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Legge di Stabilità 2015: una spinta per riqualificare le periferie

La Legge di Stabilità approvata in extremis pochi giorni prima di Natale contiene al suo interno una importante misura per riqualificare le periferie delle nostre città. Andiamo ad analizzarne rapidamente gli aspetti principali.
All’interno della manovra 2015 viene predisposto un Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate: è infatti previsto che i Comuni elaborino progetti di riqualificazione costituiti da un insieme coordinato di interventi diretti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale, e entro il 30 giugno 2015 li trasmettano alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
Nel testo di legge viene disciplinata la procedura per la selezione dei progetti comunali da inserire nel Piano, la stipula di convenzioni o accordi di programma con i Comuni promotori dei progetti medesimi, la trasmissione di dati e informazioni finalizzate al monitoraggio degli interventi. L’insieme delle convenzioni e degli accordi stipulati costituisce il Piano.

I Comuni che intenderanno presentare progetti di riqualificazione delle aree periferiche dovranno fornire, secondo quanto esposto nell’emendamento, la seguente documentazione:
– relazione degli interventi con tavole illustrative ed elaborati tecnici;
– documentazione comprovante lo stato di progettazione e il cronoprogramma attuativo;
– quadro tecnico-economico e piano economico contenente le risorse economiche pubbliche e quelle cofinanziate;
– schede relative agli interventi privati con definizione delle risorse impiegate e le modalità di affidamento lavori.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione dei progetti si terrà conto dei seguenti elementi: capacità di ridurre il disagio abitativo e il degrado sociale, miglioramento del decoro urbano, in particolar modo per ciò che concerne il riuso e la rigenerazione dell’edificato, tempestività cantierabilità dell’intervento ed in ultima istanza e coinvolgimento di capitali privati oltre che pubblici.

In ultima istanza, all’interno della Legge di Stabilità, viene istituito il Fondo per l’attuazione del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate, a decorrere dall’esercizio finanziario 2015 e fino al 31 dicembre 2017, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze. Questo contiene le somme da trasferire alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. A tal fine è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2015 e 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017.

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Assemblea Generale Zero Waste Lazio

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Sabato prossimo 10 gennaio h 10 – PRESSO UNA SALA NEI PRESSI DELLA METRO A CHE SARA’ COMUNICATA A BREVE GIRO per la convocazione della ASSEMBLEA GENERALE ZERO WASTE LAZIO in relazione ai recentissimi ed importanti passi avanti fatti il 16 dicembre in Campidoglio con l’approvazione della Delibera “Roma verso Rifiuti Zero”, di cui invio il testo ufficiale in allegato, che comporterà per il 2015 un grosso lavoro di costruzione del PERCORSO PARTECIPATO CITTADINO …..

– con la costruzione insieme alle associazioni territoriali ed alle istituzioni dei 15 OSSERVATORI RIFIUTI ZERO MUNICIPALI, e dell’OSSERVATORIO CENTRALE RIFIUTI ZERO,

– con la predisposizione della relazione per il progetto RomaRiusa 2014 in vista del nuovo ciclo di appuntamenti per il 2015 in TUTTI I MUNICIPI, collegato ai nuovi progetti di ECO-PARCHI in vari Municipi di Roma,

– con la previsione di nuovi SEMINARI di formazione, ASSEMBLEE di quartiere e di Municipio,

Per realizzare questo imponente lavoro abbiamo ora bisogno della DISPONIBILITA’ DI VOI TUTTI A COSTRUIRE IL FUTURO DI ROMA , partendo ovviamente dalla necessità che Zero Waste Lazio si dia una STRUTTURA OPERATIVA ADEGUATA ai vari progetti di cui ognuno di voi potrà dedicare parte del proprio tempo.

L’Ordine del giorno è riassumibile quindi nei seguenti punti:

1) Delibera “Roma verso Rifiuti Zero”: prospettive di lavoro per il 2015 e rapporto con il Movimento Legge Rifiuti Zero

2) Approvazione della relazione da inviare all’ass.re Estella Marino sul progetto RomaRiusa 2014, valutazioni sul progetto 2015 e sulla costituzione di Zero Waste Lazio in ONLUS ai fini della gestione di vari progetti

3) Informazione sul percorso del Progetto Europeo – Horizon 2020 in fase di definizione con Enea – Università – RomaCapitale e tanti altri soggetti in Italia ed in altri paesi europei

4) Rinnovo cariche sociali del Consiglio Direttivo e del presidente – segretario – tesoriere (scadute dal 6 dicembre 2014)

4) Varie ed eventuali




Rifiuti: “No” del TAR al ricorso di Cerroni, ora parta riqualificazione della Valle Galeria

Sulla vicenda di Monti dell’Ortaccio il TAR del Lazio ha, finalmente, messo la parola fine, respingendo il ricorso presentato dalla società di Manlio Cerroni, patron di Malagrotta, e scongiurando, una volta per tutte, il perocolo che quell’area possa in qualche modo divenire discarica: una vittoria dei cittadini, il riscatto di un territorio che oggi ha bisogno di riqualificazione e di essere restituito alla città. – Lo dichiara Emanuela Mino, Presidente del Consiglio del Municipio XI.

Erano iniziati in gran segreto, ben prima del 2012, le operazioni di preparazione e scavo di una cava a Monti dell’Ortaccio che copriva in realtà la realizzazione di un sito alternativo dove sversare i rifiuti indifferenziati in sostituzione  dell’ormai colma discarica di Malagrotta, distante uno scarso centinaio di metri. Operazioni e scavi del tutto irregolari, effettuati fino ad arrivare alla falda acquifera tanto da far emergere un laghetto naturale, tuttora presente. Operazioni illecite come sostenevano da tempo i cittadini e smascherate, nel Settembre del 2012, dal Municipio XI e dalla Polizia di Roma Capitale che avevano sorpreso mezzi ad operare movimentazioni di terra e che avevano proceduto al fermo dei lavori ed alla denuncia alla Magistratura. Il fine di tutto questo era criminale, si puntava sulla totale inerzia delle Istituzioni, bloccate nel rimpallo di responsabilità tra l’allora Sindaco Alemanno e la Presidente della Regione Polverini sul dove fare la nuova discarica, per gettare Roma nell’emergenza e creare al contempo la “soluzione”: un meccanismo criminale smascherato dalla Procura.

Nonostante il parere tecnico contrario della Conferenza dei Servizi e la contrarietà politica espressa dal Municipio, dall’Assemblea Capitolina e dal Consiglio Regionale del Lazio, il 27 dicembre del 2012 il sito di Monti dell’Ortaccio aveva comunque ottenuto l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), dall’allora Commissario all’emergenza rifiuti romana, Goffredo Sottile per la realizzazione di una discarica provvisoria di 36 mesi. Tale autorizzazione era poi stata revocata tramite una determinazione della Regione Lazio (la n. G02364 del 28/02/2014) sia per l’assenza di adeguate garanzie finanziarie, sia perchè il sito non era considerato adatto dal punto di vista idrogeologico. Manlio Cerroni ha impugnato questa decisione ma, il TAR del Lazio il 29 Dicembre del 2014 ha respinto il ricorso, mettendo definitivamente la parola fine a questa annosa vicenda.

Nel frattempo, il Sindaco Marino si è insediato e nel Settembre 2013 ha provveduto alla chiusura di Malagrotta, escludendo Cerroni dalla  gestione romana dei rifiuti ed anticipando la Magistratura che, nel Gennaio del 2014, ha provveduto all’arresto dello stesso Cerroni con l’accusa, tra l’altro, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti. La città, adesso, seppur con fatica, sta andando verso una gestione del ciclo dei rifiuti che fa a meno di discariche ed inceneritori e che investe sul riciclo, il riuso e sulla raccolta differenziata estendendo sempre a più zone il “porta a porta”. Passaggi questi che sono andati avanti grazie ad un cambio di management di AMA ed alla dotazione di nuovi strumenti come quelli previsti nella delibera “Roma verso Rifiuti Zero”, approvata prima di Natale dall’Assemblea Capitolina.




Progetto ecopark a Corviale

zero wasteprogetto di Eco-parco a Roma, proposta innovativa da inserire nell’ambito del concorso internazionale per la Rigenerazione di Corviale che sarà presentato da ATER Roma

progetto di ecopark a corviale




Le deleghe della nuova giunta di Roma

giunta_marino_bis_d0Ignazio Marino

Sindaco

Il Sindaco presiede la Giunta Capitolina, ne promuove e coordina l’attività ed esercita le competenze nelle materie per le quali non sono affidati specifici compiti agli Assessori.

In particolare, per quanto attiene:

– alle relazioni internazionali;

– al cerimoniale capitolino;

– alle problematiche per la sicurezza;

– alla Polizia Locale;

– al decentramento amministrativo;

– alla candidatura alle olimpiadi “roma 2024”.

Ferme restando le prerogative di cui all’art. 50, comma 8 del TUEL, in materia di nomina, designazione e revoca dei rappresentanti di Roma Capitale presso enti, aziende e istituzioni, al Sindaco compete altresì la promozione di progetti speciali e la valorizzazione del patrimonio capitolino.

Vicesindaco ed Assessori

Luigi Nieri

Personale, lavoro e periferie

– Politiche del personale e tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro;

– Autoparco;

– Rapporti con il garante dei diritti delle persone private della libertà personale;

– Politiche attive del lavoro e della formazione professionale;

– Centri di orientamento al lavoro e centri di formazione professionale;

– Miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro;

– Attività finalizzate al dialogo sociale e alla tutela dell’occupazione;

– Politiche delle periferie: autopromozione sociale; coordinamento generale della politica capitolina per le periferie; interventi in aree di degrado.

Alessandra Cattoi

Patrimonio, politiche UE, comunicazione e pari opportunità

– Patrimonio, ad eccezione dell’Edilizia Residenziale Pubblica;

– Definizione e verifica degli indirizzi gestionali a “Risorse per Roma S.p.A.” limitatamente all’attività di valorizzazione del patrimonio immobiliare;

– Diritti civili e promozione delle pari opportunità;

– Coordinamento attività per le relazioni con l’UE;

– Sponsorizzazioni e mecenatismo;

-Comunicazione;

– Grandi eventi.

Giovanni Caudo

 Rigenerazione urbana
– Rigenerazione e riqualificazione dell’edificato;
– Politiche della programmazione e pianificazione del territorio e riqualificazione urbana;
– Attuazione strumenti urbanistici ed edilizia privata;
– Attuazione dei piani di assetto delle aree ferroviarie;
– Progetti Metropolitani;
– Condono edilizio e lotta all’abusivismo edilizio;
– Politiche di sviluppo del litorale;
– Programmazione e attuazione del Sistema Direzionale Orientale;
– Definizione e verifica indirizzi gestionali a “Risorse per Roma s.p.a” limitatamente ai servizi urbanistico-territoriali e relativi al condono edilizio.

Francesca Danese

 Politiche sociali, salute, casa ed emergenza abitativa
– Politiche sociali e dei servizi alla persona;
– Diversamente abili e non autosufficienza;
– Politiche per la promozione della salute;
– Atti connessi al trattamento sanitario obbligatorio;
– Piano per l’inclusione sociale dei migranti;
– Indirizzi gestionali sull'”Agenzia capitolina sulle tossicodipendenze”;
– Politiche abitative;
– Patrimonio destinanto all’edilizia residenziale pubblica (Erp);
– Housing sociale;
– Interventi per fronteggiare l’emergenza abitativa e servizi di assistenza alloggiativa.

Guido Improta

 Trasporti, mobilità e rapporti con l’Assemblea Capitolina
– Politiche della mobilità;
– Piano della mobilità ciclabile;
– Piano del traffico, dei parcheggi e del pedone;
– Indirizzi per l’impiego operativo del G.I.T.;
– Rapporti con le “Ferrovie dello Stato S.p.A.”;
– Definizione e verifica indirizzi gestionali ad “A.T.A.C. S.p.A.”, a “Roma Servizi per la Mobilità S.r.l.” e a “Roma Metropolitane s.r.l.”;
– Rapporti con l’Assemblea Capitolina.

Marta Leonori

 Roma produttiva e Città Metropolitana
– Politiche del commercio, dell’industria e dell’artigianato;
– Affissioni e pubblicità;
– Sportello unico delle attività produttive, incluse le attività ricettive marchio “Roma”;
– Innovazione tecnologica e reti informative;
– Politiche agro-alimentari;
– Iniziative per Expo 2015;
– Promozione e coordinamento eventi nel settore della moda;
– Definizione e verifica indirizzi gestionali al “Centro Ingrosso Fiori s.p.a.”, a “Investimenti s.p.a.” e al “Car S.C.p.A.”;
– Rapporti con la Città Metropolitana.

Giovanna Marinelli

Cultura, creatività, promozione artistica e turismo
– Politiche per la cultura e la creatività;
– Sovrintendenza Capitolina ai beni culturali;
– Toponomastica;
– Definizione e verifica indirizzi gestionali all’azienda speciale “Palaexpò”, all’ “Istituzione Biblioteche”, alla Fondazione “Musica per Roma” e a “Zétema Progetto Cultura s.r.l”
– Politiche del turismo.

Estella Marino

Ambiente e rifiuti

– Politiche ambientali e del verde;

– Rifiuti e risanamento ambientale;

– Indirizzi e iniziative per il contenimento dell’inquinamento acustico e per la tutela della qualità dell’aria;

– Indirizzi e iniziative in materia di tutela della qualità dell’acqua;

– Iniziative per il contenimento dell’inquinamento derivante da sorgenti elettromagnetiche;

– Tutela e benessere degli animali;

– Servizi funebri e cimiteriali;

– Definizione e verifica indirizzi gestionali alla Fondazione “Bioparco” e all’ “Ama”.

Paolo Masini

Scuola, Università, politiche della memoria, sport, politiche della qualità della vita e partecipazione attiva dei cittadini. 

– Politiche educative e scolastiche;

– Asili nido;

– Politiche di promozione della famiglia e dell’infanzia;

– Politiche giovanili e rapporti con le Università;

– Politiche della memoria;

– Dialogo interreligioso;

– Promozione del benessere dei cittadini e politiche della qualità della vita;

– Tempi e orari della città;

– Partecipazione attiva dei cittadini;

– Politiche dello sport;

– Sviluppo e valorizzazione dell’impiantistica sportiva.

Maurizio Pucci

Lavori Pubblici, infrastrutture, manutenzione urbana, protezione civile e progetti speciali                                                                       

– Politiche dei lavori pubblici;
– Manutenzione urbana;
– Attuazione delle zone “O” e opere a scomputo;
– Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli spazi pubblici e aperti al pubblico;
– Consorzi stradali;
– Interventi e progetti per il decoro urbano;
– Protezione civile, interventi per fronteggiare gli effetti di avversità naturali;
– Progetti speciali.

Alfonso Sabella 

Legalità, trasparenza, contratti, appalti, beni confiscati alla mafia e contrasto all’usura

– Politiche per la legalità, l’integrità e la trasparenza nell’Amministrazione Capitolina e negli Enti controllati;

– Monitoraggio di appalti pubblici e contratti;

– Punti Verde Qualità;

– Avvocatura;

– Beni confiscati alla mafia;

– Contrasto all’usura.

Silvia Scozzese

 Bilancio e razionalizzazione della spesa

– Politiche economiche, finanziarie e di bilancio;

– Politiche di razionalizzazione della spesa per l’acquisto di beni e servizi;

– Coordinamento strategico delle aziende speciali, delle istituzioni, delle società, degli enti e delle fondazioni a partecipazione capitolina;

– Sovrintendenza e controllo sulle società destinatarie di affidamenti in house;

– Definizione e verifica degli indirizzi gestionali a “Aequa Roma s.p.a.”, ad “ACEA s.p.a.”, a “Le Assicurazioni di Roma”;

– Definizione e verifica indirizzi gestionali all’azienda speciale “Farmacap”;

– Gestione e sviluppo dei dati statistici;

– Gestione del piano di Rientro ai sensi dell’art. 16 del decreto legge 6 marzo 2014, n. 16, conv. con mod. dalla legge 2 maggio 2014, n.68.

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Ripartire dall’esperienza di Corviale

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Intervista a Maria Grazia Bellisario, dirigente del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Ha promosso e coordina l’attività del Tavolo di concertazione istituzionale del progetto Corviale che opera attraverso l’attiva partecipazione dell’ Associazione Corviale Domani e che dà attuazione all’atto d’ intesa sottoscritto nel 2013 dai Municipi e gli Assessorati di Roma Capitale, dalla Regione Lazio, con l’ATER Roma e l’Ente Roma Natura, dalle Università di Roma e del Molise, dal CESV, dal Forum del Terzo Settore, da Federculture e da altre istituzioni e associazioni di settore.

 “Come vede il progetto di Corviale nell’attuale fase?”

Maria Grazia Bellisario: <<Il progetto Corviale si arricchisce costantemente di nuove significative tessere del mosaico che si va costruendo insieme da oltre tre anni, grazie alla collaborazione tra istituzioni, associazioni e rappresentanze dei cittadini, per fare realmente del Quadrante Corviale a Roma un luogo “intelligente, sostenibile, inclusivo”. Importanti contributi emergono in tale direzione anche dal seminario La Miniera di Corviale, tenutosi il 4 dicembre u.s. presso la sede del CESV di Roma, in preparazione del nuovo Forum della primavera 2015. La ricerca e il confronto tra i diversi soggetti che accompagnano il percorso delineato con l’atto d’intesa del novembre 2013, vede il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo condurre lo sviluppo del progetto avvalendosi del contributo prezioso di idee, sensibilità ed esperienza offerto da anni dalla comunità territoriale, innanzitutto attraverso l’Associazione Corviale Domani, ma anche dell’apporto progettuale della ricca compagine di soggetti che sono, nei diversi ruoli, anch’essi espressione della più ampia comunità dei cittadini.>>

Quindi vede buone prospettive per il lavoro cominciato già nel lontano 2008?

<<Il lavoro sulla periferia urbana di Corviale prosegue con determinazione il suo cammino, arricchendosi di contributi e risultati concreti, primo fra tutti, il via libera ai finanziamenti che la Regione Lazio ha confermato e che oggi consentiranno lo svolgimento di un concorso di progettazione internazionale per la realizzazione degli interventi di riqualificazione del complesso architettonico e del territorio nel quale s’inserisce. Rispetto al lavoro fatto dai diversi soggetti riuniti nel Tavolo di concertazione, che ha visto scambiarsi nelle scorse due edizioni del Forum Corviale 2012 e 2013 un piano di lavoro a scala europea, emergono elementi che confermano come la cultura, nei sui diversi aspetti e declinazioni, sia fulcro centrale del dibattito in corso.Oggi, grazie anche al riconoscimento di valore dell’edificio e del suo contesto paesaggistico sostenuto dal MiBACT, viene definito il piano che darà avvio alla rigenerazione del quartiere, in un’ottica di ricucitura di brani di città e funzioni che vuole favorire le interconnessioni con la restante parte della città.>>

Come vede all’interno del progetto il ruolo delle Pubbliche Amministrazioni?

<<Emerge l’esigenza che le amministrazioni pubbliche si pongano in condizioni di ascoltare e cogliere dalle esperienze in corso la progettualità che proviene dai nuovi soggetti della produzione culturale, dalle espressioni di giovani e creativi in generale che dovranno animare i processi di riqualificazione e rigenerazione in corso da parte delle diverse amministrazioni territoriali.Proprio in questo periodo il MiBACT sta affrontando una nuova riflessione sui propri compiti istituzionali e sulla conseguente riorganizzazione che vedrà – anche grazie alla costituzione di una rinnovata direzione generale per il contemporaneo e le periferie urbane – una più ampia e specifica attenzione dedicata alle tematiche delle periferie e delle sue dinamiche sociali. Quella su cui oggi ci confrontiamo è una nuova opportunità e un esempio di collaborazione a più voci su aspetti che legano l’uso del territorio e l’organizzazione sociale delle nostre città. Un tema complesso, necessariamente e dichiaratamente multidisciplinare, che ci impegna a tutti i livelli a interrogarci anche rispetto alle nuove forme di aggregazione e gestione istituzionale, a partire dal tortuoso percorso delle costituende città metropolitane.>>

Che ruolo vede per il Mibact nella rimodulazione degli spazi metropolitani?

<<Il confronto sui processi di rigenerazione urbana deve intrecciare le tematiche della cultura con quelle della coesione sociale, della sostenibilità ambientale come della gestione consapevole del patrimonio storico, di aggregazione, inclusione e partecipazione democratica, sempre nella ricerca innanzitutto di un benessere complessivo per la qualità della vita delle persone. Si tratta quindi di favorire quelle espressioni della creatività e della sensibilità contemporanea capaci di mantenere il rapporto equilibrato tra nuove realizzazioni e rispetto del patrimonio culturale e dell’ambiente naturale, dell’identità dei luoghi, secondo principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Qualità e sostenibilità dunque nella loro accezione più ampia, espressa nelle diverse componenti senza trascurarne la capacità attrattiva in termini di offerta turistica specialistica.>>

E il ruolo dell’Europa?

<<Stiamo confrontandoci con gli strumenti comunitari, con il loro carico di potenzialità e complessità. Studi, rapporti, raccomandazioni pubblicati nei vari Paesi europei indicano come le industrie creative possano svolgere un ruolo di fondamentale stimolo all’innovazione, spesso più di quanto le politiche pubbliche per la cultura riescano a riconoscere e comprendere.Per fortuna si va diffondendo un crescente interesse delle istituzioni per queste tematiche e all’operatività di molte città si vanno affiancando alcuni strumenti di livello nazionale. Nel nostro settore più di recente vanno dal cd decreto valore cultura del 2013 e da ultimo, ai riflessi del decreto cd art bonus del 2014. Il decreto Valore Cultura – e più, specificamente, l’art.6 dell’attuale legge del 7 ottobre 2013 n. 112 – seppure registri qualche rallentamento attuativo, ha aperto una significativa e positiva attenzione alle esigenze di libera espressione della creatività giovanile; oltre a rispondere a un’oggettiva carenza di spazi e opportunità per dare ospitalità alle attività d’arte, chiama a confrontarsi con le forme della gestione degli spazi stessi e con le numerose esperienze già in corso in ambiti nazionali e internazionali, spesso caratterizzate da percorsi difficili di occupazioni forzate o formalmente non regolate. I beni immobiliari afferenti allo Stato e agli enti locali, costituiscono una ricchezza straordinaria che risulta oggi avere modesti rendimenti, a fronte di alti costi di gestione. L’impegno del Ministero deve necessariamente svilupparsi in più direzioni per la qualità degli interventi di riqualificazione del territorio.>>

Come s’interfaccia tutto ciò col concorso per Corviale?

<<Poter condividere oggi la proposta di un concorso internazionale per Corviale ci porta ad attuare concretamente la selezione delle migliori soluzioni progettuali per il bene comune e a cercare una sponda forte e un sostegno all’offerta culturale che deve animare la partecipazione sociale, a partire dalle giovani generazioni. In sintesi, va confermandosi la piena volontà di sostenere questo percorso di rigenerazione e riqualificazione urbana che è anche sperimentale che delinea un modello trasferibile anche in altre realtà a vantaggio di tutti. Dobbiamo saper integrare saperi, esperienze, competenze, per cogliere la domanda che proviene dalla giovani generazioni, che nelle loro migrazioni spontanee, organizzate o di necessità, portano espressioni di culture ed esperienze diverse, per trovare soluzioni progettuali innovative che siano anche frutto dell’ascolto delle comunità di riferimento e di un lavoro partecipato aggiornato.Vanno perseguite soluzioni organizzative e gestionali che consentano nel tempo il permanere e l’efficacia dei risultati raggiunti attraverso la ricca progettualità già in corso da anni. E’ necessario coniugare la conoscenza e il rispetto dei luoghi e recuperare, nella misura possibile i messaggi e le identità tradizionali che gli stessi luoghi esprimono nella loro storia, collegando saperi e azioni positive che nel tempo diventano trasversali a più generazioni in un’ottica di gestione integrata del territorio e di scambi maggiori tra territori diversi. Anche il MiBACT è dunque chiamato oggi a un impegno crescente che affianchi e rafforzi le forme tradizionali della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale, per sostenere, incentivare, diffondere le esperienze di qualità, a vantaggio delle diverse comunità territoriali.Un percorso che può apparire complesso e tortuoso, in quanto passa per la cura della questione sicurezza, per la sensibilizzazione e la formazione, per le forme d’incentivazione e promozione. Ma è soprattutto un percorso comune: richiede il contestuale impegno degli amministratori pubblici, del sistema universitario nelle diverse discipline, degli Ordini professionali, del sistema delle associazioni e delle imprese. Dei cittadini tutti.>>




Farmer’s Market: a Corviale situazione opaca, si chiarisca e si rilanci il servizio

Il Farmer’s Market di Corviale, attivo in fase sperimentale da tre anni, permette ai residenti di poter acquistare prodotti agroalimentari a chilometro zero dai produttori locali: un’iniziativa che sta riscuotendo successo ma che ha un futuro incerto, da un lato per la mancanza di indicazioni chiare sulla gestione, sulla modalità di accesso degli operatori e su come l’iniziativa vuole essere portata avanti e dall’altro sul rispetto delle condizioni di legalità all’interno della struttura stessa. – Lo dichiara Emanuela Mino, Presidente del Consiglio del Municipio Roma XI.
Ad oggi, Roma Capitale non ha approvato un regolamento che disciplini l’attività dei Farmer’s Market né ha comunicato come si sia conclusa la sperimentazione e quali siano le intenzioni per il proseguo di questo importante servizio. A questo si aggiunge che in un sopralluogo svolto dalla Polizia di Roma Capitale nel Novembre 2012 erano, in molti casi, una serie di irregolarità: non era stato possibile esercitare i riscontri da parte dell’autorità di controllo perché in loco gli operatori non possedevano la documentazione; i prezzi e le tipologie merceologiche non erano pubblicizzate in maniera adeguata e trasparente; il personale presente non era quello a cui era stata rilasciata la licenza così come le postazioni non erano assegnate in maniera univoca. A questo si aggiungeva la segnalazione pervenuta dal Municipio nella passata consiliatura che riferiva di “lamentele informali di alcuni operatori circa l’ingerenza/arroganza di talune persone che millanterebbero una qualsiasi titolarità nella assegnazione degli spazi”.
Riportare quindi l’attenzione su questa vicenda deve essere la nostra priorità: ecco perchè ho domandato chiarimenti al Dipartimento e all’Assessore capitolino competente in merito alla situazione e alle loro intenzioni e chiesto di interagire con il Municipio perché un servizio importante come questo continui ad operare con la massima trasparenza, a tutela dei cittadini e delle attività economiche locali che vi operano.

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Verso il Forum Corviale 2015

corviale2020-1024x482-300x83Verso il Forum 2015

 Giovedì 4 dicembre CESV via Liberiana 17 ore 9.30-18

Dalle linee guida ATER al concorso internazionale RIGENERARE CORVIALE

Senza legalità e sicurezza non si fa rigenerazione urbana.

Dal secchio della spazzatura al lavoro.

Reti consapevoli e infrastrutture al servizio delle comunità.

Centralità del patrimonio culturale per la coesione e l’integrazione sociale nelle periferie urbane.

Una giornata di confronto tra buone pratiche e realtà sociali per una progettazione partecipata per “comprendere e rispettare il passato, proporre il futuro”.

Comprendere i valori del passato, proporre le soluzioni per il futuroProsegue il cantiere di lavoro e il confronto sulle linee guida per il concorso internazionale di progettazione per la rigenerazione urbana del Quadrante Corviale promosso dall’ATER .

Giovedì 4 dicembre CESV
via Liberiana 17 ore 9.30-18

Dalle linee guida
“La rigenerazione rappresenta il punto di partenza per recuperare in termini attuali il carattere di avanguardia che lo ha caratterizzato… Il percorso di partecipazione deve essere previsto in tutte le fasi dalla stesura delle linee guida fino alla realizzazione del progetto per stralci funzionali secondo la metodologia del cantiere evento” (dalle linee guida per il concorso internazionale).

Introduzione
Lo sblocco dei fondi per “Rigenerare Corviale” e lo stanziamento di 517.000 euro per il concorso internazionale – presentato ad ottobre dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – fanno voltare pagina alla lunga vertenza iniziata nel 2008 con il silenzio della giunta Alemanno e la complicità della giunta regionale Polverini-Buontempo, che volevano demolire il Palazzo Ater noto come il Kilometro.
Guardando caparbiamente l’orizzonte abbiamo avviato inchieste, mappato il territorio, connesso relazioni, promosso lotte, incontri, manifestazioni ed eventi, che la comunità di Corviale ha “messo in bella”, trasformando il “profit, no-profit, volontariato, istituzioni”, che il territorio aveva autogenerato, in un progetto concreto di rigenerazione urbana.

Il frutto dei “lavori in corso” perseguito nel corso degli anni è patrimonio condiviso da parte di tutti i partner che hanno sottoscritto l’Atto di Intesa (allegato), arricchito dalla cooperazione, spesso volontaria, di coloro che hanno animato e sostenuto il progetto e consentito ad esso di arrivare fino a questo punto.
Un patrimonio che va allargato e arricchito con un processo di partecipazione di buone pratiche, non solo nella stesura del bando del concorso internazionale che Ater promulgherà entro i primi mesi del 2015, ma in tutte le fasi del processo di rigenerazione, per presentarlo all’Expò 2015 di Milano.
Il bando di progettazione, che si offrirà allo scenario internazionale, si baserà sulle “linee guida” che Ater ha predisposte e su cui ha attivato la condivisione nel il Tavolo di Concertazione Istituzionale promosso e coordinato dal Ministero Beni e Attività Culturali e del Turismo.

L’iniziativa del 4 dicembre presso la sede del Cesv, con i “tavoli di lavoro” sugli specifici temi che caratterizzano la multidisciplinarietà del progetto, ha l’obiettivo di allargare e far vivere la progettazione partecipata nella concretezza delle future attuazioni, valore aggiunto negli indirizzi della U.E, per un “Corviale 2020 intelligente inclusivo sostenibile”, su cui stiamo lavorando a partire dai Forum del 2012 e 2013.

I partecipanti ai tavoli di lavoro delle “Miniere” dovranno raccordarsi alle “linee guida” Ater per delineare il contributo da apportare alla efficacia del progetto, frutto di esperienze personali o collettive, per connettere il più possibile i contenuti del concorso internazionale ai fabbisogni condivisi.
Per ulteriori approfondimenti sulle “linee guida”, visitare il sito www.aterroma.it o www.corviale.com in cui è riportato il contributo della comunità di Corviale.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA DEL 4 DICEMBRE 2014

Mattina
Tavolo lavoro 1 sala 1
Ore 9.30 – 13.30

La Miniera della Qualità della Vita
“Senza legalità e sicurezza non si fa rigenerazione urbana”.

Dalle linee guida:
“Recuperare la vivibilità e la sicurezza spazi esterni ed interni è un dovere civile per non lasciare al degrado una eredità di creatività urbana, di qualità architettonica e infine una testimonianza di coraggio e di grande impegno costruttivo”

Interventi di prevenzione, rispetto delle regole, animazione e controllo sociale sono le condizioni per una rigenerazione consapevole e condivisa, sia da parte delle Istruzioni che della Comunità che vive all’interno, per il Palazzo ATER e per il territorio. Rigenerazione dell’edificio e del suo intorno vuol dire:
– interventi capaci di amplificare positivamente il potenziale di Comunità attraverso spazi adeguati a favorire relazioni sociali e a funzioni tradizionali (mercati, servizi di assistenza vari agli anziani, ai bambini, alle famiglie etc.);
– il potenziamento dell’offerta culturale, delle attività di animazione esistenti, per attività imprenditoriali di economia civile (esempi: concessioni di spazi per studi artista, piccoli artigiani, start-up per innovazioni tecnologiche, cooperative e imprese sociali, a servizi innovativi e formativi …);
– politiche attive sul lavoro, con particolare attenzione alle categorie svantaggiate e al disagio sociale. Il riferimento è in particolare al lavoro che presidia edificio e territorio, producendo identità e senso di appartenenza al vivere in comune (vedi appalti in autogestione di servizi, del ciclo dei rifiuti…);
– riorganizzazione ambientale e paesistica degli spazi verdi, dei percorsi e delle aree attrezzate esistenti intorno all’edificio stesso.

Coordinano:
Daniel Modigliani (ATER), Francesca Danese (CESV), Pino Galeota (Corviale Domani)
Report Alessandra Fraddosio (Magliana Solidale)
Partecipano:
Carla Bartolucci (CNCA), Fiammetta Mignella Calvosa (LUMSA) Luciano Castaldi (Regione Lazio), Roberto Crea (Cittadinanza attiva), Sergio Giovagnoli (Arci Solidarietà),) Giorgio Mirabelli (Amate l’Architettura), Bruno Monardo (la Sapienza), Gianni Palumbo (Forum Terzo Settore), Stefano Regio (Il cammino), Guendalina Salimei (architetto), Massimo Vallati (CalcioSociale), Maurizio Zucconi (Federculture), Miani Mimma (Municipio XI)Angelo Scamponi (CIC), Elio Bovati (Com. Arvalia), Marcello Paolozza, Alessandro Giangrande ( Roma Tre), Latella Roberto (Formazione sociale), Masimo Taddia (Social street), Paola&Daniele (ARCI Corviale), Paolo Gelsomini (Carte in Regola) , Paola Rossi ( architetto) Martini Mauro (architetto)

Tavolo di lavoro 2 sala 2

La Miniera dell’Ambiente e dell’Economia Verde
Ore 9.30 – 11.30

Dal “secchio della spazzatura al lavoro”.

Dalle linee guida:
“Corviale per la sua estensione e densità abitativa consente di sperimentare soluzioni spaziali e gestionali innovative per pratica la raccolta differenzia dei rifiuti (…) la previsione di attività di animazione sociale, artigianali e commerciali al servizio del quartiere al fine di recuperare quell’effetto città che a Corviale è sempre mancato, ma che il progetto originario prevedeva nel piano libero.”
– Rigenerazione delle reti impiantistiche finalizzate al riuso-riciclo-recupero locale e diretto.
– Rigenerazione delle coperture attraverso la creazione di orti, serre idroponiche fotovoltaiche, community gardens e mini labs e fablabs.
– Formazione per la consapevolezza della Comunità sull’importanza e sulle opportunità legate al nuovo modello dell’abitare.
– L’interazione con il sistema formativo, sia per la conoscenza che per le opportunità relative a sbocchi lavorativi per nuove figure professionali.
– Realizzare Centri di riparazione e riuso di beni e prodotti eccedenti non pericolosi, che avvii una filiera di recupero nel territorio di oggetti “ingombranti” e di comune uso personale, domestico e dell’abitare in grado di essere scambiati o riparati per essere re-immessi nel circuito del consumo privato.

Ore 11.45- 13.45

Coltiviamo insieme Corviale

Dalle linee guida:
“È necessario, inoltre, potenziare le connessioni con le attività produttive e gli spazi nelle aree agricole circostanti, come individuate dal piano di assetto delle Riserve Naturali di Roma Natura, e con le aree di verde pubblico interne ed esterne all’ambito stesso.”
– Valorizzare aree agricole e spazi naturali in una prospettiva multifunzionale integrata volta a sviluppare potenzialità inscritte nei parchi agricolo-naturalistici (Parchi Roma Natura Tenuta dei Massimi e Valle dei Casali), che delimitano il quadrante Corviale attraverso presidi agro-ambientali, prodotti a Km 0, mercati del contadino, agriturismi, agriasili, centri educazione ambientale, ecc.
– Favorire una politica e cultura della sana alimentazione, incentivare e promuovere artigianato alimentare e prodotti tipici. I Centri, luoghi di lavoro e cooperanti sui temi dell’educazione ambientale e alimentare (lotta agli sprechi e alla povertà crescente, all’obesità, agli acquisti compulsivi, cucina degli avanzf ecc.) connessi con attività di formazione, ludiche e culturali aperte a tutta la popolazione tesi ad avviare nuovi stili di vita.
– Importante ruolo del sistema scolastico per intervenire sull’intera filiera della Comunità.

Per entrambi i tavoli di lavoro, adottare strategie rivolte all’inclusione sociale e lavorativa per le categorie svantaggiate.

Coordinano:
Claudio Rosi (ATER) Maurizio Gubbiotti (Roma Natura) Eugenio De Crescenzo (AGCI) Alfonso Pascale (Reti Fattorie Sociali)
Report Rossella Ongaretto (Roma Natura)
Partecipano:
Giorgio Boldini (Verde pensile), Marotta Maurizio (Capodarco), Massimo Piras (Zero Waste) Andrea Ferraretto (Ass.to Ambiente) Lucilla Brignola (Amate l’architettura), Marco Fratoddi (Nuova Ecologia), Massimo Leone (ifoRD), Francesco Montillo ( la Sapienza), Teresa Bernardini (CD) , Adriano Zaccagnini (Camera dei Deputati), Antonio Alliva (3D Italy), Marina Galati (Cooperativa Ciarrapani), Roberto Leonardi (Consorzio Sociale)), Stefano Panunzi (Unimol), Augusto Pascucci (UNIAT), Gianni Russo (Keplero), Antonio Iannelli e Angelo Alesi (Corviale Domani) Vittorio Lovera (ATTAC Italia), Adolfo Riviello ( AMICA), Alessio Di Giacomo ( Imprenditore), Paolo Menichetti (Territorio Roma)

Pomeriggio

Tavolo lavoro 3

Ore 14.45-18.00 sala 1

La Miniera del Patrimonio Culturale.

Da “Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Comitato delle Regioni. Verso un approccio integrato al patrimonio culturale per l’Europa. 22.7.2014″

Nei nuovi indirizzi della U.E. 2020 il patrimonio culturale, da intendersi come bene relazionale, assume un approccio integrato che permea la dimensione culturale, fisica, digitale, ambientale, umana e sociale, apportando un contributo alla crescita economica e alla coesione sociale.
Risposte ad uno stato sociale del ben-essere con positivi riscontri nelle persone, anche in condizioni di disabilità e di disagio sociale.
Il patrimonio culturale oltre che costituire un punto di riferimento imprescindibile per la storia del territorio offre opportunità e potenzialità capacità per incentivare l’integrazione sociale attraverso la condivisione di attività ludiche, ricreative, sportive, relazionali che contribuiscono alla riqualificazione di zone degradate, alla creazione di posti di lavoro radicati nei territori e la promozione di un’ idea condivisa e del senso di appartenenza ad una comunità.
L’offerta culturale deve essere sempre più parte integrante del territorio ( centri culturali, sportivi, del tempo libero…) e della comunità locale, dato che le strutture e i siti producono e distribuiscono capitale sociale e ambientale.
Possono dare riposte occupazionali diffuse, diventando motori dell’attività economica, centri di conoscenza, di ereatività, di interazione e integrazione della Comunità territoriale.
Generano innovazione e contribuiscono ad una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva in linea con gli obiettivi della strategia U.E. 2020.
E’ anche questo il tema da approfondire per valutare le ulteriori indicazioni che usciranno dalla Commissione europea a breve e che dovranno trovare, attraverso una mirata verifica di congmità, l’inserimento nelle linee guida per il concorso internazionale.

Coordinano:
Maria Grazia Bellisario (MIBACT), Claudio Bocci (Federculture), Umberto Croppi
Rapporteur Silvia D’Amico (Federculture)

Partecipano:
Antonio Trimarco (Biblioteche Roma), Concetta Di Spigno (Keplero), Simona Elmo (Fondazione IFEL), Roberto Ferrari (economista cultura), Pietro lacobone (CSV Matera ), Daniela Vaccher (Il Tempo Ritrovato), Monica Melani (Il Mitreo), Pino Galeota (Corviale Domani), Claudio Butera (Arvalia Nuoto) , Claudio Lombardi (Carte in Regola), ThemArt, Martini Stefano (Fedim), Tonino Tosto (Upter) Francesco Nucci ( Volume!)

Tavolo di lavoro 4

Ore 14.45-18 sala 2

La Miniera di infrastrutture e reti consapevoli.

Dalle linee guida:
Corviale non essendo un edificio ma una parte della città costituisce per la sua forma, la sua estensione e la densità abitativa un modello di sperimentazione di Smart Building

– Il Corviale come HUB di produzione e riproduzione, condensatore sociale, energetico, formativo e di comunicazione teso a favorire una migliore qualità del vivere in comunità.
– Il progetto di rigenerazione per essere efficace e duraturo deve essere soprattutto infiastrutturale e sistemieo a tutte le scale dimensionali. Dall’edificio, alle strutture esterne, al territorio, le infrastrutture devono corrispondere a reti, materiali e immateriali,
– consapevoli. Tutte le proposte, i progetti, le indicazioni e le future attività in campo economico, sociale, culturale e ambientale, nonché quelle relative all’ accessibilità urbana, devono tendere all’aumento del presidio e della sicurezza degli spazi aperti, delle reti e dei nodi, favorendo il movimento quotidiano dei cittadini con conseguente riduzione del traffico veicolare a favore del potenziamento del trasporto pubblico. L’obiettivo è di ridurre costi e consumi, aumentare il benessere, il confort e l’uso delle opportunità offerte da ogni tipo di rete sistemica nelle abitazioni, nelle attività sociali e produttive. –
– Rendere agevole gli spostamenti per l’accesso ai servizi adottando nuove tecnologie di comunicazione (leggi: servizi anagrafici, atti amministrativi, rilascio certificati ma anche visite mediche, biglietti per spettacoli, mostre, iscrizioni scolastiche).

Coordinano:
Lucina Caravaggi (Sapienza), e Stefano Panunzi (Unimol),
Report Costantino Carluccio (Unimol)

Partecipano:
Alessandro Fuschiotto (Agenzia Mobilità), Michele Lavizzari Alessandro Giangrande (Carte in Regola), Cristina Imbroglini (Sapienza), Francesco Pazienti ( Piattaforma Testaccio) Francesco Tupone ( Linus ) Alessandro Reali ( Undici Radio) Anna Lei ( Sapienza) Rodolfo Grimani (Rotetecnology), Federico Coppola (Expò 2015), Antonello Fratoddi (MediterRAId), Stefano Medori ( esperto reti)

Tavolo di lavoro 5 Saletta

Ore 14.30- 17.30

Le periferie. La partecipazione, il racconto, la comunicazione. Un nuovo mainstream?

Raccontare e far raccontare a chi le vive le periferie è un modo per ritrovare una nuova centralità delle persone che vivono e abitano le nostre città nel mainstream comunieativo. Corviale è una esperienza di frontiera che ha già sperimentato numerose forme di partecipazione e comunicazione che hanno la necessità di trovare nuove sintesi e nuovi percorsi per colonizzare gli altri spazi della città e degli immaginari contemporanei.

Coordinano:
Andrea Volterrani (Tor Vergata) e Tommaso Capezzone ( blogger )
Partecipano:
Anna Maria Bianchi (Carte in Regola) Salvatore De Mola (sceneggiatore) Giuseppe Manzo (Legacoopsociali) Gaia Peruzzi (Sapienza) Paola Springhetti (CESV), Federico Valerio (Undici radio), Alice Valle (social media blogger), Sandro Zioni (Informat srl), Elisa Longo (“Giornale Le periferie”), Ivan Selloni ( Corviale.com), Aldo Feroci (Fotografo)

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