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Sabato 7 marzo 2015, per iniziativa di CoProNEL, ci siamo incontrati a Boville in una delle 50 PIAZZE METROPOLITANE di “SPIAZZIAMOLI” PER LA DEMOCRAZIA E CONTRO LE MAFIE e abbiamo discusso il tema di come far nascere bene, ora, Roma Capitale Metropolitana.
Abbiamo condiviso una convinzione profonda: le Mafie Capitali hanno gioco facile ad infiltrarsi nel tessuto civile, economico, politico ed istituzionale di Roma perché le nostre Comunità non hanno una governance adeguata al ruolo che la Costituzione attribuisce ad esse.
La Città Metropolitana in funzione dal primo gennaio ha uno Statuto che, di fatto, conferma l’assetto della vecchia Provincia. Si tratta di una vera e propria operazione gattopardesca che risponde esclusivamente alla logica di lasciare le cose come stanno e di non rompere gli equilibri di potere consolidati. Si può ben dire che le mafie questo chiedevano e sono state accontentate.
L’importante e storica occasione dello Statuto “costituente” è stata sprecata. Si sono violate chiare disposizioni costituzionali e legislative. In particolare:
• all’articolo 27 (autonomia e identità locale; sovranità e partecipazione popolare; decentramento ed uguaglianza; autonomia statutaria, funzionale, finanziaria e tributaria);
• agli articoli 2, 28 e 31 (sottrazione allo Stato del potere ordinamentale di definire il perimetro capitolino e metropolitano; stravolgimento dell’ impianto federalista e paritario fra gli enti territoriali costituenti la Repubblica; limitazione/impedimento del potere di Roma Capitale di ripartire il proprio territorio in Zone Omogenee con autonomia amministrativa che lede le potenzialità dei Municipi di evolvere verso l’ autonomia comunale);
• all’articolo 41 (non prevedendovi come l’Iniziativa Popolare debba essere garantita nello Statuto mediante: il rapporto di 1 a 1000 fra firme ed abitanti; iter e tempi certi di decisione dal deposito – entro 3 mesi inizio esame; entro 9 mesi approvazione/bocciatura finale; in mancanza, entro 12 mesi Referendum approvativo – );
• all’articolo 46 (ove, prevedendovi organi e procedure “doppie” rispetto a ciò che già è definito dalla legge – in materia di trasferimenti di funzioni e risorse nonché di mobilità del personale, il monitoraggio e le decisioni avvengono in apposita “sessione” della Conferenza Stato-Regioni-Autonomie Locali -, si ingenerano confusione, paralisi e ritardi che pongono a rischio la funzionalità dei servizi e la salvaguardia dei posti di lavoro);
• all’articolo 47 (ove rimanda di almeno 4 anni ciò che si può fare ora per l’autonomia dei Municipi).
Muovendo da queste prime indicazioni fondamentali di correzione dello Statuto e dopo aver raccolto ulteriori proposte migliorative, ci impegniamo a presentare a breve una proposta organica di revisione statutaria, a completamento dello schema che il CoProNEL ha inviato il 29 novembre 2014 alla Commissione Statuto del Consiglio Metropolitano. Verificheremo così se risponde ad uno spirito di sincerità la previsione dell’articolo 50 che impegna la Commissione statutaria a monitorare l’attuazione delle norme e a proporre al Consiglio le necessarie modifiche. Se, invece, le proposte di modifica non saranno recepite, ci vedremo costretti a rivolgerci al Governo che – dal 30 giugno 2015 – potrà esercitare i poteri sostitutivi, nei casi di violazioni e/o inadempienze degli organi delle Città Metropolitane.
Abbiamo inoltre condiviso una netta valutazione: l’attuale assetto istituzionale di Roma è inefficiente, inadeguato e farraginoso. Esso va smontato e rimontato mediante un percorso costituente che veda la rete della società civile mobilitata nelle iniziative di SPIAZZIAMOLI attivamente partecipe nel processo da avviare e nelle scelte da compiere.
Abbiamo infine convenuto di proporre TRE TAPPE per raggiungere l’obiettivo di dotare Roma di una governance adeguata al ruolo di una vera Capitale Europea.
La PRIMA TAPPA dovrà essere la capacità di autogoverno dei Municipi a cui l’Assemblea capitolina deve garantire la piena autonomia amministrativa, creando le condizioni perché si trasformino in veri e propri Comuni: nell’immediato con l’adozione, da parte dell’ Assemblea capitolina, della delibera per la individuazione delle Zone Omogenee dotandole di autonomia amministrativa ( da far coincidere con gli attuali Municipi), sulla base della proposta che il CoProNEL ha inviato in Campidoglio sin dal 16 dicembre 2014 e che, in quella sede, ha illustrato nel corso della conferenza stampa del 23 dicembre successivo.
La SECONDA TAPPA dovrà condurre ad un “patto federativo” tra i futuri Comuni interni all’attuale perimetro di Roma e i Comuni e le Comunità che interagiscono con essi da diversi versanti (abitativi, occupazionali, infrastrutturali, ambientali, ecc.) e che devono affrontare i medesimi problemi risolvibili solo in una dimensione di “area vasta”. I Comuni della ex Provincia di Roma che non vorranno far parte di questa aggregazione potranno costituire volontariamente Unioni di Comuni e/o stringere intese istituzionali con il costituendo ente Roma Capitale Metropolitana.
La TERZA TAPPA dovrà portare al riconoscimento -da parte del Parlamento – della nuova aggregazione istituzionale con la definizione – mediante una legge ad hoc – dell’ordinamento di Roma Capitale Metropolitana; il quale, ovviamente, potrà prevedere anche l’attribuzione dei poteri e delle competenze regionali.
Facciamo appello a tutte le forze vive e responsabili di Roma e delle Comunità limitrofe affinché su questa proposta aperta si apra un ampio dibattito politico e culturale. L’assetto delle istituzioni è questione che interessa ciascuno di noi perché incide profondamente nelle nostre vite.
Essendo decisivo come e con chi condividerne il percorso, ci rivolgiamo, in particolare, alle Comunità municipali – ai rispettivi organi istituzionali e a movimenti/associazioni di base – affinché, organizzando incontri/assemblee/riunioni consiliari ed approvando ordini del giorni, facciano maturare il processo costituente dal basso.
Auspichiamo che le realtà promotrici di SPIAZZIAMOLI ne siano i principali artefici quale forza decisiva dal basso per conquistare la fondamentale sponda istituzionale di “Roma Capitale Metropolitana”, ai fini della lotta per la legalità da vivere quotidianamente.