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Report Artù + Bugo – Villa Ada 2017

Definito negli anni con aggettivi ed etichette che hanno tentato di comprenderlo e collocarlo musicalmente, Bugo viene assorbito, tra tutti, dal termine “fantautore”. Durante il live Bugo ha proposto i suoi più grandi successi insieme ai brani di “Nessuna scala da Salire” il nuovo lavoro discografico (etichetta Carosello Records) uscito in anteprima in vinile il 15 aprile scorso. Scelta non convenzionale e rivoluzionaria che rispecchia a pieno lo spirito e lo stile del geniale cantautore che è stata ripagata immediatamente con un esordio da 1° posto nella classifica dei vinili più venduti. A distanza di una settimana dall’esordio in vinile l’album è uscito anche in cd e digitale. Anticipato dal singolo “Me la Godo”, l’album si compone di 12 tracce dallo stile originale e fresco, che confermano Bugo come uno degli artisti più interessanti della scena contemporanea italiana. 

Finalista di Musicultura, Artù sembra un personaggio di un altro mondo, fuori dagli schemi, un cane sciolto, schietto e sincero ma mai banale. Nel corso degli anni si è esibito in contesti sempre più prestigiosi, affiancando su grandi palchi artisti come Brunori Sas, Niccolò Fabi e Alessandro Mannarino. Con quest’ultimo è nato un legame artistico e di amicizia, che li ha condotti a comporre insieme il brano “Giulia domani si sposa” contenuto nel primo disco di Artù. Il cantautore romano, al secolo Alessio Dari, ha presentato al pubblico i brani del suo nuovo album “Tutto Passa”(pubblicato a maggio per Sony Music), con arrangiamenti studiati per l’occasione ma fedeli alle atmosfere aspre, amare e romantiche dei testi del disco, spaziando da un rock energico e graffiante che riprende a tratti un sound anni ’70 -’80, a ballad dalle sonorità romantiche, sempre in chiave rock.

 




Report live Diodato + Le Luci della Centrale Elettrica – Ex Dogana 2017




#Villa Ada incontra il mondo anche questa estate

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Anche questa stagione estiva 2017, Villa Ada incontra il mondo e la musica dell’estate romana.

FOOTER

La ventiquattresima edizione di “Villa Ada Roma incontra il mondo – Villaggi possibili” è pronta. Dopo il successo dei Suicidal Tendencies del 3 luglio e la magica performance di Ani DiFranco che ha stregato il pubblico martedì scorso, il Festival torna ad animare le serate della Capitale fino al 14 agosto con la direzione artistica dell’Arci di Roma, che per oltre 20 anni si è impegnata a trasformare l’isola del laghetto di Villa Ada nel simbolo della cultura e dell’intrattenimento estivo romano. Per quarantuno giorni, sette giorni su sette, dal pomeriggio fino a tarda notte, il cuore verde di Roma batterà a ritmo di concerti, performance, dibattiti e degustazioni, con attività che spaziano dai campus estivi ai workshop. Senza dimenticare D’ADA Park, l’area ad accesso libero e gratuito con musica live, mostre e reading. Novità assoluta di quest’anno la proposta di numerosi spettacoli teatrali attraverso un’armonica unione tra teatro sperimentale, azioni performative, critica e impegno sociale. Un cartellone musicale selezionato con cura e attenzione, ma soprattutto un programma variegato e multidisciplinare che vuole mettere al centro la parola cultura, accessibile a tutti e con una convinta adesione alle logiche del no profit, è la spinta propulsiva di questa edizione. Da cui parte la scelta del tema “Villaggi possibili”, un concetto ibrido tra la società aperta di Karl Popper e il villaggio globale di Marshall McLuhan. Il villaggio esiste in virtù della cooperazione fra le persone che lo popolano, grazie alla loro interazione e socialità. Questo vuole essere “Roma Incontra il Mondo”: un punto di incontro e riferimento tra i cittadini del mondo e le loro culture, una manifestazione la cui forza si evidenzia prima di tutto nella coralità, nelle pratiche di inclusione, sostenibilità ambientale e  approfondimento. I più apprezzati nomi della scena musicale italiana e internazionale arricchiscono la line up di quest’anno, che si arricchirà di nomi in via di conferma. Il 6 luglio arriva la leggendaria band Sun Ra Arkestra. Fondata negli anni ’50 da una delle figure più discusse ed eclettiche del jazz moderno – Sun Ra – arriva a Villa Ada diretta magistralmente dal suo storico braccio destro: Marshall Allen (1924) che si unì all’Arkestra nel 1958. Il 7 luglio è la volta de La Batteria e l’8 “This is rap”, la storia del rap italiano in una sera, una data indimenticabile che vedrà sullo stesso palco: Good Old Boys, Colle Der Fomento, Kaos One & Dj Craim, Lucci Brokenspeakers, Dj Ceffo BrokenSpeakers, Egreen, DJ P-Kut, Aliendee The Humanoid Beatbox Musician, DJ Stile, Baro. Il 10 luglio torna in Italia una delle band Post Rock più amate nel nostro paese, gli irlandesi God Is An Astronaut, senza ombra di dubbio una delle migliori realtà europee nel loro genere. Il 12 è la volta di One Dimensional Man: terminato il tour di promozione dell’ultimo album del Teatro degli Orrori, Pierpaolo Capovilla e Franz Valente insieme a Carlo Veneziano hanno ridato vita a questo progetto nato nel 1996. Sul palco di Villa Ada suoneranno nuove canzoni non ancora registrate su disco insieme ai brani che ripercorrono le tappe artistiche più significative della storia della band. Nella stessa sera sul palco un’icona assoluta della musica underground, l’ex Cccp Giorgio Canali  che, con i Rossofuoco,  presenta l’ultimo album Perle per porciGiovedì 13 luglio ci sono i Baustelle con il loro settimo – acclamatissimo – album in studio, L’amore e la violenza. Il 14 luglio spetta a Femi Kuti scaldare la notte romana, tra i più autorevoli ambasciatori della cultura africana. Figlio maggiore del rivoluzionario musicista, attivista e pioniere dell’afrobeat Fela Kuti, i suoi dischi raccontano una storia fatta di passione, fuoco ed energia. Il 15 luglio è la data del festival Thalassa W/ Futuro antico; il 16 c’è Ky-mani Marley; il 17 luglio è la volta dei Matmos, il sorprendente duo elettronico formato a San Francisco a metà degli anni ‘90 da M.C. Schmidt e Drew Daniel con all’attivo collaborazioni con Bjork, Terry Riley, gli Wire. Il loro è stato sin dall’inizio un coerente e progressivo studio sonoro sull’uso di suoni organici, una vera e propria ‘musique concrète’ in versione pop, unita a matrici ritmiche radicate nel pop elettronico.

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Il 18 arriva il talento creativo di Bugo, con il suo stile diretto e originale. Tra i cantautori più interessanti del panorama italiano, con l’album Nessuna scala da salire ha esordito al primo posto della classifica ufficiale Fimi di vendita dei vinili. Nella stessa sera il concerto di Artù, cantautore romano fuori dagli schemi: ironico, pungente e mai banale. Il 20 luglio sale sul palco il giovane rapper – classe 1991 – di scuola romana Mezzosangue e il 21 dall’Inghilterra atterra a Roma l’elettronica del duo di Manchester Demdike Stare e Blanck Mass con il suo ultimo album “World Eater”, di casa Sacred Bones. Il 24 è in calendario una grande icona della scena reggae mondiale, Luciano Messenjah mentre il 25 è la volta di Paolo Benvegnù e  Motta. Artista della parola suonata, uno dei migliori autori in circolazione, Benvegnù dopo lo scioglimento degli Scisma ha proseguito con successo una carriera artistica solista costellata di importanti collaborazioni, aggiungendovi anche quella di produttore artistico. A marzo è uscito “H3+”, album che conclude il suo profondo viaggio in tre dischi all’interno dell’anima. Dopo il sold out – oltre 3.000 i paganti – del concerto di fine tour all’Alcatraz di Milano e la partecipazione al Concerto del Primo Maggio di San Giovanni, Motta, cantautore Targa Tenco 2016, è pronto a conquistare nuovamente Roma. Il 26 sarà la volta dei Wire, la leggendaria band inglese che dal punk di stampo atipico ha saputo evolvere per prima nella new wave, festeggia 40 anni di carriera presentando al pubblico romano l’ultimo album Silver/Lead’ uscito il 31 marzo scorso. Il 28 luglio Radio Rock, la storica radio romana punto di riferimento per gli amanti del rock nazionale e internazionale, festeggia il suo 33esimo anno di attività. Non mancano poi gruppi oggetto di una venerazione cittadina viscerale: l’Orchestraccia è sul palco il 30 luglioA dare il via ad agosto ci pensano i Fast Animals And Slow Kids con la loro musica fatta di esperienze, appunti, ricordi e sensazioni, nella stessa serata Edda ovvero è la storia del rock in Italia. A lungo cantante dei Ritmo Tribale, storico gruppo milanese nato sul finire degli anni ’80, è tornato sulle scene da solista nel 2009 dopo un lungo e travagliato periodo di ritiro. A febbraio è uscito “Graziosa Utopia”, il suo ultimo album: un disco maturo e denso, dalle mille suggestioni, provocazioni e armonie, che gli è valso una candidatura come miglior album al premio Tenco 2017.

A seguire il 2 agosto The Heliocentrics, il collettivo britannico che sviluppa e rivitalizza il concetto di cosmic jazz presenta l’ultimo capolavoro A World Of Masks uscito lo scorso 26 maggio. Si prosegue il 3 con Nada, la musa della musica indipendente italiana, che presenterà L’amore devi seguirlo, il suo ultimo album uscito a gennaio, e il 4  con la Dark Polo Gang, il fenomeno trap del momento che colleziona milioni di visualizzazioni su Youtube e ha pubblicato il 23 giugno l’attesissimo TWINS, anticipato dalla hit “Caramelle”. E ancora, il 5 gli Otto Ohm, per un concertone che celebrerà il ventannale della band, e il 9 i due mostri sacri della techno Von Oswald e Atkins.

L’apertura del cartellone teatrale – caratterizzata da contenuti politici ed etici uniti alla piena fruibilità per un pubblico di tutte le età – è affidata all’estro di Antonio Rezza e Flavia Mastrella. Presentano gli ultimi due successi in esclusiva romana con una doppia data: Fratto-X il 19 luglio seguito il 27 luglio dall’acclamato Anelante, l’uomo che esiste nel suo struggimento. Il 23 luglio, l’attualità a servizio del messaggio artistico con Marco Travaglio in scena con il suo ultimo successo SLURP Lecchini, cortigiani & penne alla bava al servizio dei potenti che ci hannorovinati, il recital teatrale, tutto da ridere per non piangere, con l’aiuto dell’attrice Giorgia Salari e la regia di Valerio Binasco.

Chiude il mese, il 31 luglio, L’improvvisatore, da dove nascono i comici di e con Paolo Rossi e con Emanuele Dell’Aquila e Alex Orciari. Il nuovo spettacolo del mattatore milanese gioca sul confine tra un’autobiografia teatrale non autorizzata e un quasi manuale sulla professione del comico. Il 7 agosto calca le scene Sabina Guzzanti con la versione estiva del suo ultimo lavoro, COME NE VENIMMO FUORI, proiezioni dal futuro. Un monologo satirico esilarante nato da approfondite ricerche sul sistema economico post-capitalista o neoliberista su cui l’autrice sta lavorando già da qualche anno.

 

3 Luglio SUICIDAL TENDENCIES 4 Luglio ANI DIFRANCO 6 Luglio SUN RA ARKESTRA 7 Luglio LA BATTERIA 8 Luglio THIS IS RAP 10 Luglio GOD IS AN ASTRONAUT 12 Luglio ONE DIMENSIONAL MAN + GIORGIO CANALI & ROSSOFUOCO 13 Luglio BAUSTELLE 14 Luglio FEMI KUTI 15 Luglio THALASSA FEST 16 Luglio KY-MANI MARLEY 17 luglio MATMOS 18 Luglio BUGO + ARTÙ 19 Luglio REZZA/MASTRELLA  20 Luglio MEZZOSANGUE 21 Luglio BLANCK MASS E DEMDIKE STARE 23 Luglio MARCO TRAVAGLIO 24 luglio LUCIANO MESSENJAH 25 Luglio MOTTA + PAOLO BENVEGNÙ 26 Luglio WIRE 27 Luglio REZZA/MASTRELLA 28 Luglio FESTA RADIO ROCK 30 Luglio ORCHESTRACCIA 31 Luglio PAOLO ROSSI 1 Agosto FAST ANIMALS AND SLOW KIDS + EDDA 2 Agosto THE HELIOCENTRICS  3 Agosto NADA 4 Agosto DARK POLO GANG 5 Agosto OTTO OHM 7 Agosto SABINA GUZZANTI 9 Agosto VON OSWALD E ATKINS.. E tanti altri in via di conferma.




Report live Cristina Donà – Ex Dogana a Scalo San Lorenzo




“Gang Bank”: perchè i nostri soldi sono i loro. Uno spettacolo di Gianluigi Paragone.

Gianluigi Paragone, giornalista, conduttore televisivo e radiofonico, denuncia i legami tra politica e finanza che svuotano la democrazia ed il nostro portafoglio… se credi che tutto ciò non ti riguardi, sbagli!

Monica Melani, creatrice del metodo MelAjna e direttrice del Mitreo, da oltre 30 anni fa ricerca sulle dinamiche fisiche e metafisiche del processo creativo. L’artista effettuerà il ritratto foto-energetico di Gianluigi Paragone, che entrerà a far parte di un progetto di arte sociale e partecipativa chiamato “L’energia trasformatrice di Corviale”.

Per Gianluigi Paragone questa è la sua “prima” a Roma.

Posti limitati.

Info e prenotazioni: 334 2276717 – gangbankevento@gmail.com

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#rinogaetanoday: Aida, la democrazia e chi ce l’ha

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In una Roma ancora in lutto per l’uscita di campo del Capitano e per la recentissima perdita dell’attore Thomas Milian, si celebra un’altra ricorrenza cara ai romani. La morte di Rino Gaetano – avvenuta il 2 giugno 1981, a seguito di un incidente stradale nelle vie di Montesacro – coincide quest’anno con il quarantennale dall’uscita del terzo EP del cantautore calabrese, Aida. Roma alza i cori e le grida al cielo: “Olè! olè olè olè,Rino, Rino” durante le cinque ore di concerto del Rino Gaetano Day, il raduno nazionale organizzato dalla Rino Gaetano Tribute band e dall’Associazione culturale “Rino Gaetano”.

La Rino Gaetano Band e Dino Giarrusso, presentatore della serata

La Rino Gaetano Band e Dino Giarrusso, presentatore della serata

Ad aprire il concerto il gruppo romano La Scelta. Ad accompagnare la band ufficiale, la Rino Gaetano Band, come ospiti e per la prima volta sul palco di Piazza Sempione, i Sei Ottavi, fiancheggiati da Artù e da David William Caruso – voce de I Vinile. Per i non udenti, presenti anche due interpreti del linguaggio LIS  ad interpretare i testi più amati. Ospiti d’onore il “Barone”, proprietario del bar frequentato da Rino Gaetano e citato in “Tu, forse non essenzialmente tu”: “e vado dal Barone ma non gioco a dama/ e bevo birra chiara in lattina”. Sul palco anche Andrea Rivera, con la sua saga di giochi linguistici, Enrico Gregori, critico musicale e amico del cantautore, autore di diversi libri musicali.

I Sei Ottavi

I Sei Ottavi

A presentare il concerto, Dino Giarrusso, giornalista e inviato de Le Iene. Evento gratuito per tutti, pubblico e artisti, staff e organizzatori. Unico obiettivo: diffondere una musica ancora attuale, condivisa e cantata da un pubblico di ogni età, che racconta l’Italia del passato e del presente.

 

I Sei Ottavi

I Sei Ottavi e la Rino Gaetano Band

Video e articolo: Elisa Longo

Foto: Luca Allegrezza




Modì in concerto

In occasione della fine dell’anno scolastico, l’I.C. Regina Margherita sarà coinvolto con la partecipazione delle classi VB, IIIA, IIIB ad un concerto musicale dove gli alunni delle suddette classi si esibiranno nel coro per accompagnare l’artista Giuseppe Chimenti, in arte Modì.

Il cantautore presenterà in anteprima il nuovo disco, ispirato ad alcune opere d’arte del Surrealismo, raccontate come fossero storie di tutti i giorni. Il messaggio insito nella manifestazione è “non bisogna educare all’arte, ma è l’arte che deve educare”, in quanto l’arte di per se’ ha un suo messaggio educativo a prescindere da significati e interpretazioni.

Il progetto prevede altresì l’approfondimento delle opere pittoriche trattate dal cantautore e lo studio degli artisti surrealisti citati nelle canzoni.

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A scuola di Resistenza, il fumetto è tutta un’altra storia

Evviva il 25 Aprile!

SPOT, la Scuola Popolare di Torpignattara presenta “La battaglia” di Nikolay Pavlyuchkov

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Da Torpigna con furore, per festeggiare i 90 anni del quartiere. La  Scuola popolare di Torpignattara, sorta due anni fa nel quartiere ha aperto le porte alla Storia attraverso il fumetto. L’indagine riguarda un personaggio noto ai residenti: un campo sportivo, in passato, ed un parco giochi, tutt’oggi, sono chiamati dedicati a Giordano Sangalli. Ed ha coinvolto i ragazzi che hanno partecipato al workshop Nuvole resistenti con il fumettista Alessio Spataro.

Il parco si trova in quella lingua di terra che collega Torpignattara con il Quadraro, che costeggia le Vigne Alessandrine, lungo l’Acquedotto alessandrino. Stefania Ficcacci è una storica che crede fermamente nella custodia della memoria e ribadisce: «Sapevamo molto poco. Il modo per immaginare questa storia, l’abbiamo affidato a chi poteva immaginare attraverso la matita. Abbiamo chiesto ad Alessio Spataro di coordinare un laboratorio che raccogliesse i giovani interessati. Abbiamo lasciato che l’arte interpretasse il canovaccio storico che avevamo».

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Parco Giordano Sangalli, nel quartiere Torpignattara, periferia est di Roma

Giordano Sangalli, nato il 7 gennaio 1927 è morto nel 1944, a soli 17 anni, durante la cosiddetta “Pasqua di sangue”. Le truppe nazifasciste rasero al suolo il Monte Tancia, un luogo che veniva considerato sicuro dai partigiani e dai civili, protetto perché era un comando importante della Resistenza italiana dove si erano rifugiati molti partigiani di Torpignattara e dei quartieri limitrifoli. Ma i partigiani, si sa, sono persone comuni, come tutti, prima di morire. Non hanno documenti o fotografie nelle loro schede anagrafiche. Ci si è chiesti, allora, che volto avesse questo ragazzo. Nessun documento ricordava la sua memoria da civile: era un ragazzo come un altro.

Nikolay Pavlyuchkov, 28 anni, è il ragazzo di origini russe che nel workshop Nuvole Resistenti ha avuto l’opportunità di creare Giordano Sangalli. Con la matita e i colori. Nikolay racconta:

«Ho iniziato a documentarmi su quel periodo, su alcuni libri di storia, così ho potuto capire come era la vita di chi combatteva il fascismo. Poi, mi sono soffermato sulle mode dei ragazzi e ho provato a creare un’immagine che perlomeno ricordasse un partigiano. Ho iniziato con piccoli particolari, poi i personaggi. Ho tratto ispirazione dalla foto di un partigiano e ho lavorato molto sulle divise dei militari».

Il fumetto rappresenta, quindi, un tentativo “cartaceo” di un recupero di memoria. Stefania ricorda l’altro tentativo, quello non cartaceo: la recente istallazione di alcune pietre d’inciampo, poste lungo via dell’Acqua Bullicante e via di Torpignattara, in onore di sei partigiani morti alle Fosse Ardeatine: «Un’altra forma d’arte come espressione della storia, sono delle vere pietre d’ottone con data di arresto e data di morte dei partigiani»  ribadisce Stefania Ficcacci.

«È un fumetto storico, comincia nel 1944 e finisce dopo due anni» afferma l’ideatore. «Gli sono stato molto dietro per poter realizzare un buon prodotto e la qualità era alta» afferma l’insegnante Spataro. Un modo per rievocare la memoria di un quartiere che rappresenta il cuore nevralgico di una città che ha portato le stigmate dei suoi morti per tanti anni e che non vuole dimenticare. Il fumetto si apre con una tavola che rappresenta un angolo di Torpignattara. Chi saprebbe riconoscerlo?

Un percorso che passa dalla ricerca alla carta, poi all’asfalto. A coronare l’evento, la presentazione degli altri lavori provenienti dal workshop Nuvole resistenti, prodotti dal gruppo delle giovanissime allieve del corso di fumetto curato da Alessio Spataro: Caterina Fatarella (12anni), Veronica Fazio (24anni), Alessia Maggiora Vergano (17 anni). Ovvio: l’angolo è quello che fa incontrare la via Casilina e via di Torpignattara, con il tram che va verso Porta Maggiore.

Pubblicato anche: https://romaitalialab.it/