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Con “In & Out” anche laboratori, feste conviviali, animazioni: 10 giorni nei 6 quartieri di Bologna per portare teatro, arte e musica in luoghi insoliti. Alboresi (direttore artistico): “Ci sono zone più ricettive e altre meno, ma ci metteremo il consueto entusiasmo” .
“Quest’anno il festival è molto concentrato: 10 giorni, dal 10 al 20 giugno, nei 6 quartieri coinvolti. Alcune sono esperienze già rodate, altre sono assolute novità: anche da questo dipende la partecipazione dei condòmini. Ma noi ci metteremo sempre il consueto entusiasmo”. Mirco Alboresi, direttore artistico del Teatro dei Mignoli e del “Festival In & Out – La cultura in condominio” presenta così la sesta edizione della kermesse nata con l’obiettivo di portare la cultura sotto (talvolta anche dentro) casa delle persone. In pratica, una cultura a “chilometro zero”.
Anche quest’anno il Teatro dei Mignoli si avvarrà della collaborazione di ReSpirale Teatro, Teatro Nucleo di Ferrara e Lievito Madre, con cui porterà il teatro, l’arte e la musica in luoghi insoliti. Di quartiere in quartiere si succederanno cene condivise, spettacoli itineranti, laboratori, feste conviviali, animazioni. Ad accompagnare lungo il percorso gli abitanti e gli spettatori saranno i personaggi più stravaganti: pugili in attesa, poeti ubriaconi, fantasmi rionali, creature elfiche, antichi e nuovi contadini della collina. “Conosceremo leggende e storie di quartiere, semplici e incredibili allo stesso tempo che hanno come unico filo conduttore una parola: memoria. Anzi, la ‘memoria bella’, come il titolo di questa sesta edizione”, continua Alboresi.
Ad aprire il festival, via Rimesse al Quartiere San Vitale con “I.N.F.E.R.N.O. (Invasione Notturna Frivola E Ruggente Non Ostile)” del Teatro Nucleo di Ferrara con la partecipazione degli abitanti della via. Uno spettacolo itinerante liberamente ispirato a “Inferno” di Peter Weiss, a sua volta scritto sulla traccia dell’opera dantesca. “Si tratta di uno spettacolo che fonde una precedente esperienza del Teatro Nucleo e le vite degli abitanti di via Rimesse. Tanti bimbi, tante culture: un mix esplosivo”.
Tra le esperienze più consolidate, l’appuntamento del 12 giugno al Quartiere Savena, tra il Borgo di Monte Donato e il Borgo Lazzari. “È uno dei nostri successi: la partecipazione in questi due borghetti a un passo dalla città ma immersi nella campagna è straordinaria, i loro abitanti sono praticamente autonomi nell’organizzazione – sorride Alboresi –. Un tempo in quella zona ci abitavano i cavatori di gesso, e oggi vorremo raccontare quello che c’era e quello che sta per tornare”. Appuntamento di punta è proprio “La collina agricola”, spettacolo teatrale e musicale itinerante con il Teatro dei mignoli, Ginetta Maria Fino, Fiore Stavole e la Compagnia d’Arte Drummatica, con partenza da Monte Donato e arrivo a Borgo Lazzari.
Il tema della memoria sarà anche al centro degli appuntamenti del 14 e del 20 (quello conclusivo). Il 14 giugno alla Casa di Isabella di via Andreini, nel Quartiere San Donato, andrà in scena “Papaveri Rossi”, uno spettacolo itinerante, esito del laboratorio condotto da ReSpirale e Teatro dei Mignoli, che parte: “Anche in questo caso si tratta di una realtà di successo: sono 5 anni che collaboriamo in quella zona, e visti gli ottimi risultati Acer e Comune hanno addirittura deciso di darci una struttura ad hoc, la Casa di Isabella, appunto”. Il 20, invece, il Villaggio INA e al Biblioteca di Borgo Panigale ospiteranno “La memoria del villaggio”, un viaggio tra il presente e il passato con racconti di vita per conoscere gli abitanti di questo quartiere nel quartiere, nato nel 1950.
Il 16 giugno “Adrianaaa!” sarà l’appuntamento del Quartiere Porto: “Ecco, in questo caso si tratta di una realtà abbastanza ostica. Ci sono cittadini in prima linea, che ancora oggi si passano le crescentine dalla finestra, e altri che, invece, non si lasciano coinvolgere. Noi punteremo sulla piccola palestra di Yabasta! – dalla quale sono usciti 3 pugili molto conosciuti, il richiamo alla saga di Rocky non è casuale – che sorge in mezzo alla corte per raccontare una storia magica di libertà”. Saranno invece i fantasmi i protagonisti del 17 giugno al mercato Albani, quello per cui l’amministrazione sta portando avanti un progetto di riqualificazione: “Ecco! Ci vorrebbe qualcosa di straordinario” è lo spettacolo firmato da Lievito Madre: “È stato realizzato in collaborazione con i partecipanti del laboratorio dell’Happy Center di Piazza Grande: nasce dall’urgenza di raccogliere storie “stra-ordinarie” da mettere in scena in una nuova drammaturgia”.
Tutte le storie raccontate in 6 anni di “In & Out” saranno presto raccolte in un libro “sulla cultura in condominio”, anticipa Alboresi, realizzato grazie al contributo della Fondazione del Monte. “Purtroppo – conclude il direttore artistico – abbiamo sempre meno fondi. Questo ci spiace, perché pensiamo che anche piccole realtà come la nostra abbiano il diritto di lavorare. Non si deve smettere di collaborare con le periferie: si tratta di un investimento anche sul lungo periodo”.