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Si comprano e si offrono ore per lavorare, studiare, scambiare esperienze
Una casa privata, ma aperta al pubblico. Un salotto, una cucina, un giardino per incontrarsi.
Nasce a Napoli Stazione di Posta 108, la prima Open house cittadina. Una casa privata, ma aperta al pubblico. Un salotto, una cucina, un giardino per incontrarsi, lavorare, studiare, dove si paga solo il tempo di permanenza: 3 euro all’ora. Un progetto di Ciro Sabatino, giornalista, editore, instancabile animatore culturale (sua l’idea della prima libreria popolare Iocisto al Vomero) che ancora una volta importa in città quello che in Europa è già un fenomeno diffuso. “Di open house ce ne sono a Parigi, Londra e Madrid e sono luoghi di condivisione frequentati soprattutto da studenti e ragazzi”, spiega. Spazi fluidi e trasversali che non sono bar né locali. Luoghi di passaggio, per lo più. Di persone, di idee, di progetti. “Come le stazioni di posta di un tempo, dove i viandanti si fermavano per una o più notti nei loro spostamenti condividendo racconti ed esperienze”.
L’apertura di Stazione di Posta 108 è fissata per domenica alle 18. L’indirizzo è via Manzoni 21, all’interno della storica Villa Patrizi all’angolo con via Caravaggio. Duecento metri quadrati circa con giardino, piccolo parcheggio per biciclette e motorini, connessione Wi-fi, biblioteca, computer, stampante e scanner, sala riunioni, ma anche ping pong, biliardino, scacchi e freccette. Perché le open house sono luoghi anche di gioco e di svago, cosa ben diversa dagli spazi di co-working.
“E poi c’è sempre pane e Nutella e caffè caldo fatto in casa”, aggiunge Sabatino. Nel prezzo di 3 euro all’ora (15 euro per l’intera giornata) è infatti incluso il consumo di ciò che si trova in frigo e in dispensa. Sempre pane fresco, acqua, caffè, bibite e il necessario per cucinarsi uno spaghetto al pomodoro. Lo spazio è a tempo, dalle sette del mattino al tardo pomeriggio; dopo le 18 Stazione di Posta ospiterà una serie di eventi a pagamento come i Lunedì del Teatro ed altre serate a tema.
“Stiamo lavorando ora alla Mystery Library, la prima biblioteca ed archivio dedicati al giallo e alla letteratura del mistero con particolare attenzione ai piccoli editori e agli autori emergenti”. Il bookcrossing è solo una delle forme di condivisione proposte, ma Sabatino guarda ancora più lontano: “La sfida è quella di fare rete, net-working, di pensare i luoghi in
modo diverso perché solo dall’incontro e dal confronto creativo nascono progetti spesso vincenti”. Una sorta dunque di factory del pensiero, di creatività urbana condivisa. La formula dell’open house è quella dell’associazione culturale, per accedere allo spazio a tempo è infatti necessario prima associarsi pagando la quota annuale di 10 euro. Stazione di posta sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 18.