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Confusi e felici

Confusi e spassosi

di Massimiliano Bruno. Con Claudio BisioMarco GialliniAnna FogliettaMassimiliano BrunoPaola Minaccioni  Italia 2014

Marcello (Bisio) è uno psicanalista non particolarmente efficace e con un parterre di pazienti molto sui generis: ci sono Nazareno (Giallini), spacciatore con crisi di panico, Pasquale (Bruno), autista dell’Atac mammone e sovrappeso, Michelangelo (Rocco Papaleo), telecronista sportivo violentemente anti-teutonico per colpa della infedele moglie, Vitaliana (Minaccioni), ninfomane innamorata dell’analista, Enrico (Pietro Sermonti) e Betta (Caterina Guzzanti), due coatti in crisi coniugale per l’indifferenza sessuale di lui. Un giorno Marcello scopre di avere una malattia agli occhi che rischia di portarlo rapidamente alla cecità. Disperato, decide di smettere l’attività, licenzia l’efficiente segretaria Silvia (Foglietta) e interrompe l’analisi di tutti i pazienti. L’assistente (Sabrina Crocco) del suo oftalmologo, ignorando la sua professione, lo indirizza da un analista di gruppo (Gioele Dix) e gli parla di una clinica in Germania , che, in caso di peggioramento, potrebbe operarlo con qualche possibilità di successo. Silvia ed i pazienti una sera fanno irruzione a casa sua e lo convincono ad uscire con loro ed a distrarsi in una sorta di reciproco rapporto di cura. Silvia, che è anche pittrice, lo porta al Museo Borghese, Nazareno organizza una cena dal trucido oste Pallotta (Federico Calisti), Vitaliana gli si offre invano, Pasquale gli porta gli untissimi manicaretti della mamma e Michelangelo si fa aiutare a scassare la Mercedes dell’odiato rivale tedesco. Lui, da parte sua, convince Nazareno a stare vicino a Mercedes (Kelly Palacios), una brasiliana di colore che aspetta un figlio da lui, dà vani consigli gaalnti a Pasquale, innamorato senza speranza di una collega (Federica Cifola), convince Betta ad essere un po’ gentile con Enrico e, soprattutto, scopre di amare, riamato, Silvia. Un giorno però la sua vista cala di colpo e lui tratta malissimo Silvia i suoi pazienti/amici. Riesce a farsi perdonare e tutti insieme vanno in Germania, non senza essere passati a Trieste dove Marcello, padre sino ad allora assente, va trovare la figlia Alessia (Liliana Fiorelli) e il suo compagno (Tiziano Scrocca). L’operazione non andrà bene ma tutti, anche Marcello, usciranno rasserenati da quell’esperienza.

Bruno, attore, commediografo e sceneggiatore di successo, è alla sua terza regia dopo Nessuno mi può giudicare e Viva L’Italia e si conferma come uno dei più efficaci autori della nostra commedia (dopo Brizzi, i produttori Lucisano padre e figlia continuano ad azzeccare talenti). Il film, come da titolo, è un po’ confuso e procede con qualche affanno narrativo ma le gag e i dialoghi sono godibilissimi e, in particolare, Giallini e la Guzzanti sono perfetti; da notare l’ottimo lavoro di casting che evidenzia interessanti caratteri della scena romana (e romanesca) da Dario Tacconelli a Lallo Circosta (maschera fissa di Stracult) a Federico Calisti (scoperto da Eros Puglielli con Dorme) a Sabrina Crocco (che viene dal buon teatro romano di Walter Croce).

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