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Il topo di campagna e la topa di città
di Paolo Genovese. Con Raoul Bova, Liz Solari, Sabrina Impacciatore, Neri Marcorè, Giulia Michelini Italia 2015
Giulia (Solari) è una ricercatissima redattrice di moda e sta per fare un’ulteriore balzo nella prestigiosa carriera quando, nel pieno della preparazione alla Settimana della Moda, le arriva la convocazione nel paesino pugliese di origine della sua famiglia per un’eredità, consistente in un’avviata masseria .Arrivata in paese, trova nella fattoria il cugino autistico Pino (Marcorè), che non potrà certo essere lasciato solo e, più tardi, nei due bar del paese, gestiti dai rivali Delfo (Sergio Rubini) e Felice (Emilio Solfrizzi) conosce l’affascinante Renzo (Bova), che la fa bere in tutti e due locali per non fare torto a nessuno. Un po’ brilla va nella masseria con lui e ci fa l’amore. L’indomani mattina scopre che Renzo è il massaro vedovo che vive lì con il figlio Tony (Simone Dell’Anna) e, all’arrivo del fidanzato Marco (Pietro Sermonti), commercialista maneggione, gli comunica che vuole vendere tutto e – irritata per essere stata ingannata – lo licenzia, dandogli solo pochi giorni per sistemare le proprie cose. Il notaio De Santis (Dino Abbrescia) le conferma che la masseria è sua e che non ha vincoli se non quello della sistemazione di Pino. Il paese intanto si coalizza perché il podere non sia venduto: il contadino Oderzo (Nino Frassica), ad esempio, arriva rumorosamente all’alba e le chiede di condividere lavori pesanti e sporcanti e l’agente immobiliare Rosario (Paolo Sassanelli) dissuade i possibili compratori. Giulia, intanto, ha fatto amicizia con Mara (Impacciatore), la sorella zitella di Delfo, della quale Felice è segretamente innamorato e che, invece, sogna di incontrare il vero amore attraverso le chat e, di lì a poco, avendo sistemato Pino in una casa-famiglia, torna a Milano. Dopo poco però le comunicano che lui è fuggito e non ne vuole sapere di lasciare la masseria. Giulia decide così di tornare giù e di farsi raggiungere dalla preziosa assistente Carola (Michelini), per preparare da lì il servizio sulla Settimana. Qui si riconcilia con Renzo ma, quando i due si danno un appuntamento galante, arriva inatteso Marco e lei scopre che il bel massaro ha un amore: la veterinaria Anita (Isabella Briganti). Parte per Milano e riprende con successo il lavoro ma una telefonata di Mara che le chiede di partecipare alla festa del paese, nella quale si avverano i desideri, le fa venire voglia di tornare. Il ballo in piazza farà fidanzare Mara con Felice e Delfo con Carola. Lei, che ha lasciato Marco, va alla masseria per un’altra notte d’amore con Renzo (che, a sua volta, ha chiuso con Anita).
Genovese (Immaturi, Tutta colpa di Freud) ha dimostrato una mano efficace e delicata nel dirigere commedie non banali e anche stavolta il suo tocco di metteur en scene si fa sentire, così come la Pepito di Agostino Saccà alla sua prima esperienza cinematografica in autonomia (aveva partecipato ad un paio di titoli prodotti da Luciano Martino) dà un buon valore produttivo al film. I limiti dell’operazione sono nella fragilità del testo (aggiornamento poco convinto del vecchio mito del topo di campagna e topo di città) e nella scarsa congruità dei pesi nel cast, troppo ricco di nomi ingombranti anche in ruoli minimi e concentrato sulle belle ma fragili spalle della Solari, che dovrebbero reggere – con un po’ di supporto del convenzionale Bova – il peso della commedia.