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Estate a Corviale, 48 appuntamenti a costoZero

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Lettera da una Periferia all’assessore Marinelli: Corviale 2015 Estate Romana a costo zero

Gentile Assessore Marinelli,
l‘Estate Romana a costo zero, ovvero senza contributi pubblici costruiti ad hoc, vede insieme – dopo anni di lavoro volontario – il coordinamento di tante realtà culturali differenti che hanno presidiato e dato risposte concrete al territorio del Quadrante di Corviale sperimentando e costruendo la narrazione di una storia fatta di senso civico, passione, voglia di migliorare il territorio e competenze professionali.
Qualcuno ci ha detto che questa è una provocazione. Non è così. È al contrario il frutto di tanta pazienza e fatica per cambiare l’esistente. È portare anni di lavoro a conoscenza del Quadrante Corviale, della città, delle Istituzioni. È un contributo ad alta voce che accende fari e palcoscenici per farsi sentire. Speriamo che venga sentito perchÈ non riguarda solo Corviale perchè non ci sentiamo “l’ombelico del mondo”.

Il sostantivo Cultura in questa Estate Romana a costo zero è stato reso plurale e visibile perchÈ ognuno è uscito dal proprio “giardino”. Tutti l’abbiamo fatto con le proprie attitudini e creatività. Non è un caso che ciò avvenga a Corviale. Basta scorrere il programma per rendersene conto. È qui che la Cultura si racconta nelle più svariate forme e rappresentazioni diventando Culture. E lo fa mettendo insieme pubblico e privato per la rigenerazione del nostro territorio.

Cultura è pittura, scultura, disegno, arti visive contemporanee, comics.
Cultura è musica declinata nelle tante forme antiche e recenti che la caratterizzano.
Cultura è Cinema, documentari, fotografia che racconta il vissuto del territorio, teatro sociale e umoristico, danza.
Cultura è artigianato artistico, scenotecnica, restauro.
Cultura è recupero del disagio con attività agricole, florovivaistiche, musicali e da palcoscenico.
Cultura è lettura, racconti ai bambini, incontro con nuovi modelli di comunicazione.
Cultura è cibo come valore e relazioni.
Cultura è legalità nei campi scuola di Libera.
Cultura è solidarietà con chi rischia la vita.
Cultura è far vivere linguaggi diversi come la festa gitana nel campo rom di Candoni.

Stesso discorso va fatto per il pubblico che si pluralizza: le tante manifestazioni ed eventi guardano e parlano alle diverse generazioni della nostra composita società. Un’intergenerazionalità a cui dobbiamo dare riscontri e attenzioni per evitare rotture ed emarginazioni.

Tutto ciò avviene in periferia. Quella periferia sempre evocata nei discorsi delle Istituzioni. Quella periferia a cui di fondo le istituzioni non credono perchè ferme a politiche fondate sulla ricerca della momentanea visibilità del “mordi e fuggi” e di illusorie e consolatorie “luci del palcoscenico” che – una volta spente – lasciano il vuoto. Una politica che non sedimenta cultura perchè la cultura ha bisogno di tempi medio-lunghi , di ascolto, di inchieste mirate, di servizi e strutture. Una nuova politica culturale che voglia creare opportunità di accesso e chance per chi ha voglia e forza di provarci deve inserire nel suo DNA un forte cambio di paradigma. Noi stiamo facendo la nostra parte. Proviamo a farla insieme.

Pino Galeota
Coordinatore progetto CorvialeDomani

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