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Intervista a Danilo Chirico

Platì, il comune dove nessuno vuole candidarsi

Danilo Chirico giornalista presso daSud e  Spiazziamoli (100 piazze per la democrazia e contro le mafie)

L’Associazione daSud è un’associazione di promozione sociale con sede a Roma e iscrizione al registro regionale del Lazio che ha come obiettivi principali ricostruire memoria in maniera condivisa e dal basso, mettere in rete competenze del Sud e per il Sud, lavorare al contrasto culturale e sociale alle mafie attraverso un percorso di approfondimento, elaborazione, racconto e divulgazione, utilizzando linguaggi espressivi contemporanei.

DaSud nasce in Calabria, nel 2005, con queste ambizioni. Nasce dalla volontà di un gruppo di giovani donne e uomini che sono partiti dal Mezzogiorno, ma non intendono lasciarlo nelle mani di ‘ndrangheta, camorra, cosa nostra e sacra corona unita. L’associazione lavora a percorsi di comunicazione, cultura, memoria, identità e ricerca, attorno a progetti concreti, alleanze possibili tra cittadini, intellettuali, associazioni, artisti e buona politica.

Progetto Memorie estorte: daSud a partire dal 2005 ad oggi ha lavorato per tenere insieme il tessuto dell’antimafia e recuperare la memoria dal basso. Di questo progetto fanno parte i libri: “Il sangue dei giusti” (Città del Sole edizione, 2007) sulla storia delle vittime di ‘ndrangheta Ciccio Vinci e Rocco Gatto, “Il caso Valarioti” sulla storia di Giuseppe Valarioti ucciso nel 1980 (Round Robin editrice, 2010) e “Dimenticati. Vittime della ‘ndrangheta” (Castelvecchi editore, 2010).

Con il progetto “e-migranti” dal 2007 daSud lavora sulla nuova emigrazione intellettuale Sud-Nord, indagandone le cause e provando a capire chi sono, come vivono e cosa fanno i tanti giovani del Mezzogiorno costretti a lasciare il proprio territorio. «Troppa (in)tolleranza e nessun diritto» (gennaio 2010) è la campagna a sostegno dei diritti dei migranti di Rosarno a cui ha lavorato daSud con tantissime realtà di tutta Italia. Arance insanguinate (febbraio 2010) è il dossier di Stopndrangheta e daSud sui fatti di Rosarno del gennaio 2010.

daSud ha prodotto tre documentari e uno spettacolo teatrale sulla ‘ndrangheta e la camorra collaborando con il Goethe Institut, l’Istituto Culturale della Repubblica Federale di Germania attivo in tutto il mondo. L’associazione ha lavorato per la valorizzazione del teatro e della musica come strumenti per la costruzione di percorsi antimafia, offrendo storie, contributi e spazi di esibizione a gruppi e compagnie che hanno riscoperto il territorio meridionale, le sue storie, i suoi dialetti utilizzandoli come mezzi espressivi per la costruzione di una nuova identità meridionale senza le mafie. Nella città di Roma, nel corso della primavera 2011, l’associazione ha contribuito alla realizzazione del ciclo di incontri “La responsabilità degli eroi: combattere la mafia”. In particolare, l’associazione ha curato la rassegna di teatro civile “La Calabria vuole diventare Italia e chiama l’Europa” a cui hanno partecipato alcune tra le principali compagnie teatrali calabresi nel tentativo di fare emergere tutta l’urgenza di indagare una storia occultata e forse anche il desiderio e l’esigenza di riconoscersi in un’identità collettiva. Compito arduo in una terra, la Calabria, che fatica tutt’oggi a sentirsi parte anche della nazione che abita.

Con il Progetto Libeccio l’associazione daSud e la Round Robin Editrice si propongono di diffondere l’impegno contro le mafie ricorrendo a un linguaggio immediato e trasversale: quello del fumetto. La cosiddetta “graphic novel”, il romanzo grafico, è ormai uno strumento espressivo molto apprezzato che consente di spaziare dalla narrativa pura al giornalismo d’inchiesta passando per il reportage. Le graphic novel – tre volte vincitrici del premio Giancarlo Siani – sono state realizzate sulle storie di Don Peppe Diana, Pippo Fava, Giancarlo Siani, Lollò Cartisano, Natale De Grazia, Libero Grassi, Antonino Caponnetto, Roberta Lanzino.

Mediateca sulle mafie “Giuseppe Valarioti”: nel 2012 è stato avviato il progetto della Mediateca Giuseppe Valarioti, aperta al pubblico il 14 gennaio 2013. La mediateca è un progetto per la realizzazione, all’interno dello Spazio daSud a Roma, di un laboratorio permanente sui diritti e sulla responsabilità civile. La mediateca raccogliere in un unico spazio, accessibile e aperto a tutti, libri, pubblicazioni, documentari, video, film, documenti istituzionali e atti processuali relativi a tutte le mafie del nostro Paese. Contemporaneamente ha avviato la pubblicazione di materiali creativi originali per raccontare la mafia e l’antimafia nel nostro Paese e nella città di Roma.

Sdisonorate. Le mafie uccidono le donne” (2012), è la prima pubblicazione, promossa dalla mediateca ed autofinanziata, che racconta le storie di oltre 150 donne vittime delle mafie, oltre ad analisi e contributi di riflessione sul tema. Nel 2013 viene approvato e finanziato con i fondi dell’otto per mille della Chiesa Valdese il progetto relativo alla pubblicazione e diffusione del volume, oltre che la creazione di un sito web dedicato.

La lotta alla violenza di genere è un percorso che l’Associazione daSud porta avanti da diversi anni e che ha fatto si che il progetto Donne daSud avviato nel 2009 contro la violenza sulle donne e per e decostruire gli stereotipi di genere, venisse poi abbracciato dall’intera associazione e che il contrasto alla discriminazione sessuale diventasse esso stesso prerequisito di lettura dei fenomeni e di ideazione di percorsi alternativi per affrontarlo. Anche in questo ambito l’Associazione ha scelto l’utilizzo di linguaggi creativi e di un approccio culturale incentrato sulla prevenzione. Si ricorda tra gli ultimi eventi organizzati, il concerto “Antimafia suona!”, che si è svolto l’11 agosto del 2014 presso la “Villa Pennisi” di Acireale (CT) ed è stato dedicato  alle donne uccise dalle mafie e ai nuovi linguaggi creativi contro i clan. La musica da camera è stata quindi messa, anch’essa, al servizio di una serata all’insegna dell’antimafia sociale. Il programma ha previsto il Quintetto op 57 di Dmitri Sostakovic per pianoforte e archi, con Michele Campanella al pianoforte e David Romano e Ingrid Belli – violini, Raffaele Mallozzi – viola, Diego Romano – violoncello. La serata ha previsto anche alcuni reading di brani tratti da “Sdisonorate” e dalle memorie di Pippo Fava, giornalista catanese ucciso il 5 gennaio 1984 dalla mafia.

Io mi chiamo Giovanni Tizian” (2012), è la campagna di comunicazione a sostegno del giornalista – membro di daSud – Giovanni Tizian, che vive sotto scorta dopo l’uscita del libro inchiesta “Gotica”, sulle mafie al nord.

A gennaio 2013 daSud organizza #RestartAntimafia, l’assemblea di daSud, un confronto tra gruppi, associazioni, rappresentanti delle istituzioni, della politica e del sindacato, cittadine e cittadini per una discussione pubblica e la costruzione di un percorso antimafia e per i diritti collettivo e partecipato. Nasce così #RestartAntimafia, assemblea congressuale di daSud del 12 gennaio 2013 – Goethe Institut Roma.

Tra le migliori pratiche proposte dall’associazione daSud:

– Reddito minimo garantito in funzione antimafia, che renderebbe più difficile l’arruolamento della criminalità organizzata, il rifiuto del voto di scambio, delle sirene dei soldi facili offerti dalle cosche;

– Beni confiscati alla mafia per il diritto allo studio: destinare immobili sottratti ai clan a residenze per gli studenti e il denaro confiscato alle borse di studio.

– Accademia popolare antimafia: costruire un’alleanza tra artisti, associazioni, giornalisti e istituzioni per avviare un percorso di ricostruzione dell’immaginario delle mafie e dell’antimafia.

Sul sito http://www.dasud.it/category/documenti/ è possibile scaricare i dossier e documenti prodotti per la giornata.

Nel 2013 parte il progetto daSudLAB, in collaborazione con l’assessorato provinciale alla Formazione professionale. Quattro workshop dedicati ai giovani, con particolare riferimento a quelli in età formativa, sui temi dell’antimafia e della comunicazione: buone pratiche contro i clan, la relazione tra donne e mafie, l’immaginario, il reddito minimo garantito.

Il 18 Novembre 2013 il protocollo Municipi Senza Mafie, promosso dall’Associazione daSud è firmato da tutti i Presidenti dei Municipi di Roma Capitale; una carta d’intenti che prevede un impegno concreto su cinque temi strategici per il futuro della città: appalti, corruzione, gioco d’azzardo, beni confiscati, formazione e la cultura.

La Lunga Marcia della Memoria è l’evento annualmente promosso da daSud per creare un nuovo tessuto dell’antimafia sociale e si articola nel corso degli anni in diverse iniziative le cui principali finora realizzate sono le seguenti:

“Per il Quarto Stato dell’anti-’ndrangheta” (2007-2008) daSud restituisce alla collettività, restaurandolo, il murales dedicato a Rocco Gatto nel 1978. La storia di Rocco Gatto e del recupero del dipinto è raccontata dai documentari La lunga marcia della memoria e Colori d’agave, finalista al premio Ilaria Alpi 2009.

“Strade e piazze antimafia” (2009), il 15 luglio a mezzogiorno duecento luoghi in tutta Italia sono stati intitolati alle vittime della criminalità organizzata:centinaia di intitolazioni simboliche in tutta Italia per riscrivere per un giorno la toponomastica delle città per raccontare storie di vittime innocenti e comporre nuovo mosaico della memoria antimafia.

“Nuovi linguaggi antimafia” (2010), creatività come strumento di comunicazione e informazione. Nel 2010 la manifestazione è stata dedicata ai nuovi linguaggi antimafia e alla libertà d’espressione con eventi in tutte le regioni meridionali. “Le mafie ci uniscono” è la campagna multimediale di comunicazione dell’associazione daSud realizzata in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

“L’ultima foto alle mafie” (2011), concorso fotografico nazionale e premio speciale “Lollò Cartisano”.

L’associazione daSud ha anche contribuito al progetto Stopndrangheta.it (vincitore del bando del ministero delle Politiche giovanili “Giovani idee cambiano l’Italia”), il primo archivio multimediale e multi piattaforma sulla ‘ndrangheta e l’antimafia in Calabria.

#Romacittàdimafie è il titolo che daSud ha dato alla Lunga Marcia della Memoria del 2013. Dal 15 al 29 giugno la Lunga Marcia della Memoria, organizzata dall’associazione antimafie daSud, ha toccato le periferie e il centro della Capitale. Con un obiettivo preciso: far luce sul lato oscuro della città, quello in cui finanza, professionisti, politica, trafficanti e palazzinari si incontrano per fare gli interessi dei clan. Questa edizione della Lunga Marcia, nel corso delle sue 8 tappe, ha provato a raccontare una città fatta di tante città, valorizzando territori ancora da decifrare e affrontare in chiave antimafie. Tor Bella Monaca come il centro storico, Ostia come i Parioli, l’Appia Antica come Corviale, il Pigneto come Piazza Bologna e il Laurentino 38. In ognuno di questi quartieri la Lunga Marcia ha portato un momento di scambio e riflessione, attraverso incontri, assemblee, film, documentari, musica dal vivo e reading teatrali. Un’occasione importante per ascoltare la città che ogni giorno vive sulla propria pelle la presenza mafiosa sul territorio, e attuare finalmente quell’approccio concreto e sistematico alla lotta alle mafie che finora a Roma non c’è mai stato. Il dossier di daSud sulla Capitale delle mafie è scaricabile da http://www.dasud.it/romacittadimafie-dossier/.

All’interno di questa lunga marcia è stato organizzato il “Roma mafie tour”, giro turistico nei luoghi simbolo delle mafie di ieri e di oggi. Per mostrare a politici, giornalisti e semplici cittadini il lato oscuro della Dolce Vita.

A giugno e luglio 2014 si è svolta nella Capitale la settima edizione della “Lunga Marcia della Memoria”di daSud. Il titolo di quest’anno,“MammaMafia. Il welfare te lo paghiamo noi”, è il frutto del lavoro di analisi che l’associazione daSud ha maturato su Roma, studiando l’economia modello clan che innesca una relazione perversa con il diritto al lavoro, la gestione dei servizi e il consenso sociale. Questo lavoro ha portato alla stesura del nuovo Dossier daSud, edito da terrelibere.org  e curato da Danilo Chirico, “Mamma Mafia”, sul welfare e il controllo del territorio.

L’evento itinerante è stato costruito su 5 tappe. Tra le più importanti ricordiamo la presentazione del libro collettivo  “Roma tagliata Male”, edito da terrelibere.org, che racconta il sistema delle mafie e della droga nella Capitale e che si inserisce nella campagna #Fattidimafia, organizzata per raccontare Roma e le mafie attraverso la lente della droga. La campagna ha prodotto il gioco Trafficante in fiera”, con vere carte da gioco (realizzate per daSud dai due artisti Giacomo Bendotti e Attilio Tomaselli) che rappresentano luoghi e personaggi della droga e che raccontano com’è cambiata Roma.

Il 4 giugno daSud ha realizzato una proiezione notturna presso il Museo dell’Ara Pacis dei disegni di Makkox contro le mafie, con le illustrazioni inedite di Marco D’Ambrosio, mentre la tappa conclusiva ha previsto la realizzazione del primo murales antimafia di Roma, realizzato alla Collina della Pace da Diavù (David Vecchiato), coordinatore del Progetto Museo Urban Art di Roma.

daSud

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