Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone
Corviale Domani ha ospitato nel quadrante membri di associazione europee. Tutti hanno apprezzato quanto Rigenerare Corviale sta facendo per riportare vitalità e prospettive nel quartiere e farlo così uscire dallo stigma del degrado
ENG
ITA
Il 30 e il 31 luglio Corviale Domani ha guidato attraverso il quadrante Corviale di Roma gli esponenti di tre importanti associazioni europee (Hesed Sofia dalla Bulgaria, Action Sinergy dalla Grecia e Weltgewandt dalla Germania) con le quali collabora nel progetto Change The Change, dedicato alla comunicazione e alla formazione nel campo del cambiamento climatico e finanziato dall’Unione Europea. L’obiettivo della visita era quello di mostrare il lavoro di Rigenerare Corviale, il piano con il quale Corviale Domani in collaborazione con la Regione Lazio intende ristrutturare, ammodernare e ravvivare l’intero quartiere.
Il quadrante soffre di una situazione di degrado sia sul piano edilizio che su quello culturale, che finisce purtroppo per provocare anche occasioni per la criminalità. Come spiega Pasquale Liguori, uno dei consulenti di “Rigenerare Corviale”: «Il progetto originale prevedeva idee molto significative per i servizi. Questa parte non è però mai stata applicata, e gli spazi ad essa adibiti sono perciò stati oggetto di occupazioni abusive. Ciò ha tolto agli abitanti ogni possibilità di usare il proprio tempo nel quartiere per qualcosa che non fosse semplicemente dormire o tornare a casa dal lavoro, per chi il lavoro ce l’ha. Escludere possibilità sociali, culturali e in generale di dialogo ha finito per portare a Corviale il disagio e renderlo oggetto di stigma».
Durante la visita è stato possibile vedere alcuni di questi spazi, perlopiù abbandonati o male utilizzati.
Anche dal punto di vista culturale esistono situazioni critiche, come per esempio quella relativa all’anfiteatro all’aperto situato in uno dei cortili interni, in disuso da almeno 5 anni. E i pochi servizi attivati rischiano di chiudere: è il caso del centro Mitreo, dal 2007 gestito dall’artista Monica Melani.
Il Mitreo ha ospitato da allora 137 esposizioni e 600 eventi, molti dei quali gratuiti, e organizzato moltissimi corsi in tutti i campi artistici, culturali e ginnici (danza, yoga teatro, disegno, lezioni di lingue e altro ancora) anche in collaborazione con varie associazioni, enti e singoli professionisti. Ma ora il municipio XI ha sospeso la convenzione in corso e tutto questo lavoro rischia di andare perduto. «Il Mitreo vuole rimettere a centro della rigenerazione di Corviale il ruolo degli artisti. Purtroppo, nonostante il nostro rispetto di tutti i controlli e le richieste fatteci dalle istituzioni, ci hanno chiesto di abbandonare l’edificio a partire dal 31 luglio 2021, dopo un’iniziale proroga che ci ha concesso la sindaca. Sia lei che l’assessorato hanno mostrato interesse per quanto fatto finora al Mitreo, perciò spero di potermi sedere a un tavolo insieme ad altri esponenti della comunità per capire cosa fare; nessuno più di noi può sapere cosa è giusto per il nostro territorio rispetto le politiche culturali».
Grazie a Rigenerare Corviale in altri casi si sta intervenendo con decisione per rimettere in sesto il quartiere. Ad esempio è in corso d’opera la ristrutturazione del quarto piano, il cosiddetto “chilometro verde”, con effetti che sono già visibili: molti appartamenti sono infatti stati consegnati ai residenti. Ma molti altri sono gli obiettivi da raggiungere. «Oltre alla stecca del quarto piano, dove hanno già trovato posto 100 famiglie aventi diritto, si stanno riammodernando gli spazi comuni dove si trovano un anfiteatro e altri ambienti per momenti di convivialità. Il percorso è ancora lungo per arrivare a rigenerare questo posto insieme agli abitanti. Si sta cercando di trovare una sistemazione per tutti e tutte senza sfrattare nessuno; solo chi non ha diritto e ha i mezzi economici per permettersi altra abitazione potrebbe essere allontanato, mentre chi pur non essendo in regola si trova in una situazione di fragilità sarà assistito con un nuovo appartamento, qui o in altra zona». Così Adriano Sias, uno dei promotori di “Rigenerare Corviale”.
Gli ospiti delle due giornate sono responsabili di associazioni impegnate in settori particolari nell’ambito sociale: Hesed Sofia si impegna nell’integrazione delle famiglie Rom, Action Sinergy di educazione a tutti i livelli e Weltgewandt di formazione sociale, politica ed economica.
Kostas Diamantis di Action Sinergy è rimasto molto colpito dai progetti di efficientamento energetico e da quelli riguardanti i giardini urbani. Ancora di più ha gradito il metodo di partecipazione dal basso che Rigenerare Corviale porta avanti: «Sono idee che potremmo provare a trasferire anche nelle periferie greche dove svolgiamo i nostri progetti». La collega Anastasia Balaska ha espresso altrettanto gradimento: «Ho notato con piacere che sono in atto molte attività che tengono uniti gli abitanti del quartiere, oltre a quelle dedicate all’ambiente; il cinema all’aperto, per esempio».
Anche Sophie Bickhardt, coordinatrice di Weltgewandt, ha apprezzato la visita: «Mi piace molto l’idea di imparare qualcosa in posti autentici come questo. Stiamo cercando di capire perché alcuni progetti in questo quartiere non hanno funzionato e troviamo molto interessante quanto si sta facendo con Rigenerare Corviale». Anche Ulrike Schuhose, collaboratrice della stessa organizzazione, ha gradito «lo spirito collaborativo con cui si stanno portando avanti le attività di Rigenerare Corviale».
Presente anche un rappresentante delle istituzioni: Riccardo Sbordoni, facente parte della segreteria dell’assessore alle Politiche Abitative, Urbanistica e Ciclo dei Rifiuti, Massimiliano Valeriani. «Per noi Corviale è una priorità. Rispetto alle amministrazioni del passato abbiamo stanziato molte risorse e stiamo coinvolgendo le associazioni che vivono in prima persona il “Serpentone” di Corviale. Vogliamo che i cittadini di questo luogo non si sentano più cittadini di serie B; Corviale deve diventare simbolo di riscatto anche per altre periferie romane, italiane ed europee».
Non si può che essere d’accordo: Corviale ha la storica possibilità di rappresentare un esempio di rigenerazione dal degrado.
di Christian Dalenz
Si ringraziano per l’organizzazione della visita Pasquale Liguori, Aisling Pallotta e Riccardo Sbordoni