Il materiale che fa crollare il prezzo del fotovoltaico
Si chiama perovskite, è una cella solare in grado di aumentare l’efficienza energetica del 50%
Depositando un nuovo materiale fotovoltaico su una convenzionale cella solare è possibile incrementarne la capacità complessiva della metà. Alcuni ricercatori della Stanford University hanno aggiunto una tipologia di materiale conosciuta come perovskite a una cella solare in silicio, avvalorando un’idea che era stata suggerita diversi anni fa per incrementare l’efficienza dell’energia solare.
I perovskiti sono materiali con una particolare struttura cristallina. Il perovskite utilizzato dal team di Stanford contiene materiali relativamente abbondanti ed economici quali l’ammoniaca, il piombo e lo iodio.
Gli scienziati dei materiali hanno cominciato a dimostrare il potenziale fotovoltaico dei perovskiti nel 2009. Da allora, diversi gruppi di ricerca hanno creato perovskiti con efficienze fotovoltaiche paragonabili a quelle di diverse celle solari in commercio oggi.
I perovskiti, però, convertono alcune parti dello spettro solare meglio del silicio, e viceversa, per cui l’impiego migliore dei perovskiti potrebbe consistere nel potenziare, piuttosto che sostituire, la maggior parte delle celle solari esistenti (vedi “I ‘perovskiti’, materiali che potrebbero far crollare il costo dell’energia solare” e e “What’s Tech is Next for the Solar Industry?”). Ora, i ricercatori di Stanford hanno dimostrato che questa idea può funzionare.
Una delle sfide principali all’abbinamento delle celle in perovskite con quelle in silicio stava nella necessità di far sì che le prime fossero trasparenti per permettere alla luce che non viene assorbita di raggiungere le celle in silicio. Le precedenti celle solari in perovskite utilizzavano un materiale opaco sul retro per raccogliere la corrente elettrica. I ricercatori di Stanford hanno sviluppato un processo produttivo che permette loro di produrre un elettrodo trasparente in nanofili di silicio.
I ricercatori hanno quindi preso una cella solare economica con un’efficienza dell’11,4 per cento e, aggiungendo la cella in perovskite, ne hanno potenziato le prestazioni fino al 17 per cento.
Prima che queste celle entrino in commercio, diversi aspetti andranno risolti. Al momento, le cellule in perovskite non durano molto a lungo, e i ricercatori stanno ancora cercando di sviluppare versioni che non utilizzano il piombo, che è tossico.
Anche il modo in cui la luce interagisce con i due materiali non è del tutto compreso. Quando il gruppo di Stanford ha aggiunto il perovskite a celle solari in silicio le cui prestazioni erano già del 17 per cento, ad esempio, l’incremento di potenza registrato è stato ben inferiore; appena uno 0,9 percento in più.
Ciononostante, i perovskiti potrebbero potenziare l’industria del solare. I ricercatori ritengono che celle solari in perovskite-silicio possano convertire il 30 per cento dell’energia solare in elettricità. Un simile incremento permetterebbe quasi di dimezzare il numero di celle solari necessarie in alcune installazioni, riducendo enormemente i costi di installazione.
Tre i punti sul tavolo: garanzia di una continuità dell’esperienza, tutela dell’immobile e altri progetti culturali. “Abbiamo discusso insieme di tutte le possibilità del Cinema America, di Trastevere e dell’offerta culturale dei giovani all’interno della città e nelle periferie – ha spiegato Carocci – Il primo punto trattato è stato l’urgenza del Municipio I di richiedere alla Asl di fare un intervento con la proprietà del Cinema America, per rimuovere i 200 metri quadrati di Eternit dal tetto. Il Municipio si è preso la responsabilità di interagire con l’Asl, affinché l’Eternit venga rimosso dalla proprietà”. Altro impegno, “sia dal Municipio che dal Comune, è di vigilare affinché la proprietà rispetti i vincoli apposti dal ministero, e non intervenga sull’edificio”. E ancora. “Il sindaco e gli assessori competenti hanno riconosciuto il grande valore della nostra esperienza. Un’esperienza che vede protagonisti i giovani, l’azione e il coinvolgimento del territorio e del mondo cinematografico e accademico. Il sindaco ha detto che c’è necessità e attesa di uno sblocco sulla trattativa del Cinema America in questi mesi e che c’è la necessità di dare continuità a un’esperienza vitale per Trastevere. Esperienza che ha garantito l’accesso alla cultura gratuito per tutta l’estate con l’Arena e con il Piccolo Cinema America. Pertanto, insieme agli assessorati a Urbanistica, Patrimonio e Cultura si stanno evidenziando degli spazi da assegnare in maniera temporanea, pagando un affitto, all’associazione Piccolo Cinema America. L’associazione – ha aggiunto – si impegnerà a promuovere all’interno di Trastevere tutte le attività già portate avanti, e a fare un intervento sociale e culturale sui giovani che vivono il territorio. Lo spazio non è ancora stato individuato, si sta lavorando in sinergia con tutti gli assessorati per individuarlo il prima possibile, in vista della scadenza del contratto per il comodato d’uso”.
Tra le varie ipotesi c’è anche l’Induno, a Trastevere. “È solo uno dei 42 Cinema abbandonati della città – ha osservato Carocci – Gli assessori a Urbanistica, Patrimonio e Cultura hanno preso la volontà di individuare uno spazio che sia una sala, per dare continuità alle attività collaterali del Cinema America, che non sono garantite nel Piccolo, come l’aula studio e la biblioteca”. Se lo proponessero? “Ragioneremo con il sindaco”. Che ha fatto una proposta agli ragazzi che “abbiamo accolto con grande entusiasmo, ossia quella di presentare un progetto sulle periferie e sul rapporto tra cultura, giovani e socialità in queste zone. Nei prossimi mesi – ha spiegato Carocci – lavoreremo insieme con tutti i ragazzi e gli esponenti del mondo del Cinema che riusciremo a coinvolgere, per capire come avanzare una proposta reale sulla periferia e che parta dalle periferie”.
Per il momento, “oggi parte una nuova collaborazione con il Maxxi e Mario Sesti. Con il Piccolo Cinema America saremo infatti curatori di una rassegna, con lo Studio Ghibli e Lucky Red, di tre proiezioni di Miyazaki – ha precisato Valerio Carocci – Ci scusiamo con il Maxxi e Giovanna Melandri per non aver potuto partecipare alla conferenza stampa di lancio di questa convenzione”.
Il presidente del Municipio I, Sabrina Alfonsi, ha commentato: “Sull’esperienza del Cinema America dal Municipio I al sindaco c’è sempre stata una forte attenzione. Oggi c’è questa urgenza legata al mantenimento dell’esperienza. Con il sindaco ci siamo impegnati a trovare uno spazio alternativo, che potrebbe anche essere utile per poi capire quali potrebbero essere le prospettive del Cinema America. Sarà sicuramente in zona, vediamo se si tratterà di un Cinema”.