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Il Sindaco Marino non ama Biblioteche di Roma e toglie 3 milioni di euro a questo servizio decretandone di fatto un fortissimo ridimensionamento. Con i fondi attualmente assegnati non si potranno acquistare nuovi libri e aprire nuove sedi.
Diventa una corsa a ostacoli l’approvazione del bilancio 2015 da parte del CdA di Biblioteche di Roma. Il taglio imposta dalla Giunta lascia pochi margini ad una possibile approvazione, infatti il fondo di 16milioni e 800mila euro basterà a malapena per coprire gli stipendi del personale, 13 milioni circa e il contratto di servizio con Zetema 3 milioni e 500 mila euro. Si pensi che con pulizie e spese per la rete telematica e telefonica si arriva a 17 milioni e 800 mila euro. Quindi i conti non tornano.
Che cosa succederà non è per ora dato sapere. In teoria secondo le norme vigenti il CdA dovrebbe approvare il proprio bilancio entro aprile, ma in queste condizioni come farà? Inoltre ancora non possiamo sapere come reagirà il personale ad un taglio del salario accessorio pari ad almeno 2500 euro all’anno, che significa il 10% circa del salario LORDO annuale.
Nei prossimi giorni sapremo dirvi di più, Per il momento quello che abbiamo capito è che una pesante scure è calata su questo servizio e francamente non capiamo bene si sia scelto quello che sembra un percorso di forte ridimensionamento della presenza delle biblioteche comunali nella città.
Insomma l’avevamo già intuito, ma questa è la conferma che questo Sindaco non ama le biblioteche comunali, probabilmente le ritiene un servizio superfluo.
Vedremo, speriamo di sbagliarci, vi terremo informati.