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La miniera dell’ambiente e l’economia verde

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Massimo Piras (Zero Waste Lazio), nell’ambito di una strategia rifiuti zero, presenta un progetto realizzato a Roma in affiancamento alle “domeniche ecologiche” di AMA finalizzato alla raccolta e riparazione per il riutilizzo dei prodotti.
Presenta esperienze di Buone Pratiche in atto in diverse Regioni italiane (Marche, Veneto, ..) che mostrano l’importanza del Riutilizzo sia come valore di filiera della solidarietà sia come valore di rilevanza economica .
A tal riguardo riporta i dati relativi alle città di Goteborg (Svezia), Berkley (California), Los Angeles (California) dove sono stati realizzati ECOPARCHI con caratteristiche diverse ma tutti con evidenti vantaggi sia economici che sociali.
Per Roma (simile per popolazione e per % di riuso a Los Angeles) prefigura quindi la realizzazione di Centri raccolta di quartiere (passare da 13 a 100 isole ecologiche) ed a livello pilota propone la realizzazione di un ECOPARCO nel terreno pubblico intorno all’attuale isola ecologica comunale.

Arch. Riviello presenta il progetto ECOPARCO CORVIALE con un’estensione di 7 ettari e spazi dedicati a funzionalità integrate, quali ad esempio:
• Raccolta
• Separazione tra rifiuti riutilizzabili e non
• Laboratori di riparazioni (ciclofficina, elettronica, materiali edili, …..)
• Vendita di prodotti riparati
• Produzione di compost
• Orti urbani (utilizzano il compost e producono rifiuti per la sua produzione)
• Bar – Ristorazione (utilizza i prodotti dell’orto e l’umido di scarto va in compost)
• Parco giochi
• Centro sportivo
• Centro educazione ambientale
E’ evidente quale sarebbe il vantaggio sociale ed economico per il territorio e lo sviluppo dell’occupazione!

Stefano Panunzi fa notare che l’operatività dell’ECOPARCO è strettamente legata alla raccolta nel palazzo e quindi al problema della movimentazione merci da studiare come circuiti specifici che interagiscano (da chiedere ai progettisti del Concorso ATER)
Sottolinea inoltre l’importanza di avviare dei processi in grado di trasformare Corviale in un laboratorio di riferimento per l’artigianato romano e farlo diventare un luogo dove artigiani professionisti e artisti possano organizzarsi.
Introduce il MONDO DEI MAKERS, cioè la possibilità di costruire oggetti complessi (anche da materiali di scarto) con stampanti 3D: ARTIGIANATO DIGITALE , presentando una start up innovativa a livello mondiale rappresentata dal giovane Giorgio Alliva, cofounder della 3D Italy.

Alliva espone il suo progetto di stampanti 3D Italy. Il progetto riguarda la condivisione di strumenti digitali per produrre prototipi. Parla delle sue collaborazioni. Alliva ha avviato un progetto con un istituto romano e l’università di Tor Vergata dove attualmente sta realizzando il prototipo di un rene artificiale. Durante il suo intervento introduce il discorso di un design “one to one”, o meglio di un design voluto dal singolo che non sia frutto di una produzione. Parla del ruolo degli artigiani digitali e della possibilità di realizzare le cose in modo indipendente tramite stampanti 3d

Panunzi Centra l’attenzione sull’importanza dei materiali di scarto e sul ruolo che possono avere i materiali di riciclo per avviare un ciclo produttivo. Fa emergere inoltre la necessità di censire una lista dei materiali di scarto che possono derivare dalla ristrutturazione dell’edificio di Corviale e invita Alliva a stilare una lista dei materiali possibili e dello spazio minimo necessario per una unità produttiva di FabLab.

Tommaso Capezzone interviene sottolineando la necessità di considerare i rifiuti fonte di materia prima per l’artigianato digitale che potrebbe aiutare a diminuire il costo della manutenzione edile. Gli operatori possono realizzare progetti a corviale che può diventare un contenitore capace di accogliere gli artigiani che utilizzano gli scarti derivati da progetti di riqualificazione dell’edificio stesso
Sottolinea così come il mondo 3D potrebbe ridurre il costo della manutenzione edile!
Evidenzia inoltre la necessità di formazione e certificazione di nove competenze e professionalità con particolare riguardo alla Nuova Edilizia e Nuove figure dell’abitare.

Gianni Russo del Liceo scientifico Keplero presenta un progetto di orti urbani nella scuola recentemente approvato a cui aderisce anche Corviale Domani
Inoltre parla del ruolo che la scuola può avere diventando un punto di riferimento per l’artigianato. La scuola può diventare il luogo adatto dove costruire. La formazione deve avere un ruolo prioritario. Sottolinea che il 27% dei giovani non sono diplomati e ci sono solo due scuole superiori.

Morandini interviene dicendo che la scuola a suo avviso non debba diventare un riferimento per l’artigianato. Ritiene invece che la formazione e la costruzione debbano avvenire al di fuori della scuola. Prende come esempio la piazza dei Mestieri di Torino e di Catania e propone di realizzare a Corviale un laboratorio aperto dove creare progetti che riguardino l’artigianato, il paesaggio, l’ambiente, gli orti.
Propone di portare la città a Corviale, di sostenerlo a livello turistico e porta come esempio l’opportunità di Expo 2015 e far inserire Corviale nei pacchetti turistici : fare diventare l’edificio un polo di riferimento, un Colosseo della Contemporaneità, un centro produttivo di cultura. Propone di realizzare un Ostello, realizzare Bed & Breakfast (appartamenti di oltre 100 mq ..), Ristoranti gestiti dai ragazzi., ecc. Far diventare l’edificio un contenitore di professionalità.

Bernardini sottolinea l’importanza del ruolo della scuola che potrebbe erogare, accanto all’Istruzione, Formazione professionale organizzandosi in modo opportuno (Accreditamento) e adeguando le metodologie didattiche anche per il recupero dei giovani che hanno abbandonato la scuola (formazione on job …).

Ongaretto parla della necessità di creare una metodologia partecipata per mettere a disposizione diversi strumenti e competenze a servizio della comunità per costruire spazi realmente pubblici dove costruire progetti che vadano a toccare diversi ambiti, come il paesaggio e l’artigianato.
Le aree naturali protette di Tenuta dei Massimi e Valle dei Casali devono diventare nuovi spazi di aggregazione. Interventi site-specific potrebbero consentire al mondo vegetale di riconquistare un ruolo primario non solo nel quartiere di Corviale, ma anche nei quartieri limitrofi. Incorporando i confini tra natura e quartiere, le aree naturali protette possono diventare generatori di verde per tutta la città. La realizzazione di orti urbani, laboratori ecologici e orti mobili consentirebbero alla natura di espandersi in modo virale.
Che siano workshop, oggetti di arredo urbano, incontri o architetture temporanee, orti sociali, laboratori ecologici, orti mobili o mercati di prodotti agricoli, o ancora laboratori di design, l’obiettivo non risiede tanto nel risultato quanto nel generare un processo condiviso, per capire i bisogni delle persone e studiare come lo spazio ridisegnato si possa relazionare con il contesto circostante.
La semplice idea di Dislocare la natura potrebbe permette alla stessa natura di infiltrarsi, e di aumentare. “Ecologia aumentata” potrebbe essere una parola chiave
Un esempio: per coinvolgere attivamente i cittadini, i laboratori ecologici e artistici possono essere architetture arboree costruite, coltivate, curate e gestite dagli stessi abitanti di Corviale. Gli orti urbani, e anche gli orti e i giardini mobili sono realizzati e costruiti dai cittadini.
Altro esempio: il progetto di un Ostello4All realizzato a Barcellona gestito da ragazzi down aperto a tutti che è diventato un riferimento ludico-ricreativo per la città. Una tale attività consentirebbe di avviare un processo produttivo economico, permettendo da un lato a diverse associazioni di lavorare nella formazione, dall’altro di avviare attività economiche fonti di guadagno (ristorante, ostello), e infine ai ragazzi disabili di lavorare attivamente (per es. la manutenzione del giardino, la cucina e il servizio ai tavoli sono gestiti dai ragazzi disabili, ai tavoli servono i ragazzi disabili. Un progetto simile potrebbe essere realizzato a Corviale, sia per quel che riguarda la manutenzione degli orti, sia per quel che concerne i laboratori ecologici e artigianali, e così via.

Ongaretto, relativamente al tema dell’artigianato e del design riprende il discorso di Alliva e di Panunzi indicando la necessità di realizzare a Corviale uno spazio lavorativo in cui ogni artigiano possa condividere i propri strumenti del mestiere, le competenze di cui dispone, per realizzare i propri progetti dove possa collaborare con altri utenti artigiani per avviare attività professionali che possano essere diversi come la coltivazione, l’artigianato le arti ecc..
Il quadrante Corviale deve diventare uno spazio lavorativo dove condividere gli strumenti del mestiere, dove sia possibile collaborare in sicurezza.
Il quadrante Corviale deve mettere a disposizione gli spazi e gli strumenti base per consentire alle associazioni, ai coltivatori e e agli artigiani di realizzare i propri progetti, avviare attività condividere le proprie competenze .
Corviale come un Co/Working della Formazione e della produzione artigiana e agricola romana, dove costruire moduli personalizzati delle diverse competenze e delle diverse specializzazioni.

Panunzi sottolinea la necessità di creare percorsi culturali didattici e della necessità di utilizzare l’istituzione pubblica per farla diventare un contenitore laboratoriale.

Marina Galati, della cooperativa di Lamezia Terme (ROM, Raccolta Differenziata, ..) evidenzia come fattori importanti: – sociale; – ambientale; – economico e come fattore di successo la RETE Profit-non Profit.

Gianni Russo parla della necessità di istituire il Distretto di Corviale a Statuto Speciale adatto a una nuova Città Contemporanea (Quadranti riuniti) e di costruire le Regole di questo distretto con Potere di autonomia e sperimentazione (come Ente Eur).
Si esprime la necessità di scrivere al Questore di Roma per parlare di Corviale.

Luciana Vita, con esperienza di organizzazione di eventi scientifici alla sapienza, evidenzia interesse per quanto detto e dichiara disponibilità alla collaborazione.

Augusto Pascucci (presidente Uniat – inquilini, ambiente e territorio)
Sottolinea la necessità di ricentrare i depositi valoriali della società nei luoghi abbandonati in modo da farli diventare luoghi di creatività capaci di sviluppare valori nuovi. Creare intorno alla casa il luogo di produzione. La casa deve diventare il luogo generatore per costruire la filiera dei saperi. La casa come raccoglitore ecologico domestico (processo educativo da padre a figlio)
La Ristrutturazione di Corviale per produrre materiale che non è scarto (Ristrutturazione = miniera di risorse). L’edificio di Corviale può diventare diventa il luogo di produzione e consente di creare un ciclo sugli scarti (Cantiere= produzione di materiali)

Morandini pone un quesito su quali sono le motivazioni che dovrebbero riportare una persona a tornare a scuola una volta terminato il percorso di formazione scolastica. Inoltre parla sulla Formazione – Narrazione.

Antonello Fratoddi e Monica Ardizzone (architetti paesaggisti di Mediterraid). Lavorano sulle vie verdi ed hanno vinto il bando della Regione Lazio per un progetto sulla via Francigena per il tratto all’interno del Lazio che corre da Capranica a San Pietro.
Propongono l’idea di creare una via verde, un possibile progetto di un itinerario verde virtuoso e produttivo, dove l’edificio di Corviale possa diventare la tappa di partenza o di arrivo di un percorso tematico sull’artigianato romano. Al riguardo, Ongaretto interviene dicendo che il piano terra dell’edificio di Corviale potrebbe diventare un vero punto di passaggio per accedere al parco della Tenuta dei Massimi

Eugenio de Crescenzo (AGrCI) suggerisce di fare una riflessione sul contesto, e di organizzare il consenso sul territorio. Pone dei quesiti su dove collocare le nuove figure professionali, come ad esempio il produttore-cittadino? Sarebbe auspicabile:
• promuovere lo sviluppo e misurare gli effetti nella Regione lazio,
• creare una EXPO permanente con proposte di sviluppo da presentare alle istituzioni

Massimiliano Leone presenta IRFOR una rete per l’innovazione e lo sviluppo rurale in Italia

Stefano Panunzi dal progetto complessivo emergono due linee guida:
• Corviale come piattaforma dimostrativa per la città.
• Corviale come motore per la visione della città.

Ferraretto (Roma capitale, assessorato Ambiente e lavori pubblici) Illustra l’adozione di strumenti per la lotta ai cambiamenti climatici, RESILIENZA urbana (Fondazione Rockfeller) : Corviale sarà uno dei pezzi di applicazione del progetto

Ing. G. Boldini (Verde Pensile – Ministero dell’Ambiente; WeHelpGreen) parla dei suoi progetti di giardini pensili sui lastrici solari
• Presenta il progetto di Frutteto Pensile realizzato in una casa privata sita vicino al parco di Villa Ada. Il lastrico è realizzato con rifiuti urbani (Vetro Spuma /Schiuma di Vetro che è il Vetro residuo della lavorazione del vetro. Tale materiale di scarto consente una Maggiore Ossigenazione delle radici). I Giardini pensili sono fondamentali per la cattura delle polveri sottili. Il verde assorbe le polveri sottili tramite la realizzazione di un Lastrico Solare verde.
• Luce acqua Sali minerali necessari per le piante
• Parla della collaborazione con Università della Tuscia per studiare i gli scarti del vetro in particolare del materiale formato da rifiuto vetro+ Compost
• Parla delle sue collaborazioni con ISPRA CNR ENEA.
www.aivep.org
www.wehelpgreen.it
g.boldini@wehelpgreen.it 0039335383561

Panunzi presenta il progetto di trasformare il tetto di Corviale in uno spazio produttivo di energia, alimenti e lavoro, che con le sue interconnessioni sistemiche/impiantistiche deve riuscire a trasformare il Metabolismo di Corviale da organismo energivoro Insensato, Insostenibile, Respingente da in ecosistema autorigenerante Intelligente, Sostenibile, Inclusivo.
Dalle linee guida ATER :
1) Ridurre le dimensioni appartamenti per aumentare i suoi abitanti per un minore spreco di spazi aumenterebbe il suo carico urbanistico, pertanto si devono
2) Adeguare le reti e le infrastrutture
Per ridurre ad es. lo spreco di acqua e di produzione di acque nere (es. separando le acque nere e riciclando gli scarti liquidi grigi per l’irrigazione degli orti)
Presenta un calcolo in cui dimostra che Corviale consuma normalmente 1 milione di litri di acqua potabile e produce 1 tonnellata di feci e 7000 litri di urine (vd. ricerche sulla separazione feci/urine).
Ricorda che il Progetto UNIMOL-ATER è stato selezionato a Smart City Bologna, ad Ecomondo di Rimini e da RAI Expo 2015.

Lucatello (agronomo) parla del Bando per l’accesso alle terre pubbliche.
Prefigura la Piazza che sarà costruita a Corviale come Porta di accesso alla tenuta dei Massimi

Adriano Zaccagnini (Candidato alla Camera dei Deputati) che si interessa della progettazione di smart farm, evidenzia interesse per il progetto con particolare riguardo al progettare spazi verdi e renderli più fruibili.

Alfonso Pascale (Rete fattorie sociali, Forum terzo settore, IFORD) esorta tutti a riflettere sui recenti fatti che chiedono un ripensamento del modello di rapporto istituzioni-società e farne un documento da inviare al Questore ed al Prefetto di Roma.
Presenta le linee guida per l’attuazione della programmazione del Piano di Sviluppo Rurale nella Regione Lazio ed evidenzia la necessità di animazione e formazione sulle opportunità che offrono questi strumenti
In particolare presenta la Misura 16 del PSR che riguarda il sostegno a:
• costituzione di gruppi operativi del PEI (“Partenariato europeo per l’innovazione)
• progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie
• cooperazione tra piccoli operatori nell’organizzazione di processi di lavoro comuni e la condivisione di strutture e risorse, e per lo sviluppo e il marketing turistico;
• cooperazione orizzontale e verticale tra gli attori della catena di approvvigionamento per la creazione e lo sviluppo di filiere corte e mercati locali
• cooperazione tra gli attori della catena di approvvigionamento per la fornitura sostenibile di biomasse per uso alimentare e produzione di energetica
CONCLUSIONI:
Tommaso Capezzone raccoglie le adesioni ai gruppi di lavoro emersi:
• Formazione x Manutenzione
• Laboratorio condivisione
• Reti
• Statuto

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