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Non si bluffa con i blockchain 

35645318_10214625975156061_4958870331159740416_nOgni giocatore di poker sa che dopo un po’ i bluff non funzionano più.
Promettere fuoco e fiamme, con un tweet o chiedendo un parere ai propri avvocati, e poi chiudere un accordo passando per il principe delle trattative sembra essere diventato il modello di questa stagione politica.
Ma anche se, secondo Habermas “E’ la percezione che determina la realtà”, questa percezione vira velocemente quasi alla stessa velocità con cui si è creata.
Una leggenda metropolitana narra che un cauto sottosegretario alla Presidenza del Consiglio abbia sul suo comodino una foto di Renzi per non dimenticare mai come velocemente evapori un 40% di consensi.
Qualcuno si ricorda del nobel per la pace di Trump per l’accordo di pace con la Corea del Nord?
Qualcuno ha letto cosa ha realmente sentenziato la Corte Costituzionale per “costringere” il Governo a definanziare le periferie che l’avevano portato al potere? (*)
Aspettando l’arrivo della tecnologia dei blockchain nell’informazione, una modalità di condivisione collettiva che rende tutta la catena degli users garanti del pacchetto condiviso, ci accontentiamo del potere taumaturgico di una foto, ormai vecchia come un dagherrotipo, sul comodino di un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
Ma anche una foto può  essere una fake news nell’epoca della disinformacija.
Buon erede delle fake foto del Miliziano_morente miliziano di Robert Capa e della marianna_1_marianna (2)Marianna del maggio francese la foto del bambino messicano in gabbia è stata costruita dal generale statunitense a capo del contrasto all’immigrazione clandestina per prevenire con l’arma della propaganda le partenze di nuclei familiari dal Sudamerica.
Vi ricorda, per caso, qualche quotidiano tweet di qualche Ministro dell’interno mediterraneo?

(*) “dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019), nella parte in cui non prevede un’intesa con gli enti territoriali in relazione ai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri riguardanti settori di spesa rientranti nelle materie di competenza regionale.”

https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?anno=2018&numero=74