1

L’Altra Italia: il calcio di Corviale, un progetto di inclusione sociale

E’ una storia che parte da lontano, quella del Calcio sociale di Corviale, “il serpentone” progettato negli anni ’70 come nuovo modello abitativo alla periferia di Roma, lungo un chilometro, abitato da seimila persone, e divenuto fatiscente e degradato. Lì, dopo alcuni anni di attività nomade per la capitale, è approdata la sede del Calcio sociale, progetto di inclusione che parte dall’amore per il calcio e dalle sue regole ‘buone’ per fare attività formativa, sociale e umana.
Gli esordi di Massimo Vallati

Tutto inizia dall’infanzia di Massimo Vallati, un bimbo – oggi adulto e presidente di Calcio sociale – che ama il calcio da morire, e che come tanti della sua età passa i pomeriggi a rincorrere la palla con entusiasmo ed energia da vendere. Ma piano piano arriva la doccia fredda, perché Massimo entra a contatto con il rovescio della medaglia del calcio: “Il contrasto profondo tra la bellezza dello sport e la violenza degli stadi”, racconta Vallati. Lui è tifoso della Lazio e ben presto entra tra gli ultras: i cori, le trasferte, l’entusiasmo, l’amicizia, la condivisione, fino a che la curva si divide e a fare da contraltare agli Eagles supporter – i ‘buoni’ – nascono gli Irriducibili, “xenofobi e di estrema destra”. E così, in curva, durante Italia 90, quel “metro di distanza tra i due gruppi, mi fece pensare alle guerre tra vicini di casa, quella tra Palestinesi e Israeliani, quella nella ex Jugoslavia, perché l’odio era diventato più grande del concetto di sport”, prosegue Vallati, che da quel giorno decise di allontanarsi dal mondo del calcio, per molto tempo. “Un allontanamento vero, dettato da una ferita profonda”. Ma una decina di anni dopo, come accade con tutte le passioni, l’amore riaffiora. “Facevo volontariato a Monte Verde e pensai che sarebbe stato bello organizzare un torneo diverso: lo slogan doveva essere ‘cambiare le regole del calcio per ridisegnare le regole del mondo’; quella che stavamo avviando era una battaglia sociale e politica, innanzi tutto. E visto che il calcio è il più grande fenomeno sociale al mondo, aveva senso per noi partire proprio da lì per cambiare le cose”, sottolinea Vallati. (continua dopo la foto)

Un campo biodegradabile e una palestra di legno e argilla

Così è nato il Calcio sociale nel 2005 che dopo aver girovagato per la capitale, è approdato, non senza difficoltà “e anche molte perplessità” a Corviale, luogo allora identificato dalla Regione come uno spazio da occupare con questa attività. “All’inizio non eravamo per niente convinti di fare una cosa giusta a fermarci in quel posto, ma poi abbiamo accettato la sfida”, ricorda Vallati, mentre ripercorre tutto l’iter che ha portato alla realizzazione del Campo dei miracoli (così si chiama la sede), interrotto ad un certo punto anche dal Marrazzo gate (era stato infatti l’ex presidente della Regione Lazio a sostenere il progetto). Finalmente, tuttavia, sono partiti così i lavori che hanno portato alla realizzazione e all’inaugurazione nel 2014 di strutture pensate con l’obiettivo di seguire criteri e modalità etiche e di portare bellezza in una periferia così degradata: il campo da calcio è stato costruito in materiale biodegradabile (e addirittura commestibile); per la palestra sono stati usati legno, argilla, canniccio ed è stato eliminato il cemento grigio; il tetto, unico caso al mondo – 900 metri quadri – è stato totalmente ricoperto di scorze d’albero: 5mila cortecce messe insieme dalle comunità terapeutiche che partecipano a Calcio sociale, dai ragazzi, dai residenti di Corviale, e che rappresentano tutte quelle persone. Grazie a questa particolarità il Campo dei miracoli ha ricevuto nel 2013 il premio per lo sviluppo sostenibile alla fiera internazionale di Ecomondo. Da lì, poi, è stato tutto un susseguirsi di riconoscimenti: il Governo nel 2014 ha riconosciuto l’esperienza di Calcio sociale come ‘best practice italiana per lo sport e l’inclusione sociale ’. “E’ poi partito un progetto europeo che prevede lo studio dei benefici del calcio sociale esportando l’esperienza in Francia, Inghilterra, Bulgaria e Ungheria”, spiega Vallati mentre racconta anche di come il mondo universitario e scientifico sia interessato a studiare approfondire questa realtà. (continua dopo la foto)

Un progetto di inclusione sociale

Perché, in fondo, Calcio sociale è un progetto di inclusione che si basa, nella pratica, su una società sportiva dilettantistica onlus, aperta a ragazze e ragazzi, adulti, uomini e donne, persone con disabilità, problemi di droga, penali, di disagio familiare che opera anche come attività di prevenzione: il calcio diventa una metafora della vita e si gioca sperimentando l’accoglienza e il rispetto della diversità nella convinzione, come recita uno degli slogan, che “vince solo chi si custodisce”. Il campo da calcio, insomma, si presenta come una palestra di vita, dove normodotati e persone disagiate stanno insieme: ognuno può fare richiesta di partecipare, dai 10 ai 90 anni, e una commissione tecnica si occupa di valutare gli inserimenti nelle squadre, che sono tutte equilibrate affinché nessuna parta svantaggiata per i tornei. “Non esiste la figura dell’arbitro, ma quella dell’educatore e del vice-educatore, alle squadre vengono assegnati dei coefficienti e accade anche che un disabile tiri un calcio di rigore che porta la squadra in finale!”, racconta Vallati. La componente agonistica non viene mai a mancare, ma ha lo stesso peso della condizione di parità in cui le squadre e i giocatori sono posti. E i partecipanti, oltre a prepararsi atleticamente e tecnicamente, seguono dei laboratori educativi parallelamente alla preparazione per le partite (questo è il senso dell’Accademia di Calcio sociale): “90esimo pensiero, ad esempio, è un ‘match’ in cui le squadre si confrontano su un tema e hanno 45 minuti di tempo per raccontarlo”. (continua dopo la foto)

L’attentato del 2015

Il Campo dei miracoli ormai è un punto di riferimento per le battaglie sociali e di legalità: nel 2014 è stato tappa dei campionati mondiali della Fifa perché a questa realtà è stato riconosciuto l’alto valore sociale e nello stesso anno, sempre a Corviale, si sono tenuti anche gli stati generali dell’antimafia. Perché la battaglia che è stata fatta contro la criminalità organizzata che pervadeva il quartiere è stata dura e incessante. E ha “portato anche, nello stesso giorno dell’attentato al Bataclan di Parigi, il 13 novembre del 2015, ad un attentato incendiario e intimidatorio al Campo dei miracoli: “Abbiamo reagito e deciso di presidiare quello spazio, non con delle guardie, ma con al presenza di una radio notturna, Radio Impegno, che racconta gli ostacoli e i progetti delle associazioni che a Roma si occupano di sociale. Non credevamo neanche noi che l’esperienza radiofonica, nata in quel modo, potesse proseguire, ma invece è passato già un anno e il 30 maggio festeggeremo il nostro primo anniversario”.

link all’articolo




DAL CALCIOSOCIALE ALL’IMPEGNO CIVICO IL PASSO È BREVE

A Corviale i ragazzi possono giocare e giocando diventare Giovani Custodi del territorio. Perché lo sport aiuta a maturare una coscienza civile
«Le scuole calcio non possono più trasmettere solo la tecnica, ma hanno il dovere di coltivare nei ragazzi qualità umane che formino una coscienza civile e sociale». Una scommessa vinta da Massimo Vallati insieme agli operatori e volontari dell’associazione CalcioSociale, che dal 2014 offre ai ragazzi del quartiere Corviale di Roma una struttura dove potersi formare alla legalità e all’impegno civico. Una casa dove loro stessi sono i custodi.

CalcioSocialePartecipare ad una scuola di calcio sociale non vuol dire solo intraprendere un percorso motorio e agonistico, ma anche incontrarsi e confrontarsi su temi come la lotta alla criminalità, la conoscenza delle mafie, il rispetto ambientale, la prevenzione da dipendenze: un percorso di educazione civica che in quartieri come quello del Corviale rappresenta un punto di rottura con i modelli proposti dalla malavita.

«Giovani Custodi è un momento di formazione che proponiamo ai bambini e ragazzi che frequentano la nostra scuola calcio», racconta Massimo, «un’ora e mezza in cui chiediamo loro di parlare, scrivere e dire la propria su certi temi. Ci rivolgiamo a ragazzi dai 12 ai 15 anni e a bambini dai 9 agli 11 e presto attiveremo un percorso anche per i bambini di 7-8 anni».
Il CalcioSociale è educazione civica

Incontri che nascono dalle stesse esigenze dei giovani del quartiere, dalla loro esperienza di vita e dagli ambienti che frequentano; in testa quelli digitali. «Nel primo incontro di Giovani Custodi abbiamo chiesto loro di mostrare dei post che avevano scritto su Facebook e di commentarli insieme ai loro amici. È stato interessante notare come alcuni ragazzi, davanti gli altri, si dissociavano da ciò che avevano pubblicato: con questa dinamica ci siamo accorti come molti di loro non si rendono conto che quando condividono o postano un contenuto, c’è sempre una conseguenza».

CalcioSocialeCalcioSociale diventa anche best practice di inclusione sociale. Dopo l’esperienza di questi anni vissuta al Corviale, l’associazione sta facendo rete insieme ad altre realtà sportive che operano in altri quartieri difficili d’Italia, proponendo il proprio modello di azione e i risultati raggiunti insieme ai ragazzi del Corviale. Inoltre, nei prossimi due anni, il percorso offerto da CalcioSociale sarà oggetto di studio di un progetto scientifico europeo che validerà la metodologia di intervento con bambini e adolescenti.

Dallo scorso 30 maggio continuano anche le dirette notturne di RadioImpegno, che dal Corviale racconta le storie, le difficoltà e le vittorie di tante associazioni e realtà che operano nel sociale a Roma. «La città che non vuole arrendersi esiste e lo dimostra il palinsesto della radio, che dallo scorso maggio è stato sempre ricco di contributi. Siamo cresciuti e continuiamo a farlo, perché vogliamo raccontare la capitale delle buone pratiche, sempre alla ricerca di amici e persone “radioimpegnate”. Abbiamo dimostrato che mettendoci insieme siamo più forti di chi ci voleva fermare».

link all’articolo




Iniziativa per il sociale nella periferia romana di Corviale

Coni e Lottomatica assieme per ‘Vincere da grandi
‘Vincere da grandi’, il progetto sportivo, culturale e sociale destinato alle famiglie italiane che vivono in contesti disagiati voluto da Coni e Lottomatica con il brand di Gioco del Lotto, arriva al Corviale, periferia sudovest della Capitale. Il numero uno dello sport italiano, Giovanni Malagò, assieme al presidente di Lottomatica Holding, Fabio Cairoli, e al calciatore della Roma, Alessandro Florenzi, hanno presentato l’iniziativa che fa tappa presso la struttura Ssd Calciosociale del Corviale.

Partito il 23 aprile dello scorso anno, il progetto ha coinvolto ad oggi circa 800 ragazzi 4 tappe: presso il Foro Italico di Roma, a Napoli (Scampia) con Giovanni Maddaloni presidente e maestro dell’Asd Star Judo Club, a Palermo (Zen) con Rachid Berradi, le prossime due tappe saranno Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, e appunto Corviale.

In un contesto sportivo ed educazionale di eccellenza, tutte le attività verranno seguite da tecnici federali e da campioni olimpici che seguiranno da vicino i ragazzi durante i corsi di calcio, atletica, ginnastica ritmica e calcio freestyle. Sono inoltre previsti percorsi e attività specifiche per i giovani con disabilità.

“Scampia e lo Zen di Palermo sanno quanto sia stata vincente l’idea grazie al gruppo Lottomatica che ha deciso di investire nel sociale attraverso il mondo dello sport –sottolinea Malagò durante il suo intervento-. Devo solo dire una parola: grazie, all’azienda Lottomatica. E’ stata una scelta vincente”.

“Questa per noi è una opportunità di realizzare in maniera concreta qualcosa per la collettività –aggiunge il presidente e ad di Lottomatica Holding Cairoli-. Nello specifico farlo per i giovani con la collaborazione del Coni è un onore. Con Malagò ci siamo trovati subito a definire questo progetto e, tappa dopo tappa, ci siamo convinti sempre più della bontà dell’iniziativa. In azienda si dice che una impresa di successo è quella che ha visione, voi qui siete una ambizione realizzata e dovete esserne orgogliosi”, conclude il numero uno di Lottomatica.

“Sono orgoglioso di far parte di questa famiglia, io sono romano. Conosco il lavoro che state facendo, voi bambini avete fatto un applauso a me ma dovete applaudire i vostri genitori, chi si impegna per farvi avere una infanzia felice e chi ha fatto sì che tutto questo fosse possibile”, aggiunge il giocatore della Roma Florenzi.

A prendere la parola è poi Massimo Vallati, responsabile del centro sociale di Corviale. “Questa è una storia che viene da lontano, in questa periferia il calcio sociale sta costruendo qualcosa che vuole cambiare questo quartiere. I ragazzi faranno tante cose imparando gli articoli della Costituzione, vogliamo costruire un futuro diverso per Corviale. L’anno scorso volevano bruciare il ‘Campo dei miracoli’ perché faceva paura, questo progetto è una risposta a chi voleva chiudere questa esperienza per paura della cultura, dei sorrisi e della energia di questi ragazzi”.

Infine Giovanni Maddaloni, padre della medaglia olimpica nel judo a Sydney, Pino Maddaloni che sottolinea come “con queste iniziative lo sport trasforma il futuro di un ragazzo”.

link all’articolo




Viaggiare, sognare, innamorarsi

Continuano gli appuntamenti del Triangolare della Spiritualità:

Vi aspettiamo mercoledi 20 Aprile, alle 19.30 con Don Luigi Verdi.

Campo dei Miracoli, via Poggio Verde 455, 0665198597-3402627939

la speranza




Triangolare della Spiritualità

Continuano gli appuntamenti del Triangolare della Spiritualità

Vi aspettiamo Venerdi 5 Febbraio ore 19.30 al Campo dei Miracoli con il filosofo e poeta Marco Guzzi. Vince solo chi Custodisce…La Speranza.

Dopo l’incontro sarà possibile cenare.

triangolare




CAMPO DEI MIRACOLI #CARNEVALE

DOMENICA 7 FEBBRAIO ORE 17.15

…State per entrare nel regno dell’immaginazione, dove i gioco diventa esperienza che lascerà ricordi indelebili nei bambini … e anche negli adulti!
E se non hai mai partecipato alle nostre feste è ora di cominciare perchè
al Campo dei Miracoli
“é impossibile, solo se pensi che lo sia”

BIGLIETTO DI ENTRATA: 5€ (dai 4 anni in su.) Entrata gratuita per i genitori accompagnatori. Prevendite entro il 5 Febbraio presso la segreteria del Campo dei Miracoli. x info 3402627939.
Possibilità di iscrizione a squadra. Regolamento completo in segreteria.

carnevale calcio




#Carnevale al Campo dei Miracoli

ImageProxy

CAMPO DEI MIRACOLI #CARNEVALE
DOMENICA 7 FEBBRAIO ORE 17.15
…State per entrare nel regno dell’immaginazione, dove i gioco diventa esperienza che lascerà  ricordi indelebili nei bambini … e anche negli adulti!
E se non hai mai partecipato alle nostre feste è ora di cominciare perchè
al Campo dei Miracoli
“é impossibile, solo se pensi che lo sia”
BIGLIETTO DI ENTRATA: 5€ (dai 4 anni in su.) Entrata gratuita per i genitori accompagnatori. Prevendite entro il 5 Febbraio presso la segreteria del Campo dei Miracoli. x info 3402627939.
Possibilità di iscrizione a squadra.  Regolamento completo in segreteria.



Radio Impegno

Proposta di progetto: Radio Impegno, una WebRadio nottura in diretta streaming dal Campo dei Miracoli di Calciosociale a Corviale, Roma

Cosa vuole essere Radio Impegno: una diretta streaming notturna dal Campo dei Miracoli di Corviale per dare spazio alla nostra voce e per mostrare che anche di notte noi siamo presenti. Perché di notte hanno voluto colpire il Campo dei Miracoli, atto infame e intimidatorio contro di noi e contro tutti gli uomini e le donne che provano ogni giorno a cambiare questa città. Anche noi scegliamo la notte, per mostrare il lato migliore di noi, la nostra capacità di far rete, di unirci solidali, per rispondere insieme e più forti contro chi vuole distruggere i nostri sogni. Per la prima volta a Roma, numerose associazioni potranno unirsi insieme per dare una scossa, non si tratta solo di Corviale, ma della nostra città.

Facciamo appello a tutti voi per realizzare insieme il progetto della WebRadio notturna: Radio Impegno.

Perché Radio Impegno oggi e a Roma:

Custodire il Campo dei Miracoli, bene simbolo della rinascita di un quartiere.

Costruire una rete di tutti quei soggetti impegnati a diffondere la cultura della legalità.

Costruire una rete di associazioni e cittadini impegnati sui temi dell’ambiente, della cultura, dell’informazione, dei diritti civili e della povertà. Ascoltare “il Respiro della Città”.

Costruire un canale informativo libero ed indipendente.

Denunciare le piccole e grandi prepotenze della criminalità e stimolare la partecipazione e l’impegno della gente comune alla vita sociale e politica della città.

Accendere i riflettori sui lavori di riqualificazione di Corviale e coinvolgere la cittadinanza nel progetto di cambiamento del quartiere.

Tenere accesa l’attenzione su ogni grande appalto in corso nella città, per evitare che si trasformi nell’ennesima opera pubblica mancata e nell’ennesima occasione persa di rinnovamento per ogni singolo quartiere.

Offrire un servizio notturno in collaborazione con le Asl e i municipi di assistenza alle persone più in difficoltà.

Radio Impegno ha senso solo se è realizzata insieme ad un grande numero di associazioni

Una voce sola non basta, solo una rete solida e motivata di associazioni potrà dar vita ad un progetto collettivo così ambizioso. Per questo facciamo appello a tutti voi, con un impegno minimo e ben distribuito si potrà realizzare una grande iniziativa. Ogni associazione inoltre potrà essere protagonista col proprio palinsesto, raccontando la propria esperienza e dando il proprio unico contributo.

Dettagli tecnici:

Radio Impegno andrà in streaming da mezzanotte alle 7.00 del mattino. Sarà possibile effettuare dirette esterne tramite semplici collegamenti col cellulare, anche da fuori Roma. Sarà possibile creare “un filo diretto” con i potenziali ascoltatori tramite una segreteria di supporto. E’ possibile mandare in onda oltre 3 ore di musica. Sono previste delle ore di formazioni prima dell’avvio del progetto e un’assistenza tecnica di supporto per la preparazione e svolgimento di ogni puntata.

SCHEDA DI ADESIONE

Nome associazione o singolo: ………………………………………………………………………………….

Attività e scopo associativo o del singolo: ………………………………………………………………….

Contatto email: …………………………………………………………………………………………………………

Telefono: ………………………………………………………………………………………………………………….

Adesione al progetto Radio Impegno: Si No

Se no, perché? …………………………………………………………………………………………………………….

L’impegno richiesto è di una notte ogni due mesi, così da coprire 6 notti all’anno per ogni associazione e da garantire la sostenibilità della Radio Impegno. Tale frequenza è stata tarata in caso di adesione di almeno 60 associazioni/persone. In caso di un maggior numero di partecipanti, si potrà ridistribuire l’impegno.

Chi è Calciosociale

Calciosociale è una società sportiva dilettantistica presente a Roma dal 2005. Lavoriamo affinché le persone recuperino il gusto dell’onestà e siano esempi positivi per la corretta crescita dei bambini. Per questo operiamo in contesti giovanili ad alto rischio di devianza proponendo un’attività educativa e pedagogica che coinvolge a 360 gradi il ragazzo e la sua famiglia. Ci rivolgiamo a uomini e donne, ragazzi e ragazze, giovani con disabilità e ragazzi con problemi di droga, precedenti penali, disagio familiare e senza alcun limite di età. I principi e i valori proposti da Calciosociale si esprimono attraverso il gioco del calcio inteso come metafora della vita: riusciamo così a promuovere i valori dell’accoglienza, del rispetto delle diversità, della corretta crescita della persona e del sano rapporto con la società. Ogni nostra iniziativa ha uno scopo prettamente pedagogico, di elevato spessore qualitativo e dal valore psico-terapeutico: la nostra attenzione è rivolta sulle capacità e non sugli handicap presenti nei soggetti considerati difficili.

Responsabile di progetto e contatti Calciosociale:

Massimo Vallati – Presidente Calciosociale: direzione@calciosociale.it

Matilde Santarelli – Resp. Radio Impegno: tilduccia43@hotmail.it

Matteo Capozzucca – Resp. Radio Impegno: matteocapo@outlook.it




Radio impegno

La radio di chi di notte custodisce.
Sta nascendo a Roma, al Corviale grazie ad associazioni e cittadini che non sono disposti a tenere la bocca chiusa.
“Vince solo chi custodisce”. È il motto di Calciosociale, una società sportiva dilettantistica presente a Roma dal 2005, con l’obiettivo di trasformare il gioco del calcio da sport competitivo a palestra di vita, arricchendolo con attività sociali per ragazzi e famiglie. E da anni lo fa in uno dei quartieri più a rischio della capitale, il Corviale, regno di clan criminali e degrado urbano. Un monopolio che nel 2014 Massimo Vallati (presidente di Calcio Sociale) insieme ad altri giovani hanno voluto strappare alla malavita consegnando al quartiere il “Campo dei Miracoli”, una struttura eco-sostenibile diventata luogo di incontro, gioco e socializzazione per gli abitanti della zona. Nella notte tra il 12 e il 13 Novembre 2015 il centro subisce un atto intimidatorio e una parte di esso va in fiamme. Consapevoli della solidarietà di cittadini e istituzioni, Massimo e gli altri volontari del centro decidono di investire le loro forze su un nuovo progetto. Mettere in piedi una web-radio notturna che trasmetterà programmi di informazione e intrattenimento, in diretta dal Campo dei Miracoli, coinvolgendo associazioni, cooperative, onlus e diverse realtà della capitale. Radio Impegno nascerà per dire al Corviale e a Roma che anche di notte c’è chi costruisce e custodisce.
Corviale
L’incendio doloso al Campo dei miracoli di Corviale

Cos’è cambiato dopo l’attentato?
«Una settimana dopo l’incendio abbiamo voluto organizzare una fiaccolata di solidarietà, invitando tutti coloro a cui stavano a cuore i valori della legalità e del rispetto dei luoghi comuni. In quell’occasione abbiamo preso consapevolezza che sono in tanti a sostenerci. Padri, mamme, bambini di Corviale e degli altri municipi di Roma, associazioni, autorità e semplici cittadini hanno rotto quel muro di omertà che da troppi anni regnava all’interno del quartiere».

E l’idea di Radio Impegno, com’è nata?
«La fiaccolata è stata un segnale talmente forte, che invece di darla vinta ai mafiosi facendo un passo indietro faremo tre passi in avanti. Metteremo in piedi una web-radio notturna per dire a chi vuole distruggere che noi invece, di notte, vogliamo costruire. E lo faremo con i valori della legalità, del senso civico e della solidarietà».
Radio Impegno nasce al Corviale per “custodire” le notti, ma anche i giorni
Radio Impegno nasce al Corviale per “custodire” le notti, ma anche i giorni

Chi farà parte di Radio Impegno?
«L’idea è quella di costruire un grande movimento cittadino di contro-informazione che denunci tutto ciò che non va in questa città, ma allo stesso tempo faccia emergere il coraggio di uomini e donne che vogliono cambiare le sorti di Roma. Il prossimo 21 Gennaio al “Campo dei Miracoli” avremo un incontro organizzativo a cui potranno prendere parte tutti, con maggior attenzione alle associazioni che operano sul territorio romano: da quelle culturali a quelle sportive, dalle cooperative sociali a quelle rivolte all’infanzia. Ogni associazione prenderà in carico una notte di trasmissione (dalle 00.00 alle 07.00) decidendo i contenuti e i programmi del palinsesto, sia di informazione sia di intrattenimento. Creeremo anche delle rubriche comuni all’interno delle quali affronteremo dei temi da sollecitare all’opinione pubblica. Ci auguriamo di coinvolgere almeno 60-70 associazioni così da poter affidare ad ogni realtà un massimo di 5-6 notti l’anno».

Calcio Sociale è presente al Corviale dal 2005. Che contributo avete dato al quartiere?
«Grazie al supporto della regione Lazio abbiamo accettato la sfida di riprenderci un quartiere per troppo tempo gestito dalle associazioni criminali. Il “Campo dei Miracoli” che nel 2014 abbiamo consegnato alle famiglie di Corviale è diventato il simbolo del riscatto di questa zona, un posto dove far crescere i propri figli in modo sano. Un polmone verde eco-sostenibile in mezzo al cemento delle abitazioni abusive, per far attività sportiva ma anche sociale. Ci sono accanto le istituzioni e le forze dell’ordine: tra tutte, in modo particolare, il Prefetto di Roma, che si è impegnato a condurre una delle notti radiofoniche».
Campo dei Miracoli è una struttura ecosostenibile
Campo dei Miracoli è una struttura ecosostenibile

A chi ha tentato di ostacolarvi nel vostro progetto, cosa rispondete?
«Se volevano tenerci la bocca chiusa distruggendo un progetto messo in piedi con tanta fatica, hanno ottenuto l’effetto contrario. Non solo ci riprenderemo il quartiere di notte, ma saremo in tanti a denunciare, a parlare e a guardare quello che succede attorno al Corviale e in tutta Roma».

Se vuoi prendere parte a Radio Impegno – come associazione o come privato – puoi inviare una mail a segreteria@calciosociale.it o telefonare ai numeri 3402627939 – 0665198597. Il Campo dei Miracoli – centro sportivo Valentina Venanzi – si trova a Roma in Via Poggio Verde 455.

link all’articolo




Fiaccolata per la legalità a Corviale per l’attentato a Calcio Sociale

Luci di Corviale

Una fiaccolata per la legalità giovedì 19 novembre dalle 17.30, con partenza dalla sede del Municipio in via Mazzacurati 73. “La fiaccolata – si legge in una nota del Municipio XI – si svilupperà tra le vie del quartiere per toccare il campo di rugby, la piscina comunale, la biblioteca Nicolini, il centro Nicoletta Campanella, il centro di aggregazione giovanile municipale Luogo Comune, il centro culturale Mitreo, la coop. Acquario 85, la parrocchia del quartiere, il centro giovanile don Paolo, con arrivo al Calciosociale in via Poggio Verde, 455.

Partecipiamo tutti anche e soprattutto per i bambini di Corviale che avevano scritto questa toccante lettera che, come tante altre, è restata lettera morta:

“siamo i bambini che vivono a Corviale, il palazzo più lungo del mondo. Non possiamo camminare da soli perché abbiamo paura, qui bruciano le macchine, scarabocchiano gli ascensori, distruggono ogni cosa e noi chiediamo solo di poter giocare. Voi grandi lo chiamate legalità e sicurezza e per noi questo è un grande problema”

“Siamo ancora a questo, anzi ora cercano di bruciare il nostro parco giochi dove impariamo a diventare cittadini il nostro Calcio sociale.

Ora basta signori adulti, voi che comandate e potete fare le cose, sbrigatevi noi non ne possiamo più.”

Noi tutti non ne possiamo più e perciò giovedì 19 novembre dalle 17.30 saremo alla fiaccolata.