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Il 20 settembre ore 17 una nostra delegazione sarà presente a Porta Pia per un presidio e una “passeggiata civica”. Alle 18 c’incammineremo verso il Quirinale per consegnare il nostro appello al Presidente Mattarella affinchè si dia seguito al comma 3° dell’articolo 114 della Costituzione (“Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento”). Scendendo dal colle andremo con l’appello a Palazzo Chigi dal Presidente Conte a cui chiederemo, viste le sue dichiarazioni, un incontro affinchè il 150° anniversario di Roma capitale venga riconosciuto anniversario di interesse nazionale come da dpcm 12 novembre 2018. Con pochi passi saremo alla Camera e al Senato dove lo consegneremo l’appello e le nostre proposte ai presidenti Fico e Casellati e ai capigruppo delle forze politiche presenti nelle due istituzioni.
L’ appello verrà recapitato anche alla Sindaca Raggi, al Presidente Zingaretti e ai capigruppi di Comune e Regione affinchè ognuno faccia la sua parte.
ORGOGLIO CAPITALE. LETTERA MATTARELLA
ORGOGLIO CAPITALE. LETTERA CASELLATI
ORGOGLIO CAPITALE. LETTERA CONTE
ORGOGLIO CAPITALE. LETTERA FICO
ORGOGLIO CAPITALE. LETTERA RAGGI
ORGOGLIO CAPITALE. LETTERA ZINGARETTI
Prendiamo in parola la dichiarazione di Tagliavanti al convegno Roma 2030 di considerare la Camera di Commercio la casa dei cittadini aperta ai contributi di chi vuole collaborare affinché Roma ottenga lo status di capitale. Noi ci siamo.
info:
Tommaso Capezzone 3317151167 tommasocapezzone@hotmail.com
Sandro Zioni 3755028130 informat.agenzia@gmail.com
Anna Ventrella 3386587734 anna-ventrella@libero.it
Questa di “Roma Capitale, orgoglio italiano” è una storia che viene da lontano. La Costituzione ne parla, al comma 3° dell’art. 114, e prima ancora Cavour ne rivendicava, con un suo intervento al Parlamento del 25 marzo 1861, le prerogative per tale ruolo: “Roma è la sola città d’Italia che non abbia memorie esclusivamente municipali: tutta la storia di Roma dal tempo dei Cesari al giorno d’oggi, è la storia di una città la cui importanza si estende infinitamente al di là del suo territorio. Di una città, cioè, destinata ad essere la capitale di un grande Stato”.
Oggi, invece, la città scivola lentamente in un sempre maggiore degrado. Dopo 150 anni non esprime ancora a pieno il suo ruolo di capitale. Per noi italiani, in particolare per noi romani, è davvero un’umiliazione continua vivere in questo totale abbandono. Perché devono essere sempre i cittadini, costretti a “sopravvivere” in quella che dovrebbe essere la città che tutto il mondo ci invidia, a pagare il prezzo più alto?
Il recente “decreto crescita”, votato dal precedente governo nel silenzio dell’opposizione, sembra quasi un timbro sul processo incompiuto per farne una vera capitale. “Se i fondi li date a Roma dovete darli anche agli altri comuni in difficoltà” è stato il ritornello politico ripetuto sul tavolo di una trattativa improponibile che ha messo la capitale sullo stesso piano di qualunque altro comune.
L’umiliazione si è ripetuta ancora al punto 20 del programma del nuovo governo.
Roma ha la più vasta estensione territoriale tra le capitali europee, la presenza di tutte le funzioni di governo, di uno stato estero (il Vaticano) e della Fao con le rappresentanze di ben tre corpi diplomatici, la custodia del parco storico-archeologico più importante del globo, il peso dell’organizzazione di tutte le più importanti manifestazioni.
Questo appello promosso da noi cittadini vuole contribuire al rispetto, alla stima e all’orgoglio di vivere nella nostra città, ma anche a rendere consapevole l’intero Paese che Roma Capitale ne rappresenta l’unità territoriale, la sua coesione sociale, culturale e politica.
Chiediamo
che sia applicato il comma 3° dell’art. 114 della Costituzione che assegna alla città la condizione giuridica propria con poteri e prerogative che la mettano alla pari con le altre capitali europee;
chiediamo
che il Parlamento si assuma la responsabilità politica nei confronti della comunità nazionale di dare risposte concrete all’indilazionabile esigenza di riconoscere a Roma il ruolo e lo status di capitale d’Italia chiudendo definitivamente la stagione delle emergenze e delle umilianti contrattazioni.
Roma Capitale, orgoglio italiano
continuerà a coinvolgere cittadini, associazioni, comitati, istituzioni a diversi livelli con qualsiasi attività volta alla sensibilizzazione della politica e delle istituzioni per ottenere finalmente le risposte che da oltre 150 anni Roma e gli italiani aspettano.
Il nostro obiettivo
è che nel 2020, a 150 anni dalla sua liberazione e unanime individuazione come capitale, Roma e tutti gli italiani possano essere orgogliosi di partecipare ai festeggiamenti nelle tante realtà nazionali che ci hanno consentito di essere “un grande paese”, riconsegnando alla città il ruolo che auspicava Cavour.