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Doctor Strange

Fàmolo Strange

di Scott Derrickson. Con Benedict CumberbatchChiwetel EjioforMad MikkelsenRachel McAdamsTilda Swinton  USA 2016

A Katmandu lo stregone Kaecilius (Mikkelsen) e i suoi zeloti assalgono il tempio Kamar-Taj, uccidono il bibliotecario (Ezra Khan), custode di libri antichi e misteriosi e rubano un trattato di Nostradamus, che solo al potente Antico (Swinton) era consentito consultare. Questi sopraggiunge e riesce a riprendere il libro ma alcune pagine restano nelle mani di Kaecilius. Intanto in America, Steven Strange (Cumberbatch), un grandissimo ed egocentrico neurochirurgo, passa di successo in successo, umiliando il suo collega, dottor West (Michael Stuhlbarg) e alienandosi l’amore della dottoressa Christine Palmer (McAdams). In un incidente automobilistico, però, perde parzialmente l’uso delle sue preziose mani. Per mesi, impoverendosi, cerca una cura che gli ridia la possibiltà di riprendere a operare, finché non conosce Jonathan Pangborn (Bernjamin Bratt), un paraplegico che può camminare e fare sport, che gli rivela l’esistenza di Kamar-Taj. Strange va a Katmandu ma nessuno sembra conoscere il tempio; un giorno, però, uno sconosciuto lo salva da una rapina: è Mordo (Ejofor), che lo porta dal suo maestro, l’Antico. Lui è inizialmente scettico e sprezzante e lo stregone lo butta fuori ma, dopo le sue suppliche, lo ammette tra gli allievi, rivelandogli l’esistenza di un Mulitiuniverso, abitato anche da forze terribilmente malvagie e insegnandogli la capacità di trarre da se stesso poteri magici. Strange, nonostante le prime difficoltà, si rivela dotatissimo – l’Antico lo aveva capito e spiega al dubbioso Mordo che il dottore potrebbe rivelarsi decisivo nel combattere Kaecilius, ex-allievo ora passato al servizio del Padrone della Dimensione Oscura dove il tempo non esiste, Dormammu (Cumberbatch) – e, spesso, deve vedersela con Wong (Benedict Wong), il nuovo bibliotecario, perché cerca di studiare anche libri non consentiti. Strange apprende che il loro compito è quello di proteggere la Terra, attraverso tre santuari, siti a New York, Londra e Hong Kong. Un giorno, approfittando dell’assenza di Wong, Sttrange s’impadronisce dell’Occhio di Agamotto, un gioiello magico che porta chi lo indossa fuori dalla dimensione temporale e Mordo e il bibliotecario lo mettono in guardia sulle conseguenze dell’andare contro le leggi della natura. Di lì a poco, Kaecilius, il suo fortissimo braccio destro Lucian (Scott Adkins) e i suoi zeloti (Zara Phythian, Alaa, Safi e Katrina Durdan) attaccano e distruggono il santuario di Londra, mentre Strange, che mal governa l’Occhio si ritrova catapultato nel santuario di New York; Strange , dopo aver indossato il Mantello della Levitazione (una cappa che consente di volare e che agisce interpretando il pensiero dello stregone che lei stessa ha prescelto), li raggiunge e li affronta ma viene ferito mortalmente, riesce a trasportarsi nel suo vecchio ospedale e a farsi operare da Christine, mentre il suo corpo mistico combatte con Lucian, uccidendolo. Dopo aver rivelato all’esterrefatta dottoressa la sua nuova realtà, torna da Kaecilius e questi, mentre combattono, gli rivela che l’Antico mantiene l’immortalità prendendo potere dalla Dimensione Oscura. Sopraggiungono l’Antico e Mordo, nello scontro muoiono i tre zeloti e Kaecilius ferisce mortalmente l’Antico (che, morente, affida a Strange il compito di salvare il mondo) e va a distruggere il tempio di Hong Kong – difeso invano da Wong – consentendo l’accesso alla Dimensione Oscura, che inizia a distruggere la Terra. Strange, sopraggiunto con Mordo, utilizza l’Occhio di Agamotto per creare un paradosso temporale in cui intrappola Dormammu, costretto a cercare in eterno di ucciderlo, ogni volta riuscendoci e ogni volta ritrovandoselo davanti. Il Signore della Dimensione Oscura è costretto a lasciare la Terra, portando con sé Kaecilius. Strange, fa tornare il tempo al momento precedente l’attacco per cui il tempio e Wong sono ancora in piedi. Mordo, però, deluso dalle rivelazioni sull’Antico, va via. Strange diventa il nuovo guardiano del santuario di New York e, nei titoli di coda, lo vediamo a confronto con Thor (Chris Emsworth), in procinto a unirsi agli Avengers.

Un nuovo supereroe Marvel si unisce alla schiera e, ufficialmente, è alla sua prima apparizione cinematografica; in realtà nel 1992, il geniale produttore e regista, di origini italiane, Charles Band animatore di b-movies horror di culto (quali Puppet master e Il ritorno dei giocattoli assassini), aveva prodotto e diretto, con il padre Albert nel ’92 Invasori dalla IV dimensione, con il Dottor Strange come protagonista ma, a metà lavorazione – nella migliore tradizione dei cinematografari approssimativi – aveva perso i diritti sul personaggio, per cui aveva dovuto riscrivere la storia e cambiare il character, chiamandolo Dottor Mordrid. A differenza dei suoi eroici colleghi, Strange non è così immediatamente noto ed amato dal pubblico (in Italia, ad esempio, gli albi a lui dedicati non hanno avuto gran seguito) e le sue avventure sono meno attraversate dagli epici scontri, che sono il segreto del successo di Spiderman, Hulk, Thor e gli altri. Non a caso a dirigere il film è stato chiamato uno specialista del fantastico come Derrickson (The exorcism of Emily Rose, Hellraiser V – Inferno, Liberaci dal male), che ha scelto una dimensione di racconto più propriamente fumettistica, appoggiandosi molto sulla grafica di Steve Dikto – il creatore e disegnatore del personaggio – e, per alcuni effetti, sullo splendido Inception di Christopher Nolan. Lo stesso, stralunato Cumberbatch è distante dagli altri ironici e muscolari Avengers. Il risultato è divertente ma non facilmente digeribile, un po’ anche per l’inevitabile verbosità dell’introduzione alla mistica del personaggio e delle sue avventure.

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