Complice forse l’aumento delle tariffe del settembre scorso, il 2015-2016 ha visto un notevole calo di iscrizioni ai nidi comunali a gestione diretta (207) e ai privati convenzionati e in concessione (circa 230), che nella capitale offrono in tutto 21.798 posti (circa 13mila nei comunali e 7.500 nei convenzionati, cui si aggiungono i 581 dei nidi in concessione e i 600 delle “sezioni ponte” per bimbi di 2 anni e mezzo). Le nuove domande, escluse le riconferme, sono state infatti 16.025, il 20% in meno rispetto all’anno precedente. Incide, probabilmente, anche il calo delle nascite: se nel 2011 i bambini tra 0 e 3 anni erano più di 77mila, nel 2015 sarebbero 70mila. E l’anno prossimo le rette cresceranno ancora, arrivando a costare dai 40 ai 450 euro al mese a seconda del reddito.
In copertina: Daniela Del Boca insegna Economia politica a Torino: “Siamo lontani dal 33% di bimbi iscritti come chiede la Ue”