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No alle “zone rosse” è ottima notizia per le città

Roma non avrà le “zone-rosse”, non ci saranno enclavi in cui la prostituzione sarà “tollerata, un decisione presa dalla Giunta capitolina che ha scelto, su tutta la città, di mettere in campo una strategia che combatta lo sfruttamento e la tratta e tuteli la salute delle donne e ne favorisca l’emancipazione. – Lo dichiara Emanuela Mino, Presidente del Consiglio del Municipio XI.

E’ in questo contesto che nasce la decisione della Giunta capitolina di sostenere il progetto “Roxanne”, definanziato dalla Giunta Alemanno, che ha lo scopo di realizzare attività di prevenzione e consulenza per tutti i soggetti presenti su strada (donne, uomini, trans), di sostegno e reinserimento per le vittime della tratta e contro il racket. Questa decisione è un segnale chiaro che riporta il dibattito da una questione di mero decoro, sicurezza ed ordine pubblico a quella più pertinente che vede la prostituzione, il suo sfruttamento e la tratta che innesca, come forma di violenza contro le donne, da combattere con l’ausilio di interventi sociali e culturali efficaci che permettano, a chi è vittima, di poter essere recuperata e reinserita.

Un passo importante compiuto grazie all’Assessora ai Servizi Sociali Francesca Danese che ha pianificato una strategia di intervento che prevede una serie di strumenti: vie di fuga e appartamenti protetti, sinergia con le forze dell’ordine e le ASL per una mediazione sociale e sanitaria e l’apertura di un tavolo permanente con Questura e Municipi sulla questione della tratta e con l’obiettivo di spezzare le gambe alla criminalità organizzata.

Al Presidente del Municipio IX Santoro, va comunque la mia vicinanza perché conosco da vicino quanto sia difficile per un ente di prossimità di dover farsi carico di problemi che hanno bisogno di ben altri strumenti per esser risolti che quelli a disposizione di un Municipio.

La sua iniziativa, che anche con la Commissione per le Pari Opportunità del Municipio XI avevo già criticato aderendo alla lettera aperta al Sindaco Marino inviata dall’Associazione “Rising – Parita’ di genere”, ha avuto però il merito di far crescere la consapevolezza e porre a livello cittadino e nazionale un tema che andava affrontato e nei confronti del quale non si poteva più guardare dall’altra parte e, ancora una volta, l’Amministrazione capitolina ha risposto nella maniera migliore.




Gennaio 2013


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Febbraio 2013


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Ottobre 2012


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“ANNULLATE LE TREDICESIME DALLA SUPER IMU”

COMUNICATO STAMPA

 

“ANNULLATE LE TREDICESIME DALLA SUPER IMU”

 

Si aggrava il bilancio delle famiglie italiane che entro il 17 Dicembre 2012 verranno chiamate a versare il saldo della super IMU.

In alcuni casi il saldo toccherà il 150% di aumento dell’acconto già versato a giugno (es.: acconto giugno Euro 100,00 + saldo dicembre Euro 250,00= Euro 350,00).

Per molte famiglie italiane l’arrivo della tredicesima mensilità non sarà sufficiente a coprire il saldo della super tassa Governo-Comuni.

Si tratta in molti casi di famiglie già messe alla prova dalla crisi economica, da processi di sovraindebitamento, di anziani e di non autosufficienti.

A lanciare l’allarme è Augusto Pascucci Presidente dell’UNIAT UIL che chiede al Governo di pensare a soluzioni che possano attenuare l’impatto della tassa a favore delle famiglie monoproprietarie e con situazioni di disagio accertate.

Inoltre l’UNIAT UIL mette in evidenza che anche la misura dell’aliquota IMU Comunale all’1% per le case sfitte, rispetto allo 0,96%  delle case affittate, non agevola il mercato degli affitti e spinge i proprietari a non registrare i contratti ed a favorire il mercato nero degli affitti.

 

Roma, 29 ottobre 2012

 

 


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L’UNIAT chiede l’intervento del Governo sugli sfratti:

Emarginati dalla crisi economica, buttati fuori dal mondo del lavoro, sospesi sul filo della cassa integrazione, esplode il tema del sovraindebitamento delle famiglie italiane.

 

La perdita del reddito è alla base dell’aumento dei così di morosità degli inquilini in vari centri urbani d’Italia.

 

L’aumento di 11,5 punti percentuali degli sfratti nell’ultimo decennio (2001 – 2011 che spinge dal 66,5 all’ 87% incidenza delle procedure di sfratto) fotografa il deterioramento di una realtà resa ormai orfana da parte delle Istituzioni che non ritengono prioritario intervenire su questa emergenza con un piano nazionale adeguato.

 

L’aumento della morosità è dovuto prevalentemente alla perdita di reddito da parte dei cittadini ai quali andrebbe garantito l’aiuto con il ripristino dei fondi di sostegno all’affitto e di una moratoria nazionale fino al ripristino delle condizioni di accesso al reddito o al sostegno del “fondo affitto”.

 

A lanciare questa proposta è il sindacato degli inquilini della UIL, UNIAT, che invita le istituzioni nazionali, regionali e il Presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Dott. Graziano Delrio ad attivare un tavolo avente come priorità quello di costruire soluzioni immediate al dramma della perdita del diritto alla casa e di ricollocare il tema casa in una accezione europea maggiormente connessa ai livelli essenziali di assistenza.

 

L’UNIAT UIL chiama a sostegno di questa iniziativa anche le altre sigle, di SUNIA e SICET al fine di richiamare le forze politiche ad intervenire con equità in una ritrovata ottica di Welfare.

 

Roma, 26 giugno 2012


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Giugno 2012


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Marzo 2012


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Uniat alla Commissione Ambiente

Uniat alla Commissione Ambiente: accesso alla casa prioritá sociale e politica

Oggi 13 marzo 2012  l’Uniat, nell’ambito dell’audizione informale alla Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, ha richiamato le forze parlamentari ad un concreto impegno  per le politiche abitative. 

Il presidente Pascucci  ha sottolineato la necessita’ di aprire un confronto serio per dare risposte concrete all’emergenza abitativa e sociale ormai al collasso nel paese.

L’UNIAT ha richiesto la riconvocazione del tavolo per il rinnovo della convenzione nazionale per cui il governo si era impegnato a riferire entro il 12 marzo. 

Il presidente Pascucci ha chiesto alle forze parlamentari di formulare proposte ed attuare azioni reali  per affrontare l’emergenza come il ripristino del fondo sociale per l’affitto (FSA) e pure politiche di lungo respiro prima di tutto a favore dell’edilizia residenziale pubblica. Uniat  ha infine proposto la convocazione di una audizione formale con la presenza di rappresentanti del governo con l’obiettivo di individuare gli strumenti legislativi e fiscali per garantire affitti sostenibili rilanciando occupazione ed investimenti per l’accesso all’abitare di tutti.

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Febbraio 2012


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