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9° CENSIMENTO INDUSTRIA E SERVIZI, ISTITUZIONI E NON PROFIT. LAZIO: UNA REGIONE IN PROFONDA TRASFORMAZIONE

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Barbara Cavalli | Dirigente Area VII Studi e sistemi informativi | CCIAA di Roma

CRESCE IL RUOLO DEL NON PROFIT, IL COMPARTO PIÙ DINAMICO DELLA REGIONE LAZIO

La Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con Istat e Unioncamere, presenta i risultati territoriali del nono Censimento dell’industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit.

Il convegno “Check-up del Lazio alla luce dei dati censuari”  si è svolto il 23 giugno  nell’aula del consiglio della CCIAA di Roma. Le organizzazioni non profit attive nel Lazio al 31 dicembre 2011 sono 23.853, in crescita del 33,5% rispetto al 2001 (28% a livello nazionale). Nelle oltre 27mila unità locali insediate nel territorio regionale operano quasi 73mila addetti, più di 39mila lavoratori esterni e circa 341mila volontari1. Rispetto al 2001, gli addetti crescono del 27,9%. Nel settore Cultura, sport e ricreazione sono attive oltre 14mila istituzioni, pari al 59% del totale. I due terzi degli addetti sono invece occupati in altri tre settori di intervento: Assistenza sociale e protezione civile, Sanità, Istruzione e ricerca.

La forma giuridica più diffusa è quella dell’associazione non riconosciuta, la cui incidenza percentuale sul totale delle istituzioni (66,7%) è analoga a quella nazionale. Rispetto al 2001, sono le cooperative sociali e le fondazioni a crescere più rapidamente come numero di istituzioni (rispettivamente +185,6% e +95,1%). Il ruolo del volontariato è un elemento cardine del non profit laziale, in particolare nei settori della religione, filantropia e ambiente.

Comunicato stampa Lazio e principali risultati e processo di rilevazio: CIS_Lazio

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Agriasilo e agrinido: vivere in maniera consapevole e sostenibile fin da piccoli

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Ognuno ha nel proprio armadietto non solo colori e quaderni, ma anche zappa, galosche e rastello per coltivare l’orto. Vediamo le proposte educative ecosostenibili degli agriasili.

Bambini che giocano con materiali naturali e costruiscono da sé i propri strumenti, piccoli chef in erba che preparano la merenda al nido con i prodotti appena raccolti nell’orto, laboratori di erbe aromatiche e di utilizzo delle farine. Ognuno ha nel proprio armadietto non solo colori e quaderni, ma anche zappa, galosche e rastello per coltivare l’orto. Queste solo alcune delle proposte didattiche dei servizi educativi infantili destinati ai bimbi da 3 mesi a 6 anni.

LEGGI ANCHE: L’obesità nei bambini si può sconfiggere nei primi dieci anni di vita

AGRISCUOLE – Pedagogia naturalebambina pianta nell'orto Una inversione di tendenza sta interessando le attività ludico-didattiche che riguardano la prima infanzia. I banchi di scuola si spostano all’aperto, nell’orto, in spazi appositi dove i bambini possono seminare, curare, raccogliere e poi mangiare gli alimenti che hanno autoprodotto. Pomodori, zucchine e piselli: tutti assaggiano con gusto e curiosità, orgogliosi di aver fatto crescere le piantine, di aver estirpato le erbe infestanti, di aver messo un lombrico nella terra o visto una coccinella posarsi nell’orto.

In classe poi le maestre insegnano ai piccoli a distinguere le piante, ad utilizzare le spezie nella maniera corretta: annusano il profumo del basilico fresco, preparano la pizza per la merenda e la condiscono con l’origano oppure impastano ciambelloni con farine integrali e zucchero di canna.

AGRINIDO ECOSOSTENIBILE – bambina raccoglie i pomodoriniI bambini da 3 mesi a 3 anni vengono incoraggiati a scoprire il mondo attraverso materiali poveri e non strutturati: giocano con carte e cartoni di tutte le forme e dimensioni, stoffe e cartelloni colorati, angoli morbidi dove rilassarsi e angoli di “vita pratica” dove sperimentare le azioni degli adulti. Tanti giochi di legno e bambole di stoffa. Ipannolini che utilizzano sono biodegradabili e vengono accolti anche quelli lavabili. Passano tanto tempo nell’orto e ad osservare le stagioni che cambiano, le rondini che vanno e vengono e gli animali che razzolano negli spazi riservati.

AGRISCUOLA DEL SAPER FARE – I bambini da 3 a 6 anni sperimentano la semina, la cura e la raccolta dei prodotti ortofrutticoli, sanno tutto sugli animali che popolano l’agriscuola, danno loro da mangiare e beneficiano del loro contatto diretto seguiti da personale esperto. Preparanoconserve con la frutta fresca e sono in grado di elencare i benefici dei fiori e delle piante. In classe seguono una programmazione didattica basata sul saper fare e saper essere e non solo sul sapere nozionistico.

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Dacia Maraini in Biblioteca: presentazione del libro “Il sogno del teatro. Cronaca di una passione”

Evento partecipato e sentito quello del 4 giugno a Corviale, nella Biblioteca Renato Nicolini con un’ ospite d’onore e d’eccezione: la scrittrice Dacia Maraini accompagnata dal giovane coautore del suo nuovo libro Eugenio Muralli. 

Dacia Maraini, Eugenio Murrali ed Antonio Trimarco nella biblioteca Renato Nicoli

Dacia Maraini, Eugenio Murrali ed Antonio Trimarco nella biblioteca Renato Nicolini

In un periodo di forte crisi culturale, in cui i tagli finanziari tolgono il respiro a tutte quelle attività e istituzioni che rendono una società libera ed emancipata, l’incontro con l’Autrice è stato entusiasmante.

Il tema trattato era denso e ricco di ricordi, una nebulosa carica di immagini, quando più sfuocate quando meno, e di esperienze vissute.

Il teatro, come sogno e utopia, è stato centrale nella vita di Dacia Maraini, pregnante dai primi esordi nel Collegio della Santissima Annunziata quando, a dieci anni, scriveva sceneggiature da recitare a ricreazione alle prime prove in un teatro vero, con la compagnia di Guicciardini Il Porcospino, agli anni Sessanta al circolo Culturale Centocelle, al teatro – cantina “La Maddalena”.

Attivista politica e impegnata tuttora nella battaglia a favore della cultura ha accolto gli inviti di partecipazione del direttore della Biblioteca, Antonio Trimarco, a protestare contro la chiusura delle biblioteche, simboli di cultura del popolo e di tutti, <<..un luogo pieno di libri, in cui mi sento come se vivessi in mezzo ai fiori, dove qualcosa mi da nutrimento>> ha commentato la scrittrice.
Una donna prima, una donna dalla parte delle donne, fatta con lo stampino “femminista”, una donna di cultura <<Basta la parola per fare il teatro>> ha affermato durante la serata.

Dacia Maraini intende il teatro come unico strumento e modo di mettere in contatto corpi veri che si realizzano nel rapporto dialettico con il pubblico, del quale ci si riempie l’anima. E intende anche il teatro come unico posto dove non c’è nulla di virtuale, un posto che va difeso “con le unghie e con i denti”.

La serata è stata accompagnata da testi teatrali e frammenti di spettacoli della Maraini: a cura di Roberta Gasparetti e Emanuela Amato accompagnate dal sax di Claudia Ciabatti.

Roberta Gasparetti e Emanuela Amato recitano durante la serata

Roberta Gasparetti e Emanuela Amato recitano durante la serata

Per Dacia Maraini il teatro è sempre stato impegno, poesia, piacere, dono, e questo libro-intervista trice ci guida alla scoperta della sua scrittura: dalla collaborazione con Alberto Moravia negli anni Sessanta alle opere realizzate negli ultimi anni, e ne restituisce tutto il suo fascino.

Una scrittrice unica nel catturare e mettere in scena le sfumature più intime dell’esistenza umana.

Un libro reportage che è la cronaca di un sogno, di una passione, citando il sottotitolo, e di un progetto che ha animato e che anima ancora lo spirito di tante persone.

Tutti diversi e con intenti differenti. A legarli e a legarci un palcoscenico.

Luci spente.

 

La serata è stata dedicata a Giuseppe Testa, un giovane e validissimo bibliotecario in servizio presso la Renato Nicolini scomparso da pochissimo tempo.




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Illuminiamo il Futuro

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Opportunità a tutti i bambini per combattere la povertà educativa

 

In Italia la povertà dei bambini e degli adolescenti ha raggiunto livelli allarmanti. Un milione vive in povertà assoluta e 3 milioni e mezzo, uno su tre, sono a rischio povertà ed esclusione sociale. A colpire il presente e il futuro dei bambini non è solo la povertà materiale, ma anche la povertà educativa. La mancanza di opportunità educative pregiudica il rendimento scolastico e blocca sul nascere la possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni dei più piccoli.

 

Combattere la povertà educativa significa dare a tutti i bambini non solo una scuola di qualità ma anche garantire loro spazi educativi sul territorio, accesso al gioco e allo sport, possibilità di leggere libri, conoscere la musica, poter fare una gita o un campo estivo con i coetanei. Per Save the Children combattere la povertà educativa significa illuminare il futuro dei bambini garantendo tutte le opportunità necessarie per la loro crescita.

 

Illuminiamo il futuro dei bambini se investiamo su di loro

 

Per l’infanzia spendiamo meno che nella stragrande maggioranza dei paesi europei. È fondamentale investire su i bambini e sui loro bisogni educativi. Per farlo possiamo chiedere “una regola d’oro per l’infanzia”, in modo che le spese per i bambini e gli adolescenti vengano considerate un investimento e separate dal calcolo dell’indebitamento.

 

Illuminiamo il futuro dalla prima infanzia

 

Gli asili nido e i servizi per la prima infanzia sono fondamentali per contrastare la povertà educativa. Per questo è necessario rifinanziare il Piano Nidi nazionale interrotto dal 2010 e investire le risorse europee già stanziate ma non utilizzate e garantire ai bambini e alle loro famiglie il diritto a servizi per la prima infanzia di qualità.

 

Illuminiamo il futuro dei bambini quando mettiamo al centro la scuola e la cultura

 

Una società che non parte dalla scuola e dal sapere non dà un futuro ai bambini. Per dare loro una scuola di qualità occorre mettere in sicurezza tutti gli edifici scolastici e garantirne la buona manutenzione, promuovere il tempo pieno, valorizzare il ruolo degli insegnanti, garantire il servizio mensa gratuito per i bambini in condizione di povertà, rendere accessibili per tutti il materiale e i

 

libri di testo.

 

Illuminiamo il futuro quando diventiamo comunità educante

 

Non solo la scuola, ma tutti gli ambienti di vita dei bambini e dei ragazzi: le reti familiari, le realtà locali, associative, culturali sono fondamentali per lo sviluppo e la crescita dei bambini. è importante che tutte queste realtà condividano la responsabilità educativa sui bambini e facciano rete. Per dare maggiori opportunità educative vogliamo promuovere lo sviluppo di “comunità educanti” e fare in modo che vengano valorizzate tutte le risorse presenti nei diversi territori.

 

Illuminiamo il futuro quando incentiviamo il gioco e le attività extrascolastiche

 

Tutti i bambini hanno diritto al gioco e all’accesso alle attività extrascolastiche, ma spesso molte attività quali lo sport, la musica, i campi estivi non sono accessibili ai bambini e ragazzi più in difficoltà. Per dare opportunità anche a loro e non discriminarli rispetto ai coetanei, dobbiamo promuovere il diritto di tutti i ragazzi ad avere pari accesso a questi beni educativi. Dobbiamo garantire più servizi al territorio, attivare ingressi agevolati per le strutture sportive e le iniziative culturali e artistiche.

 

Illuminiamo il futuro dei bambini insieme,

 

Combattiamo la povertà educativa.

 

Accendiamo la luce delle opportunità

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Rifiuti, “Dalle emergenze alle opportunità” con il Forum di Legambiente

ecodallecittaRoma – CENTRO CONGRESSI PALAZZO ROSPIGLIOSI, Via XXIV Maggio

Organizzata da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club, l’iniziativa prevede incontri con esperti di settore, rappresentanti di aziende pubbliche e private, giornalisti specializzati

Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club organizzano la prima edizione del Forum Rifiuti che si terrà a Roma il 18 e il 19 giugno 2014 presso il Centro Congressi Palazzo Rospigliosi (Via XXIV Maggio, 43).

Tra i temi di questa prima edizione: l’innovazione nel ciclo dei rifiuti, il ruolo delle istituzioni nazionali e degli enti locali, le opportunità per le imprese.

Il Forum si propone di fare il punto sul rispetto degliobiettivi della normativa europea di settore e sulle criticità del sistema. Ma anche sugli sviluppi futuri della ricerca e sulle novità legate alla tecnologia degli impianti, sugli aspetti gestionali e sulle buone pratiche per la riduzione dei rifiuti.

Per adesioni, inviare una mail a forumrifiuti@legambiente.it

La documentazione sarà garantita ai primi 150 iscritti

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In evidenza > Zero Waste e Corviale Domani: un progetto che si completa > video

 

Seminario 22 Febbraio 2014 c/o Biblioteca Renato Nicolini

Seminario 22 Febbraio 2014 c/o Biblioteca Renato Nicolini

Si è svolto sabato 22 febbraio il seminario di formazione di Zero Waste Lazio, presso la Biblioteca comunale Renato Nicolini.

Il seminario ha visto la trattazione dei seguenti argomenti:

 Introduzione alla strategia Rifiuti Zero (inquadramento normativo – tecnologico – ambientale) a cura di Massimo Piras, Presidente associazione Zero Waste Lazio.

Il primo passo è sicuramente la raccolta differenziata porta a porta, dappertutto. Attualmente, Roma ha sei tipi diversi di raccolta differenziata che portano al solo 30% dell’intero potenziale.

Secondo passo importante è la partecipazione dei cittadini, che deve essere coadiuvata dall’informazione capillare, con l’obiettivo di portare al 50% entro il 2014 e al 70% entro il 2016.

Salvatore Genova di ESPER hapoi affrontato il tema della riduzione dei rifiuti e dei sistemi di Raccolta, in particolare il porta a porta, con Tariffa Puntuale.

Esperimento funzionale riguardo il riutilizzo e riuso (con la descrizione dei Centri di riuso e la gestione economica è l’esperienza -videoriportata- di Camilla Piccinini del Centron di Riuso di Capannori (LU). Sistemi di trattamento della Frazione Secca (impiantistica TMB – Inceneritori – Centri riciclo) – Giuseppe Girardi/ ENEA

Il trattamento aerobico della Frazione Umida (impianti compostaggio industriali e di comunità) – Fabio Musmeci/ ENEA

 Il trattamento anaerobico della Frazione Umida (digestori anaerobici con compostaggio aerobico) – Giulio Izzo/ ENEA

Il seminario ha esaminato tutto il ciclo di gestione dei rifiuti alla luce della Legge Rifiuti Zero e delle migliori tecnologie di trattamento ammesse da Rifiuti Zero – Zero Waste, partendo da una esposizione generale con approfondimenti specifici sugli aspetti relativi alla sostenibilità ambientale ed economica.

I dieci punti che caratterizzano la strategia zero rifiuti sono:

  • Separazione alla fonte
  • Raccolta differenziata porta a porta
  • riciclaggio
  • compostaggio
  • riduzione dei rifiuti
  • centro di riparazione e di uso
  • tariffazione puntuale
  • recupero e separazione dei residui
  • centro di ricerca e progettazione
  • azzeramento rifiuti

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Sono stati previsti pertanto spazi di confronto e chiarimento su domande specifiche con i partecipanti sia durante che alla fine di ogni singola relazione.

 

 

 

 

 

PLAYLIST SEMINARIO

Video completo del seminario

Video completo del seminario

Per ulteriori informazioni http://www.rifiutizerocapannori.it/rifiutizero/dieci-passi-verso-rifiuti-zero/




Letterpress? NO! BETTERpress!

Un piccolo posto. Un’ex macelleria. Uno spazio di ricerca e produzione artistica.

borse di stoffa stampate in loco

borse di stoffa stampate in loco

 

 

BetterPress, che ha inaugurato lo scorso 15 Febbraio, è un laboratorio di stampa a caratteri mobili, calcografia, xilografia e rilegatura classica nato dalla collaborazione di tre giovani artiste: Francesca Colonia, Giorgia Pilozzi e Giulia Nicolai.
Il fulcro del loro progetto, mi racconta Francesca Colonia,  ruota attorno all’idea di restituire valore a un “fare arte” che si sta progressivamente modificando, non solo per recuperare una dimensione estetica fondata sulla manualità, accorciando cosí la distanza fra arte e artigianato, ma anche con il proposito di riaffermare l’utilizzo di tecniche tradizionali rielaborandole in chiave contemporanea. L’intenzione è quella di valorizzare procedimenti, strumenti e metodologie antiche che aggiungano pregio ed efficacia al messaggio di comunicazione visiva e al manufatto artistico.

 

 

 

Caratteri

Caratteri

 

“Perchè questo nome: Betterpress?”
Mi risponde Giorgia Pilozzi : “E’ stato un happy accident: da un po’ di tempo cercavamo un nome adatto, un nome che esprimesse il carattere particolare di questo luogo e del nostro progetto… poi, durante una ricerca su internet abbiamo letto “Betterpress” invece di “Letterpress” perché il monitor era sporco di inchiostro… ci è sembrato perfetto!

 

 

 

 

 

 

 

 

“Da dove vengono queste macchine?

“Abbiamo recuperato questi torchi tipografici (e la maggior parte dei caratteri mobili) principalmente nel Lazio e a Roma. Sono macchinari rari e antichi, la Maniglia tipografica tipo Boston, ad esempio, è di fine ottocento. Il Korrex e il Saroglia 70×100 sono più recenti. Il più delle volte non è stato semplice il trasporto date le loro dimensioni, ma la cosa più sorprendente che ci ha fatto quasi dimenticare le difficoltà sono state le persone, incontrare tipografi storici che insieme alle loro macchine ci hanno dato anche un po’ della loro storia”

Ingranditore e Pressa per la rilegatura

Ingranditore e Pressa per la rilegatura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Betterpress ha in programma tre appuntamenti per tre venerdì consecutivi: 21 e 28 febbraio e 7 marzo. Tre OpenStudio gratuiti in cui è offerta una presentazione delle diverse tecniche di stampa a caratteri mobili (Letterpress),  di incisione e di rilegatura. Successivamente seminari, incontri, workshops e mostre su letterpress, calcografia, tipografia, grafica e rilegatura.

 

Articolo e fotografie: Elisa Longo

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