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The Hunger Games: Mockingjay - Part 1 di Francis Lawrence. Con Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks USA 2014
The Hunger Games: Mockingjay – Part 1 di Francis Lawrence. Con Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks USA 2014
La ghiandaia colpisce ancora
Katniss (Lawrence), reduce dalla scarica elettrica che l’aveva colpita (Hunger games – La ragazza di fuoco) si sveglia nel 13mo distretto, nei cui sotterranei i ribelli al regime di Snow (Donald Sutherland) vivono in regime di spartana essenzialità. Li guida il Presidente Alma Coin (Julianne Moore), affiancata da Plutarch (Philip Seymour Hoffman), l’ex capo dei Giochi, ora consigliere politico e Beetee (Jeffrey Wright),che aveva ideato tute le difese elettroniche di Capitol City e adesso si prodiga a smantellarle. La Coin chiede a Katniss di essere il simbolo della rivolta come Ghiandaia Imitatrice ma la ragazza rifiuta, indignata del fatto che il suo amato Peeta (Hutcherson) sia stato lasciato nelle mani di Snow; quando però viene condotta nel suo 12mo distretto e lo vede raso al suolo dall’esercito di Capitol, accetta di farsi promotrice della rivolta, sorretta dalla madre (Paula Malcomson) e dalla sorella Prim (Willow Shields) e supportata da Effie (Banks) e Haymitch (Harrelson), i suoi trainer nei Giochi. Con una troupe, composta da Cressida (Natalie Dormer), Claudius (Toby Jones), Castor (Wes Chatman) e Pollux (Elden Henson), va al distretto 8 a registrare un messaggio di incitamento alla rivolta, sono con lei Gale (Hemsworth), che ancora la ama, ed una pattuglia guidata dal comandante Boggs (Mahershala Ali); mentre è li due droni bombardano un ospedale e lei e Gale li abbattono con due frecce esplosive. Intanto continuano ad arrivare in tutto il paese messaggi di Peeta che, intervistato da Caesar (Stanley Tucci), invita la popolazione a deporre le armi e lei capisce che gli è stato fatto un lavaggio del cervello. Al ritorno, accetta di guidare personalmente la rivoluzione purché i superstiti dei Giochi rimasti a Capitol City, compreso Peeta, siano perdonati e lei possa uccidere personalmente Snow. Il 13mo subisce un violento attacco e, nella confusione, un manipolo va a prendere Peeta e gli altri. L’operazione riesce con troppa facilità e Gale e Broggs hanno qualche sospetto. Infatti appena Katniss va ad abbracciare Peeta lui cerca di ucciderla. Vediamo, dopo poco, la ragazza, che, angosciata, osserva la dolorosa disintossicazione di Peeta dai veleni che ne avevano coartato la volontà.
Lawrence, che aveva sostituito Gary Ross già dal secondo episodio, conferma le proprie qualità e riesce, nonostante la inevitabile presenza di scene verbosamente esplicative, a mantenere un ritmo ed una tensione ammirevoli. Questo terzo capitolo (diviso in due per astute ragioni commerciali) sta confermando, e migliorando, il successo degli altri due: segno che i ragazzi, ai quali il prodotto è interessato, si lasciano coinvolgere in una storia nella quale dal mondo adulto e dal suo potere – lo vedremo meglio nell’episodio conclusivo – bisogna comunque diffidare e solo i ragazzi possono trovare la solidarietà necessaria per cambiare il mondo. Ovviamente, non è il messaggio – per carità, banale e quindi efficace – a fare della serie un successo: oltre alla regia, della quale abbiamo detto, il cast aiuta non poco a dare sostanza al racconto; valga per tutti la mostruosa bravura con la quale la Banks sa far sorridere e commuovere con la sua strampalata Effie.