1

Diretta facebook dal Campidoglio

conferenza stampafoto di Elisa Longo
Paolo Masini (assessore alle periferie): “Partiranno i lavori della scuola materna e l’illuminazione di fronte al serpentone. Ludoteca e parco di via dei Sampieri partono il prossimo semestre. Stiamo recuperando i fondi con garanzie del Ministero delle infrastrutture. Con il calcio sociale partecipiamo ad un importante bando della Bloomberg Foundation.”calcio sociale
Mariagrazia Bellisario (Mibact): “Corviale rientra nel censimento delle architetture del II° Novecento non solo dal punto di vista architettonico ma anche della partecipazione dei suoi abitanti. Corviale luogo dell’architettura, del paesaggio e dei servizi, esempio di buone pratiche esportabile anche per l’attenzione internazionale che richiama.”
Flavia Barca (assessore cultura): “Una sfida alla città e alla cultura. Cultura strumento di riscatto delle periferie. Abbiamo portato artisti tedeschi a Corviale. Le caratteristiche di un laboratorio. Quest’estate il Santa Cecilia terrà un concerto a Corviale. Importanza della Biblioteca come front office di servizi e progetti”biblioteca
Daniel Modigliani (ATER): “A Corviale sono stati realizzati servizi pubblici del palazzo aperti all’intero quartiere. La sfida e’ utilizzare gli enormi spazi del palazzo per offrire servizi ad un intero quadrante della citta’ in strettissima connessione ai due parchi su cui insiste il palazzo.
Questo significa in pratica la rigenerazione di cui parla l’Unione Europea per la concessione dei fondi strutturali.”
Maurizio Veloccia (Presidente XI° Municipio): “Stiamo costruendo un distretto della cultura, dello sport e dell’ambiente con l’impegno dei cittadini, delle associaioni e delle istituzioni. Portare nel quartiere altre realta’ come ad esempio le residenze universitarie.”
Pino Galeota (Corviale Domani): “abbiamo federato oltre 70 realta’ territoriali nel progetto complessivo di rigenerazione che prefigura un modello di sviluppo che dia contemporaneamente lavoro e qualita’ della vita. Ma il punto centrale e’ riscoprire l’etica delle responsabilita’ in politica e nell’Amministrazione. Il blocco di 42 milioni di euro per la ristrutturazioni di Corviale delle giunte Alemanno-Polverini nel momento di crisi e di disoccupazione ha comportato per gli abitanti e per tutti i cittadini un danno finanziario che configura un reato civile, penale ed erariale. dinamiteOggi la questione di Corviale passa dalla DINAMITE che lo voleva abbattere alla DINAMITE della questione politica di un territorio che inizia, con la lotta e la progettazione, la sua rinascita”




Corviale 2020, tre giorni di dibattito sulla riqualificazione del ‘Serpentone’

roma italiaTrasformare la periferia dimenticata in una smart city innovativa. Il sogno (non irrealizzabile) prende vita di nuovo: il “Serpentone“, come è conosciuto dai romani il progetto edilizio “Nuovo Corviale“, torna ad essere al centro del dibattito pubblico. Da giovedì 21 a sabato 23 novembre, nel cuore del Municipio XI si succederanno incontri, visite ai cantieri e inaugurazioni di mostre e laboratori artistici, in una tre giorni intitolata “Corviale 2020“.
Questa mattina la conferenza stampa di presentazione in Campidoglio. In presenza di Paolo Masini, assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana e di Flavia Barca, assessore alla Cultura, è stato esposto il programma del forum, giunto alla sua seconda edizione. Riqualificazione degli spazi, efficientamento dei servizi e interventi di ristrutturazione, i temi in cima all’agenda.
Il “Serpentone” lungo un chilometro ospita circa 1200 appartamenti, più 120 alloggi realizzati abusivamente al quarto piano. E’ proprio dalla messa in sicurezza degli appartamenti abusivi che parte la rinascita di Corviale: l’Ater ha programmato la ristrutturazione, a cui seguirà il bando per l’assegnazione dei locali. La compartimentazione dell’edificio in 27 ingressi diversi, che tuttavia non altereranno la forma della struttura, è il passa successivo.
Ma la riqualificazione del “Serpentone”, promessa dalle istituzioni ma mai completamente attuata, passa soprattutto attraverso il miglioramento dei servizi e interventi mirati a fare di Corviale una smart city viva ed autosufficiente. “È necessario dare un nuovo senso all’abitare mediante percorsi partecipativi, educativi e culturali che pongono l’esigenza di una diversa regolazione del metabolismo urbano costruendo e definendo in progress la mappa del territorio in trasformazione – scrive in una nota Pino Galeota, ex consigliere comunale e ora membro dell’associazione “Corviale Domani” -. Uno sviluppo fondato sull’equilibrio tra bisogni sociali, attività economiche e ambiente e sulla volontà della popolazione di svolgere un ruolo attivo nella trasformazione da un welfare assistenziale a un welfare produttivo che dia profitti sociali sia alla prevenzione che alla coesione. Elementi fondanti, insieme allo spazio pubblico di qualità, ad un attualizzato welfare pubblico”.
In sostanza – affermano i comitati – Corviale rinasce solo se si investe in sostenibilità e se si incentiva la cultura, l’artigianato e le attività di formazione. E’ dello stesso parere Masini, che a margine della conferenza stampa ha assicurato: “Entro i prossimi sei mesi si potranno avviare i lavori per il recupero e la messa a norma della scuola di via Mazzacurati, per la riqualificazione dello spazio pubblico vicino le entrate del palazzone di Corviale e per la nuova illuminazione”. Nel programma coperto dal Comune anche la realizzazione di una ludoteca in via Mazzacurati e la riqualificazione del parco in via dei Sampieri, per un totale di circa 3,4 milioni di euro.
Giulio Canini
link all’articolo




L’ISOLA CHE C’E’ Biblioteca Renato Nicolini (Nuovo Corviale). Inclusione, lettura, libri, promozione culturale e tanto altro ancora

base locandine renato nicolini

Il 22 novembre 2002 fu aperta la Biblioteca Corviale segno di una attenzione forte di Biblioteche di Roma, del Comune (ora Roma Capitale) e del Municipio Roma XV ora XI  per questa periferia della città dal volto particolare.

Nel corso di questi 10 anni la Biblioteca Corviale è cresciuta nell’attenzione del quartiere e della città ospitando diverse rassegne cinematografiche tra cui:

Anomimo periferico, CorvialRome, Corvialove, Corviale Attacks; due Notti Bianche 2007 e 2008.

La biblioteca ha inoltre ospitato innumerevoli scrittori e artisti d’eccezione tra cui:

Marco Lodoli, Paolo Crepet,  Conchita De Gregorio, Nicola Piovani, Veronica Pivetti, Erri De Luca, Gianrico Carofiglio,  Federico La Terza, Maurizio Urbani, Tetebois, Melania Mazzucco, Linda Ferri, Rita Charbonnier, Maurizio Carletti.

Nel 2008 l’indagine di customer satisfaction sulle biblioteche di Roma, che poi si estese a tutta la città, vide la sua sperimentazione in questa biblioteca e dimostrò l’attaccamento positivo dei cittadini dei quartieri dove la biblioteca è posta (Nuovo Corviale, Casetta Mattei, Bravetta, Colle del Sole, Trullo, Portuense, La Loggia ecc.)

L’ indagine campionaria di customer satisfaction su 248 cittadini era volta a conoscere:

n  Conoscere i propri utenti

n  Verificare la percezione dei cittadini che frequentano la biblioteca rispetto al livello qualitativo dei servizi erogati

n  Individuare i punti di forza e di debolezza del servizio

n  Comprendere i bisogni e le priorità degli utenti per poter programmare interventi e obiettivi rispondenti alle esigenze di questi ultimi

n  Mettere a punto e testare una metodologia di ricerca da utilizzare successivamente nelle altre biblioteche del sistema

 

Presentazione di Malamore di Concita De Gregorio

Presentazione di Malamore di Concita De Gregorio con Antonello D’Elia

Una grande prova dell’ottima relazione  tra territorio e biblioteca c’è stata ad agosto dello scorso anno quando con l’iniziativa della casa editrice Giunti sono arrivati in biblioteca quasi 800 libri acquistati dai cittadini del quartiere presso la libreria Giunti del  Centro Commerciale Casetta Mattei per un controvalore di 6000 euro (pari al 50% del nostro budget annuale per acquisto libri) . Iniziativa che anche quest’anno si è ripetuta con buonissimi risultati per le scuole del territorio e non solo che stanno ricevendo i libri per le loro biblioteche scolastiche sempre da Giunti al punto e Biblioteca Nicolini.

La biblioteca ha inoltre sempre avuto un buon rapporto con gli artisti del territorio organizzando innumerevoli mostre d’arte organizzate nello spazio espositivo, allestito da Biblioteche di Roma, del Centro N.Campanella spazio in cui la biblioteca opera insieme ad altre strutture comunali. E in questo periodo fino a tutto gennaio 2014 grazie al rapporto con l’artista Michele Polizzi è allestito in biblioteca un presepe ambientato in Roma sparita, tutto costruito dalle mani del Maestro Polizzi che abita nel palazzone di Corviale.

Numerosi sono altresì altri cittadini che hanno prestato e prestano il loro tempo e le loro professionalità in vari campi, tra questi rammentiamo il Dr. Massimo Laurenza che cura da ormai 7 anni Invito all’Opera, il sig. Andrea Pelloni che ha curato per molti anni Invito all’Universo per le scuole del territorio e il pubblico della Biblioteca, la poetessa Carla De Angelis che fa vivere l’iniziativa Corviale cerca Poeti insieme ad Angelo Filippo Iannoni, il giornalista Francesco Erbani che ha  curato per svariati mesi una rassegna stampa per le classi scolastiche interessate e gli utenti della biblioteca.

La biblioteca organizza anche molte iniziative per bambini e ragazzi e qui ricordiamo l’aiuto validissimo dello scrittore Dario Amadei ed è in corso per la settimana Nati per Leggere una bella iniziativa di promozione al gusto della lettura anche come gioco tra genitori e figli

dal 16 al 24 novembre nati per leggere

dal 16 al 24 novembre nati per leggere

Infine ci fa piacere ricordare le attività che svolgiamo con la collaborazione del Circolo di Lettura della Biblioteca con il quale abbiamo dato vita a tre edizioni del Premio Racconto Bonsai l’utima delle quali è stata pubblicata dall’Editore romano Giulio Perrone.

Sono in atto anche attività organizzate con la Banca del Tempo che opera presso locali della Biblioteca, con i DSM della ASL Roma D del nostro distretto e con i Nidi e la Scuola dell’Infanzia del Municipio Roma 11,

Municipio che ha sempre valorizzato e sostenuto le attività della biblioteca. Insieme con il Municipio sono state organizzate due manifestazioni dell’iniziativa Corvial Urban Lab.

E infine ma non per ordine di importanza la collaborazione con CORVIALE DOMANI che dal 21 al 22 novembre di questo mese ha organizzato il secondo Forum per la riqualificazione di questo quadrante territoriale.

link:

sito Biblioteca Corviale:
www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?jppagecode=biblioteca_corviale.wp
sito Biblioteche di Roma:
www.bibliotechediroma.it

La intitolazione della Biblioteca Corviale all’ex Assessore Renato Nicolini che si è tenuta il 24 novembre 2012 a 10 anni dalla sua apertura ha avuto  il doppio significato di onorare questo importante uomo di cultura di Roma e rilanciare la Biblioteca di Corviale sia nel proprio territorio che nell’intera città di Roma.

Renato Nicolini

Scheda della Biblioteca:

Renato Nicolini Municipio Roma XI (11) – Nuovo Corviale

indirizzo via Marino Mazzacurati 76, 00148 Roma

accesso ai disabili totale

contatti

responsabile della biblioteca Antonio Trimarco
telefono (0039) 06 45460421
e-mail corviale@bibliotechediroma.it

Il video di BiblioTv su Mediateca Roma

►la Biblioteca si presenta

calcola il percorso e trova la linea sul sito dell’Atac

Orario

apertura (chiuso festività nazionali/locali)

lunedì  15-23 (dal 24 settembre al 9 dicembre)
martedì 9-19
mercoledì 9-19
giovedì 9-19
venerdì 9-19
sabato 9-13
sabato 24 novembre  9-13  16-20
sabato 1 dicembre     9-13   16-20

visite guidate (su prenotazione)
lunedì 9-13

sportello autismo/dislessia/disturbi dell’apprendimento 
in riallestimento

 navigazione internet  servizio su prenotazione per utenti bibliocard

lunedì  15-18.45
martedì  9 -12.45 / 15-18.45
mercoledì  9-12.45 / 15-18.45
giovedì 15-18.45
venerdi  9-12.45 / 15 – 18.45

(6 postazioni con assistenza di un operatore)

Tessere di iscrizione

servizi base con bibliopass  (tessera di iscrizione gratuita)
informazione e consulenza; catalogo; prestito di documenti (libri, video, audio e multimedia); consultazione, lettura e studio;  punti video; giornali e periodici; spazio emeroteca; sezione ragazzi; attività culturali e di promozione della lettura; proiezioni su maxischermo ; visite guidate; fotocopie (con tessera prepagata); proroga dei prestiti per telefono e via e-mail; prenotazioni dei documenti per telefono

 servizi con bibliocard servizi base + servizi aggiuntivi + sconti circuito bibliocard + prestito interbibliotecario
(tessera annuale a soli 5 euro)

e inoltre con la bibliocard

BiblioInLinea servizi catalogo on line personalizzabili, suggerimenti per gli acquisti, prenotazioni documenti, chiedi al bibliotecario; prestito interbibliotecario locale BiblioInPrestito; prestito interbibliotecario nazionale; consultazione di Internet e risorse multimediali e assistenza individuale (su appuntamento); prenotazione delle postazioni internet per telefono;

Bibliowifi zona con accesso wi-fi

patrimonio

(27.000 documenti) 
volumi
 17.100 per adulti, 4.000 per ragazzi, 400 in lingua (inglese, francese, spagnolo), 46 per ipovedenti
periodici 9 quotidiani italiani , 43 periodici (37 per adulti e 6 per ragazzi)
audio 133 audiolibri
video 2.550 dvd

musica 2.500 cd-audio
multimedia 211 cd-rom per adulti, 42 cd-rom per ragazzi
sezioni speciali Letteratura fantastica (fantascienza, fantasy, horror, gialli), Roma, corsi di lingua su cd-rom (italiano per stranieri, inglese, francese, spagnolo, tedesco), dislessia e scaffale genitori insegnanti. Fondo Freddi letteratura inglese, tedesca e soprattutto francese relativa alla prima metà del ‘900. Fondo Zannino riviste e monografie relative alla storia del cinema.

spazi
superficie totale 800 mq

accesso ai disabili TOTALE

La biblioteca si sviluppa su circa 800 mq. all’interno del Centro Culturale Polivalente di Corviale del Municipio Roma XV Arvalia-Portuense (quartiere Nuovo Corviale).

continua…

posti
sala lettura (50 posti), sala incontri/proiezioni (40 posti), sala emeroteca (16 posti), sala ragazzi (20 posti), 3 postazioni video, 6 postazioni multifunzionali, 2 postazioni per la consultazione del catalogo in rete

continua…

Elisa Longo, scrittrice romana e frequentatrice della biblioteca Nicolini

Elisa Longo, scrittrice romana e frequentatrice della biblioteca Nicolini




Conferenza Stampa in Campidoglio: dichiarazione di Corviale Domani

dinamiteIl nostro obiettivo civile e politico è il ripristino a Corviale e nell’intera città dell’etica della responsabilità in politica e nell’Amministrazione.
Il blocco dei 42 milioni di euro per la ristrutturazione di Corviale delle giunte Alemanno-Polverini in un momento di crisi e di disoccupazione ha comportato per gli abitanti e per tutti i cittadini un danno finanziario che configura un reato civile, penale ed erariale.
Oggi la questione di Corviale passa dalla dinamite che lo voleva abbattere alla dinamite della questione politica di un territorio che inizia con la lotta e la progettazione la sua rinascita urbanistica, civile, economica e culturale a partire dal Forum che si terrà nel quartiere dal 21 al 23 novembre.

Elenco iniziative legali in corso riguardanti il complesso di Corviale:
1) ricorso al TAR Lazio mediante la proposizione di un’azione popolare;
2) denuncia alla Procura della Repubblica;
3) denuncia alla Procura regionale della Corte dei conti;
4) azione civile per chiedere all’ATER il risarcimenti dei danni subiti dagli inquilini di Corviale per l’omessa manutenzione dei beni e degli spazi comuni da parte dell’ATER.




Sistemi idrici, le proposte dei geologi

acquaAttuare le direttive europee, distretti idrografici operativi, risorse finanziarie, hydrobond, incentivi per chi riutilizza le acque reflue depurate
“Promuovere le migliori pratiche nella tutela e gestione delle risorse idriche sotterranee secondo i principi delle direttive Europee e salvaguardare la risorsa idrica in un Paese come il nostro, che purtroppo si contraddistingue spesso per un suo uso scellerato, è quanto meno una battaglia di civiltà, alla quale i geologi si sono ormai da tempo legati”.
Lo sottolinea il presidente del Consiglio nazionale dei geologi, Gian Vito Graziano, in un intervento pubblicato sul sito ufficiale del Cng.
Il problema è la gestione
“Sappiamo che in Italia – sottolinea Graziano – le risorse idriche sono complessivamente sufficienti ai fabbisogni e che il problema risiede nella loro gestione e nel loro uso corretto. Ma sappiamo anche che l’inquinamento del 40% di fiumi e laghi continua a produrre continue e gravi emergenze ambientali e ci espone persino sotto il profilo finanziario alle sanzioni economiche alle quali presto l’Europa ci costringerà per aver disatteso più d’una direttiva europea e diversi provvedimenti legislativi in ambito di depurazione delle acque reflue. Un conto stimato in circa 700 milioni l’anno, che Stato e Regioni dovranno sopportare, oltre al taglio di alcuni fondi europei, sino a quando non troveranno pieno compimento le disposizioni che sono state attribuite alla nostra nazione”.
Procedure di infrazione, coinvolte 268 amministrazioni italiane
“Sono 268 le amministrazioni coinvolte nelle procedure d’infrazione Ue per carenza o assenza di sistemi di depurazione: 109 sono quelle già condannate in base ad una procedura del 2004 e 159 quelle in corso di procedura dal 2009. L’Autorità per l’energia ha stimato che tra la realizzazione degli interventi già previsti nei piani d’ambito e la costruzione dei nuovi impianti di depurazione necessari per superare le condanne e le procedure d’infrazione servirebbero investimenti per circa 20 miliardi nei prossimi cinque anni”.
Il presidente dei geologi italiani pone l’accento sull’arretratezza e inadeguatezza delle infrastrutture idriche nazionali. “Le perdite di rete sono in media superiori al 35%, la rete fognaria ancora non serve il 15% degli italiani, il depuratori risultano mal gestiti, inadeguati o addirittura inesistenti per un italiano su tre, l’acqua esce a singhiozzo dai rubinetti, soprattutto a sud, e circa il 35% dei corpi idrici di superficie non raggiunge gli standard di qualità ambientale. Tutto ciò in un contesto complessivo di disponibilità idrica nazionale pari a 52 miliardi di metri cubi d’acqua, di cui circa l’80% è effettivamente utilizzata. Di questa quota, il 50% è impiegato in agricoltura, il 15-20% per uso domestico e il 30-35% per uso energetico/industriale”.
Le proposte dei geologi
Di seguito riportiamo le proposte avanzate dal presidente del Consiglio nazionale dei geologi.
“Bisogna dare attuazione alle direttive europee, ma per farlo occorre una strategia nazionale di gestione della risorsa idrica. Osservando l’operato delle strutture adibite alla pianificazione a scala d’ambito, emergono numerose criticità, che vanno dall’incertezza sulle competenze nella gestione dei dati tra il soggetto pianificatore e le Società che detengono il Servizio Idrico Integrato, alle difficoltà nella regolamentazione degli usi diversi delle risorse idriche, quali ad esempio l’uso agricolo, all’interno del Piano d’Ambito, per finire nell’inadeguatezza delle risorse professionali disponibili presso gli Uffici preposti alla pianificazione, indispensabili per affrontare complessi problemi di natura ambientale e gestionale legati all’uso delle risorse idriche. Succede infatti che proprio per la mancanza di coordinamento tra i vari enti che gestiscono le risorse idriche, nell’attuale strategia d’azione si perdano talvolta persino i concetti basilari di salvaguardia e di tutela della risorsa.
Tuttavia non si può derogare da una effettiva operatività dei distretti idrografici, con la ridefinizione dei loro confini e la revisione dei piani di gestione, il cui coordinamento potrebbe essere affidato alle Autorità di bacino nazionali. Occorre però superare la forte frammentazione degli enti coinvolti, evitare politiche e iniziative legislative non coordinate, prevedere incentivi economici e finanziari e sviluppare una maggiore consapevolezza, e forse anche una maggiore accettazione sociale, della possibilità di utilizzo di acqua riciclata.
E poi c’è la necessità di reperire le risorse finanziarie, stimate per le infrastrutture acquedottistiche, fognarie e depurative in 66 miliardi di euro in 30 anni, con un effetto occupazionale stimabile tra 150 mila e 200 mila addetti. Intanto si dovrebbero utilizzare velocemente i finanziamenti resi già disponibili, cercando di colmare progressivamente il generale deficit infrastrutturale in cui versa il Paese e quello altrettanto grave che vede il Sud molto indietro per acquedotti e depurazione.
L’Autorità dei Contratti Pubblici ha stimato che con un miliardo di euro è possibile coinvolgere da 10 mila a 15 mila lavoratori in attività di medio-lungo termine. Le risorse possono reperirsi nei Fondi strutturali 2014-2020, introducendo laddove possibile anche dei meccanismi di premialità per l’attribuzione delle risorse stesse, quali il miglioramento dell’uso dell’acqua nelle pratiche agricole, con forme di riutilizzo delle acque, la costruzione di piccoli invasi, la prevenzione degli sprechi, il recupero dell’energia termica dall’acqua depurata, ecc.
L’Autorità per l’energia ha proposto persino degli strumenti finanziari innovativi, i cosiddetti hydrobond, per sostenere gli interventi a tutela del patrimonio idrico, ai quali si vorrebbe dare una connotazione etica destinandoli al finanziamento di investimenti che implichino un evidente miglioramento della qualità ambientale.
La prevenzione degli sprechi assume una forte valenza sia sotto il profilo economico, sia sotto quello ambientale. Valorizzare il risparmio idrico appare una frontiera conseguibile attraverso il riconoscimento di incentivi a chi riutilizza le acque reflue depurate, soprattutto in agricoltura, a chi riduce le dotazioni idriche ed a chi riduce le perdite idriche. E’ auspicabile un sistema che coniughi fiscalità e sistema tariffario, introducendo ad esempio i disincentivi per i consumi elevati e adeguando persino i regolamenti edilizi allo scopo di favorire le diverse tecniche di risparmio idrico, come l’uso delle acque piovane o di quelle riciclate per usi non potabili, la realizzazione di tetti verdi, ecc.
Solo con una strategia integrata di investimenti, riduzione dei consumi e fiscalità si potranno porre le basi per una politica di salvaguardia e tutela della nostra acqua, elemento base della nostra vita”.
link all’articolo




IL 19/11 CONFERENZA STAMPA CORVIALE, TRE GIORNI DI DIBATTITI SUL FUTURO DEL ‘SERPENTONE’

agenparlL’Assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana Paolo Masini e l’Assessore alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica Flavia Barca sono lieti di invitare la stampa alla conferenza di presentazione del forum “Corviale 2020 – Intelligente, sostenibile, inclusivo”. Una tre giorni di dibattiti nel quartiere della periferia ovest di Roma, per presentare i risultati del lavoro svolto in questi anni e affrontare i tanti argomenti connessi alle smart city che possono rappresentare l’occasione per il rilancio di Corviale, dall’arte contemporanea alle opportunità connesse alla strategia comunitaria Europa 2020, dalle tecnologie per l’efficienza energetica agli orti slow, passando per il tema–chiave dello sviluppo delle periferie. Programma e contenuti del forum saranno presentati alla Sala delle Bandiere martedì 19 novembre in Campidoglio.
Interverranno: Paolo Masini, Assessore alle Periferie Roma Capitale Flavia Barca, Assessore alla Cultura Roma Capitale Maurizio Veloccia, Presidente Municipio XI Maria Grazia Bellisario, Direttore del Servizio architettura e arte contemporanee MiBAC Daniel Modigliani, Commissario Ater di Roma Maurizio Gubbiotti, Commissario straordinario RomaNatura Pino Galeota, Presidente CorvialeDomani onlus CONFERENZA STAMPA “CORVIALE 2020” Martedì 19 novembre ore 11 Sala delle Bandiere
link al sito




Le radio sfidano Apple: chi vince conquista milioni di smartphone

radioIN USA DUE NUOVI SERVIZI, TRA CUI I-TUNES, CREANO PALINSESTI AUTOMATICI BASATI SU ALGORITMI SU MISURA PER OGNI UTENTE. LE EMITTENTI RISPONDONO CON IL SISTEMA DIGITALE DAB+ CHE ASSICURA PIÙ QUALITÀ DI SUONO E NON BRUCIA BANDA COME LO STREAMING
Non l’hanno uccisa 60 anni di tv e non la ucciderà nemmeno Internet. Ma la “cara vecchia radio” sta affrontando un passaggio difficile. Nel mondo e anche in Italia. Nel mercato nordamericano, che da solo fa il 53% dei circa 34 miliardi di dollari di ricavi pubblicitari globali attratti dal più antico dei media elettronici, da due mesi è stato lanciato i-Tunes Radio e in poche settimane ha raccolto 20 milioni di utenti. non si tratta di utenti unici, va bene, e 9 su dieci continuano a ascoltare radio sui loro iPhone anche attraverso Spotify e Pandora, ma l’arrivo di Apple è un segnale importante e imprime un’accelerazione al mercato in una direzione che mette a rischio il core business stesso della radiofonia. Il lavoro di una stazione radio, come chiamiamo ancora per abitudine le emittenti, consiste nella produzione di contenuti audio in forma di palinsesti. Che poi questi palinsesti viaggino sulle tradizionali onde radio terrestri, onde medie, Fm o nel nuovo standard digitale Dab, oppure via satellite o via Internet non importa, da questo punto di vista. E’ un business che non è stato finora neanche intaccato in modo particolare da Spotify. La piattaforma svedese è infatti un social network a pagamento per distribuire musica. Si paga un canone mensile sui 10 dollari oppure vi si accede gratis ma con la presenza di pubblicità e con un sostanziale limite di file scaricabili. E comunque è solo musica. Anche i-Tunes radio per ora è solo musica, ma non è un social
network. Come un altro servizio Internet americano, Pandora, invia agli utenti non la lista delle canzoni che piacciono ai loro amici su Facebook, come Spotify, ma la musica che piace a ogni singolo utente. Questo almeno secondo i calcoli di un algoritmo che analizza gusti, scelte e abitudini di ognuno. Fin qui, ancora, nulla di nuovo: è una nicchia. Pandora ha il 7% di quota d’ascolto negli Usa. Nei primi sei mesi 2013 ha fatturato 233 milioni di dollari, tutti in pubblicità e con una crescita del 46%, ma ancora perde molti soldi. Ma il punto è che invece Apple ha promesso che non si limiterà alla musica e che presto aggiungerà anche le news, le previsioni del tempo e i talk i programmi di intrattenimento. Che non produrrà ma pescherà dalla Rete un po’ come Google News è fatto con le notizie dei media tradizionali. In questo modo ognuno avrà la sua “stazione radio” personalizzata automaticamente dall’algoritmo di Apple. Il massimo del risparmio di tempo perché il sistema scarta automaticamente ciò che ognuno di noi scarterebbe di persona o piuttosto una specie di Truman Show radiofonico? La partita è appena iniziata e l’esito non è affatto scontato in favore dei nuovi servizi (così come Google News non ha fagocitato i giornali online) ma per il mercato radiofonico è comunque il segnale che è ora di darsi una mossa. Perché è in forte ritardo sulla digitalizzazione, soprattutto in Europa. Negli Usa, che hanno il vantaggio di essere un unico mercato da 300 milioni di utenti la radio non è certo un mercato residuale. Due gruppi si dividono la fetta più grande del mercato. Uno è Clear Channel, una syndacation di distribuzione e gestione della pubblicità che raccoglie 840 stazioni radio Usa e altre 140 tra Australia e Nuova Zelanda, con un fatturato annuo di 1,5 miliardi di dollari. Clear Channel ha creato un nuovo marchio per Internet, si chiama i-Heart Radio e riunisce sul web ben 1500 stazioni radiofoniche, le versioni online di quelle via etere più un numero imprecisato di radio native online, che esistono cioè solo su Internet. Diverso invece l’approccio al mercato di Sirius Xm, che è una vera e propria pay radio. Si riceve unicamente da satellite e si rivolge soprattutto al pubblico di chi ascolta la radio in auto. Sirius ha 25 milioni di abbonati che pagano un canone tra i 14 e i 18 dollari al mese, a seconda della presenza o meno di spot (o un pacchetto annuo da 199 dollari) per un fatturato che nei primi 9 mesi del 2013 ha raggiunto i 2,8 miliardi di dollari. Le dimensioni e i risultati di Sirius Xm dicono che la vera sfida nella radio è la mobilità. Non solo perché la radio si ascolta prevalentemente in macchina (anche in Italia) ma soprattutto perché anche i giovani che ascoltano la radio via Internet lo fanno sempre più spesso in mobilità. E questo significa una cosa ben precisa: che la nuova frontiera del business radiofonico – ed è una frontiera globale, che vale su tutti i mercati, dalle Americhe, all’Europa, all’Asia – è una sola. Ossia come mettere la radio dentro gli smartphone (e in misura minore nelle tavolette). Visto dall’Italia il problema è stavolta uguale al resto d’Europa. «Oggi in Italia la penetrazione degli smart device è al 50%, vuol dire che la metà degli utenti può già potenzialmente ascoltare programmi radio in streaming attraverso le app del telefono. Nel 2017 arriverà al 95%», spiega Andrea Samaja, Consulting, partner di Pwc (Pricewaterhouse Coopers), che ha appena pubblicato le sue previsioni sul mercato globale di Entertainment & Media fino al 2017. Si tratta, per ora, di un utilizzo sporadico. Anche perché lo streaming radio, consuma parecchia banda e quindi gli utenti la usano con parsimonia. La soluzione sarebbe ovviamente quella di trasformare gli smartphone in radio. E possibilmente in radio digitale Dab+ che consentirebbe al settore, che è ancora analogico, di digitalizzarsi più in fretta. Gli operatori cellulari però non ne vogliono sapere perché sarebbe traffico sottratto alle loro reti. Esiste, per esempio, una versione del Samsung Galaxy 4 dotato di ricevitore Dab, ma è solo sul mercato coreano. Senza digitale la partita è problematica. La programmazione delle radio attuali e la loro distribuzione attraverso il caos delle frequenze Fm non sono sufficienti a riconquistare il pubblico giovanile e il rischio è di regalarlo tutto ai nuovi servizi Internet. «Il digitale può fare la differenza. Può ad esempio dare due driver nuovi per questa generazione, ossia il suono di qualità e l’arricchimento dei contenuti da offrire – aggiunge Samaja – ma finora le imprese radiofoniche hanno esitato ad investire sul digitale a causa di una doppia incertezza: sullo standard tecnologico e sui sistemi di misurazione degli ascolti». Se il settore riuscirà a risolvere questi due problemi, la sfida con Internet sarebbe tutt’altro che perduta.
Stefano Carli
link all’articolo




CORVIALE, QUARTIERE SMART

sala

COMUNICATO STAMPA
Tre giorni di dibattiti sul futuro del “serpentone”
CONFERENZA STAMPA
SALA DELLE BANDIERE IN CAMPIDOGLIO
MARTEDÌ 19 NOVEMBRE ALLE ORE 11.00
Al via giovedì 21 novembre il Forum “Corviale 2020 – Intelligente, sostenibile, inclusivo”.
Tre giorni di incontri con apertura straordinaria delle attività e delle strutture nel quartiere della periferia ovest di Roma per presentare l’avvio della riqualificazione e lo sblocco dei lavori dopo anni di lotte, manifestazioni, denunce e convegni.
Il progetto si connette alla ricchezza ambientale culturale e sportiva del territorio ed è occasione per un rilancio in linea con le scelte comunitarie Europa 2020. Tecnologie per l’efficienza energetica, agricoltura urbana e bonifica della crosta urbana, inversione della filiera produttiva e dei consumi, reti intelligenti e di intelligenza, formazione degli abitanti, artigianalità per reti di riuso e rifiuti a km 0, bosco urbano come risorsa ecologica e relazionale sono alcuni temi–chiave dello sviluppo delle periferie.
Programma e contenuti saranno presentati nel corso della conferenza stampa.
Interverranno:
Paolo Masini, Assessore alle Periferie Roma Capitale
Flavia Barca, Assessore alla Cultura Roma Capitale
Maurizio Veloccia Presidente Municipio XI
Maria Grazia Bellisario, Direttore del Servizio architettura e arte contemporanee MiBAC
Daniel Modigliani, Commissario Ater di Roma
Maurizio Gubbiotti, Commissario straordinario RomaNatura
Pino Galeota, Presidente CorvialeDomani onlus

 




Roma, Campidoglio porta le periferie a Mayors Challenge 2013

calcio socialeMarino: Progetti come questo fanno bene alla Capitale
Roma Capitale annuncia la propria partecipazione al Mayors Challenge 2013, il concorso internazionale indetto da Bloomberg Philanthropies con l’obiettivo di coinvolgere le città europee affinché propongano idee originali e audaci per risolvere i problemi più diffusi e migliorare la vita cittadina. La città concorrerà con il progetto “Un Sole sulle Periferie”, un’iniziativa coordinata dall’assessore allo Sviluppo delle Periferie Paolo Masini con la collaborazione dell’assessore allo Sport Luca Pancalli, nata nel quartiere di Corviale e volta a promuovere l’inclusione attraverso un particolare modello di sport ma soprattutto di integrazione, il ‘calciosociale’.“Abbiamo scelto “Un Sole sulle Periferie” per concorrere al Mayors Challenge 2013 – dichiara il sindaco Ignazio Marino – perché è progetto che, nato dall’esperienza del ‘calciosociale’, rappresenta un motore di rinascita per il quartiere di Corviale, una rinascita che parte dagli stessi cittadini, e che passa attraverso solidarietà, impegno e partecipazione. Progetti come questo fanno bene a Roma, ricompattano il tessuto sociale e ricostruiscono quello che mai deve mancare nella nostra città: il senso di comunità”. “Raccogliendo il messaggio lanciato da Bloomberg Philanthropies – afferma l’assessore Paolo Masini – Roma Capitale prende parte ad una importante competizione ispirata dalla sfida dell’innovazione attraverso lo strumento dell’inclusione sociale. Gli obiettivi sono ambiziosi: ricucire il tessuto dei nostri quartieri, avvicinare le periferie e trasferire le buone pratiche a livello internazionale, attraverso un progetto che mette insieme sport, inclusione e molto altro, e che può essere replicato in tutte le grandi città europee. Nato in una periferia di Roma, il ‘calciosociale’ è stato presentato negli scorsi anni anche al Parlamento europeo, e ora potrebbe diventare un modello per altre metropoli del nostro continente”.

http://www.ilvelino.it/it/article/roma-campidoglio-porta-le-periferie-a-mayors-challenge-2013/34cca10d-4db4-491a-89ce-4c251f427b66/




#italianelmondo, il Paese visto da Twitter con la lente dei 140 caratteri

twitterA livello internazionale, quanto si parla dell’Italia e su quali argomenti? Secondo un’indagine, a ottobre sono stati generati 7,8 milioni di tweet in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese e italiano. Lo sport è l’argomento preferito (40% delle citazioni), seguito da turismo e politica
Nell’immaginario collettivo, l’Italia non è più solo mafia, pizza e mandolino, non sul web almeno. La cartina di tornasole arriva dall’uccellino più pettegolo della rete: il popolo di Twitter, infatti, a quanto pare dialoga e interagisce spesso sul nostro Paese e gli argomenti di discussione prediletti sono quelli legati allo sport (40%), al turismo (15%) e alla politica (8%). Proseguendo, si parla spesso di noi relativamente ad eventi (6%), economia (6%), temi sociali (5%) e media (4%).
Il quadro emerge dall’analisi “#italianelmondo”, realizzata da Almawave, società d’innovazione tecnologica del Gruppo AlmavivA, e presentata nel corso dell’EMC Forum 2013: uno studio che scatta una fotografia dell’Italia attraverso l’indagine del contenuto di circa 7,8 milioni di Tweet in 6 lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese e italiano), analizzati con algoritmi statistici attraverso un monitoraggio costante, condotto 24 ore su 24, di tutti i cinguettii sul tema Italia generati in tutto il mondo, dal 24 settembre al 28 ottobre 2013, organizzati in 1300 concetti e 14 categorie.
L’inglese è la lingua in cui si registra la maggior parte delle conversazioni (42% del totale), seguita da italiano (32%), spagnolo (18%), francese (5%), portoghese (2%), mentre le interazioni in tedesco rappresentano soltanto l’1%. L’approccio dei tedeschi al nostro Paese sul social network, del resto, è diverso rispetto al resto del mondo, visto che le conversazioni si riferiscono in massima parte al turismo (25% del totale) e alla politica (21%), mentre in tutte le altre lingue l’argomento preferito è lo sport (il 44% delle conversazioni in inglese e il 48% in francese).
In generale, il turismo si afferma come una delle principali occasioni di discussione, in primis per parlare di viaggi e vacanze (il 42% dei tweet sull’argomento), mentre il 25% è dedicato ai monumenti e alle attrazioni delle città d’arte, il 22% a paesaggi e località turistiche e l’11% alle strutture ricettive. Il Colosseo è il primo tra i monumenti e il Duomo di Milano supera San Pietro. Più prevedibile invece il dominio del Colosseo (30%) tra i monumenti di cui si conversa maggiormente, seguito dal Pantheon e, a sorpresa, non da San Pietro (al quarto posto) ma dal Duomo di Milano. C’è tuttavia ancora molta Roma nella top 5 dei musei più citati, che sancisce una sonora rivincita dell’arte moderna su quella classica: il Maxxi e il Macro di Roma risultano ai primi due posti, seguiti dagli Uffizi di Firenze, dai Musei Capitolini e dai Musei Vaticani.
Le località di mare vedono un dominio pressoché incontrastato delle regioni meridionali e, soprattutto, dell’isola di Capri, al centro del 51% delle conversazioni registrate sull’argomento, seguita dalla Costiera Amalfitana (14%) e dal Salento (7%).
La rivincita del nord arriva però con le interazioni sui laghi, dove il più citato risulta essere il Lago di Como (65%) seguito dal Lago di Garda (35%), oltre che, naturalmente, le montagne e in particolare le Alpi, citate nel 57% dei tweet e seguite a distanza dall’Etna (17%).
La Regione più citata in assoluto è il Lazio (24,4% del totale), grazie soprattutto ai Tweet su Roma e ai suoi monumenti e musei, seguita da Lombardia (16,7%, grazie ai monumenti di Milano, ma anche all’importanza di Expo 2015), Toscana (13,3%, con Firenze e i percorsi enogastronomici per la regione), Veneto (10,7%) e Sicilia (10%).
Tra le città d’arte italiane più popolari, non mancano però le sorprese: dietro Roma (che raccoglie il 35% dei Tweet sull’argomento) e Milano (21%), al primo e al secondo posto per numero di interazioni, si posizionano Assisi e Lucca, terza e quarta in classifica, più citate persino di Venezia e Firenze. Su Assisi ha concentrato l’attenzione la visita di Papa Francesco, avvenuta il 4 ottobre, su Lucca ha fatto da catalizzatore l’attesa per l’evento Comics and Games. A riprova che le grandi iniziative sono un valido strumento per concentrare l’attenzione, anche turistica, su una località.
A proposito di eventi, accanto a quelli a maggior risonanza mediatica come il festival del cinema e la settimana della moda, emergono manifestazioni come Eurochocolate, Romics di Roma, Comics di Lucca e i concerti della boy band One Direction. Si inizia a discutere anche dell’Expo 2015: soprattutto in lingua spagnola, dove si dibatte dell’incarico, dato alla Disney, di disegnare la mascotte dell’evento. In portoghese si parla invece di Milano come protagonista dell’Esposizione internazionale.
Il popolo dei social network, per definizione, è però pronto a scambiarsi opinioni anche su ciò che non funziona. Dall’analisi a campione dei Tweet emerge che alcuni tra i temi ricorrenti sono le problematiche relative alla clonazione delle carte di credito e la difficoltà in alcuni casi a prenotare online gli hotel. I monumenti italiani, soprattutto quelli romani, sono definiti a volte “fatiscenti”, mentre alcuni utenti (attraverso Tweet in lingua spagnola) sono preoccupati dall’aumento dei prezzi.
In tema di enogastronomia, per quanto riguarda gli alcolici, il Chianti domina la classifica e batte tutti con il 18% delle citazioni, “doppiando” competitor come Montepulciano (9%), Barbera (8%), Prosecco (8%), Asti (8%) e distaccando nettamente il famoso Brunello (7%). A seguire, Barolo, Grappa, Peroni e Montalcino.
Tra i prodotti tipici alimentari, invece, se da un lato vengono confermati gli stereotipi più classici nella percezione del nostro food all’estero, con conversazioni che riguardano soprattutto la pizza (25%), la pasta (18%) e il caffè (11%), si afferma un prodotto di nicchia come il tartufo (2%), che, nel mese di ottobre, eguaglia in popolarità persino un prodotto di forte impatto commerciale come la nutella (2%). Significativi i risultati anche per cioccolata (5%), pane (5%), formaggio (4%), gelato (4%) e pesce (3%).
Per quanto riguarda lo sport, il calcio è il protagonista, soprattutto grazie ai successi della Roma di Garcia, ma anche ciclismo ha successo, per i Mondiali di Toscana ed Eurovolley, con l’argento degli azzurri.
In politica, buona parte dell’attenzione è concentrata su Berlusconi e un altro tema caldo è il rischio di crisi di governo, insieme al voto di fiducia dato in Senato a Letta a inizio ottobre. In lingua italiana si parla molto di Matteo Renzi, al contrario delle altre lingue, e molta attenzione viene data al tema fiscale.
Per quanto riguarda l’economia, la crisi è il tema più caldo, legato alle ripercussioni della situazione italiana su tutta l’Eurozona. Altri argomenti scottanti sono il carovita, con prezzi sempre più alti e un’imposizione fiscale che costituisce un forte freno ai consumi e, tra le aziende, oltre ai casi recenti di Telecom e Alitalia, interesse viene registrato da Eataly, fautore della valorizzazione dei prodotti locali italiani nel mondo.
“Le analisi Big Data sono uno strumento valido e prezioso per fotografare il presente – ha detto Valeria Sandei, amministratore delegato di Almawave – perché raccontano un mondo reale e in movimento, offrono chiavi di lettura inaspettate e permettono previsioni utili a interpretare il futuro e le aspettative. Le soluzioni Almawave analizzano e comprendono in tempo reale volumi di dati sempre crescenti, caratterizzati da elevata varietà. Ed è proprio questa varietà delle fonti a determinare il valore del servizio”.

di SARA FICOCELLI

http://www.repubblica.it/tecnologia/2013/11/14/news/_italianelmondo_il_nostro_paese_visto_con_la_lente_dei_140_caratteri-70996916/?ref=HREC1-35