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Pixels

Mamma ho sconfitto i marziani!

di Chris Columbus. Con Michelle MonaghanPeter DinklageAdam SandlerAshley BensonSean Bean USA 2015

Nel 1982 il tredicenne Sam Brenner (Anthony Ippolito), spinto dall’amico Will Cooper (Jared Riley), partecipa ai campionati mondiali di videogiochi, qui conosce il piccolo Ludlow Lamonsoff (Jacob Shinder), un ragazzino un po’ tocco che è innamorato di Lady Lisa, la protagonista del gioco Dojo Quest e vive con la nonna Mickey (Lennie Kazan); la cassetta della competizione con tutti i giochi –annuncia il conduttore (Dan Aykroid) della manifestazione – sarà lanciata nello spazio perché i futuri astronauti la trovino; Sam è finalista e deve battersi contro il presuntuoso  campione uscente, il nano Eddie Plant (Andrew Bambridge); gli tiene testa fino alla fine ma perde nel gioco finale, l’insidioso e complesso Donkey Kong. Trent’anni più tardi Sam (Sandler), che è uno sfigato installatore di televisori, va a casa di Violet Van Patten (Monaghan), una donna lasciata da poco dal marito e che vive con il figlio Matty (Matt Linz), a montare un televisore a schermo piatto e, poco dopo, sentendola piangere, la consola raccontandole i suoi guai sentimentali ma, quando cerca di baciarla, lei si indigna e lo caccia. Intanto, una base militare a Guam subisce uno strano attacco e viene ridotta a cubetti mentre il sergente Dylan Cohan (Affion Crockett) è teletrasportato in una buffa astronave. Will (Kevin James), che è diventato Presidente degli Stati Uniti – e che attraverso un periodo di crisi credibilità politica e matrimoniale con la First Lady (Jane Krakowski) – nella registrazione dell’attacco vede lo schema del vecchio videogioco Galaga e chiama l’amico Sam. Arrivato alla Casa Bianca, lui trova Violet, che è Colonnello del Servizio di Sicurezza; il presidente impone la sua presenza alla riunione del Comitato di Emergenza ma il potente Ammiraglio Porter (Brian Cox) lo fa uscire. Sam va da Ludlow (Josh Gad), che è sempre innamorato di Lady Lisa, vive ancora con la nonna ed è un hacker maniaco. Insieme vedono uno strano video-messaggio nel quale Madonna, Reagan e i protagonisti del serial Fantasilandia annunciano un nuovo attacco in India. Puntualmente i personaggi del gioco Aracnoid fanno a cubetti il Taj Mahhal e rapiscono un ragazzo (Ron Mustafa) che era lì per fare la dichiarazione alla sua innamorata (Meher Pavri). Un nuovo messaggio annuncia il nuovo attacco ad Hyde Park Londra e chiarisce le intenzioni degli alieni: loro hanno intercettato il vecchio video della gara e lo hanno preso per una dichiarazione di guerra – e i giochi per schemi bellici –  e così sono partiti al contrattacco e ad ogni vittoria loro prendono un ostaggio e ne lasciano uno in caso di sconfitta;  alla terza vittoria distruggeranno la Terra. Will avverte la premier inglese (Penelope Wilton) e alle truppe americane, guidate dall’Ammiraglio Porter e quelle inglesi agli ordini del Comandante Hill (Bean) vengono affiancati Sam e Ludlow. Stavolta gli alieni schierano i vermoni del gioco Centipede  e i due videogamer li annientano. Arriverà in ostaggio il cane di Duck Hunt. La popolarità del Presidente è alle stelle e con  la First Lady tutto procede bene ma arriva una nuova sfida, questa volta a New York. Will, nonostante la contrarietà di Sam, decide di arruolare anche Eddie (Dinklage), che è in galera par varie truffe ma accetta di combattere se gli verrà condonata la pena e potrà  uscire con la tennista Serena Williams (se stessa). A  New York Sam e Eddie sconfiggono Pac-man e il mondo esulta, mentre loro hanno in ostaggio il tenero Q-Bert. Alla festa in loro onore (nella quale Sam e Violet si sono dichiarati reciproco amore),  però, arriva un ultimatum alieno: loro hanno barato per cui il giorno dopo la Terra verrà distrutta: Eddie, infatti, come aveva fatto trent’anni prima, durante lo scontro indossava occhiali che riportavano lo schema del gioco. Intanto Matty viene trasportato sull’astronave. L’indomani Sam, Violet e , a sorpresa, Will si preparano a salire sull’astronave per tentare il tutto per tutto e Ludlow rimane con le truppe a combattere. Arrivano i personaggi di Space Invaders, di Joust, di Frogger, di Defender e anche Lady Lisa (Benson)  e Ludlow che si era battuto come un leone contro di lei non ce la fa a combattere ma quando le dichiara il suo amore lei si commuove e si schiera al suo fianco; a dare man forte ecco anche Eddie – che era scomparso per la vergogna. Intanto gli altri tre si fanno risucchiare nell’astronave e si trovano dentro il temibile Donkey Kong.  Sam lo colpisce col martellone magico del gioco, libera gli ostaggi e gli alieni si ritirano sconfitti.

Columbus è l’autore dei due Mamma, ho perso l’aereo! e il regista di un paio di Harry Potter e Adam Sandler  in qualità di produttore lo ha chiamato a dirigere questo film, che doveva essere un suo trampolino di rilancio – le sue ultime cose erano andate così così. L’idea era quella di trasferire il suo personaggio di quarantenne bamboccione nel mondo dei vecchi videogame, cari appunto alla generazione dei suoi fans. L’operazione non ha decollato: il film costato 88 milioni di dollari ne ha sinora incassati solo 63 milioni in America ed in altri Paesi, con pochissime possibilità di recupero. Probabilmente i vecchi giochi non suscitano alcuna emozione nel pubblico prevalente nelle sale (quello dei teen-ager)  e i figli degli anni ’80 non bastano a coprire quelle assenze. Nel concreto, poi, anche se il cast è adeguato (c’è anche Dinklage, il fenomeno del Trono di Spade), gli effetti efficacissimi ma manca una qualche amalgama di plot e il mestiere di Colombus non può supplire alla affannosità di un racconto a sketch.

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