamente vengono a studiare la sua struttura. E più tardi famiglie, bambini che giocano.

Corviale non è un quartiere perfetto ma smettiamola di descriverlo come quell’alieno estraneo alla città come poteva esserlo 30 anni fa. Ci sono tante persone che si rimboccano le maniche e non vanno lasciate sole.




Sono arrivati a destinazione i 24 giovani di “ViaSalaria”

Il gruppo di studenti e giovani ricercatori partiti a piedi da San Benedetto del Tronto il 16 agosto, è approdato a Ostia venerdì 1 settembre portando a termine il cammino attraverso il centro Italia. Noi de La rucola li abbiamo incontrati al termine della prima tappa a Spinetoli, quando c’è stato il loro incontro con il dottor Nazzareno Graziosi, nostro collaboratore e ora pubblichiamo il report della loro avventura così come direttamente l’hanno vissuta.

Il cammino si è concluso!

Durante il nostro tragitto da San Benedetto del Tronto a Ostia abbiamo toccato luoghi, studiato pratiche e discusso con esperti e comunità locali sulle possibilità di sviluppo di territori diversi. Passo dopo passo, tappa dopo tappa, abbiamo costruito un laboratorio di riflessione itinerante che ha coinvolto studenti e giovani ricercatori provenienti da 5 università italiane e che diventerà presto un tavolo permanente di discussione e dibattito su temi di natura urbanistica.

Attraversando Arquata del Tronto, Accumoli e Amatrice, il gruppo ha incontrato ricercatori che da anni studiano il post terremoto, cercando di comprendere i risvolti politici, sociali e urbanistici della catastrofe e le traiettorie e i limiti del processo di ricostruzione.

Parlando con le comunità locali del cratere, i ragazzi e le ragazze di “ViaSalaria” hanno dipinto una immagine di coraggio, umiltà, tenacia e voglia di ritornare ad abitare quanto prima i territori messi in ginocchio dal sisma.

Un enorme grazie ai 24 partecipanti a ViaSalaria, i nostri eroi, ovvero Marco, Francesco L., Francesco P., Federico, Alessandro, Luca B., Eleonora, Fabio, Letizia, Raquel, Gianfrancesco, Jonatas, Alessio, Flavio, Laszlo, Arianna, Liam, Minoo, Giovanni, Serena, Daniele, Niels, Francesco F. e Alessia.

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17 agosto – Attraversamento del fondovalle del Tronto con Ikonemi e incontro con Nazzareno Graziosi

18 agosto – Incontro sulla SGL Carbon di Ascoli Piceno

22 agosto – Incontro con le Brigate di Solidarietà Attiva e il gruppo di ricerca Emidio di Treviri

23 agosto – incontro con Claudio Centanni (INU Marche)

23 agosto – sopralluogo nella zona rossa di Amatrice

Il 31 agosto, visita al Corviale di Roma

Il 31 agosto, giornata di sosta del gruppo a Roma, “ViaSalaria” ha visitato il Corviale leggendo e interpretando cicli e pratiche d’uso dello spazio pubblico del quartiere. Con l’aiuto di Marco Mareggi (Politecnico di Milano), il gruppo ha studiato qualità e fruibilità dello spazio pubblico e semi privato di questo grande brano di periferia romana. Nel pomeriggio, i partecipanti hanno incontrato Adriano Sias (Corviale Domani), Paolo Scamponi (Comitato di Quartiere Corviale), Don Gabriele (Fraternità dell’Incarnazione Corviale) e Giulia Pietroletti (Università La Sapienza di Roma) che hanno dialogato con il gruppo cercando di restituire la complessità funzionale e sociale dell’edificio.

Trasparenza

I fondi raccolti dalla campagna crowdfunding andranno a finanziare le spese di partecipazione (per chi viene da fuori Torino) alla conferenza finale e di organizzazione della mostra che si terrà a Torino il 20 ottobre prossimo. Un’altra piccola ma doverosa precisazione: ViaSalaria non ha ricevuto alcun contributo da nessuno dei partner del progetto, dunque né dal Politecnico di Torino né dai cinque Comuni che hanno rilasciato il patrocinio. Gli studenti hanno partecipato a loro spese e il progetto è interamente autofinanziato!

Upcoming events

I 24 giovani di “ViaSalaria” invitano tutti i loro sostenitori alla Conferenza Finale e all’inaugurazione della Mostra che si terrà a Torino (Castello del Valentino) il giorno 20 ottobre 2017 (data da confermare), dove discuteranno dei più importanti risultati del cammino e lanceranno l’itinerario del cammino dell’anno prossimo!

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Obiettivo raggiunto

Con un anno di ritardo (come facebook ci ricorda) obiettivo raggiunto:

“Roma, Manital vince il bando dell’Ater per la riqualificazione del 4° piano di Corviale”

A luglio la consegna del cantiere, in coordinamento con la Prefettura.

Progetto esecutivo e direzione lavori affidati a Guendalina Salimei (T-Studio).

Il gruppo Manital di Ivrea sbarca nella alla periferia romana di Corviale, a Roma, per realizzare un appalto “storico”: quello per riqualificare il famoso “quarto piano”, cioè l’area all’interno del maxi complesso di edilizia popolare dove sono state realizzate abusivamente un numero imprecisato di unità abitative, “invadendo” uno spazio inizialmente destinato a …”

(Massimo Frontera – Quotidiano Edilizia e Territorio – Il Sole 24 Ore)




Corviale, il punto ristoro divide il M5s

Dopo il mercato contadino, a Corviale rischia di chiudere anche il Punto Ristoro adiacente il centro polifunzionale. La proposta di garantirne la prosecuzione dell’attività fino al prossimo bando, divide il M5s
Lo striscione che campeggia fuori il punto ristoro del centro polivalente Nicoletta Campanella lascia poco spazio ai fraintendimenti. L’attuale gestione deve riconsegnare i locali all’amministrazione municipale che appare determinata a metterli a bando. Una decisione che tuttavia risulta meno condivisa di quanto sia lecito aspettarsi.

LA PROSECUZIONE DEL SERVIZIO – Martedì 11, in Consiglio municipale, si è assistito ad un acceso confronto tra maggioranza ed opposizione. Oggetto del contendere, il futuro del punto ristoro. Del bar-ristorante di Corviale, si è infatti interessata la Giunta Torelli. C’è una memoria di giunta che ha legato il destino di quell’attività commerciale all’attivazione di un nuovo bando. Tempi lunghi, durante i quali il servizio verrebbe a mancare. “La scorsa settimana, come Partito Democratico, avevamo presentata una mozione per chiedere venisse garantita la prosecuzione del servizio all’interno del punto ristoro – spiega il consigliere dem Gianluca Lanzi – ci è stato bocciato. Poi però si è svolta una commissione congiunta Bilancio e Politiche sociali, in cui è stato presentato un nuovo documento che abbiamo chiesto venisse portato in aula”.

LA RICHIESTA DI PROROGA – Nel documento citato da Lanzi, si fa riferimento sostanzialmente a due richieste. Da una parte si chiede la pubblicazione di un bando per l’assegnazione del punto ristoro entro il marzo del 2018. Dall’altra si suggerisce di nominare l’attuale gestore “a custode della struttura fino al termine dell’iter previsto per il nuovo bando, in modo da garantire la manutenzione, la custodia e tutti i servizi che attualmente vi vengono svolti”.

L’INDIFFERENZA – La richiesta di discutere la mozione, dopo alterne vicende, è stata messa ai voti. Undici contrari e undici favorevoli. “Ma in casi di parità – spiega Lanzi – prevale il voto contrario”. Tra i favorevoli però, oltre ai nove dell’opposizione, hanno votato anche due consiglieri del M5s. Si tratta di Maria Cristina Restivo e Luca Lauro, presidenti delle commissioni Bilancio e Politiche Sociali. Due voci fuori dal coro. “Dopo aver bocciato la nostra mozione – rimarca Lanzi – si sono rifiutati di discutere anche la mozione dei loro consiglieri”. A parte isolate eccezioni, “Il Movimento 5 stelle dimostra di non interessato al fatto che il punto ristoro all’interno del centro polivalente ‘Nicoletta Campanella’ possa chiudere”. Esattamente come recita lo striscione. Dopo il mercato contadino, Corviale rischia di rinunciare ad un altro punto fermo. Dopo vent’anni d’attività.

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Corviale in rivolta, tariffa folle

Comune, maxi aumento del canone piscina: Corviale in rivolta, tariffa folle
La denuncia della Us Acli Roma. Periferia ignorata, costi incrementati del 1.000%

Il Campidoglio aumenta il canone della piscina comunale: da 550 euro a 5500. Corviale in rivolta, addio allo sport per 600 ragazzi.

Una decisione improvvisa, comunicata solo tramite una email. Così il Comune ha deciso di applicare un sostanziale aumento della piscina gestita dall’Unione Sportiva delle ACLI di Roma, che la tariffa crescere del 1.000%. Così in una nota Us Acli Roma: “Al Corviale, uno dei quartieri più difficili e degradati della Capitale, chiuderà presto la piscina comunale gestita dall’Unione Sportiva delle ACLI di Roma lasciando senza “sport” oltre 600 ragazzi tra loro anche molti under 18 disabili. Terminerà anche l’attività sportiva dedicata agli anziani del quartiere. Infatti, per una decisione unilaterale del Campidoglio, il canone dell’impianto che l’US ACLI Roma pagava, relativo alla concessione di servizi sportivi erogati ai cittadini in nome e per conto del Comune di Roma, passa da 550 euro al mese a 5500 euro. Un aumento esorbitante vista l’importanza sociale dove l’US ACLI ha da sempre applicato le tariffe sociali proposte da Roma Capitale. Una decisione comunicata via PEC il 13 marzo 2017 senza nessun preavviso e a stagione iniziata che mette in serio dubbio il regolare svolgimento delle attività della piscina da anni simbolo dell’integrazione attraverso lo sport. Inoltre, l’aumento ha valore retroattivo al 1 gennaio 2017 – si legge nel comunicato – L’US ACLI Roma è concessionaria dal 2004 della piscina del Corviale ed ha sempre pagato in maniera regolare l’affitto alla scadenza del 5 di ogni mese. Inoltre, il contratto con Roma Capitale è scaduto dal 30 giugno 2012 e a più riprese l’US ACLI ha chiesto in forma ufficiale – con PEC e raccomandate – a Roma Capitale di potere siglare un nuovo accordo senza avere nessuna risposta. L’Unione Sportiva delle ACLI di Roma, con i suoi 25 mila soci e le 265 associazioni affiliate, è una delle più importanti realtà sportive del sistema ACLI nazionale. La prima in Italia per il numero di associazioni aderenti e la seconda per iscritti. Un terzo dei suoi associati ha meno di 15 anni. Numerose sono le attività promosse nell’ambito di sport come calcio a 11, a 8 e a 5, nuoto, pallavolo, ciclismo, atletica, arti marziali e danza. L’US ACLI Roma, inoltre, pone la massima attenzione all’utilizzo della pratica sportiva a fini sociali”.

Delusione e sorpresa anche per Luca Serangeli, presidente di US ACLI Roma: “Una vicenda incredibile che dimostra come spesso chi amministra la città sia lontano dai territori non conoscendone le dinamiche sociali ed economiche. Aumentare del 1000% l’affitto ad una realtà come la nostra significa colpire i tanti giovani del Corviale che con noi hanno intrapreso un percorso di fuga dal degrado per una vera integrazione. Farlo poi a stagione iniziata è un ulteriore colpo all’economia di tante famiglie del quartiere che confidavano sulle tariffe comunali. La nostra associazione, non solo ha sempre pagato regolarmente l’affitto, – conclude Serangeli – ma ha più volte posto il problema al Campidoglio della scadenza del contratto. Proprio il 28 gennaio scorso abbiamo fatto il nostro congresso in un’altra struttura del Corviale, il calcio sociale. Per quella occasione l’assessore Frongia, se pur invitato, non si presentò. Sembra che l’impegno dell’Amministrazione capitolina per risolvere il problema nelle periferie si limiti solo all’invio di una PEC”.

http://www.affaritaliani.it/roma/comune-maxi-aumento-del-canone-piscina-corviale-in-rivolta-tariffa-folle-469301.html




La birra che nasce a Corviale

La sfida di cinque ragazzi nell’estrema periferia di Roma
ternal City Brewing, il birrificio artigianale nato come beer firm senza impianto proprio, è arrivato a produrre 6000 bottiglie mensili e 700 ettolitri all’anno.
Luppoli, fermentatori e birre alla spina all’ombra del Serpentone di Corviale. Dietro la famigerata costruzione popolare che incombe torva sulla campagna compresa tra la Portuense e la Pisana, cinque giovani amici hanno realizzato un sogno: aprire un birrificio proprio. Maurizio, Giacomo, Enzo, Simone e Alessandro, dopo serate passate ai banconi di pub che hanno fatto la storia della scena brassicola romana, hanno deciso di rimboccarsi le maniche e produrre birra secondo i loro gusti.

La birra che nasce a Corviale: la sfida di cinque ragazzi nell’estrema periferia di Roma
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Nel 2013 nasce così il progetto Eternal City Brewing, una beer firm, ossia un birrificio senza un proprio impianto di produzione che si appoggia ad altri birrifici utilizzando le proprie ricette. Nei vari festival in giro per l’Italia non si sono fatti attendere apprezzamenti per le creazioni del birraio Maurizio Graziani. Due anni più tardi si raccolgono risorse e si decide di fare sul serio: viene acquistato lo stabilimento di produzione attuale in via del Ponte Pisano 84. ECB inizia a produrre con due fermentatori fino ad arrivare ai cinque attuali che permettono una produzione di 6000 bottiglie al mese e più di 700 ettolitri l’anno, divenendo così il più grande birrificio artigianale all’interno del GRA. “Il nostro obiettivo fin dall’inizio è stato sempre quello di essere riconosciuti come il birrificio di Roma, riprendendo la tradizione americana un po’ campanilistica che vuole che gli americani si riconoscano nel birrificio della loro città”, spiega Giacomo Mondini.

Un’identità che è cercata attraverso nomi come Urbe, Lupa, Tiber e Bulla, ma soprattutto grazie alle etichette, che “raccontano la storia della città”. Gran parte della produzione è costituita da birre di stile inglese e americano, ricche di luppolo che soddisfano la sete di romani e non solo. Tra queste spicca la Urbe, premiata Grande birra da Birre d’Italia 2017 di Slow Food e classificatasi terza nella categoria American e India Pale Ale nel concorso indetto da Unionbirrai. Non manca però anche qualche riferimento alla tradizione birraria belga, come la Tre Scrocchi in cui ai malti viene aggiunto miele proveniente dalla vicina Tenuta dei Massimi.
La birra che nasce a Corviale: la sfida di cinque ragazzi nell’estrema periferia di Roma
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All’interno del birrificio è presente una piccola tap room dall’ambiente informale dove sono presenti alcune spine e dove è possibile scambiare qualche chiacchiera con il mastro birraio Maurizio. Il locale di mescita è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 a mezzanotte per non fare concorrenza ai locali romani a cui il birrificio distribuisce i fusti e, vista la produzione “centimetri zero”, è possibile gustarsi una birra artigianale per 3 euro e mezzo. A breve aprirà anche la cucina, che punta a utilizzare malti e luppoli anche nei piatti e a recuperare prodotti di risulta, come i malti esausti per fare il pane. “Abbiamo molti progetti” ci racconta Giacomo, “Appena la cucina sarà aperta, organizzeremo cene improntate all’esaltazione del luppolo con alcuni chef. Inoltre a marzo ospiteremo per la prima volta una classe di scuola media per spiegare ai ragazzi come nasce una birra e faremo una cotta tutti insieme”.

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Fiorella Mannoia torna da “Combattente”

Autobiografico, personale e coraggioso. Sono questi gli aggettivi sintesi dell’ultimo disco di Fiorella Mannoia. Si chiama “Combattente”, esce domani 4 novembre e arriva a quattro anni da “Sud” (l’ultimo suo disco di inediti), dopo il doppio platino “Fiorella” (i duetti per i quarant’anni di carriera) e “A te”, il disco tributo a Lucio Dalla. «È il disco che mi rappresenta. Ma non solo io l’unica combattente», dice. «Racchiude l’idea della lotta per il raggiungimento di qualcosa, del sacrificio. È il dare un senso alla propria vita per arrivare a un fine. Un disco che ha un filo conduttore: storie di donne che combattono tutte per le stesse cose. Dalla ricerca di affermazione a quella della propria identità». Perché chi “non lotta per qualcosa ha già comunque perso”, recita un verso del testo che dà titolo all’album. «È una esortazione. Canzone inaspettata in cui mi ci sono ritrovata totalmente». Undici i brani inediti, alcuni a quattro mani. Ivano Fossati compone le musiche e Fiorella Mannoia firma il testo di “La terra da lontano”, ultimo brano, «giusta conclusione di quello che siamo. Sono felice e di certo, dieci anni fa, non avrei pensato a una collaborazione con Ivano» (collaborazione nata già nel 2012 in “Se solo mi guardasse”). Oltre a Fossati, Giuliano Sangiorgi firma “L’ultimo Babbo Natale” in cui “parole perdute” acquistano «l’importanza che devono avere». Nel disco, anche “Perfetti Sconosciuti”, il brano scritto con Cesare Chiodo e Bungaro, Nastro D’Argento 2016 per la “Migliore Canzone Originale” nell’omonimo film diretto da Paolo Genovese, nonché il suo debutto come autrice e interprete di colonne sonore. Un amore per il cinema che continua con “7 minuti”, film di Michele Placido (da domani 3 novembre) in cui la Mannoia sarà una delle protagoniste. Amore che si vede anche nell’esigenza di raccontare le canzoni per immagini e storie. «Ascoltando le canzoni mi sono immaginata dei flash di vita di qualcuno», scrive nelle note di regia Consuelo Catucci che ha diretto “Combattenti”, episodi girati a Roma (a Corviale) in un palazzo di nove piani e lungo un km, «che racchiude storie ordinarie e straordinarie di resistenza. Ne percepivo, nel racconto dei brani, i cambiamenti, i dolori, gli errori, gli ostacoli e soprattutto la volontà di non farsi mai abbattere. Da nulla». Nel video del singolo omonimo (che è la prima parte del progetto) la protagonista affronta il tema della disabilità attraverso lo sport e che, nonostante la sua difficoltà, ce la fa. «Fiorella si è prestata ad ospitare queste storie, vivendole in modo defilato e rinunciando, cosa difficile per un clip musicale, completamente al playback». E se a Sanremo ci pensa («Chi lo sa. Forse»), ai giovani dei talent («un percorso al contrario, un punto di partenza e non di arrivo», commenta) dice: «Non fate i capricci. Lottate e non arrendetevi. Noi per arrivare a questi risultati abbiamo combattuto, siamo caduti e ci siamo rialzati tante volte. Mi metto nei panni dei giovani cantanti di oggi. Sanno che se perdono una fermata, non ce ne sarà un’altra. Quelli della mia generazione di fermate ne abbiamo avute tante, ma c’era sempre chi ci faceva risalire».

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Forse il Corviale è a una svolta

Il controverso mega complesso realizzato negli anni 70 nella periferia romana verrà riqualificato. Firma il progetto StudioInsito, che ha vinto il concorso

I romani lo chiamano il Serpentone e non lo hanno mai digerito, da quando fu realizzato negli anni Settanta (su progetto di un team coordinato da Mario Fiorentino). Ma ora il mega complesso di ispirazione lecorbuseriana lungo un chilometro, sulla via Portuense, potrebbe essere a una svolta: per la sua riqualificazione la Regione Lazio ha messo a disposizione oltre sette milioni di euro, una prima parte dei 15 che occorrerebbero per realizzare al completo il nuovo progetto organico di restauro.

Lo studio romano di Laura Peretti, StudioInsito, ha vinto il concorso internazionale indetto dalla Regione e dall’Ater, superando 44 partecipanti di vari Paesi. La proposta di riqualificazione dell’edificio, tra i più grandi d’Europa (1200 appartamenti), si basa sul principio di “creare differenze in un ambito indifferenziato”.
Corviale

Si tratta, cioè, di eliminare per quanto possibile la straniante omologazione delle abitazioni ammassate in un unico corpo di fabbrica, sviluppando settori “personalizzati” in cui gli abitanti (oltre 5mila) possano riconoscersi. Il progetto di Peretti & C. elimina la strada ai piedi del falansterio e ne crea una simile più distante dall’edificio, con collegamenti specifici a diversi settori.

Una passerella coperta pedonale consente di raggiungere ciascuno dei 27 corpi scala, mentre oggi le entrate sono cinque. È così eliminato l’uso obbligato dei lunghi corridoi ai piani.
I marciapiedi e i collegamenti pedonali esistenti al Corviale e i nuovi ingressi introdotti da StudioInsito

Al centro di Corviale nasce una piazza che ospita negozi, un centro culturale e vari servizi. Questo nuovo spazio aggregante “sfora” dalla facciata al retro, verso la campagna, con un grande varco che risolve un dislivello di sei metri. Sono previste sculture (ieratici cavalli colorati) di Mimmo Paladino. In sostanza, anche ricorrendo a una nuova illuminazione interna ed esterna, StudioInsito cerca di ridurre l’alienazione del sito con ambiti più ristretti, più simili ad autonomi edifici abitativi. Da diversi anni Corviale ha registrato interventi migliorativi molto limitati: il nuovo progetto affronta il restauro in modo globale. Rispondendo al bando governativo per assegnare 500 milioni alle periferie, il Comune di Roma ha chiesto per il Serpentone solo due milioni, mancando l’occasione di un intervento decisivo.

Crediti progetto
Capogruppo
arch. Laura Peretti

Progettisti
arch. Giulia Fortunato
arch. Giuseppe Di Costanzo
arch. Andrea Amelio
arch. Erik Ingvert

Consulenti
arch. Silvia Milesi (strategie urbane)
Maestro Mimmo Paladino (artista)
arch. Carlotta de Bevilacqua (lighting)
ing. Paola Caputo (sostenibilità)
ing. Marco Bonomi (sostenibilità)
ing. Andrea Cinuzzi (strutture)
arch. Mara Filippi (paesaggio)
dott. Irene Ranaldi (sociologa)

Collaboratori
arch. Leonardo Ricci
arch. Nicola Fiorillo
dott. Laura Pessoni

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Rigenerare le città. Periferie e non solo. Numeri, proposte e strumenti per intervenire nelle grandi aree urbane. Creando Comunità

Legacoop e Legambiente hanno avviato, da diverso tempo un percorso di collaborazione, grazie anche alla firma di un protocollo di intesa, per promuovere progetti d’impresa finalizzati allo sviluppo di una rete diffusa di cooperative di comunità, impegnate nella tutela dei beni pubblici e dei beni comuni, il recupero di luoghi abbandonati, la green economy e la valorizzazione delle comunità locali, stimolando l’autonomia e l’organizzazione dei cittadini.

Questa collaborazione ha portato, in particolare, alla realizzazione di una collana editoriale dedicata alle cooperative di comunità. Il prossimo 18 ottobre a Roma, presso lo “Spazio Diamante” in via Prenestina, con inizio dei lavori alle ore 10.30, verrà presentato il terzo quaderno (dopo quelli sui beni comuni e le aree interne) intitolato “Rigenerare le città. Periferie e non solo. Numeri, proposte e strumenti per intervenire nelle grandi aree urbane. Creando Comunità”.

Il Seminario di presentazione sarà incentrato sul tema della rigenerazione urbana, vista in un ottica di partecipazione, condivisione, trasparenza e protagonismo, che richiede un processo di strategie, politiche e azioni finalizzate alla realizzazione di uno sviluppo urbano sostenibile.

Oltre la partecipazione del Presidente Nazionale di Legacoop Mauro Lusetti e della Presidente di Legambiente Rossella Muroni, sono previsti gli interventi del direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, del Segretario Generale di CittadinanzaAttiva Antonio Gaudioso, del Responsabile Nazionale Cooperative di Comunità di Legacoop, Paolo Scaramuccia, e del Responsabile Nazionale Economia civile di Legambiente, Enrico Fontana. Verranno presentate alcune buone pratiche attraverso le quali si sta cercando di dare concretezza al tema della rigenerazione urbana: i progetti del bando Culturability, il Motovelodromo di Torino, il Cinema Postmodernissimo di Perugia, le esperienze di Corviale, il Progetto CantiereImpero e la rete di TorpignaLAB.

Per partecipare all’evento è indispensabile accreditarsi compilando la scheda di registrazione in allegato, rinviandola a cooperativecomunita@legacoop.coop.

Programma

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