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La carta dei giardini urbani condivisi

La diversità botanica, sociale, culturale è un valore importante da difendere e una risorsa per l’arricchimento del vivere urbano. Così come per la natura, anche la società e la cultura si evolvono da sempre in una dinamica continua, riflettendo esigenze, sinergie, esperienze sempre diverse. Di conseguenza anche l’identità dei luoghi è legata a processi evolutivi in divenire e quindi a un cambiamento continuo.

Nel 2001, l’UNESCO ha ampliato il concetto di sviluppo sostenibile indicando che “la diversità culturale è necessaria per l’umanità quanto la biodiversità per la natura […] È una delle radici dello sviluppo inteso non solo come crescita economica, ma anche come un mezzo per condurre una esistenza più soddisfacente sul piano intellettuale, emozionale, morale e spirituale”. (art 1 e 3 della Dichiarazione Universale sulla Diversità Culturale, UNESCO, 2001).

Attraverso la valorizzazione della diversità, si può creare una nuova cultura del giardino insieme a un nuovo linguaggio per la convivenza civile e l’abitare. Crediamo quindi nell’importanza del rispetto di tutte le culture per rinforzare la condivisione e la partecipazione degli spazi pubblici della città.

Promuovere i valori della biodiversità e quindi dell’eterogeneità ambientale, favorisce una maggiore eterogeneità sociale: in un sistema multiculturale, come quello in cui viviamo, è fondamentale trovare metodi e tecniche per parlare a tutto il mondo.

Una nuova tipologia di giardino deve potersi esprimere in maniera irregolare, in costante evoluzione, in modo non ripetitivo, per diventare un vero e proprio laboratoro socio-culturale di sperimentazione e qualità. Lontano dalla ricercatezza e dal conformismo del giardino pubblico tradizionale o dalla maglia fissa e geometrica degli orti urbani comunali.

Nel giardino multietnico, fondato sulla comunicazione e sull’appartenenza, è importante lasciare spazio alla creatività e all’inventiva che si modellano sullo spirito dei luoghi e su chi li abita. Nella precarietà e nella marginalità si esprimono una libertà creativa assoluta e una ricchezza di valori sperimentali, non contaminati e non convenzionali, che sono un’inesauribile fonte di risorse e di soluzioni tecniche ed estetiche.

È importante difendere questi valori per migliorare l’ambiente, per le generazioni presenti e future, attraverso idee e progetti innovativi, punto di partenza per pensare e ri-pensare alla sostenibilità sociale e ambientale della città.
Nuovi giardini devono poter creare una rete di connessioni urbane per inserire la natura in città e con l’obiettivo di far crescere la città in sintonia con questi obiettivi.

Per questi motivi anche Linaria è un’organizzazione in costruzione permanente e in continua evoluzione. Non vuole offrire solo i risultati compiuti di una ricerca o di un progetto, ma indicare possibili terreni di indagine e nuovi strumenti che siano conformi a un oggetto, il giardino, il paesaggio, la città, in costante divenire.

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