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Il sindaco ha raccolto l’invito del premier che il 2 giugno aveva invitato i primi cittadini a scrivere una lista di interventi prioritari da cui ripartire nell’ambito del piano “Salva Italia”. Ecco i cantieri indicati da Marino: la metro C, la Città dello Sport di Tor Vergata, ma anche Prima Porta e Campidoglio 2.
Marino scrive a Renzi per accellerare i cantieri pubblici della città. Dalla Metro C alla Città dello Sport di Tor Vergata, dai lavori su via Tiburtina al Campidoglio, fino alle opere idrogeologiche: sono sedici i cantieri della Capitale che hanno bisogno di “impulsi procedimentali” per poter ripartire, quelli considerati prioritari dal Campidoglio e che figurano nella lista che il sindaco Ignazio Marino ha inoltrato al matteo@governo.it, accogliendo l’invito rivolto ai primi cittadini di tutta Italia dal premier, Matteo Renzi, il 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica.
LA METRO C. Secondo il Campidoglio, il cantiere della metro C è imbrigliato dalla carenza di provvedimenti da parte di organismi interistituzionali. Manca l’adozione da parte del Cipe, la deliberazione che approva il quadro economico rimodulato e lo sblocco del finanziamento di 300 milioni, già stanziati nella Legge di Stabilità 2013, per la tratta Colosseo-Piazza Venezia. Tre le opere interessate da pareri vincolanti: il raddoppio di via Tiburtina – intervento da 97 milioni di euro avviato nel 2006 -, l’allargamento della sede stradale di via Portuense in corrispondenza del cavalcavia di via Majorana e le complanari Anas del Grande Raccordo Anulare tra le uscite Casilina e Tor Bella Monaca.
LA CITTA’ DELLO SPORT. Sono quattro, poi, gli interventi fermi per mancanza di determinazioni da parte di società pubbliche o partecipate: l’ex Poligrafico dello Stato, in piazza Verdi, e il Palazzo Medici Ciarelli in via Giulia, fermi per criticità che riguardano le società comproprietarie e proprietarie degli immobili; la Città dello Sport di Tor Vergata, intervento fermo dal 2011 su cui determinante, per l’affidamento all’Università Tor Vergata, è la rinuncia da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla precedente destinazione a piscine; e il Campidoglio 2, opera da circa 145 milioni di euro su cui grava il completamento della procedura di affidamento definitivo e su cui il Campidoglio chiede una accelerazione alle interlocuzioni tra i tecnici del Mef e le strutture di Roma Capitale, per cantierizzare l’opera nel 2015.
PRIMA PORTA. Sette, infine, gli interventi bloccati dal patto di stabilità interno, tra cui, in evidenza vengono poste le opere volte a prevenire il rischio idrogeologico: è il caso dell’impianto di sollevamento acque reflue di Prima Porta. E degli interventi per il potenziamento delle reti di smaltimento acque piovane di cinque municipi esposti a rischi alluvionali. Fermi per il patto di stabilità anche le rotatorie di via Ardeatina, già progettate e aggiudicate per un valore di 7,7 milioni di euro; il sottopasso di via Cristoforo Colombo altezza via di Malafede; la riqualificazione di via Prenestina da Porta Maggiore a viale Palmiro Togliatti; la riqualificazione e l’arredo degli ambiti pedonali di via Prenestina all’altezza del Pigneto e infine la manutenzione straordinaria di piazza Vincenzo Valgrisi.
L’APPELLO DI RENZI. “Sono stato sindaco anche io. E come voi ricordo le polemiche: quanti cantieri abbiamo bloccato per la mancanza di un parere, per un diniego incomprensibile di una sovrintendenza, per le lungaggini procedurali”, scriveva Renzi, invitando i suoi ex colleghi a segnalare entro oggi, 15 giugno, gli interventi da poter eventualmente accelerare attraverso il pacchetto di misure denominato “Sblocca Italia”. Carenza di provvedimenti da parte di organismi interistituzionali e di pareri vincolanti, mancanza di determinazioni da parte di società pubbliche o partecipate dallo Stato, blocco di finanziamenti nel rispetto del patto di stabilità interno: sono questi i principali ostacoli alla realizzazione delle opere infrastrutturali individuati dal Campidoglio nel redigere la lista, alla cui compilazione, oltre al sindaco, hanno preso parte gli assessori Giudo Improta (Trasporti e Mobilità), Paolo Masini (Sviluppo delle periferie, infrastrutture e manutenzione urbana), Giovanni Caudo (Trasformazione urbana), Luigi Nieri, vicesindaco con delega al Patrimonio.