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Spy

di Paul Feig. Con Melissa McCarthyJason StathamJude LawRose ByrneBobby Cannavale USA 2015

Susan Cooper (McCarthy) è un’agente della CIA ma, grassa e piena di insicurezze, si trova relegata in uno scantinato infestato di topi e ratti a dare istruzioni da un monitor all’affascinante agente Bradley Fine (Law) del quale è innamoratissima senza speranze. Fine sta cercando di recuperare un ordigno atomico, rubato dallo spietato Tihomir Boyanov (Raad Rawi) e, arrivato al suo covo, lo uccide e, grazie alla propria abilità ed alle istruzioni di Susan, riesce a scappare. Lui, anche per merito delle informazioni che Susan è riuscita a ricavare dai file, è convinto che la vendita della bomba sarà gestita dal boss mafioso Sergio De Luca (Cannavale) e che la figlia di Boyanov, Rayna (Byrne) sarà della partita. L’agente va nella villa di quest’ultima ma, sotto gli occhi atterriti della Cooper – che come sempre lo segue con il monitor – lei lo uccide dopo avergli rivelato di essere al corrente di tutti i segreti dell’Agenzia . La direttrice della CIA Elaine Crocker (Allison Janney), consapevole che tutti gli agenti operativi sono bruciati, accetta con riluttanza la richiesta di Susan di essere messa in campo. Questa decisione fa infuriare l’atletico e maschilista agente Rick Ford (Statham), che si dimette e decide di agire per conto proprio. Ora è la volta della sua amica Miranda (Nancy B. Artingstall), sfigata come lei, guidarla dallo scantinato. Parte per a Budapest e lì se la deve vedere con il killer Nicola (Julian Miller); lei riesce a farlo fuori ma la sede della vendita della bomba è stata spostata a Roma. Qui in un casinò – più ostacolata che aiutata da Rick, che la segue ovunque, e da Aldo (Peter Serafinowicz), l’agente italiano chiacchierone e pomicione che le hanno messo a fianco – salva Rayna da un veleno che le hanno messo nel cocktail e viene da lei ingaggiata come guardia del corpo. Insieme vanno a Bucarest ed ecco spuntare Miranda spedita anche lei in appoggio alla missione. Le due riescono a salvare Rayna da un attentato ad opera di Karen (Morena Baccarin), l’agente CIA strafica che loro invidiavano e che faceva il doppio gioco. Il nuovo convegno per vendere l’atomica è in un albergo nel quale è in corso una grande festa in onore di Rayna, nella quale si esibisce 50 cents (se stesso); Susan, che ha visto tra gli invitati anche il redivivo Fine, sta per essere scoperta ma Miranda si butta addosso al rapper, creando un diversivo; invano però, perché di lì a poco Rayna e Fine, che sono amanti, la catturano e la legano in cantina insieme ad Aldo; dopo poco però Bradley torna per spiegarle che la sua finta morte era una copertura per carpire la fiducia di Rayna e portare a termine la missione e le promette che tornerà a liberarla. I due prigionieri riescono comunque a scappare ed a raggiungere il luogo del convegno , dove De Luca e Rayna stanno concludendo la vendita della bomba ad un terrorista ceceno, Solsa Duadev (Richard Brake) e Fine si prepara ad entrare in azione ma De Luca a sorpresa gli spara ferendolo e, prima che Susan ed Aldo appena possano intervenire, scappa su di un elicottero portando con se l’ordigno e i 100.000 dollari in diamanti, che erano il prezzo della vendita. Susan riesce a salire sul velivolo e a far precipitare il mafioso, la bomba e i gioielli nel lago. Ora è un’agente a tutti gli effetti.

La McCarthy è l’attrice di punta di quel gruppo di nuove comiche – in origine stand up comedians – che negli Usa ha imposto uno stile molto trasgressivo (oltre a lei possiamo citare l’australiana Rebel Wilson e le emergenti Amy Schumer e Sarah Silverman, mentre in Italia si fa notare Velia Lalli). Post-femministe e molto politically uncorrect (la Schumer di recente ha avuto pesanti attacchi per una battuta sui messicani), usano un linguaggio molto diretto e crudo e sono spesso esplicitamente alla ricerca del maschio ma , a differenza dei comici uomini, non hanno difficoltà a conquistarli. Paul Feig si è da qualche tempo messo al servizio della comicità della bravissima McCarthy (la ha già diretta ne Le amiche della sposa e in Corpi da reato e sta preparando il remake al femminile di Ghostbusters con lei tra le protagoniste). In Spy però ha voluto attenuare la trasgressività dell’interprete e la ha calata in una ben costruita operazione tradizionale di presa in giro di un genere di successo ( qui le spy-stories); un po’ come accadeva con Bob Hope e Bing Crosby nei Road to… o con Gianni e Pinotto nei vari Abbott & Costello meet…o con i nostri Franchi e Ingrassia. Il risultato al botteghino in America è stato soddisfacente- 103 milioni di $ – ma i fan della sboccatissima Melissa non possono che essere delusi, anche se l’auto-ironia di Stathman in parte ci risarcisce.