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#CORVIALENONSICHIUDE

campanellaSiamo preoccupati per la situazione del punto ristoro, all’interno del centro Campanella.
Il 13 agosto scorso, con la sospensione della licenza di somministrazione alla società coopsim, di fatto si è avviata la procedura di liberazione dei locali, in attesa del nuovo bando che assegnerà il punto ristoro.
Consapevoli come fosse necessario e obbligatorio da parte dell’amministrazione mettere mano  ad una situazione in proroga da anni, alcuni punti,  come detto precedentemente, sollevano in noi dubbi e contrarietà.
La prima è la scelta di fare il bando a locali liberi, tale decisione mette a rischio non solamente l’attività di ristoro, ma la natura stessa del centro Nicoletta Campanella nel suo complesso.
La società coopsim,  infatti,  con la stipula della nuova  convenzione del febbraio del 2008, assumeva gli obblighi che erano in precedenza dall’ATI, Il Solco.
   Gli obblighi prevedevano, oltre alla manutenzione ordinaria degli spazi verdi del centro, la guardiania e la gestione degli spazi liberi nella struttura, elo svolgimento di attività culturali gratuite.
La sospensione della convenzione, quindi, in attesa del l’assegnazione del nuovo bando, di fatto oltre a porre un problema di sicurezza della struttura ( chi svolgerà l’attività  di guardiania?), porrà per un lungo periodo uno stop alle attività sociali e culturali del centro.
E’ questo per anni è stato il punto ristoro campanella, non solamente un bar, ma un aggregatore sociale, che proponeva molto opportunità di interazione anche tra ceti diversi.
Facciamo notare, come ora, ad esempio , la manifestazione cinematografica cinecorvialestate estate, non si potrebbe svolgere in assenza di un soggetto deputato che svolga apertura e chiusura del centro , come attualmente fa coopsim.
Visti i precedenti nel municipio e nello stesso centro nella gestione dei bandi , tutto ciò non ci lascia sicuri.
Ricordiamo come , che, per citare un caso proprio del centro Campanella, siamo ancora in attesa del nuovo bando del centro di aggregazione giovanile, questo da circa due anni.
Non vi sfuggirà la gravità di ciò, in un quartiere a forte rischio di dispersione scolastica.
E molti altri sono gli esempi nel municipio XI, di strutture desertificate in attesa di nuovi bandi.
Questo Il quartiere di Corviale non se lo può permettere, un quartiere periferico, che , per citare parole di cui tutti i programmi politici, ha bisogno di un riavvicinamento da parte delle istituzioni.
Ogni chiusura seppur temporanea, di luoghi che svolgono attività sociale acuisce la distanza tra istituzione e cittadini, creando pericolosi deserti, che possono essere occupati da organizzazioni che poco hanno a che fare con lo stato.
La seconda questione, che vorremmo porre, viste le considerazioni precedenti è la natura del bando che sta per essere a breve proposto.
Sarebbe auspicabile, che sia in continuita’ con le precedenti convenzioni, che preveda , nell’ottica originaria con il quale il centro campanella, fu costituito negl’anni 90, una quota di servizi culturali e sociali.
Qualora il bando preveda invece, come prevalente, l’offerta economica a nostro avviso, sarebbe un grave errore in quanto una pura attività commerciale prenderebbe il posto di un centro culturale.
Terzo e ultimo punto, corviale, attualmente vede nel giro di centro metri:
    1- Farm Market chiuso in attesa di ristrutturazione dal 2015,
    2- la scuola Mazzacurati in attesa di finire una ristrutturazione dalla sua chiusura del 2010. I lavori cominciati nel 2013 si sono fermati nel 2016
    3- ora il centro ristoro, e la desertificazione finale del centro Campanella

    A CHI TOCCHERA’ IL PROSSIMO ANNO”
    CHE IDEA SI HA DELLA CITTA’ E A CHI LA DECIDE LA POLITICA O LA BUROCRAZIA?

   Non rimarremmo spettatori passivi di questi passaggi.
 
    #CORVIALENONSICHIUDE