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Autore : Giuseppe Pullara (da roma.corriere)
Pubblicato il : 06-12-2017
Al via il progetto di risanamento
L’Ater proprietaria dell’immobile ha affidato il lavoro allo studio di Laura Peretti, vincitrice di un concorso internazionale. La Regione impegnata per 12 milioni
Il Corviale, sulla via Portuense, è stato sempre sinonimo di degrado abitativo. Ed essendo un palazzone lungo un chilometro, è stato sempre sinonimo di degrado urbano. Eppure il progetto di Mario Fiorentino & C., degli anni Settanta, esprimeva degnamente la modernità dell’epoca. Da quando nel decennio successivo l’immenso edificio venne okkupato e abitato, si iniziò subito a parlare di «riqualificazione». Interventi episodici e limitati hanno cercato di evitare il peggio, ma Corvialone è rimasto malato. Venerdì, però, è successo qualcosa che fa bene sperare. L’Ater, proprietaria dell’immobile, ha affidato formalmente allo studio di Laura Peretti –vincitrice di un concorso internazionale – l’incarico di fare il progetto definitivo per un intervento organico di risanamento, basato su una maggiore articolazione dell’opera da rendere inoltre più «permeabile» al contesto urbano.
La Regione impegna 12 milioni e così, dopo due anni di fermo dal concorso, riparte il piano di riqualificazione di un elemento emblematico della periferia romana. In estate sarà avviato il progetto esecutivo e forse entro il 2018 si aprirà il cantiere. Conforta l’esistenza di idee concrete riguardanti il restauro del IV piano e la sistemazione degli spazi comuni interni, oltre che la prevista apertura di una stazione di polizia sul posto. Restano alcuni problemi: come sgomberare gli abusivi? Il Comune integrerà il finanziamento? E l’Ater farà la sua parte per continuare il risanamento di Corviale? Non vediamo l’ora di cominciare a chiamarlo «Il Rinascente».
Tag: rigenerareCorviale
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