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È venuto a mancare Walter Rossi cittadino di Casetta Mattei. Nato e cresciuto nel quartiere, l’ha visto trasformarsi dalla sua fondazione negli anni 50 fino a oggi: una testimonianza storica che se ne va.
Conosciuto in tutto il quartiere con l’affettuoso titolo di “Principe Chiappa”, gli amici hanno scelto di salutarlo lì dove amava trascorrere le giornate: nella piazza del quartiere, dove poter parlare con la gente e trovare l’ispirazione per le sue poesie. Poeta di strada, i suoi versi in dialetto romanesco raccontano la vita nelle piazze di Roma con la schiettezza e la sensibilità di chi quelle strade le ha vissute in prima persona.
Ma la sua penna era capace anche di riflettere sulla situazione politica e sociale dell’Italia con sguardo mai convenzionale e con ironia a volte graffiante ma sempre sincera. Spirito anarchico, anticonformista e ribelle, a Walter sarà certamente piaciuto vedere la gente scendere in piazza insieme, chiacchierare, suonare, leggere i suoi versi e accompagnarlo per l’ultima volta a fare un giro per il suo quartiere.
Piazza Navona
“Adesssso su sta piazza cè de tutto: e ragazzino bello! Eppure quello brutto, pittore intelligente, quello che nù capisce gennte, li preti e nà bicotta, li fji dè na mignotta. Ce so puttane, froci, quarche barbone, anche na decina de grandi lesbicone, cè nà signora cò la carrozina, un sordato, nà serva e nà strozzina”
Walter Rossi
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