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Calciosociale ad Expo con il progetto “Mensa della Legalità, della Sostenibilità e Social Market”

L’associazione ha presentato un progetto unico in Italia che potrà distribuire, a pieno regime, oltre 100.000 pasti l’anno di cui almeno il 70% gratuitamente.
Un luogo inclusivo rivolto a più tipologie di utenti, uno spazio di promozione delle relazioni tra persone senza distinzioni sociali o di reddito, capace di attivare in maniera integrata tutte le dimensioni del benessere individuale a partire da quello più importante: il cibo. Un luogo dove sarà possibile fare la spesa con dignità senza preoccuparsi del conto alla cassa; ma anche un esempio di bioarchitettura unico in Italia.

Tutto questo e altro ancora è racchiuso nel progetto “Mensa della Legalità, della Sostenibilità e Social Market” presentato il 10 giugno 2015 all’Expo, nel Padiglione Coca – Coca, da Calciosociale, no profit presente a Roma dal 2005 e operante a Corviale, nonché best practice italiana per sport e inclusione sociale.

MensaSociale(1)Il progetto, opera dell’architetto Valerio Albanese Ruffo, prevede, secondo i canoni della bioarchitettura, l’utilizzo di materiali naturali e sostenibili, come intonaci in terra cruda atossica, balle di paglia, vetrate fotovoltaiche, tetto con piantumazioni. La struttura avrà una dimensione di 7mila mc e un costo di realizzazione di 1.600.000 euro. La capienza della mensa sarà di 260 persone e, a pieno regime, potrà fornire oltre 100 mila pasti l’anno di cui circa 70 per cento gratuitamente. Impiegherà 10 dipendenti. All’interno della struttura che ospita la Mensa, il Social Market garantirà una spesa alimentare dignitosa e adeguata alle famiglie e alle persone in difficoltà.

“L’idea che si propone non è semplicemente la fornitura di pasti gratuiti in una mera ottica assistenziale – ha spiegato il presidente di Calciosociale, Massimo Vallati – bensì quello di creare un luogo di incontro dove persone con esperienze personali diverse, per via dell’estrazione economico-sociale, delle abilità motorie, delle problematiche sociali o familiari, possono sedersi attorno allo stesso tavolo e dialogare. Un luogo bello. Desiderabile. Realizzabile. Replicabile in altri luoghi d’Italia. Un progetto per contrastare la povertà e per restituire dignità alle persone”.

MensaSocialeCorvialeIl progetto Mensa ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura e gli auguri del Ministro Martina che in un messaggio ha dichiarato: “L’iniziativa, promossa da Calciosociale, ha il merito di rappresentare uno straordinario modello di integrazione sociale, promuovendo percorsi di aiuto a favore delle fasce più deboli della popolazione, grazie all’attività sportiva, ricreativa, educativa e pedagogica”.

A testimoniare l’importanza dell’operato nel quartiere di Corviale anche le istituzioni locali.

“Calciosociale è un’eccellenza delle nostre periferie, un progetto che seguiamo da dieci anni, e che oggi rappresenta una punta di diamante di quell’idea di sport e solidarietà che Roma Capitale abbraccia e sostiene”, ha dichiarato Paolo Masini, Assessore a Scuola, Sport, Politiche Giovanili e Partecipazione di Roma Capitale. Il progetto – ha concluso Masini – “è una vera risposta di legalità, inclusione e attenzione all’ambiente, che ci rende orgogliosi”.

“Ospitare questa mensa nel nostro territorio sarebbe un grande onore – ha commentato Maurizio Veloccia, Presidente del Municipio Roma XI – Iniziative come questa sono oggi importantissime perché, purtroppo, le nuove povertà sono in continuo aumento ed in una fase di flessione delle risorse a disposizione è necessario creare sinergie per dare risposte a chi si trova a vivere un momento di disagio. Come Municipio faremo il possibile per sostenere il progetto della mensa che potrà rappresentare un’ancora di salvezza per tante persone e diventare un punto di riferimento nel territorio per far fronte a bisogni materiali ma soprattutto a quelli relazionali delle persone. Progetti come questi, infatti, stimolano la solidarietà e contribuiscono ad accrescere il senso di comunità che, molto spesso, in città grandi come la nostra rischiano di perdersi”.

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Quadraro: la Street Art nella quotidianità del quartiere

Estate, momento di vacanze, tempo libero e maggiore disponibilità per approfondire i propri interessi. Per chi rimane in città gli stimoli a Roma non si può proprio dire che manchino e anzi, se ne aggiungono altri in luoghi fino a poco fa trascurati.

Stiamo parlando del Quadraro, storico quartiere della capitale che da qualche tempo è divenuto meta di turisti stranieri attirando l’attenzione dei cittadini romani stessi e finendo anche sulle guide turistiche di ultima edizione.

Il motivo? La valorizzazione di un posto può avvenire in vario modo. Qui al Quadraro si è scelta l’arte, nello specifico la Street Art, molto in voga negli ultimi anni sdoganandosi dalla sfera dell’illegalità e del graffitismo per assumere connotati artistici veri e propri. Ad aprire la strada più di tutti il noto urban artist Banksy, che già dai primi anni del 2000 ha iniziato a diffondere messaggi su tematiche sociali.

MuraleQuadraroL’arte di strada offre infatti la possibilità di avere un pubblico vastissimo, spesso molto maggiore di quello di una tradizionale galleria d’arte e tale concetto si sposa bene con il Quadraro, quartiere popolare per eccellenza dove ora prolificano queste opere a cielo aperto.

MuraleQuadraro1Nasce dunque il Mu.Ro Museo di Urban Art di Roma, ideato da David Daviù Vecchiato, museo integrato nel tessuto sociale in quanto gli artisti si relazionano con la conformazione e la storia dei luoghi e degli spazi stessi dove esprimono la loro arte in accordo con le storie e le idee di chi questo quartiere lo vive quotidianamente. Infatti le opere vengono proposte e discusse insieme ai comitati di quartiere stessi.

Mu.Ro è un progetto gratuito a cui collaborano vari artisti che hanno operato anche al MAAM (Museo dell’Altro e dell’Altrove), gratuito e che nasce dal basso appunto dove l’Arte Contemporanea possa integrarsi alla vita di quartiere in un percorso di rinascita.

MuraleQuadraro2Il Mu.Ro organizza anche percorsi con visite guidate raccontando gli aneddoti della lavorazione, la storia degli artisti e del quartiere.

Anche i bambini sono coinvolti tanto che sono organizzati tour su misura per i più piccoli, raccontando l’arte come una grande fiaba.

Sul loro sito la mappa completa delle opere e l’elenco degli artisti che le hanno realizzate http://muromuseum.blogspot.it/

Un nuovo livello culturale dunque in una Roma conosciuta solo per le sue bellezze antiche in un progetto di riqualificazione territoriale e modernizzazione del concetto stesso di arte. La Street Art come nuovo linguaggio per comunicare emozioni, evocare memoria e costruire una nuova identità attraverso il linguaggio visivo.

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Le newsletter del tuo MunicipioXI

municipio XI

SEQUESTRO AUTODEMOLITORE E INTERVENTI NEL CAMPO DI VIA CANDONI: LE PRIME OPERAZIONI STABILITE DAL TAVOLO PER LA SICUREZZA E LA LEGALITA’

Sono iniziate le prime azioni decise durante le riunioni del Comitato Locale per l’Ordine e la Sicurezza. Gli uomini del Commissariato San Paolo e del Corpo Forestale dello Stato, infatti, hanno effettuato un intervento nel campo nomadi di Via Candoni, a Magliana, volto a colpire l’attività di smaltimento illegale di rifiuti. L’intervento era stato richiesto dal Municipio e indicato tra le priorità nell’incontro con il Prefetto Gabrielli dello scorso 3 giugno. Proprio durante queste riunioni avevamo indicato la necessità di colpire alla fonte tutte le situazioni di degrado e di criminalità che coinvolgono il nostro territorio e, in particolare, quelle legate allo smaltimento dei rifiuti e dei roghi tossici. La prima operazione è stata la chiusura di alcuni autodemolitori della Magliana che rivendevano in modo irregolare il materiale proveniente dal campo. Spezzare la filiera di illegalità legata allo smaltimento irregolare dei rifiuti è fondamentale per eliminare il degrado e il giro di criminalità che ne deriva. La prossima questione fondamentale da affrontare e che abbiamo posto all’attenzione delle forze dell’ordine durante l’ultimo incontro del Comitato locale Ordine e Sicurezza, è interrompere, in modo fermo, deciso ed immediato, il perpetuarsi di roghi e fumi tossici nel nostro territorio, soprattutto nel quadrante della Magliana.

 

VILLA BONELLI, PRESTO UN VIALE INTITOLATO AD ALDO MORO

Il Municipio Roma XI ha deciso, con una delibera approvata in Consiglio, di intitolare ad Aldo Moro il viale all’interno del parco di Villa Bonelli che congiunge l’ingresso di via Camillo Montalcini 1 con l‘ingresso di via Domenico Lupatelli. Crediamo sia fondamentale ricordare i luoghi e le tante battaglie per la democrazia del nostro Paese e costruire, anche nel nostro territorio, una memoria condivisa di valori. In questo percorso della memoria Aldo Moro è una figura centrale: vogliamo ricordarlo nel luogo della sua ultima forzata dimora, la prigione nel covo di via Montalcini, come monito alle generazioni future. Sempre in quest’ottica, inoltre, il nostro auspicio è che l’Aula consiliare di Via Mazzacurati, a Corviale, possa trovare finalmente la sua intitolazione a Luigi Petroselli, una figura fondamentale che ha rappresentato per Roma un riferimento imprescindibile.

SOTTOPASSO PORTUESE: SI RIPRENDANO I LAVORI E SI COMPLETINO GLI SCAVI PER ULTIMARE IL CANTIERE E APRIRE LA STRADA

Quella del cantiere per il raddoppio del sottopasso ferroviario della Portuense è una situazione che deve trovare quanto prima una soluzione e che necessita dell’impegno di tutti gli attori coinvolti. Per questo motivo, rispetto alle notizie riportate su alcune testate locali relativamente a polemiche che sarebbero state avanzate dai funzionari della Soprintendenza archeologica sui ritardi del cantiere, crediamo sia profondamente sbagliato, agli occhi dei cittadini, il rimpallo di responsabilità tra Istituzioni. Il Municipio ha fatto la sua parte: ha rescisso il contratto con l’impresa che aveva abbandonato il cantiere; ha reperito, a tempo di record, ulteriori risorse integrative per la prosecuzione dei lavori (oltre il 60% dei fondi stanziati inizialmente per l’appalto, infatti, sono andati a coprire le indagini archeologiche effettuate tra febbraio e novembre del 2014); ha fatto una nuova gara e formalizzato l’affidamento; ha rafforzato la sicurezza del cantiere come richiesto dai funzionari della Soprintendenza stessa e, dal 22 aprile scorso, è pronto a riprendere i lavori di sua competenza. La Soprintendenza, sempre in quella data, ha avanzato l’ipotesi di poter contribuire con propri fondi alla fine delle indagini archeologiche in modo che le residue disponibilità economiche comunali, intaccate pesantemente dalla precedente campagna di sondaggi archeologici, possano essere interamente utilizzate per i successivi lavori stradali. Bene così dunque, ora aspettiamo che si concretizzi questa disponibilità, si riprendano i lavori e finalmente si completino questi scavi cosicché si possa ultimare il cantiere ed aprire la strada.

 

RIAPERTA LA STRUTTURA SANITARIA RESIDENZIALE DI VIA CATACOMBE DI GENEROSA

Ha riaperto la struttura sanitaria residenziale terapeutico-riabilitativa di via Catacombe di Generosa, a Colle del Sole. Si tratta di una struttura con 16 posti letto per pazienti psichiatrici, con 24 ore di protezione, che offre trattamenti di tipo relazionale, farmacologico e psicoterapeutico con l’obiettivo di arrivare al reinserimento delle persone assistite o nel loro contesto abitativo o in appartamenti personalizzati. Il cantiere per la ristrutturazione della struttura era stato avviato alcuni anni fa ma per molto tempo era stato bloccato ed il fermo dei lavori aveva comportato una situazione di degrado nella zona e creato difficoltà alla Asl, costretta a trasferire questo servizio in una struttura in affitto. Questa riapertura è, quindi, molto importante sia perché riqualifica un quadrante, sia perché permette agli ospiti di essere seguiti in una struttura nuova e all’avanguardia.

 

UN NUOVO SPAZIO VERDE A CORVIALE: FINALMENTE APERTO IL PARCO DI VIA DEI SAMPIERI

Continua l’impegno del Municipio per il recupero del territorio e per strappare sempre più luoghi all’incuria e al degrado. È stato finalmente aperto, infatti, il Parco di via dei Sampieri, a Corviale, un’opera realizzata nell’ambito del programma di Recupero Urbano di Corviale ma che da anni non era accessibile al pubblico e che era stata più volte vandalizzata. Con questo intervento abbiamo trasformato un luogo di bivacco notturno abbandonato a se stesso in un’area finalmente aperta a tutti i cittadini e dedicata, in particolar modo, ai bambini, con due aree gioco, percorsi sensoriali caratterizzati da piante aromatiche ed officinali e spazi di incontro. Siamo particolarmente orgogliosi di questo ulteriore passo ché conferma la nostra attenzione verso i più piccoli e rafforza una strategia di azione che ha portato, in soli due anni, ad attivare diversi spazi verdi nel Municipio: dal parco Tevere a Magliana, al giardino del Ponte della Scienza, alla nuova area che già stiamo realizzando in via Ventimiglia al Trullo ed a quelle di prossima realizzazione a via Monte delle Capre, a Largo Ruspoli nel quartiere Portuense e a Ponte Galeria.

 

RIPARTONO I CENTRI RICREATIVI ESTIVI: AL VIA DAL 1 LUGLIO

Anche quest’anno il Municipio ha organizzato un’importante iniziativa per i mesi estivi destinata ai più piccoli ed alle loro famiglie. Dal 1 al 17 luglio, infatti. per i bambini dai 3 agli 11 anni sono in programma cinque Centri Ricreativi, che si svolgono nelle seguenti scuole dell’infanzia: Vaccari, Greve, Torta in Cielo, il Melograno e Ponte Galeria. I posti complessivamente disponili sono 250, 50 per ogni Centro, con una riserva di posti per i diversamente abili. La quota di partecipazione è di 60 euro, che i genitori dei bambini ammessi dovranno corrispondere direttamente all’organismo affidatario del servizio, con esenzione per gli assistiti dal Servizio Sociale municipale. Numerose sono le attività previste, sulla base dei diversi e interessanti programmi presentati dagli organizzatori, che prevedono animazione, laboratori, giochi attivi e di cooperazione, escursioni e sostegno didattico. E’ previsto inoltre il servizio di refezione. I Cinque enti che svolgeranno il servizio, scelti dopo una gara pubblica, sono: l’Associazione Il Pianeta Buffo, L’Arci Solidarietà, la Cooperativa Gira Girasole, la Cooperativa Moiselle Le Blanc, la Cooperativa Ludus. Quest’anno, inoltre, vi è un’importante novità. Per i genitori interessati vi è la possibilità di usufruire di un proseguimento del servizio, compatibilmente con le richieste, per le due ultime settimane di luglio con retta a loro totale carico a tariffa contenuta.

 

PARKOUR ALLA SCUOLA GRAZIOSI/QUARTARARO

Apre nel plesso scolastico Graziosi/Quartararo, alla Magliana, il primo impianto pubblico a Roma destinato alla pratica del Parkour, la disciplina sportiva nata in Francia, che permette di riscoprire gli spazi urbani attraverso nuove possibilità di movimento.

L’impianto è stato presentato ai ragazzi del Campo Estivo ma l’idea, condivisa con la scuola, è consentire l’uso delle strutture nel pomeriggio ai ragazzi del quartiere. A partire da settembre. L’Associazione Parkouristi (PKR Roma), inoltre, ha dato la propria disponibilità a tenere corsi di formazione per gli insegnanti del plesso Graziosi/Quartararo, affinché con il Parkour si possa arricchire l’offerta didattica della scuola primaria e secondaria di I° grado e per i ragazzi del quartiere interessati a conoscere questa nuova pratica sportiva. Un impegno mantenuto dal Municipio XI che aveva promesso, infatti, di migliorare il plesso scolastico “Graziosi/Quartararo” compresa l’area esterna, fino ad oggi priva di attrezzature sportive e ricreative, valorizzando l’intero contesto urbano e il più ampio sistema di verde pubblico attrezzato rappresentato dal nuovo Parco Tevere.

 

SOGGIORNI ESTIVI PER ANZIANI

Dopo alcuni anni di stop, ritornano i soggiorni estivi per gli anziani, organizzati dal Municipio XI. Il periodo in cui si svolgeranno è agosto-settembre con una durata di 15 giorni. Mare, montagna, collina, lago e terme sono le località fra cui gli anziani potranno scegliere di trascorrere le loro vacanze in alberghi a tre stelle, scelti a seguito di una gara fra Agenzie Turistiche e Alberghiere. Le località scelte sono Rimini – Cesenatico (mare), Chianciano – Montecatini (terme) e Monte Pollino (collina). Le domande di partecipazione vanno presentate dal 1° al 14 luglio 2015 presso il Centro Anziani di Via degli Irlandesi rispettando il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e il giovedì anche dalle ore 16,00 alle ore 18,00. E’ previsto il trasporto con pullman andata e ritorno da Roma. Per ogni soggiorno sono in programma almeno due escursioni in località limitrofe. Ai soggiorni possono partecipare anche agli anziani parzialmente autosufficienti. Gli ammessi dovranno pagare un contributo del costo del soggiorno commisurato al reddito, che va da un minimo del 20%, fino all’intera quota per i redditi più elevati.

 

GLI EVENTI DELL’ESTATE ROMANA NEL MUNICIPIO

Come ogni anno ritorna l’Estate Romana con eventi e spettacoli che animeranno le serate dei mesi estivi anche nel nostro Municipio. Molti i luoghi che faranno da palcoscenico, in un denso susseguirsi di eventi tra cultura e divertimento: il Parco Tevere Sud sarà protagonista di un ricco calendario che avrà come tema i cinque continenti con eventi di enogastronomia, arte ed intrattenimento, mentre la rassegna “I viaggi dell’Arte” animerà alcune piazze dei nostri quartieri: Trullo, Corviale e Magliana. Il Forte Portuense, poi, sarà protagonista anche quest’anno della manifestazione Siderare, con aperture straordinarie e performances all’interno dei bastioni. Questi alcuni esempi delle tante manifestazioni in programma. Il calendario completo sarà presto disponibile sul sito del Municipio.

 

 

Maurizio Veloccia

Presidente Municipio Roma XI

Via Montalcini, 1

tel. 0669615202/203

email: presidenza.mun11@comune.roma.it




Un senso per l’arte?

Patchwork da Repubblica del 5/7/15
Secondo Baricco oggi l’arte è la “capacità di comporre figure di senso attraverso il montaggio di frammenti del reale…di trovare delle sequenze coerenti nella caotica superproduzione di senso…di mettere cose insieme…dando l’illusione di un ritrovato controllo sulle cose…di tracciare una mappa…di fondere in un’unica narrazione frammenti dispersi…di ricomporre, scegliere, montare, riordinare, catalogare…restituendoci un ordine…linee…rimisurando distanze, ritracciando perimetri” (1)
Secondo Lodoli invece l’arte è “la musica che sgorga meravigliosa dai tasti di un pianoforte poggiato contro la parete della biglietteria…della stazione Tiburtina…il senso della bellezza nel viavai confuso dell’esistenza…è l’idea dell’artista londinese Luke Jerran che ha piazzato più di mille pianoforti nelle stazioni del mondo…un’arte che nasce nel disordine e nell’imperfezione della vita e allude a un’altra vita, più serena, più armoniosa…in nome del diritto alla bellezza” (2)

(1) “Con i miei occhi”

(2) “Il pianoforte a Tiburtina e la bellezza ritrovata”




Dal possesso alla condivisione: una rivoluzione silenziosa

Ricerca di nuovi valori, maggiore consapevolezza e crisi economica stanno facendo ”dilagare” la sharing economy. Siamo forse di fronte una rivoluzione e non ce ne siamo accorti?

Un fenomeno in costante crescita da qualche anno, condividere e valorizzare spazi, esperienze, mobilità, la casa, i prodotti agroalimentari, esperienze di business con l’aiuto della rete si sta rivelando una modalità per combattere la crisi e mutuare nuovi modelli. La sharing economy comporta una nuova organizzazione della domanda e dell’offerta, in cui le persone contano molto di più. In questa nuova economia non vale il modello tradizionale che vede la distinzione tra produttori e consumatori, ma si va definendo un modello peer in cui i differenti soggetti si mettono sullo stesso piano, si scambiano beni e servizi sulla base di reciproche promesse, che diventano penalità nel caso in cui non vengano mantenute. Sintetizzando, c’è la possibilità di utilizzare un bene senza doverlo necessariamente acquistare. Per molti studiosi, questo cambiamento di paradigma, mette in discussione consolidati modelli economici, in quanto, in molti casi, si passa dalla cultura del“possesso di beni e servizi all’accesso dei suddetti”.Per altri, questo piccolo e concreto motore alternativo di sicuro non soppianterà l’economia tradizionale, ma proponendo modelli complementari rispetto a quelli esistenti e coinvolgendo amministrazioni pubbliche, imprese tradizionali, nuovi business, comunità e singoli cittadini, potrà portare benefici sociali ed economici anche importanti.

Secondo una ricerca Ipsos ( 2014)commissionata da Airbnb (condivisone di case vacanza) e BlaBlaCar (condivisione di auto per viaggiare insieme e dividere le spese), si fotografa che in Italia 75% della popolazione ha sentito parlare di sharing economy e, tra coloro che conoscono questo fenomeno, il 67% lo identifica con beni e servizi, mentre il 21% lo associa a un vantaggio economico.L’immagine della sharing economy è positiva presso la maggior parte degli intervistati, con il 31% interessato a utilizzarla, un 11% che si dichiara già utilizzatore e solo il 27% che si è invece dimostrato negativamente orientato verso il fenomeno.

Interessante anche la parte relativa all’identikit dell’utente tipo è interessante: 18-34 anni, abita in Centro, Sud o Isoleed è laureato e di classe sociale alta e media. Un dato interessante: il tanto discusso ceto-medio borghese che riorganizza la propria vita e riflette sui propri bisogni, si parte dalla convenienza per approcciare a nuove soluzioni. Il potenziale risparmio è la molla che sta provocando questo cambiamento ma dimostra come alla base ci sia anche una scelta di tipo valoriale.

Soltanto dalla lettura di questi dati, inizia a diventare inverosimile pensare che questo fenomeno non continuerà a dilagare, fenomeno che mette in discussione il ruolo stesso di consumatore o utente. Consumatore o utente che entra in una delle fasi di produzione del bene o di erogazione del servizio: da consumatore a prosumer.

Se ne sta accorgendo anche la politica del “palazzo” e se ne sono accorte le amministrazioni più attente, a partire dall’amministrazione milanese che lo scorso dicembre ha approvato una delibera, unica in Italia, in cui si dichiara che “sussistano i presupposti per cui la città di Milano possa assumere un rilevante posizionamento a libello europeo nella definizione di misure e modelli per le shareable cities, per una città all’avanguardia in cui sorgono economie locali autosufficienti dove i vicini si conoscono e gli imprenditori innovatori trovano spazio, dove le aziende possono crescere e nuovi paradigmi di welfare sorgere, dove i giovani possono trovare concrete possibilità per il proprio futuro”.

Con questo atto, l’Amministrazione locale, quella di prossimità, si posiziona come uno snodo fondamentale in questo processo che ha molte valenze sociali mettendo al centro il concetto di “comunità” stesso. Comunità che si stanno ridefinendo sulla base dell’ innovazione tecnologica, dei cambiamenti climatici , dei flussi migratori , e dei processi di gentrificazione.

Per quanto riguarda la promozione e la regolamentazione di questo fenomeno, molto interesse si è verificato per le forme di sostegno e diffusione all’economia collaborativa, molta preoccupazione si riscontra su come prevedere l’intervento regolatorio, contemperando l’esigenza di non “soffocare” nuove forme di innovazione ma non lasciare nemmeno vuoti normativi nelle forme di tutela. Si attende e si chiede, quindi, un intervento legislativo lungimirante orientato a far crescere il settore, monitorando i livelli di qualità del servizio,fornendo risposte in termini di tassazione dei redditi da sharing economy, spesso di difficile misurazione, individuando la responsabilità legale di chi offre servizi, e ancora regolando le questioni inerenti la privacy e l’utilizzo dei dati, migliorando il sistema di gestione dei reclami. Questo è solo qualche esempio. Un intervento normativo importante in grado di favorire la concorrenza ed aumentare il sistema di garanzie. Il recente ed attuale caso Uber ( condivisione auto) attesta l’urgenza di questo intervento. Il rischio, nel passaggio da consumer a prosumer, è quello di non “condividere” un impianto di tutele (anche se incompleto) per il consumatore-utente conquistato negli ultimi decenni. Accanto al concetto di “sharing economy, è opportuno introdurre quello di “sharing rights”. Nuove sfide e nuovi impegni per i prossimi anni.

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Coni Lazio per i giovani: si fa sport a Corviale

Sessanta regazzi della periferia romana avranno la possibilità di giocare imparando a stare insieme.
Portare lo sport nei luoghi dove l’attività è carente o in presenza di disagio sociale. Questo l’obiettivo del progetto nazionale CONI “Luoghi di Sport”, che qui nel Lazio ha appena trovato casa al Campo dei Miracoli, il centro inaugurato lo scorso maggio a Corviale. “Abbiamo agevolato economicamente la frequenza di 60 ragazzi provenienti da famiglie in difficoltà presso l’Accademia del Calciosociale – spiega il presidente del Coni Lazio Riccardo Viola – dove per il mese di luglio potranno divertirsi imparando, perché si tratta di una realtà che unisce all’aspetto atletico/tecnico, necessario alla crescita dei giovani, un importante intervento pedagogico basato sui valori che sono alla base del pensiero che ha fatto nascere dieci anni fa questa realtà nella periferia romana”.

VALLATI, L’IDEATORE – Uguaglianza, lotta al razzismo e legalità sono parte del bagaglio che ogni educatore cerca di trasferire ai giovani allievi. “Siamo partiti nel 2005 – racconta Massimo Vallati, ideatore del Calciosociale – con pochissimi mezzi e tante idee da realizzare. Oggi abbiamo un campionato che ha esportato una nuova tipologia di calcio in cinque regioni diverse, tanto che adesso si pensa a una Federazione, dove lo sport è usato “per crescere assieme”, senza arbitro, senza distinzione fisica, dove l’equilibrio si basa sui coefficienti, terzo tempo obbligatorio, prima e dopo la gara”.

CHIAMATA DA BRUXELLES – Calciosociale, che collabora con alcune comunità terapeutiche e case di cura psichiatriche della Capitale, vanta un “Best Practice” da parte del governo italiano “per lo sport e l’inclusione sociale” e nel 2012 è stato chiamato a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo, a raccontare la sua esperienza.

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Il Campidoglio non fa in tempo a fare il bando per le periferie e slitta tutto al 2016

“L’avviso – dice l’assessorato alla cultura- uscirà a luglio perché il piano di rientro impone la due diligence nelle società partecipate tra cui anche Zètema”.
Dal 1 luglio diversi teatri della periferia romana chiuderanno poiché il Campidoglio non ha programmato un nuovo bando. Questa mattina a schierarsi in difesa del teatro popolare si sono trovati in una conferenza stampa tanti e diversi operatori, tra i quali Barbareschi e Benvenuti.
Pronta la replica dell’assessore capitolino alla cultura e al Turismo Giovanna Marinelli. “Il bando dei Teatri in Comune, nuova denominazione che abbiamo voluto fornire quest’anno ai teatri di cintura, uscirà entro la metà di luglio e sarà di durata biennale (2016/2017). Avrà lo stesso stanziamento economico precedente pari a un milione e mezzo di euro.
“Il bando – chiude la nota dell’assessorato – uscirà a luglio perché il piano di rientro impone la due diligence nelle società partecipate tra cui anche Zètema, in passato promulgatrice del bando, che non ha consentito un contratto di servizio triennale. Per difendere la pluriennalità del bando è stato affidato al Dipartimento la sua promulgazione allungando di conseguenza i tempi. Dal 1 gennaio 2016 i teatri saranno aperti e operativi. Il bando prevede che chi partecipa presenti un programma ‘certo’ e ‘certificato’.
Eppure le polemiche non mancano nemmeno all’interno della stessa lista del sindaco. “La cessazione delle attività dei Teatri di cintura – hanno dichiarato Svetlana Celli e Rita Paris della Lista Marino – deve essere evitata a tutti i costi. Realtà come i teatri di Quarticciolo e Tor Bella Monaca- che nel corso degli anni hanno registrato ottimi riscontri di pubblico- rappresentano poli di inestimabile valore sociale, culturale e occupazionale. Realtà che non solo devono essere tutelate e valorizzate ma andrebbero anzi potenziate, in quanto operano in territori periferici che già registrano scarsità di servizi, spazi aggregativi sani e infrastrutture culturali”.

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Regione Lazio, ecco le nuove misure anti-corruzione

Albo dei commissari, piattaforma informatica e patto d’integrità negli appalti pubblici.
Sono queste le tre nuove misure anti-corruzione, attive da settembre prossimo, varate dalla Regione Lazio per venire incontro “alla legittima domanda di trasparenza di cittadini e istituzioni” a seguito dell’inchiesta su Mafia Capitale. Le tre nuove norme si aggiungono a quelle già varate (Centrale unica acquisti, protocollo con Anac e criteri per pagamenti a fornitori sanitari e non) nei primi due anni di governo dall’attuale amministrazione regionale. A presentare le novità è stato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. La prima è l’albo dei commissari che andranno a comporre le commissioni giudicatrici delle gare d’appalto. Dall’albo, suddiviso per sezioni, profili e specializzazioni a seconda delle tipologie di beni e servizi oggetto di gara, verranno estratti a sorte i membri delle commissioni.

I sorteggiati verranno poi esclusi automaticamente dall’estrazione successiva. Sarà, inoltre valutata l’eventuale incompatibilità dei commissari e in caso verranno sostituiti da membri ”supplenti”, anch’essi scelti con sorteggio. Il secondo punto è la piattaforma e-procurement. Niente più carta e tutte le gare avverranno con procedure telematiche, per implementare, ha spiegato Zingaretti, “criteri di tracciabilità, conoscenza e trasparenza”. Ogni passaggio sarà dunque tracciato a livello informatico e una volta aperta l’asta elettronica le offerte saranno lanciate on line per una “assoluta par condicio tra i concorrenti”. La piattaforma consente di acquisire modalità organizzative, procedure e beni e servizi attraverso internet grazie all’impiego di software ad hoc. Su questo strumento si svolgeranno le gare aggregate regionali, le gare in unione d’acquisto tra le Aziende sanitarie e le gare autonome delle stesse. Altra novità è il ricorso alle aste elettroniche per l’aggiudicazione di forniture di beni e servizi.

Infine, i patti di integrità negli ambiti degli appalti pubblici. Questi consistono in un accordo tra pubblica amministrazione e imprese che partecipano alle gare: nessuna delle parti contraenti, secondo il patto, offrirà o accetterà indebite utilità o si accorderà con le altre aziende che hanno partecipato alla gara, sia in fase di aggiudicazione che nella fase successiva. Qualsiasi violazione comporterà l’esclusione dell’impresa dall’albo. Un meccanismo quindi operativo dal primo settembre e che “riguarderà gare importanti come la nuova gara cup e il recup che stiamo bandendo in questi giorni e le cui commissioni- ha spiegato il segretario regionale della Giunta regionale, Andrea Tardiola – le andremo a costituire dopo l’estate perchè la fase di candidatura dei partecipanti avviene dopo la banditura”. “Nel momento in cui andremo a comporre le commissioni- ha aggiunto- anche per le gare che bandiamo prima di settembre, avremo operativo il meccanismo di estrazione”. “Nessuna commissione- ha sottolineato Zingaretti- sarà costituita senza questi criteri”.

Che sono “di legalità e trasparenza e che abbiamo concepito per mettere anticorpi nella pubblica amministrazione. Noi oggi continuiamo affinchè gli spazi all’arbitrio e i rischi dell’infiltrazione si riducano al minimo possibile”. “Dai cittadini, dalle imprese e la scorsa settimana anche da maggioranza e opposizione del Consiglio regionale- ha concluso il presidente della Regione Lazio- è emersa la domanda di aumentare ancora di più lo sforzo per la trasparenza e contro la corruzione. Non dobbiamo restare insensibili a quanto emerge dai racconti della Procura”.

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Dal 1° luglio obbligo banda larga negli edifici nuovi o con ristrutturazioni rilevanti

Gli edifici equipaggiati potranno beneficiare, ai fini della cessione, dell’affitto o della vendita dell’immobile, dell’etichetta volontaria e non vincolante di “edificio predisposto alla banda larga”.
Tutti gli edifici di nuova costruzione, per i quali le domande di autorizzazione edilizia sono presentate dopo il 1 luglio 2015, dovranno essere equipaggiati con un’infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all’edificio, costituita da adeguati spazi installativi e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica fino ai punti terminali di rete.
Lo stesso obbligo si applica, a decorrere dal 1 luglio 2015, anche agli edifici preesistenti, quando siano oggetto di interventi per i quali venga richiesto un permesso di costruire successivamente al 1° luglio 2015.
La novità è stata introdotta dallo Sblocca Italia (decreto legge n.133/2014 convertito con modificazioni nella legge n.164/2014) con l’inserimento nel Testo Unico Edilizia (DPR n. 380/2001) dell’articolo 135-bis.

DEFINIZIONE DI “INFRASTRUTTURA FISICA MULTISERVIZIO INTERNA ALL’EDIFICIO”. Per infrastruttura fisica multiservizio interna all’edificio si intende il complesso delle installazioni presenti all’interno degli edifici contenenti reti di accesso cablate in fibra ottica con terminazione fissa o senza fili che permettono di fornire l’accesso ai servizi a banda ultralarga e di connettere il punto di accesso dell’edificio con il punto terminale di rete.
OBBLIGO DI DOTAZIONE DI UN PUNTO DI ACCESSO. Inoltre, tutti gli edifici di nuova costruzione per i quali le domande di autorizzazione edilizia sono presentate dopo il 1 luglio 2015 dovranno essere equipaggiati di un punto di accesso. Lo stesso obbligo si applica, a decorrere dal 1 luglio 2015, in caso di opere di ristrutturazione profonda che richiedano il rilascio di un permesso di costruire.
Per punto di accesso si intende il punto fisico, situato all’interno o all’esterno dell’edificio e accessibile alle imprese autorizzate a fornire reti pubbliche di comunicazione, che consente la connessione con l’infrastruttura interna all’edificio predisposta per i servizi di accesso in fibra ottica a banda ultralarga.
ETICHETTA VOLONTARIA DI “EDIFICIO PREDISPOSTO ALLA BANDA LARGA”. Gli edifici equipaggiati possono beneficiare, ai fini della cessione, dell’affitto o della vendita dell’immobile, dell’etichetta volontaria e non vincolante di “edificio predisposto alla banda larga”. Tale etichetta è rilasciata da un tecnico abilitato per gli impianti di cui all’articolo 1, comma 2, lettera b), del regolamento di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37, e secondo quanto previsto dalle Guide CEI 306-2 e 64-100/1, 2 e 3.
L’INFRASTRUTTURAZIONE MEDIANTE BANDA ULTRA LARGA CLASSIFICATA COME OPERA DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA. Inoltre, lo Sblocca Italia inserisce tra le opere di urbanizzazione primaria – attraverso una modifica della legge n. 847/1964 – le opere di infrastrutturazione per la realizzazione delle reti di comunicazione elettronica ad alta velocità in fibra ottica in grado di fornire servizi di accesso a banda ultralarga effettuate anche all’interno degli edifici. Anche le infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione (di cui agli articoli 87 e 88 del codice delle comunicazioni elettroniche) sono inserite tra le opere di urbanizzazione primaria.

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Portuense, dialogo tra istituzioni è chiave per completamento cantiere

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PORTUENSE, DIALOGO TRA ISTITUZIONI E’ LA CHIAVE PER COMPLETAMENTO CANTIERE DEL PONTE

 

 

Le Istituzioni devono trovare insieme una soluzione che al più presto possa portare all’apertura del sottovia ferroviario di Via Portuense i cui lavori di raddoppio sono attualmente in fase di stallo; per far questo Comune, Municipio e Soprintendenza devono sedersi intorno allo stesso tavolo e non dialogare attraverso comunicati stampa, soprattutto se questi rischiano di sembrare, agli occhi dei cittadini, uno scarico di responsabilità. – Lo dichiara Emanuela Mino, Presidente del Consiglio del Municipio XI.

Partiamo da quello che ci unisce, ossia l’esigenza di vedere quest’opera finalmente realizzata e sediamoci intorno ad un tavolo per capire le cause ostative e sciogliere i nodi rimasti. Un’occasione questa che poteva essere colta un mese fa in una commissione consiliare municipale convocata ad hoc ma che non ha visto partecipare tutte le parti in causa: davvero un peccato perché questa poteva essere il giusto momento per fare chiarezza.

Ora che quanto meno c’è trasparenza rispetto alla posizioni di partenza si arrivi al più presto ad una sintesi che porti al completamento di un’opera che, realizzata, cambierà in meglio la vita di tanti cittadini e il volto di un intero quadrante di Roma.