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SANBA FINO AL 28 FEBBRAIO STUDENTI E STREET ARTIST RIVITALIZZANO SAN BASILIO A RITMO DI MUSICA

Quando l’arte diventa strumento di promozione culturale e riqualificazione sociale, uscendo dalle stanze dei musei per appartenere a tutti, si chiama arte pubblica. E quando l’arte pubblica contemporanea incontra San Basilio, quartiere della periferia Nord Est di Roma, si chiama SanBa.

Il progetto sembra prendere alla lettera le parole e gli auspici dell’architetto Renzo Piano che da tempo si spende in favore della rivitalizzazione di quelle che chiama “le città del futuro”, le periferie urbane.

SanBa è il progetto artistico nato dall’idea del team creativo di WALLS guidato dal curatore Simone Pallotta che si occupa da anni di Arte Pubblica contemporanea; la manifestazione è realizzata con il sostegno di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica e Turismo – Dipartimento Cultura – Servizio Spettacoli ed Eventi e con la collaborazione di Zetèma, Centro Culturale Aldo Fabrizi e Ater.

Alla sua seconda edizione – dopo il grande successo dello scorso anno – quest’anno torna a San Basilio durante il mese di gennaio, fino al 28 febbraio per consolidare il rapporto con i cittadini e il cambiamento culturale in atto. L’obiettivo è di rendere San Basilio un centro di produzione di arte e cultura partecipate attraverso laboratori rivolti agli studenti del quartiere, spettacoli di intrattenimento e opere d’arte permanenti che restituiscono agli abitanti porzioni di territorio in disuso come spazi dalla forte identità artistica.

Il luogo di elezione di SanBa 2015 sarà l’area verde tra via Corinaldo, via Loreto, via Arcevia e via Treia. Una piazza dove promuovere l’aggregazione e stimolare l’autonoma produzione culturale, punto d’incontro strategico tra i Lotti Ater 10 e 13, l’Istituto Comprensivo Statale “Mahatma Gandhi” e il Centro Culturale “Aldo Fabrizi”, partner già di SanBa 2014.

La prima fase del progetto, durante il mese di gennaio, punta all’interazione con il territorio attraverso il coinvolgimento dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo Statale “Mahatma Gandhi” nel laboratorio Draw Your SanBa, una proposta di partecipazione interattiva alla trasformazione del quartiere.
L’Associazione Culturale WorkIn Project, realtà attiva nell’educare i bambini all’arte contemporanea, terrà un laboratorio di alfabetizzazione artistica durante il quale i giovani abitanti potranno immaginare di intervenire in prima persona sul loro territorio attraverso la realizzazione di opere di street art. Un esercizio d’immaginazione creativa utile a una nuova percezione del sé nel proprio territorio. Tutte le opere saranno proiettate su 1 facciata della piazza domenica 8 febbraio durante il primo appuntamento di SANBA con lo spettacolo e il groove di Sweat Drops, che insieme alle realtà musicali con le quali collabora da anni riscalderà anche la serata conclusiva di SanBa.

La seconda fase prevede una vera e propria performance di Arte Pubblica affidata da Walls e dai cittadini al muralista di fama internazionale HITNES.
L’artista, selezionato per la sua capacità di leggere il contesto nel quale va ad operare, avrà il compito di realizzare sulle 6 facciate selezionate un’imponente opera di arte pubblica che diventerà parte dell’estetica della piazza. Proprio per il ruolo centrale che avrà a San Basilio, l’opera sarà il risultato di una serie di incontri con gli abitanti per introiettare l’atmosfera e le voci del quartiere, entrando in contatto con le problematiche e i desideri di un’area così peculiare per restituirle un progetto consapevole e site-specific.

Sarà compito del team creativo di WALLS lavorare verso una soluzione condivisa che sia accettata dai cittadini ma che al contempo non limiti la libertà espressiva dell’artista.

L’imponente opera d’arte sarà presentata al pubblico la sera del 28 febbraio durante una grande festa, dove arte e spettacolo faranno incontrare i diversi agenti presenti sul territorio: i cittadini, grandi e piccoli, si ritroveranno nel quartiere spinti da nuovi stimoli; le associazioni culturali già presenti allargheranno il loro bacino di utenza consolidando il network che gli permette di studiare un’offerta culturale appropriata; e le Istituzioni troveranno un ponte per comprendere le potenzialità e mancanze dei quartieri la cui voce è più debole.

L’arte, pubblica e partecipata, è il collante di questo processo che il team di Walls mira a mettere in atto nelle periferie di tutta la città, e non solo.

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Abusivismo edilizio a Roma

Il Progetto Sostenibile ricerca e tecnologie per l’ambiente costruito. Numero 34-35 con l’articolo  Abusivismo edilizio a Roma. Una valutazione dei processi insediativi per una politica di rigenerazione urbana

 





Primavalle, il delitto di Anna Bracci nel libro di Roberto Morassut

Del delitto di Anna Bracci se n’è parlato, a distanza di 65 anni, un paio di settimane fa proprio nel quartiere che ha fatto da sfondo all’omicidio. L’occasione è stato l’incontro tenutosi presso la Biblioteca Comunale Franco Basaglia a Primavalle, con Roberto Morassut, storico della Roma suburbana e già assessore delle giunte Veltroni, che ha presentato il suo nuovo libro dedicato alla storia di “Annarella” dal titolo “Il pozzo delle nebbie”.

LA STORIA DI ANNA BRACCI – La storia risale al dopoguerra e allora suscitò grande emozione fra l’opinione pubblica. Le dinamiche del libro ruotarono intorno a uno dei primi fatti eclatanti di cronaca nera quando proprio a Primavalle venne rinvenuto il corpo di una dodicenne, Anna Bracci, alla quale oggi è intestato l’omonimo parco nel cuore di quel quartiere. Allora non c’erano indagini approfondite aiutate da esami del dna della polizia scientifica, tantomeno telecamere. Così, per quel caso, vennero affidate alla polizia che era rimasta di fatto quella del periodo Fascista. Quella, per intenderci, che arrestò Girolimoni anni prima, innocente poi scagionato, additato come un mostro per un certo periodo eppure entrato nel dispregiativo vernacolo popolare.

LE BORGATE ROMANE DEL DOPOGUERRA – Morassut la storia delle periferie la conosce bene, molto più di quanto sia conosciuta oggi dagli attuali amministratori, e da lì parte la minuziosa ricostruzione di quelle borgate Romane, quelle periferie fotografate dal Neorealismo e dai lavori di Pasolini. Allora le borgate, strette dalla miseria postbellica, erano terreno di cultura di criminalità, ma soprattutto dell’arte di arrangiarsi fra baracche senza servizi e condizioni igieniche precarie. Erano un affresco talora dolente di vita popolare, di numerose famiglie per bene, di operai edili, di donne che andavano a lavorare, di sezioni politiche, di persone vive e di tanti, tanti bambini di un proletariato allora prolifico.

UN PAZIENTE LAVORO DI RICERCA – Fra questi bambini c’era Annarella che scompare la sera del 18 Febbraio 1950 per esser poi ritrovata morta in un pozzo in una località adiacente il 3 marzo. Allora spuntò il presunto colpevole e tanti altri personaggi che ruotarono attorno questo noir de noantri. Una storia impastata di povertà, degrado, ma anche di passioni che Morassut ricostruisce tramite testimonianze dell’epoca e con un lavoro paziente di ricerca storico/sociale. Fa così riemergere do 65 anni una vicenda che suscitò grande clamore ma che fu presto dimenticata. Oggi ripescata dall’autore, diviene una testimonianza d’epoca, di costume, di un mondo scomparso inghiottito dalla post modernità della Roma godona e corrotta, distante ormai da quella passione politica, da quella attenzione al sociale come bandiera di uguaglianza in una Primavalle oggi sventrata dalla speculazione e dall’abuso del suolo, ma sempre in qualche modo, ancora borgata a se. Dopo il suo primo libro Malaroma, metafora e testimonianza della rivoluzione urbanistica della Capitale, Morassut ci affida un frammento di cronaca nella cornice storica di una Roma che fu, ma che affonda ancora le sue radici nelle realtà e nella cultura delle odierne grandi periferie.

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La street art pubblica per la riqualificazione della periferia

A San Basilio, quartiere a nord est della Capitale, torna l’appuntamento con SanBa, tra alfabetizzazione artistica degli studenti e maxi murales per colorare anche di idee la periferia seguendo l’ispirazione di Renzo Piano
L’arte e le periferie, l’arte nelle periferie come strumento di sviluppo dei territori, di promozione culturale e riqualificazione sociale. A Roma, dopo l’esposizione dei capolavori riprodotti a Tor Bella Monaca, Trullo e Ottavia, il nuovo progetto di riqualificazione delle periferie attraverso l’arte riguarda San Basilio, quartiere della periferia Nord Est di Roma. Si chiama “SanBa” il progetto che si ispira alle parole dell’architetto Renzo Piano che da tempo si spende in favore della rivitalizzazione di quelle che chiama “le città del futuro”, appunto le periferie urbane.
“La città del futuro è nelle periferie” disse anche a Che Tempo Che Fa nell’ottobre del 2013 il celeberrimo architetto. “C’è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni, i giovani devono salvarle”.
SanBa è il progetto artistico nato dall’idea del team creativo di Walls guidato dal curatore Simone Pallotta che si occupa da anni di Arte Pubblica contemporanea; la manifestazione, che andrà avanti fino al 28 febbraio, è realizzata con il sostegno di Roma Capitale, e in particolare dell’assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica e Turismo, del Dipartimento Cultura e del Servizio Spettacoli ed Eventi e con la collaborazione di Zetèma, Centro Culturale Aldo Fabrizi e Ater.
Dopo il grande successo dello scorso anno, quest’anno la seconda edizione torna a San Basilio durante il mese di gennaio, fino al 28 febbraio per consolidare il rapporto con i cittadini e il cambiamento culturale in atto. L’obiettivo è di rendere San Basilio un centro di produzione di arte e cultura partecipate attraverso laboratori rivolti agli studenti del quartiere, spettacoli di intrattenimento e opere d’arte permanenti che restituiscono agli abitanti porzioni di territorio in disuso come spazi dalla forte identità artistica.
La prima fase del progetto, durante il mese di gennaio, punta all’interazione con il territorio attraverso il coinvolgimento dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo Statale “Mahatma Gandhi” nel laboratorio Draw Your SanBa, una proposta di partecipazione interattiva alla trasformazione del quartiere. L’Associazione Culturale WorkIn Project, realtà attiva nell’educare i bambini all’arte contemporanea, terrà un laboratorio di alfabetizzazione artistica durante il quale i giovani abitanti potranno immaginare di intervenire in prima persona sul loro territorio attraverso la realizzazione di opere di street art. Tutte le opere saranno proiettate su una facciata dell’area verde tra via Corinaldo, via Loreto, via Arcevia e via Treia domenica 8 febbraio.
La seconda fase prevede una vera e propria performance di Arte Pubblica affidata da Walls e dai cittadini al muralista di fama internazionale Hitnes. L’artista avrà il compito di realizzare sulle 6 facciate selezionate un’imponente opera di arte pubblica che diventerà parte dell’estetica della piazza. L’imponente opera d’arte sarà presentata al pubblico la sera del 28 febbraio durante una grande festa, dove arte e spettacolo faranno incontrare i diversi agenti presenti sul territorio: i cittadini, grandi e piccoli, si ritroveranno nel quartiere spinti da nuovi stimoli; le associazioni culturali già presenti allargheranno il loro bacino di utenza consolidando il network che gli permette di studiare un’offerta culturale appropriata; e le Istituzioni troveranno un ponte per comprendere le potenzialità e mancanze dei quartieri la cui voce.

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Le presentazioni e i relatori del convegno “Efficienza energetica: motore di sviluppo economico, degli investimenti e dell’occupazione”

Efficienza energetica, sviluppo, investimenti e occupazione. Le presentazioni e i relatori del convegno organizzato dal Gruppo di Lavoro “Finanza” di Kyoto Club ieri, 22 gennaio 2015, a Roma.

In Italia si stima che il mercato legato all’efficienza rappresenti un volume di affari tra il 2% e il 4 % del PIL nazionale con importanti ricadute sulla sicurezza energetica, sui costi dell’energia e sulla sostenibilità ambientale e l’uso razionale delle risorse energetiche.

Il convegno “Efficienza energetica: motore di sviluppo economico, degli investimenti e dell’occupazione” organizzato dal Gruppo di Lavoro “Finanza” di Kyoto Club ieri, 22 gennaio 2015, a Roma, ha offerto un focus sui possibili scenari di crescita del settore e sulle politiche a sostegno dello sviluppo del comparto, alla luce anche del recento decreto di recepimento della Direttiva UE 27/2012 e degli obiettivi del pacchetto clima-energia al 2030 dell’Unione Europea.

I relatori e le presentazioni (pdf):

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West4: parte da Napoli il primo format che dà voce alle periferie

Un format che dà voce alle tante idee ed energie postive delle periferie italiane. Il 31 gennaio un evento dedicato a Ponticelli, Barra, San Giovanni, dalle 16.30 alle 19.00, all’Istituto Comprensivo Marino Santa Rosa
Parte da Napoli il nuovo format che dà voce alle periferie italiane, che le trasforma in centro per dare spazio e visibilità “alle tante persone per bene che le abitano e le vivono, ai tanti talenti che ogni giorno con le unghie e con i denti cercano di conquistare il proprio spicchio di futuro”.
E’ WEST4, acronimo diWork Education Social Technology for, “il primo format delle periferie italiane (creato dalla passione e dalla professionalità del giornalista Alessio Strazzullo e dal sociologo Vincenzo Moretti) ed è nato per dare voce alle idee, alle energie, ai progetti, alle iniziative e ai fatti positivi che ogni giorno accadono lontano dalle luci della città, nonostante le tantissime difficoltà, grazie al lavoro e all’impegno di persone, associazioni, imprese, ecc. che non intendono rinunciare alla possibilità di cambiare le regole del gioco”.
L’evento dedicato a Ponticelli, Barra, San Giovanni si terrà Sabato 31 gennaio 2015 dalle 16.30 alle 19.00 all’Istituto Comprensivo Marino Santa Rosa in via Luigi Volpicella 372/g (Nuovo Rione Santa Rosa).
Il 14 Marzo 2015 sarà la volta di Ottavia, Roma, Stazione Linea FL3 e il 31 Maggio 2015 quella di Reggio Emilia, Ex Area Industriale.
Ciascuno speaker avrà a disposizione 5 minuti per raccontare la propria idea, il proprio progetto, la propria esperienza sul territorio, i propri obiettivi per il futuro prossimo venturo intorno a tre filoni principali:
1. quelle/i che ce l’hanno fatta, nel senso che la loro eccellenza è già stata riconosciuta a livello internazionale e/o nazionale;
2. quelle/i che innovano, che hanno un’idea da proporre, un progetto da realizzare, una start-up da avviare;
3. quelle/i che “è una vita che in mezzo a mille difficoltà faccio con passione e competenza quello che devo fare”, a prescindere, vale per l’artigiano e per la maestra, per l’operaio e per l’imprenditore, per il postino e per l’architetta.
La narrazione di ciascuno speaker sarà filmata e pubblicata su WEST4 Channel, il canale Youtube dedicato.

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Stop al consumo di suolo, si va, forse, verso la legge

Definito il nuovo testo base del ddl sul consumo di suolo ora in Commissione congiunta Agricoltura ed Ambiente. Si punta a convertirlo in legge entro febbraio

Va considerato un importante passo in avanti sullo stop al consumo di suolo la definizione del nuovo testo base del disegno di legge specifico, in discussione presso la Commissione congiunta Agricoltura ed Ambiente della Camera dei Deputati. «L’obiettivo è quello di avere ora un testo condiviso che possa essere discusso dall’Aula di Montecitorio entro il mese di febbraio», spiegano gli onorevoli Chiara Braga e Massimo Fiorio (Partito Democratico), autori del testo base. Che spiegano: «Con questo testo di legge s’introducono nella normativa vigente i principi fondamentali di riuso, rigenerazione urbana e limitazione del consumo di suolo, attraverso la tutela e la valorizzazione dell’attività agricola. Il meccanismo ereditato dalla proposta già condivisa con le Regioni permette di definire una riduzione progressiva del consumo di suolo coerente con l’obiettivo europeo del consumo di suolo zero al 2050. Il nostro obiettivo non è avere una legge di bandiera e nemmeno una norma punitiva nei confronti dell’attività edilizia. Quello che vogliamo garantire è un’effettiva salvaguardia del suolo dai rischi di un’edificazione sconsiderata, come purtroppo è avvenuto in passato, e nello stesso tempo sostenere con misure positive le azioni di riuso e rigenerazione urbana che devono rappresentare il futuro dell’edilizia».
Soddisfazione viene espressa da più parti per il testo: il Consiglio nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori parla di «un epocale cambio di paradigma ed un nuovo approccio al governo del territorio che lega in modo logico e indissolubile la progressiva riduzione dell’utilizzo del suolo non edificato e la rigenerazione e il riuso delle città, e che è in linea con quanto auspicano da tempo gli architetti italiani. Tutto ciò non rappresenta solo una sana politica ambientale, ma anche l’unica possibilità, per Regioni e Comuni, di continuare a sostenere i costi dei servizi infrastrutturali, senza aumentare ulteriormente le tasse ai cittadini».
Secondo Legambiente, attraverso il presidente nazionale Vittorio Cogliati Dezza, «la presentazione nelle Commissioni ambiente e agricoltura della Camera di un testo base di Ddl in materia di consumo di suolo è una buona notizia, perché permette di accelerare finalmente l’iter che dovrà portare all’approvazione di una legge ad hoc. Chiederemo al Governo e ai gruppi parlamentari di impegnarsi per arrivare in questa legislatura all’approvazione finale del testo».
Plauso anche dal Cia-Confederazione italiana agricoltori: «Ora però non bisogna perdere altro tempo, ma lavorare per arrivare finalmente a una buona legge. Noi la sollecitiamo da tempo e ci aspettiamo di essere coinvolti per giungere a una norma utile e condivisa». La stessa Cia sottolinea che si tratta di un provvedimento urgente, perché l’agricoltura continua a perdere terreno, minacciata costantemente dall’avanzata di cemento, incuria e degrado che solo negli ultimi vent’anni hanno divorato oltre 2 milioni di ettari coltivati. Perdere terreno agricolo, per la Cia, «vuol dire aumentare la nostra dipendenza dall’estero nel capitolo agroalimentare e mettere a rischio un patrimonio paesaggistico che, tra il turismo rurale e l’indotto legato all’enogastronomia tipica, vale più di 10 miliardi di euro l’anno».

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Città resilienti: 100 sindaci firmano il Protocollo Onu a Potenza

L’adesione formale al protocollo,avvenuta nel corso di un meeting internazionale sulla resilienza, prevede lo sviluppo di un modello comune per prevenire il rischio da calamità naturali

Un documento universale sulla resilienza, un modello comune e condivisibile per far fronte alla catastrofi naturali. E’ stato firmato stamattina, da 100 sindaci aderenti al programma     ONU guidato dalla Provincia di Potenza il protocollo sulle “Città resilienti”. L’adesione formale è avvenuta in occasione del del meeting internazionale “Individui e comunità resilienti fanno un mondo sicuro e sostenibile- Verso una Resilienza Integrale delle Comunità ai Rischi di Disastri e ai Cambiamenti Climatici: Progressi e Prospettive Future dall’Esperienza nella Provincia di Potenza” che, iniziato ieri, si concluderà nella giornata di domani, 27 gennaio nel capoluogo lucano.

I firmatari
Tra i firmatari, alla presenza dei rappresentanti Onu, guidati da Margareta Wahlstròm: Provincia di Gorizia, Provincia di Avellino, Provincia BAT, Provincia di Bari, Provincia di Foggia, Provincia di Salerno, Provincia di Matera, Municipality of Avrig (Romania), “Pays des Sorgues Monts de Vaucluse” Municipalities’ Association (France), Municipality of Matera, Municipality of Rubi (Spain), Municipality of Šentrupert (Slovenia), Municipality of Graanica (Bosnia-Herzegovina), Municipality of Podgorica (Montenegro), The European Regional Framework for CO-OPERATION (Greece), Regional Energy Agency of Ribera (Spain), Canary Islands (Spain), The Great Manchester.

Oggi cento sindaci- ha commentato il presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi– aderiscono alla campagna: è un modello che le Nazioni Unite vogliono portare in tutte le aree interne, ed è un’esperienza unica per i nostri sindaci, coordinati dalla Provincia in continuità con le azioni realizzate in questi anni, in materia di Protezione civile e di pianificazione dei programmi e di difesa del suolo. Serve a creare i presupposti per una nuova consapevolezza della cultura dei territori, e per prevenire catastrofi che oggi sembrano inarrestabili.

Domani, conclusione del meeting con il progetto Re-Mida

Il meeting, nato con l’obiettivo di creare le condizioni per diffondere la cultura della consapevolezza rispetto alla dimensione del “rischio” e aumentare, con azioni concrete e partecipate, il livello di sicurezza del territorio, terminerà domani  con la conclusione,   alla presenza di tutte le partnership aderenti, di Re-Mida, progetto europeo finalizzato a sviluppare nuove soluzioni EE e FER in città mediterranee, attraverso il rafforzamento della politica energetica locale e la strategia e la promozione di una gestione intelligente della domanda e dell’offerta di energia.

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Piano strade: Bene Pucci, nel Municipio XI si parte dal Trullo

Ieri il Sindaco Marino e il neo Assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Pucci hanno presentato il piano di manutenzione stradale con l’obiettivo di risanare la grande viabilità, ascoltando i Municipi, investendo 6 milioni di euro ed intervenendo entro Marzo su 250mila mq con l’obiettivo di arrivare entro l’estate al a 750mila mq (15% del totale): una buona notizia anche per il nostro Municipio dove sarà Via del Trullo (dal civico 215 a Piazza Caterina Cicetti) la prima arteria interessata alla riqualificazione. – Lo dichiara Emanuela Mino, Presidente del Consiglio del Municipio XI.

Gli interventi partiranno dalla periferia, con asfalti che garantiranno una durata di anni, ed i cittadini potranno controllare su internet e con appositi countdown installati nelle aree di cantiere, tempi e modalità di realizzazione; si interverrà inoltre sul rifacimento degli attraversamenti pedonali davanti ad oltre 143 istituti scolastici utilizzando vernici con biocomponenti e microsfere di vetro che garantiscono maggiore durata e visibilità. Infine la realizzazione di un piano regolatore per i sampietrini, togliendoli dalle aree centrali di grande viabilità, dove sono pericolosi per l’incolumità di persone e cose, ricollocandoli in periferia in piazza ed aree pedonali realizzate ad hoc.

L’impegno della Giunta e il coinvolgimento dei territori, dimostrano ancora una volta come questa Amministrazione lavori nell’interesse della città, facendo scelte trasparenti e concertate con il territorio in quadro di intervento complessivo, facendo dimenticare, sempre di più, quella logica clientelare e disordinata che aveva mosso l’Amministrazione Alemanno, le cui conseguenze oggi andiamo pian piano a sanare.

 




Muratella: la scuola di Via Pensuti sarà ricostrutita, apertura prevista a.s 2016-2017

Finalmente siamo nelle condizioni di indicare un chiaro percorso di completamento del polo scolastico di via Pensuti alla Muratella, la cui apertura potrebbe avvenire già per l’anno scolastico 2016-2017: sarà un polo 0-6, con tre classi per il nido e tre per la materna e si svilupperà su unico piano. – Lo dichiara Emanuela Mino, Presidente del Consiglio del Municipio XI.

I lavori per la realizzazione della scuola si erano bloccati nel 2008 per il fallimento della ditta vincitrice, lasciando in eredità solo parte della struttura portante dell’edificio. Per tutta la consiliatura di Alemanno nessuno mosse un dito e tutto rimase fermo rendendo lo stesso cantiere inagibile e insalubre malgrado l’indizione di una nuova gara d’appalto. Solo con la Giunta Marino il cambio di passo con, nel Gennaio del 2014, la riapertura del cantiere. C’è voluto un anno però per completare l’analisi dello stato dei luoghi e le variazioni necessarie al progetto. Un anno durante il quale abbiamo mantenuto alta la vigilanza, con la Commissione Lavori Pubblici municipale che più di una volta si è riunita sul tema e con le note che io stessa, nel mese di Luglio e poi di Dicembre, ho inviato al Dipartimento per chiedere conto di tempi e degli interventi in corso. La risposta che ho ricevuto dal Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale poco prima di Natale ha anticipato quello che nella giornata di Sabato 24 è stato annunciato dalla Dirigente della Unità Organizzativa “Opere di Edilizia Scolastica” arch. Chiara Cecilia Cuccaro del Dipartimento e dal Presidente del Municipio XI Maurizio Veloccia, direttamente alla Muratella, tra i cittadini convenuti.

Nei prossimi giorni inizieranno i lavori di demolizione poiché lo stato di degrado dei manufatti e le variazioni progettuali nel frattempo occorse, rendono quanto realizzato inutilizzabile. Queste operazioni si protrarranno per alcuni mesi  ma, già prima dell’estate, potremmo vedere l’inizio della realizzazione del polo scolastico, un’opera ardentemente attesa dal quartiere che mostra, nonostante le difficoltà, l’impegno profuso nel recuperare e sanare quanto abbiamo ereditato e a progettare e realizzare ciò che i cittadini chiedono per il futuro.