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Programmazione dei Fondi europei 2014‐2020

soldiwww.governo.itNei prossimi giorni, dopo l’imminente definizione finale da parte delle istituzioni europee del bilancio pluriennale e dei regolamenti sulle politiche di coesione, il governo italiano su iniziativa del Ministro per la coesione territoriale presenterà alla Commissione europea la bozza dell’Accordo di partenariato (vedi allegato)sulla programmazione dei fondi strutturali 2014‐2020.
Si tratta di un documento importante, nel contesto della gravissima crisi che da tempo colpisce l’Italia. Queste politiche svolgeranno un ruolo fondamentale per la crescita, per il rilancio del sistema produttivo, l’incremento dell’occupazione e il miglioramento della coesione sociale nel nostro paese, in tutte le sue regioni.
In base ai principi europei, le politiche di coesione riguardano l’intero territorio nazionale, pur con modalità diverse: le regioni del centro nord sono incluse nel gruppo delle regioni europee più sviluppate; Sardegna, Abruzzo e Molise fra le regioni in transizione, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia, fra le regioni meno sviluppate.
In base agli stessi principi, alle Regioni è destinato, per il periodo 2014‐20, complessivamente un contributo europeo di circa 30 miliardi di euro, di cui 7 per le regioni più sviluppate, 1 per le regioni in transizione e 20 per le regioni meno sviluppate.
A tali cifre vanno aggiunti gli importi del cofinanziamento nazionale (obbligatorio per le politiche di coesione europee), pari agli stanziamenti comunitari. Nel quadro degli interventi per lo sviluppo regionale, le politiche comunitarie si sommano alle politiche nazionali, incardinate sul Fondo Sviluppo e Coesione che ha una allocazione nella legge di stabilità di circa 54 miliardi distribuiti negli anni di attività dei fondi.
Nel complesso le politiche di sviluppo e coesione conteranno su circa 100 miliardi di euro.
Tali risorse devono svolgere, nel ciclo 2014‐20, un ruolo duplice, ma strettamente integrato: da un lato continuare nell’azione di potenziamento e miglioramento dei contesti regionali; dall’altro assicurare un sostegno, strutturale e non congiunturale, ai processi di rafforzamento delle imprese, di incremento dell’occupazione, di miglioramento del tessuto sociale dopo la grande crisi.
A tal fine, la programmazione 2014‐20 opera una prima grande scelta innovativa rispetto alle esperienze precedenti di utilizzo dei fondi: quella di specializzare il Fondo Sviluppo e Coesione nel finanziamento delle grandi opere infrastrutturali, in particolare nel campo dei trasporti e dell’ambiente. Ciò consente di poter disporre di una tempistica di spesa più adatta a realizzazioni grandi e complesse sotto il profilo amministrativo e tecnico. Inoltre, permette di non vincolarsi alle scadenze che riguardano i fondi strutturali di solito difficilmente compatibili con la durata dei processi di realizzazione delle opere infrastrutturali.
Così, le politiche nazionali (Fondo Sviluppo e Coesione in corso e previsto per il 2014‐20) si orienteranno sulla infrastrutture più importanti, oltre che su ambiti nei quali le politiche europee
non intervengono; i Fondi Strutturali invece investiranno sulle imprese e sulle aree territoriali, sulle persone e sulle infrastrutture leggere, in coerenza con i regolamenti comunitari.
La strategia europea indica per i Fondi Strutturali 11 grandi aree di intervento. In questo quadro, la strategia italiana opera alcune scelte che tendono a concentrare le risorse in pochi obiettivi segnando una innovazione rispetto al passato ciclo di programmazione. In particolare, agli obiettivi ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione e competitività delle piccole e medie imprese è destinato il 37% delle risorse, con un incremento rispetto al ciclo di programmazione precedente del 10%. All’obiettivo promozione dell’occupazione è destinato il 14% delle risorse con un incremento rispetto al ciclo di programmazione precedente del 4,1%.
La valorizzazione dei beni ambientali e culturali – oggetto nei cicli precedenti di importanti investimenti di tutela e rifunzionalizzazione ‐ al fine di promuovere impresa e occupazione assume un ruolo estremamente importante nel programma
Il programma conferma, altresì, investimenti rilevanti sia per promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà, sia nell’investimento nella scuola e nella formazione.
Inoltre, viene proposto un nuovo programma di intervento sulle città. Le città possono essere il motore della ripresa dell’economia italiana, luoghi nei quali più facilmente nascono e sviluppano nuove imprese utilizzando i saperi delle persone. I programmi urbani saranno costruiti mirando ad una pluralità di ambiti fra loro integrati, fra cui spiccano per importanza le forme di mobilità sostenibile, gli interventi per l’efficienza e il risparmio energetico, per l’economia digitale e l’inclusione sociale.
Allo stesso modo attenzione particolare viene dedicata alle aree interne del paese, per rompere i vincoli dell’isolamento, garantire quantità e qualità dei servizi pubblici, mettendole in grado di contribuire maggiormente al rilancio del paese.
Nell’ambito della strategia nazionale, le azioni per il Mezzogiorno sono caratterizzati da uno sforzo maggiore di individuazione di interventi a scala macroregionale, evitando i rischi di isolamento delle programmazioni regionali e definendo temi comuni di lavoro, a partire dal rafforzamento di filiere produttive di specializzazione (nel manifatturiero, nell’agricoltura, nell’agroindustria e nel turismo di qualità) e dalla realizzazione di infrastrutture leggere di connessione e integrazione delle reti.
Le scelte per la programmazione di queste risorse sono finalizzate ad assicurarne un impatto rapido ed efficace sull’economia di tutte le regioni italiane, per accompagnare progressivamente i primi segnali di ripresa a partire dal 2014. Apprendendo dall’esperienza ciò ha portato ad alcune scelte di fondo di rilevante importanza.
Viene rafforzato il presidio nazionale dei Fondi Comunitari. Ciò non significa ricentralizzare la spesa, ma assicurare l’impegno e la responsabilità politica delle istituzioni nazionali per una loro efficiente e rapida attuazione, per la definizione di regole ed indirizzi comuni, per la coprogettazione, il sostegno tecnico e il monitoraggio di interventi e azioni, per un incisivo ruolo della costituenda Agenzia nazionale per la coesione territoriale. Le risorse europee mirano ad incrementare il benessere dei cittadini e la competitività delle imprese: è compito di tutte le istituzioni, a tutti i livelli, collaborare perché ciò accada, indipendentemente dalle specifiche responsabilità gestionali.
Presidio nazionale significa assicurare l’integrazione delle politiche comunitarie, oltre che con l’azione del Fondo Sviluppo e Coesione, anche con l’insieme delle politiche ordinarie; contemperare l’obiettivo di avere sull’intero territorio nazionale pratiche e metodi omogenei, con le opportune esigenze di adattarli agli specifici contesti territoriale; sostenere senza discriminazioni cittadini e imprese; promuovere interventi rapidi, valorizzando la diffusione delle buone pratiche da territorio a territorio.
A tal fine la programmazione conterrà alcuni schemi di intervento per l’intero territorio nazionale e/o per il Mezzogiorno, mirati a sostenere: i processi innovativi delle imprese, in particolare di minore dimensione, e di ampliamento della capacità produttiva, materiale e immateriale; l’assunzione a tempo indeterminato nelle imprese di giovani ad alta qualifica, come fondamentale elemento di un rafforzamento strutturale delle aziende; la riduzione del cuneo fiscale attraverso misure di decontribuzione attive su un periodo prolungato di tempo e coerenti con gli interventi già in corso; schemi di contrasto alla povertà attraverso l’inclusione attiva.
La programmazione conterrà altresì, all’interno di programmi operativi nazionali, per l’intero territorio nazionale e/o per il Mezzogiorno, azioni che richiedono una uniforme capacità attuativa, nell’interesse della parità di trattamento e del costo e dell’efficacia nella gestione delle misure: tipiche di questi casi sono le azioni contro la dispersione scolastica e per rafforzare le competenze degli studenti.
La programmazione conterrà programmi operativi regionali, con interventi che richiedono attenzione alla dimensione territoriale (come le strategie regionali di specializzazione intelligente richieste dall’Unione Europea), e richiedono adattamenti e specificazioni; in una logica, tuttavia, di sempre maggiore integrazione fra le diverse misure sui territori.
Per superare i rilevanti problemi attuativi di queste politiche, che hanno interessato in passato tutti i livelli istituzionali, centrali e regionali, pur con differenze significative, si prevede una notevole riduzione del numero dei programmi operativi e, soprattutto, al loro interno, del numero di azioni da perseguire.
I programmi diventano ovunque davvero operativi: non più solo documenti generali di orientamento. Dovranno indicare ciò che si farà, definendo con precisione i risultati attesi, le azioni per perseguirli e i tempi necessari. Sarà inoltre assicurata la collaborazione con il partenariato istituzionale e la trasparenza di tutte le informazioni anche attraverso il portale OpenCoesione.
http://www.opencoesione.gov.it/
bozza_dell_accordo_di_Partenariato




Lo dimostra Angela Merkel: in politica le donne sono meglio degli uomini

Angela Dorothea Merkel (Amburgo, 17 luglio 1954)

Angela Dorothea Merkel (Amburgo, 17 luglio 1954)

È la donna più potente del mondo. Con il trionfo alle ultime elezioni in Germania, Angela Merkel ha confermato di essere la signora della politica. Mutti (mamma), come la chiamano i tedeschi, è diventata cancelliera per la terza volta, catapultando il partito cristiano democratico oltre il 40 per cento dei consensi.

Presa la poltrona più ambita di Germania nel 2005, non l’ha mollata più senza curarsi delle critiche che spesso riguardano soltanto il suo look e il suo fisico. Basta pensare all’irripetibile insulto rivolto alla cancelliera e al suo lato “B”, pronunciato da Berlusconi durante una telefonata intercettata e finita su tutti i giornali. O all’ironia spicciola di altri politici italiani che forse qualcosina da lei potrebbero imparare in termini di modestia e sobrietà.

Lei va avanti per la sua strada, con le sue giacchette dai colori improbabili, certi pantaloni che urlano vendetta, le scarpe basse dal tacco tozzo e, come unico vezzo, le collane che abbina sempre al colore dei bottoni delle giacche. Incurante di tutto, continua il percorso iniziato tanti anni fa nella Germania Est. Angela Dorothea Kasner nasce nel 1954 ad Amburgo, città della  Germania Ovest ma cresce Germania Est, dove si laurea in fisica e dove inizia la sua irresistibile ascesa politica.

Nonostante gestisca un potere enorme, Angela è rimasta una donna semplice che va a fare la spesa con una scorta minima, fa colazione con il marito, sempre negli stessi posti: per Pasqua a Sant’Angelo di Ischia, d’estate sulle Dolomiti. Una tipa così, apparentemente alla buona, ispira fiducia anche ai più giovani.

«Indipendentemente dal partito che rappresenta, i ventenni tedeschi considerano la Merkel una figura in grado di trasmettere speranza. Cosa che in Italia non è accaduta», spiega a Nuovo la giornalista Maria Latella. «Padri, madri e giovani hanno visto in lei una persona capace di costruire un futuro. E come donna, ha sfatato trent’anni di messaggi molto basati sull’apparire e poco sull’essere: “Se non sei bella, magra e sexy, è inutile che tu vada in giro”. Ebbene una signora non particolarmente bella, magra e sexy, è il leader di tutti i signori maschi europei. E il messaggio che arriva a tutte le ragazze è: “Conviene studiare e acquisire una sicurezza che il tempo non porterà via. La sicurezza di Angela Merkel non diluirà con gli anni, anzi si rafforzerà perché è basata sui contenuti e non sul corpo o sull’apparire».

E su questa strada della concretezza e della laboriosità è cresciuta anche Julia Klöckner, vicepresidente della Cdu (Unione Cristiano Demopcratica). Alta, bionda, con padronanza delle lingue è considerata la “delfina” della cancelliera anche se non c’è stata ancora nessuna investitura ufficiale e dovrà aspettare almeno quattro anni prima di succedere alla Merkel. E non è detto che Angela, ancora giovane come capo di stato, lasci lo scettro tanto facilmente.

«Ha una grandissima capacità di mediare, di galleggiare, di gestire i rapporti con calma. È una donna che è stata lungamente sottovaluta ma è impressionante vedere come abbia distrutto tutti i suoi antagonisti interni ed esterni al suo partito», ci spiega la sociologa Chiara Saraceno. « Non ha un’idea politica forte ma è una donna che assorbe tutto: conservatrice della CDU ha inglobato moltissimi temi della socialdemocrazia cambiando idea senza fare grandi drammi. È un interessante fenomeno di capacità di gestione del potere e di conquista della fiducia. In questo senso è una bravissima politica. I cittadini non la amano ma si fidano.

«Durissima in Europa, è prontissima a cambiare idea in patria come ha fatto due volte per il nucleare, piegandosi all’umore del suo paese più che del suo partito. Può piacere o non piacere ma è sicuramente una politica di razza».

Una politica che ha in mano le sorti dell’Europa, la possibilità di cambiare realmente le cose, privilegio appartenuto a pochissime donne. Una è stata Margaret Thatcher, a cui Angela è stata spesso paragonata. Unica donna ad aver ricoperto la carica di primo ministro del Regno Unito, la lady di ferro, scomparsa nell’aprile scorso, ha tenuto in pugno le sorti europee, e non solo, dal 1979 al 1990 con una durezza che aveva turbato anche la regina Elisabetta che una volta si lasciò scappare di detestarla “cordialmente”.

Un’altra delle protagoniste del vero potere in rosa è Hillary Clinton. A lei il presidente Obama aveva affidato la politica estera durante il suo primo mandato. E anche se l’ex first lady non ha ancora sciolto la riserva sulla possibilità di candidarsi ala Casa Bianca nel 2016 molti giurano che potrebbe essere lei la prima presidente donna degli Stati Uniti.

Prima di Hillary si era seduta sulla poltrona di Segretario di Stato degli Stati Uniti Condoleezza Rice, la prima donna afroamericana a ricoprire tale carica, nella seconda amministrazione di George Bush, e seconda donna dopo Madeleine Albright che ricoprì il ruolo dal durante la presidenza di Bill Clinton.

Su 339 capi di stato e di governo, soltanto 22 sono donne ma lungo è stato il percorso di conquista di un potere al femminile. Quasi quarant’anni sono trascorsi da quando, dopo la morte del presidente argentino Juan Domingo Perón nel 1974, la sua terza moglie Isabel Peron diventò la prima donna al mondo a ricoprire la carica di Capo di Stato. Ma non va dimenticata Eva Duarte, detta Evita, la seconda moglie di Perón che, con la sua appassionata retorica lo aiutò tantissimo a catturare e mantenere il favore delle masse. Grazie alla mediazione di Evita, amata e odiata dal popolo, nel 1947 il voto in Argentina fu esteso anche alle donne.

Un’altra importante personalità politica è Antonia Edvige Albina Maino, detta Sonia, italiana naturalizzata indiana. Leader del Partito del Congresso, attualmente al governo della più grande democrazia del mondo, Sonia è entrata in politica qualche anno dopo l’assassinio del marito Rajiv (figlio di Indira Gandhi e già primo ministro), avvenuto nel 1991, riuscendo a risollevare il partito e conquistando la fiducia degli elettori.

Farfalla d’acciaio, così era chiamata Imelda Marcos, vedova del presidente delle Filippine. First lady dal 1965 al 1986, esercitò una fortissima influenza politica sul suo paese e accumulò ricchezze enormi sottraendole alle risorse pubbliche. Quando il governo fu rovesciato nel 1986, Imelda fuggì in espadrillas perché abbandonò precipitosamente il palazzo presidenziale lasciando una collezione di 2700 scarpe e più di 4000 abiti firmati.

Di tutt’altra pasta per correttezza e incorruttibilità la nostra Nilde Iotti, la prima donna presidente della Camera  dei Deputati, uno scranno che occupò per tre legislature, dal 1979 al 1992. Un record ancora imbattuto nell’Italia repubblicana. La compagna di Palmiro Togliatti, leader del Pci, diventò una delle più autorevoli figure del panorama politico italiano nonostante la criticata relazione con il Migliore, così era definito Togliatti. Come lei stessa rivelò in una delle sue rare confidenze: «Lui era sposato, anche se il legame con Rita Montagnana era consunto, il divorzio non c’era e il moralismo dell’Italia di allora non concepiva certi amori».

Daniela Artioli

Settimanale Nuovo N.40 – 10 Ottobre 2013 (oggi in edicola)




Cagliari, a Castello spuntano le dead drops

deaddropSettanta le porte usb murate in Italia a Milano, Roma, Martina Franca e Cagliari. L’iniziativa in città grazie all’associazione Urban Center per Leggendo Metropolitano.
Le dead drops spuntano fuori dai muri delle case bombardare del quartiere di Castello, a Cagliari, e funzionano. Seguendo la filosofia del suo ideatore, l’artista berlilnese Aram Bartholl, che per primo le ha ‘murate’ nel 2010 a New York, anche a Cagliari sono ben nascoste, difficili da individuare. Solo un occhio attento riesce a cogliere i pochi centimetri di cavetto usb che spunta fuori dal muro di pietre, bombardato 70 anni fa dagli alleati.

Sono circa settanta – riporta il sito Adnkronos.it – le dead drops murate in tutta Italia, ma solo in pochissime citta’, tra le quali Roma, Milano, Martina Franca e Cagliari, appunto. L’idea di installare in citta’ le Usb anonime e’ nata in occasione del festival letterario internazionale “Leggendo Metropolitano 2013” dedicato quest’anno ai ‘Lega’mi’. Ne sono state installate 8 da 4gb per rappresentare “i lega’mi nella societa’ odierna: lega’mi tra utenti che rimarranno sconosciuti, lega’mi con il sapere e la conoscenza costruiti e diffusi orizzontalmente, nella rete”.

Anche a Cagliari, citta’ molto recettiva alle novita’ dell’higth tech, entra nel novero delle citta’ italiane che utilizzano questo sistema di comunicazione, off line che permette di caricare o scaricare materiale digitale, rimanendo nell’anonimato. E da qui deriva il nome del sistema: ”dead drop” era, infatti, il metodo con cui le spie si scambiavano documenti riservati, depositati in un luogo segreto concordato in precedenza.

”Lo uso spesso – spiega un utente anonimo che ha risposto all’Adnkronos, tramite dead drop -. Scambio informazioni di diverso genere, dalla musica agli appunti delle lezioni dell’universita’, agli appuntamenti della vita mondana in citta’. Nessuno sa chi sono. E io non sono interessato a saperlo. Qui l’onesta intellettuale e la sincerita’ sono d’obbligo”.

Il progetto è arrivato a Cagliari grazie all’associazione Urban Center che ha proposto l’iniziativa come parte di un percorso di riattivazione dello spazio pubblico del quartiere di castello iniziato con l’edizione 2012 di Studi Aperti e passato per tappe come il bookcrossing. Otto le realizzazioni in città create da cinque artisti: Barbara Ardau, Matteo Campulla, Domenico Mimmo Di Caterino, Marco Porcedda, Matteo Paolo Tauriello (alias Freom).
http://deaddrops.com/#




“Stati generali della cultura e del turismo” a Roma dal 15 al 17 novembre

forum giovaniConsultazioni online, in vista del Forum Nazionale dei Giovani, hanno lanciato gli “Stati Generali della Cultura e del Turismo”, iniziativa volta a promuovere e sostenere il turismo e la cultura nel nostro Paese.
Obiettivo ultimo del progetto e’ delineare strategie, proposte e iniziative per generare nuovi modelli di sviluppo economico e nuove figure professionali che possano coinvolgere soprattutto le giovani generazioni, per il comparto che rappresenta la maggiore industria nazionale con un valore pari a 161,2 miliardi di euro, ovvero il 10,3% del Pil.
L’iniziativa – patrocinata dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei Deputati e organizzata in collaborazione con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, con l’ANCI e con il Circuito Internazionale del Premio ProArte – si articola su più livelli: i risultati delle consultazioni, che si sono svolte tra il 4 e il 6 ottobre, costituiranno la base per i lavori dei panel, l’incontro tra le organizzazioni giovanili, gli operatori di settore e le Amministrazioni nazionali e locali che avverrà dal 15 al 17 novembre a Roma. A chiusura dell’iniziativa ‘Villaggio Italia’ in primavera.
Le imprese del turismo sfiorano le 660 mila unita’, pari all’11% del totale delle aziende italiane; nel 2012 le presenze complessive nel nostro Paese sono state oltre 845 milioni e quest’anno l’Italia è al 5 posto tra le mete turistiche preferite a livello mondiale. Gli occupati nel settore rappresentano l’11,7% dell’occupazione nazionale di cui oltre il 63% ha meno di 40 anni.
Per approfondimenti:
http://www.culturaturismo.it
regioni.it




Biblioteche di Roma. Si torna alla normalità dopo l’incontro tra sindacati e l’Assessore alla Cultura.

OLYMPUS DIGITAL CAMERASi tratta di “centri culturali a cui non si può rinunciare”. Il giudizio è dell’’assessore alla Cultura Flavia Barca che ha incontrato oggi i rappresentanti dei sindacati di tutte le categorie Cgil, Cisl, Uil e Usi.
Durante la riunione la Barca ha ribadito l’impegno ad ottenere il massimo del finanziamento necessario sul bilancio 2013 e ha confermato che nessuna modifica verrà apportata ad orari e ai servizi al pubblico.

PRESIDI DI CULTURA – “Le biblioteche sono presidi di cultura fondamentali per la città – ha dichiarato l’Assessore – Sono affollate quotidianamente di giovani che studiano e si preparano per il futuro. Non possiamo rinunciare, anche in un momento così difficile per la città, a garantire ai cittadini luoghi di cultura aperti ed efficienti”.  “L’Assessore di Roma Capitale Flavia Barca ci ha comunicato che sarà annullato il provvedimento che avrebbe determinato la contrazione degli orari delle Biblioteche. Ed ha garantito i necessari finanziamenti, viene cosi’ scongiurato il ridimensionamento di un servizio di importanza centrale per la vita culturale della città”. Così in una nota Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Roma, Uil Fpl Roma e provincia.

“L’Assessore ha voluto sottolineare che e’ intenzione di questa amministrazione salvaguardare, valorizzare e potenziare l’Istituzione Biblioteche – aggiungono i sindacati – Ha anche assicurato che, a breve, si provvederà a dotare l’Istituzione di una nuova governance, che potrà cominciare subito ad affrontare i problemi e le difficoltà di natura economica per condividere programmi di efficientamento e di rilancio. Le organizzazioni sindacali e le Rsu dell’Istituzione Biblioteche continueranno a vigilare sull’attuazione dei provvedimenti annunciati dall’Assessore e si ritengono soddisfatti dell’esito della vertenza, ringraziano cittadini e lavoratori che si sono mobilitati per raggiungere questo obiettivo e si rendono disponibili a dare tutto il proprio contributo per il futuro del Sistema Biblioteche di Roma”.

“Le biblioteche sono presidi di cultura fondamentali per la città: sono affollate quotidianamente di giovani che studiano e si preparano per il futuro. Non possiamo rinunciare, anche in un momento così difficile per la città, a garantire ai cittadini luoghi di cultura aperti ed efficienti”. Lo dice in una nota l’assessore alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale Flavia Barca, che oggi ha incontrato i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Usi sul tema delle biblioteche di Roma. Alla riunione, riferisce il Campidoglio, erano presenti anche il Direttore dell’istituzione capitolina Biblioteche Alessandro Voglino e il direttore del Dipartimento Cultura del Comune Maria Cristina Selloni. Durante la riunione Barca ha ribadito l’impegno ad ottenere il massimo del finanziamento necessario sul bilancio 2013 e ha confermato che nessuna modifica verrà apportata ad orari e ai servizi al pubblico.

Anche il Consiglio Comunale ha ribadito questa priorità approvando all’unanimità una mozione firmata da tutti i capigruppo consiliari a sostegno del servizio Biblioteche e per la conferma dei finanziamenti al livello del 2012 pari a 21 milioni di euro.

rassegna stampa da:

Biblioteche, Barca: “A lavoro per i fondi. Nessuna chiusura anticipata”

Campidoglio/ Barca: nessuna chiusura anticipata biblioteche – Il 

BIBLIOTECHE, BARCA: A LAVORO PER NUOVI FONDI, NESSUNA CHIUSURA ANTICIPATA

 

 

 

 

 

 




Una passeggiata narrante all’ ombra del Serpentone

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Corviale visto da Via Portuense

Avendo partecipato alla passeggiata, ciò che mi ha colpito è la libertà di vivere in maniera soggettiva quest’esperienza e allo stesso tempo poterla condividere con più persone.

Elisa ci racconterà come ha riscoperto il proprio quartiere durante la passeggiata e come ci si può emozionare davanti a un particolare, come un graffito, finora mai visto.

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Lato estremo a sud di Corviale

Ne abbiamo parlato anche con il presidente del Comitato Inquilini Angelo Scamponi che ha il suo ufficio nel piano terra del terzo lotto. Il comitato è stato attivo fin da subito, fin dai primi insediamenti negli appartamenti e da sempre si è contraddistinto per la forza con cui ha combattuto la lotta per ottenere i servizi primari per lo stabile: dalla linea di autobus che percorrono tutta la via, agli ascensori che funzionino fino al nono piano. Negli androni dei ballatoi moltissimi giovani si radunano, parlano, nascondono i loro segreti e le loro storie, tanto da sembrare infastiditi dalla nostra intromissione. Ma se a qualcuno di loro si chiede “Tu dove abiti?” risponderanno con tono deciso “Abito a Corviale”.

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Caselle di posta di un intero lotto

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la Cavea di Corviale

Introduzione di Ivan Selloni

Racconto  e  fotografie di Elisa Longo




Accade a Corviale

tangoscritturaDomenica 29 Settembre 2013
Il Mitreo- ArteContemporanea
TANGO OPEN DAY al Mitreo
…accendi la tua voglia di Tango!
Un appuntamento da non perdere, inauguriamo l’inizio dei corsi e della stagione invernale con un pomeriggio ad ingresso gratuito dedicato all’incontro e allo studio del Tango per riaccendere la tua voglia di ballare!
Vieni a conoscerci e a provare una lezione gratuita TANGO OPEN DAY con i maestri Fernando Serrano e Silvia Colli.

Lezioni per tutti i livelli dai primi passi ai livelli più esperti, sarà cura dei maestri consigliarti per la scelta del corso più adatto a te! Partecipa e scopri tutte le attività e promozioni della scuola!
Domenica 29 settembre a partire dalle ore 17.00

17.30 Brindisi di Benvenuto e presentazione dei corsi

18.00 Primi passi nel Tango
19.00 Tecnica per tutti
19.30 Tango principianti
20.00 Tango intermedio/avanzato
20.30 Milonga Traspié

Stand espositivi con scarpe argentine Neotango e abiti SartorialTango.

a seguire, dalle 21.30, TanghiAmo con le selezioni musicali di Antonio Lalli!

… e per i più golosi …
fantasia di pennette per tutti offerte da Il Mitreo food

Serata ad ingresso libero e contributo volontario.
È gradita la prenotazione. Non è necessario venire in coppia!
Per prenotare la tua partecipazione clicca qui.
Per ulteriori informazioni info@tangoallegria.it – 377.1745226

Il Mitreo- ArteContemporanea
VIA M. MAZZACURATI, 63 – ROMA
zona Portuense/Casetta Mattei

° ° °

Lunedì 30 settembre 2013 ore 19.30

Biblioteca Renato Nicolini

Settembre in Biblioteca con Step by step. La tecnica di scrittura creativa di Dario Amadei
Seminario gratuito a cura di Elena Sbaraglia e Dario Amadei
Biblioteca Renato Nicolini, via Marino Mazzacurati 76

Dario Amadei : “Le storie esistono già sul fondo delle nostre circonvoluzioni cerebrali e bisogna solo imparare a trovarle, a leggerle, in una parola a farle nostre. Poi raccontare una storia diventerà assolutamente naturale.”

Info:
3297193354
magicblueray@gmail.com




Opere d’arte dello scultore Adamo Modesto ambientate a Corviale

Adamo Modesto

Adamo Modesto