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Un progetto di Roberto Tibaldi, artista Italo brasiliano che ha fatto del suo studio, uno spazio da condividere con altri artisti.
Un “fare fra artisti “come usa dire spesso come prologo ad ogni evento.
Questa predisposizione a fare gruppo o a fare rete, come si dice oggi, ha trovato negli artisti del gruppo Virus Art un terreno fertile. È nata così l’idea di una mostra di sculture corporee. Si tratta di lavori fatti con materiali che vanno dal bronzo, alle terrecotte e fino alle recenti tecniche in resina. Tutti lavori che nella loro corporeità, astratta o figurata, trasferiscono una emozione essenziale. Si tratta della condizione umana.
Della fatica e del dolore, del cammino e del rito magico, sempre fonte ispirata a protezione dei mali e delle avversità di questo vivere.
Gli artisti sentono questo mal di terra, questo vento di guerra, di crudeltà che pervade il mondo oggi, come una ferita personale e come tale la rapprentano. Roberto Tibaldi che ha curato l’esposizione ha predisposto una visione asciutta per far entrare nello spazio neutro del bianco il grido di una bellezza offesa che rapprenta il ferito e il feritore e mette nell’anima di chi guarda il dubbio se l’arte sia ancora, in questa società del consumo “indifferente , un pilastro fondamentale per restare umani.
Le opere degli artisti: G.Ceraldi – C.Chierici – S.Desantis -M.Jezek – G.Savino – R.Tibaldi resteranno in mostra fino al 29 giugno 2024
con orario 17,30 – 20,30