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Lettura comparata del Manifesto di Corviale e Romaprossima

La rigenerazione di Corviale interpreta in pieno le scelte urbanistiche di Romaprossima elaborate dall’assessore Caudo sin dalla premessa/manifesto d’intenti: “la città è uno stato d’animo” (1).
La comunità di Corviale, con le sue lotte, con la sua grande vivacità culturale, con la sua voglia di partecipare alla costruzione di una vita migliore, con questo “stato d’animo” (1), ha costruito un progetto di rigenerazione in linea con gli intenti di Caudo di “intervenire sull’esistente trasformandolo e recuperandolo; risanare e valorizzare il contesto urbano per il rilancio e lo sviluppo economico della città; (ri)produrre città pubblica coinvolgendo gli abitanti…rispondere alle esigenze del territorio e ai reali bisogni degli abitanti; rafforzare con nuove funzioni il ruolo di Capitale e infine conseguire una valorizzazione economica che possa trovare l’interesse degli operatori privati…assicurando la totalità dei servizi e delle infrastrutture pubbliche insieme alle case…(strade, parchi, fogne, parcheggi, illuminazione, collegamenti esterni,ecc.).” (1)
Sembra di leggere il Manifesto di Corviale che, sul tema, dice: “diventa decisiva un’azione mirata a promuovere e assicurare spazi pubblici e collettivi, intesi come luoghi di socialità, convivialità, creatività, integrazione e sicurezza. Si tratta di passare da un welfare assistenziale a un welfare produttivo che permetta di promuovere processi economici capaci di generare ricchezza e contestualmente spazi collettivi e beni relazionali, quali arte, cultura, salute, conoscenza, potenziando un’economia civile e mercati sociali in grado di creare benessere e rafforzare i legami comunitari.” (2)
Il percorso del progetto di Corviale è stato un percorso partecipato e pubblico perché anche noi come l’assessore pensiamo che “la città o è pubblica o non è” (1).
Caudo parla di “densificazione” (1), di “città compatta” (1), di “costruire dentro la città esistente…ma solo assicurando maggiore qualità urbana e non solo edilizia” (1).
Il Palazzone è il simbolo iconico di tutto ciò: è da solo già “città compatta” (1) che può diventare – attraverso la rigenerazione – “maggiore qualità urbana” (1), recupero del “deficit di infrastrutture” (1) e della “frattura tra centro e periferia” (1) di cui parla Tocci.
Se, come conclude l’assessore, “oggi la città è lo spazio della dislocazione, non c’è più un interno e un esterno, non più centro e periferia” (1) Corviale – col suo segno – può essere il simbolo di questa tensione a “ridurre la distanza tra aulico e periferico…dove l’attività agricola è integrata con le tipiche attività urbane, dove il ciclo dei rifiuti che comincia nella pattumiera di casa finisce con il compost prodotto dall’organico negli ecodistretti e disperso nei suoli produttivi e naturali della campagna romana” (1). Appunto come il Manifesto che, sul punto, recita: “i procedimenti che regolano il funzionamento della produzione, trasformazione, uso e gestione dei flussi energetici in entrata e in uscita a cominciare dai rifiuti connessi alle funzioni alimentari al fine di innalzare la resilienza e ridurre l’impronta ecologica connessa a tali funzioni” (2) insomma quel “rapporto tra costruito e spazi aperti” (1) che è la caratteristica del Quadrante con la sua congiunzione tra l’asse del Palazzone e la terra vasta del Parco dei Casali e della Tenuta dei Massimi (1.350 ettari di verde): il primo dei “vettori territoriali capaci di agglutinare funzioni e servizi” (1) di Romaprossima.

(1) Romaprossima

(2) Manifesto di Corviale




Comunicato Stampa – Associazioni romane per il Giubileo della misericordia – Una ripresa positiva delle relazioni tra le parti sociali e l’Amministrazione di Roma Capitale

Chiarezza di intenti espressa dalla giunta di Roma Capitale, guidata dal sindaco Marino, che ha presentato il piano di interventi per il Giubileo alle parti sociali – organizzazioni datoriali e rappresentanze sindacali.

Alla riunione erano presenti: il vicesindaco Causi, l’assessore ai Lavori Pubblici Pucci, l’assessore alla Legalità Sabella, l’assessore alle Politiche Sociali Danese, l’assessore all’Ambiente Marino, l’assessore alle Attività Produttive Leonori.

Il programma non prevede grandi opere ma un’azione coerente di manutenzione straordinaria e di riassetto che riguarderà essenzialmente tre settori:

a) Lavori Pubblici: sistemazione e ampliamento dei percorsi pedonali tra le basiliche e i luoghi giubilari

b) Decoro e  Verde: messa in cura delle ville, dei percorsi giubilari e della via Franchigena

c) Trasporti e Viabilità: acquisto in perfezionamento di 700 nuovi bus di cui subito 200, e un accordo con le F.S. per la riattivazione della linea S.Pietro-Vigna Clara in disuso con la creazione di un nuova linea in ferro.

Complessivamente sono previsti 131 progetti da attivare nel 2015, le risorse economiche in campo subito potranno essere costituite da un residuo di spesa  del bilancio 2015 di 60/70 milioni e da maggiori risorse per 50 milioni provenienti dall’accordo con il MEF tramite l’allentamento del patto di stabilità.

Il sindaco Marino inoltre conferma che il 27 agosto ci sarà un Consiglio dei ministri dedicato a Roma Capitale in cui saranno esaminati diversi temi tra cui anche una dotazione di risorse più complessiva per l’evento giubilare, una eventuale deroga  per lo svolgimento delle gare di appalto, un’azione di coordinamento con l’ANAC tramite l’attivazione di vigilanza su sei aree di intervento.

Bene l’esordio del vicesindaco Causi, degli assessori Sabella e Pucci che hanno chiarito gli aspetti finanziari, procedurali e operativi dei principali interventi (per gli approfondimenti si rimanda alle testate corviale.comromainpiazza.it).

Eugenio De Crescenzo

Eugenio De Crescenzo, Agci Lazio

Oltre a esprimere soddisfazione per una ripresa positiva delle relazioni tra le parti sociali e l’Amministrazione di Roma Capitale e apprezzare l’intento di attivare una manutenzione straordinaria alla Città in occasione di un evento di tale importanza, Eugenio De Crescenzo (Agci Lazio, Associazione generale cooperative Italiane), con il suo intervento, si è fatto portavoce del Manifesto dei cittadini e Associazionismo per il Giubileo-prendiamoci cura della nostra Città, affermando che il Giubileo non solo è rivolto ai pellegrini ma, è necessario intenderlo anche rivolto ai romani, ai cittadini.

Per questa ragione ventisette tra le maggiori Associazioni scendono in campo desiderose di metterci la faccia, dando risposte alle necessità, ai bisogni, al disagio sociale a una migliore qualità della vita, specialmente nelle periferie, attivando processi di “rigenerazione urbana”. La presenza di tanti visitatori inciderà sulla qualità e la quantità dei servizi pubblici – trasporti, sanità, e rifiuti per citarne alcuni – che già sono in grande sofferenza. Queste presenze, se non gestite in uno spirito di condivisione con i residenti romani, rischiano di entrare in rotta di collisione con una comunità cittadina esasperata.

Roma da sempre città dell’accoglienza e dell’ospitalità non può permetterselo e non merita questo. Dobbiamo uscire da una situazione difensiva, subalterna e di rassegnazione: è tempo di ricostruire un tessuto partecipativo e l’immagine della capitale d’Italia. Questa è un’occasione che non ci può scivolare addosso: la nuova stagione etica e morale si coniuga edificando mattone su mattone un duraturo “patto di comunità”.

Su questo tema abbiamo proposte e progetti fattibili inseriti in una visione di città da trasformare e rivendicheremo una partecipazione diretta del mondo dell’associazionismo e delle decine di migliaia di cittadini che rappresentano: è necessario un serio e partecipato piano per Roma e i romani metropolitani che incontrano il Giubileo e hanno necessità di sostantivi come consapevolezza, responsabilizzazione, programmazione, collaborazione tra tutti i soggetti in campo, evitando di rimanere nei propri giardini pensando al proprio piccolo o grande interesse.

Noi ci siamo, e non solo per i grandi appuntamenti. Siamo a fianco del disagio, dell’emarginazione, con le nostre proposte culturali, contro la corruzione e il degrado, a difesa dei cittadini-utenti, degli ultimi, dei deboli, di chi afferma la tutela dei diritti, di chi ama la propria città e non accetta il degrado culturale e l’abbandono.

Associazioni per il Giubileo

seguono documenti collegati

Delibera n° 274 della Giunta Capitolina, approvazione del “Piano degli interventi per il Giubileo” 

ACLI, ARCI, AGCI, ASSOUTENTI ROMA E LAZIO TRASPORTI, AZIONE CIVILE, CARTEINREGOLA, CENTRO ASTALLI, CESV, CILAP, CITTADINANZA ATTIVA, CALMA, COMUNITÀ VII MUNICIPIO, CILD, CORVIALE DOMANI, CASA DIRITTI SOCIALI, FORUM TERZO SETTORE LAZIO, FEDIM, FISH, MODEM, RYDER, UNIAT, UISP, UPTER, ZERO WASTE LAZIO, KONSUMER ITALIA

COMUNICATO STAMPA
Roma. Un gruppo di oltre 27 associazioni e coordinamenti del non profit, dopo aver pubblicato il manifesto “Ci prendiamo cura della nostra città” oggi ha risposto all’appello di Alessandro Gassman, confermando la propria presenza a fianco delle migliaia di cittadini che si sono mobilitati, e ha presentato la proprie proposte/rischieste per un Giubileo che parli ai cittadini di Roma.

Ci prendiamo cura della nostra città

Ci prendiamo cura della nostra cittàManifesto dei cittadini e dell’associazionismo per il Giubileo…

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Un Giubileo che parli ai cittadini romani

Un Giubileo che parli ai cittadini romaniIl nostro obiettivo è recuperare un ritardo nei confronti della comunità cittadina, recuperando un’inspiegabile assenza che la vedrà coinvolta direttamente. Noi ci siamo. Come ogni giorno insieme a tante altre…

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Ramazzatori di tutta Roma uniamoci!

Ramazzatori di tutta Roma uniamoci!Lettera aperta ad Alessandro Gassman, Massimo Wertmuller, Luca Barbarossa, Gigi Proietti, Carlo Verdone e ai tanti artisti e intellettuali e operatori dell’informazione che hanno lanciato l’appello per il risveglio civico…

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Info:
Massimliano Trulli 328.2714643 – massimiliano.trulli@cesv.org
Pino Galeota 335.6790027- galeota.pino@libero.it
Gianni Palumbo 331.5391228portavoce@terzosettorelazio.it
informat.agenzia@gmail.com

 




Appello del Movimento legge rifiuti zero

zero waste
A tutti i cittadini, comitati ed associazioni promotrici della LIP – Legge Rifiuti Zero,
Ai comitati ed associazioni aderenti ai Movimenti per la difesa dell’Ambiente e Beni Comuni.
Mobiltazione generale – presidio a Roma
Mercoledi 9 settembre ore 10 piazza Montecitorio
La fase attuale vede l’affermazione della nostra proposta di Legge di Iniziativa Popolare “Legge Rifiuti Zero” come un punto avanzato in Italia ed in Europa, un paradigma che inizia ad essere condiviso anche in soggetti politici e pezzi di imprenditoria imprevisti, sollevando questi aspetti anche la necessità di mantenere una forte identità di un Movimento popolare ed indipendente da qualsiasi sigla o partito politico e da qualsiasi lobby industriale ma restando aperto al confronto con chiunque condivida i nostri principi con coerenza e non soltanto in funzione strumentale.
Abbiamo presentato recentemente a Bruxelles la nostra visione del nuovo paradigma dell’economia circolare, insieme al Movimento Territorio Zero di Jeremy Rifkin, una visione che è stata ripresa ed inserita nella Carta del Movimento approvata sabato 4 luglio 2015 a Firenze, e rappresenta un passaggio cruciale per il Movimento Legge Rifiuti Zero. Una evoluzione che punta ad estendere i propri attuali confini alla sinergia operativa con altri Comitati ed associazioni sia locali che nazionali attivi per le tematiche Rifiuti – Energia – Cibo in una visione olistica generale partendo dai contributi specifici che ogni Movimento darà sul tema specifico ad una importante e generale Rivoluzione culturale – industriale – istituzionale.
L’emergenza attuale è però determinata oggi dall’attacco frontale del governo Renzi a qualsiasi concreta ipotesi di economia circolare, che prevede il Riutilizzo – Riciclo – Recupero di materia partendo dal necessario superamento della distruzione di materia con l’incenerimento di rifiuti e con il sotterramento in megadiscariche di rifiuti.
Questa tecnologia nociva, ed oggi di fatto obsoleta in Europa, viene anzi rilanciata da una bozza di decreto attuativo della legge 133/2014 detta “sblocca Italia” che non solo conferma la riclassificazione degli 85 inceneritori di rifiuti esistenti da smaltimento a “recupero di energia”, ma rimette in campo sei inceneritori molto contestati(come quelli di Malagrotta ed Albano nel Lazio ed altri) ed inoltre prevede altri dodici nuovi inceneritori per ulteriori 2,5 milioni di tonnellate annue distribuiti su tutto il territorio nazionale, che oggettivamente serviranno a favorire i bilanci delle solite grandi multiutility e di pochi gruppi indistriali. Per contatti ed adesioni al presidio di Roma: leggerifiutizero@gmail.com

Gli inceneritori di rifiuti sono impianti costosissimi posti a carico della collettività oltre ad essere energeticamente inefficienti, ma lucrosissimi per le grandi Multi-utility che gestiscono già oggi catene di impianti in Lombardia – Emilia Romagna – Piemonte – Toscana e per industriali da tempo interessati al “business” di questa industria “nociva e drogata” come il Gruppo Cerroni od il Gruppo Marcegaglia.
Gli inceneritori di rifiuti impattano pesantemente con l’ambiente a causa delle emissioni in atmosfera (con diffusione a centinaia di chilometri dal sito stesso) di tonnellate di composti chimici nocivi come diossine – furani – metalli pesanti che causano patologie cancerogene e vari danni alla salute delle popolazioni circostanti come dimostrato da una ormai consolidata letteratura scientifica sia a livello nazionale che internazionale.
A fronte degli obiettivi dichiarati nel Decreto di “evitare il ricorso allo smaltimento in discarica”, è doveroso sottolineare che gli inceneritori di rifiuti non sono affatto alternativi alle discariche in quanto le ceneri e scorie di combustione e le ceneri volanti dei filtri debbono essere inviate a discariche di rifiuti speciali pericolosi per quantità variabili sino al 25% dei rifiuti totali inceneriti, a seconda della tecnologia usata. Pertanto la proposta di decreto include implicitamente l’apertura di nuove discariche per le ceneri generate dai futuri inceneritori, a differenza di quanto falsamente viene dichiarato nel decreto stesso.
La riclassificazione da impianti di smaltimento (D10) a impianti di recupero energia (R1) e la loro “promozione” da industrie insalubri a “insediamenti strategici di preminente interesse nazionale ai fini della tutela della salute e dell’ambiente” è assolutamente fuorviante, dato che la loro esistenza ha minato e mina i fondamenti della gerarchia nella gestione dei rifiuti che punta al riutilizzo, al riciclo ed al recupero di materia in funzione della nuova filiera di Economia Circolare.
Inoltre tale riclassificazione, oltre far decadere i principi di autosufficienza e prossimità (minima movimentazione dal luogo di produzione dei rifiuti stessi) e l’obbligo di smaltimento all’interno del territorio regionale, aumenterà pesantemente gli impatti e i rischi ambientali derivanti dal trasporto dei rifiuti verso e dagli stessi impianti di incenerimento – fase compresa nella gestione dei rifiuti – confermando la direzione opposta ai principi della Direttiva che mira a conseguire la minimizzazione degli effetti ambientali negativi derivanti dalla gestione dei rifiuti.
I siti individuati quali “insediamenti strategici di preminente interesse nazionale” per tali impianti verrebbero inoltre sottratti alle competenze regionali, con l’adozione possibile di misure di accesso speciali pari a quelle dei siti militari.
Lanciamo pertanto cone Movimento legge rifiuti zero un appello urgente a tutti i firmatari della legge rifiuti zero a sostenere e rilanciare la mobilitazione generale a partire dal presidio di Roma del 9 settembre, in concomitanza con la Conferenza Stato-Regioni, attraverso una campagna di pressing contro questo decreto – porcata da fare su sindaci e presidenti di Regione oltre a tutti i partiti presenti in Parlamento.
Su questo terreno riteniamo sarà possibile trovare forme di alleanza sia all’interno del variegato mondo del Movimento sui rifiuti che con tutti i Movimenti per la difesa dell’ambiente, dalle mancate bonifiche alle nuove trivellazioni in terra ed in mare che la pessima legge 133/2014 detta “sblocca Italia” ha messo insieme.
Segreteria nazionale Movimento Legge Rifiuti Zero




Rassegna Stampa – Bando internazionale “Rigenerare Corviale” e telegramma della comunità di Corviale al Presidente Zingaretti

Un nuovo volto per il Corviale: scopri il bando internazionale

La lotta al degrado e alla criminalità passa anche attraverso la riqualificazione. Chiamiamo i migliori architetti internazionali. Il bando riguarda la rigenerazione e riqualificazione degli spazi comuni del corpo centrale dell’edificio, per rendere questa struttura più confortevole e vivibile

Da quando siamo arrivati uno degli impegni che avevamo preso e che abbiamo voluto mantenere fortemente è quello per far rinascere e dare un volto nuovo a Corviale, un posto alla periferia di Roma che fino a qualche anno fa era abbandonato e fatiscente. Siamo già intervenuti con tanti progetti per rigenerare questa struttura, dal campo di calcio sociale  realizzato con materiali naturali anche grazie all’aiuto di cittadini, giovani e volontari fino alla  mensa della legalità e della sostenibilità, per dare un’opportunità e un sostegno a chi vive in situazioni di difficoltà.
Un bando internazionale per rigenerare Corviale. Chiamiamo i migliori architetti internazionali alla sfida di regalare un futuro diverso e migliore per Corviale, perché siamo convinti di una cosa, e cioè che la lotta al degrado e alla criminalità passa anche attraverso la riqualificazione.
9,5 milioni di euro per essere vicini alle periferie. In particolare il bando riguarda la rigenerazione e riqualificazione degli spazi comuni del corpo centrale dell’edificio: l’obiettivo è proprio quello di aumentare la qualità della vita degli abitanti con spazi più confortevoli e vivibili. Nicola Zingaretti

Vai qui per tutte le info sul bando.

Testo del telegramma:

A Zingaretti Nicola
Presidente della Regione Lazio
Via Rosa Raimondi Garibaldi 7
00145 Roma

Vogliamo ringraziarla per avere iniziato a mantenere gli impegni assunti promulgando il bando internazionale  per il Corviale aspettiamo a breve e con ansia quello per la ristrutturazione del quarto piano che dara un segno concreto che a Corviale si e’ voltata pagina ancora grazie  e buon lavoro

La comunita’ di Corviale

ANSA.it

Zingaretti: 9,5 milioni a Corviale

“Segno tangibile del rilancio delle periferie”

ROMA, 31 LUG – “Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del Bando internazionale ‘Rigenerare Corviale’ si volta finalmente pagina. Un finanziamento regionale di 9,5 milioni di euro segno tangibile dell’attenzione alle periferie. Corviale finalmente cambierà volto, era un impegno preso che abbiamo voluto fortemente mantenere”. Così il presidente della Regione Lazio Zingaretti sulla riqualificazione di Corviale.

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Fabio Grilli da Roma Today.it

Corviale saluta Le Corbusier: con 9,5 milioni il Serpentone cambia look

Stanziati 9,5 milioni di euro dalla Regione Lazio, per il rilancio di Corviale. Attraverso un bando internazionale gli architetti dovranno ripensare i 980 metri del Serpentone, nei suoi spazi interni ed esterni

“Rigenerare Corviale”. E’ questo il nome del bando internazionale, che la Regione Lazio ha promosso per la nuova veste del Serpentone. Stanziati 9,5 milioni di euro, per consentire una trasformazione radicale degli spazi interni, ma anche di quelli esterni.

LE CORBUSIER IN SALSA ROMANA – Addio all’approccio razionalista dell’architetto svizzero Le Corbusier. La sua idea, quella dell’ “unità di abitazione” in via Mazzacurati, nel mezzo della campagna romana, fu portata alle estreme conseguenze. E generò, sotto la guida dell’architetto Fiorentini, un palazzo che fosse anche un quartiere. Un luogo in grado di ospitare 6mila persone. Tanti infatti erano gli abitanti inizialmente previsti nei 980 metri di cemento armato e pareti a vetri. Rapidamente divennero molti di più, perchè i centri commerciali progettati al suo interno, finirono per l’essere occupati e trasformati in abitazioni.

L’IMPEGNO PRESO – Ora il Serpentone cambierà look, e lo farà grazie ad un bando che l’Ordine degli Architetti promette sarà aperto anche ai giovani professionisti. E che sarà in grado di raccogliere proposte, arrivate dagli studi di tutto il mondo. “Corviale finalmente cambierà volto – annuncia soddisfatto il Governatore Zingaretti – era un impegno preso che abbiamo voluto fortemente mantenere. La lotta al degrado e alla criminalità passa anche attraverso la riqualificazione. I migliori architetti internazionali sono ora chiamati alla sfida di regalare un futuro diverso e migliore per Corviale. Parte sostanziale del bando internazionale – ha poi aggiunto il Presidente della Regione – sarà non solo la riqualificazione del nucleo centrale di Corviale, ma anche quella delle aree esterne e degli spazi comuni”.

LA SCOMMESSA – Soddisfatto è anche il Presidente del Municipio XI Maurizio Veloccia. “Questo intervento, insieme a quello per la riqualificazione del quarto piano iniziato con lo sblocco dei finanziamenti, rappresentano i segni concreti di come si vuole agire per avviare una nuova stagione per Corviale, unendo alla riqualificazione delle aree esterne del palazzo che ha caratterizzato gli ultimi anni anche quella delle aree interne – osserva Veloccia  – La volontà è costruire un nuovo patto tra Istituzioni e cittadini che faccia perno sulla responsabilità e sul reciproco interesse, al contrario di quanto è invece avvenuto fino a poco tempo fa. In questo percorso  il Municipio farà la sua parte e continuerà nell’opera di risanamento e lotta all’illegalità perché il futuro si costruisce con gli investimenti pubblici ma anche con interventi civici condivisi e con una forte attenzione al ripristino della legalità”. Dunque un investimento dalla duplice prospettiva. Estetico-funzionale e legalitaria. Una scommessa importante.

IL NUOVO LOOK – In concreto la “Rinascita di Corviale” prevede un ripensamento complessivo delle funzioni presenti nella struttura. Il quarto dei nove piani presenti, non sarà più il fulcro che, trent’anni fa, l’architetto Fiorentini aveva pensato. Si punterà molto di più a trasformare il piano terra come spazio comune. Il luogo della socialità, con aree verdi e spazi collettivi, in grado di dialogare con lo spazio interno e quello esterno, sarà proprio quello. E poi, bisognerà prendere in considerazione l’ubicazione. Sotto Corviale c’è una bellissima vallata , dove oggi pascolano capre e bruca l’erba qualche asinello. Un motivo in più per scommettere, come Regione e Ater hanno fatto col nuovo bando, su un look che fosse anche ecosostenibile. E funzionale. Insomma su tutto quello che, finora, il Serpentone non è riuscito ad essere.

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Iltempo.it

Ecco il bando per la rinascita del Serpentone di Corviale

È pubblico sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana il bando dell’Ater Roma per il Concorso Internazionale di Progettazione «Rigenerare Corviale», promosso e finanziato dalla Regione Lazio con la consulenza scientifica e l’assistenza alla procedura concorsuale dell’Area Concorsi dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia. La Regione Lazio ha stanziato 9,5 milioni di euro per la realizzazione del progetto vincitore.
Al centro della rinascita di Corviale la conversione del piano terra del complesso edilizio a «strada urbana»: superata nei fatti l’idea progettuale della rue interieur, prevista in origine al quarto piano, si dovrà progettare un masterplan generale che ripensi percorsi interni ed esterni, aree verdi e spazi comuni con la massima attenzione al contesto ed al territorio circostante. Non sarà trascurato l’aspetto ecologico: il bando prevede, infatti, studi di ecosostenibilità e bioarchitettura. È inoltre previsto il coinvolgimento degli abitanti nelle fasi progettuali successive per renderli partecipi del progetto di rigenerazione, che ha tra le finalità quella di migliorare la qualità di vita dei residenti e garantire loro maggiore sicurezza. Per l’architetto Paola Rossi, Responsabile dell’Area Concorsi dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia: «L’Ordine degli Architetti di Roma ha fortemente voluto un concorso aperto a tutti per permettere la partecipazione anche di gruppi nuovi e giovani, possibili portatori di pensieri e immagini innovative: proposta immediatamente condivisa da Ater Roma». Il concorso richiede un gruppo interdisciplinare di progettazione al cui interno siano previsti anche la figura di un sociologo ed un artista che possa integrare e ripensare anche il sistema di orientamento all’interno del complesso, risolto in origine con una apposita segnaletica.

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Altre fonti:

AbitareaRoma.net

AgenziaGiornalisticaGlobalpress

Libero.it

 MunicipioRoma.it

Professionearchitetto.it

Regioni.it

YahooNotizie.it




Un nuovo volto per il Corviale: scopri il Bando Internazionale

L’obiettivo è quello di aumentare la qualità della vita degli abitanti con spazi più confortevoli e vivibili. Il bando riguarda la rigenerazione e riqualificazione degli spazi comuni del corpo centrale dell’edificio

03/08/2015 – La Regione sostiene insieme ad Ater un bando internazionale per rigenerare Corviale. L’obiettivo è far rinascere e dare un volto nuovo a questa struttura alla periferia di Roma.

9,5 milioni di euro per essere vicini alle periferie. In particolare il bando riguarda la rigenerazione e riqualificazione degli spazi comuni del corpo centrale dell’edificio: l’obiettivo è proprio quello di aumentare la qualità della vita degli abitanti con spazi più confortevoli e vivibili. Saranno chiamati a raccolta i migliori architetti internazionali.

Gli altri interventi della Regione per rigenerare questa struttura. Dal campo di calcio sociale realizzato con materiali naturali anche grazie all’aiuto di cittadini, giovani e volontari fino alla mensa della legalità e della sostenibilità, per dare un’opportunità e un sostegno a chi vive in situazioni di difficoltà.

“La lotta al degrado e alla criminalità passa anche attraverso la riqualificazione –lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: i migliori architetti internazionali sono ora chiamati alla sfida di regalare un futuro diverso e migliore per Corviale”

CONCORSO
RIGENERARE CORVIALE è un concorso internazionale di progettazione bandito dall’ATER di Roma – Azienda Territoriale per l’ Edilizia Residenziale del Comune di Roma – e promosso e finanziato dalla Regione Lazio.

L’obbiettivo è quello di conseguire soluzioni e proposte che, da un confronto aperto al mondo internazionale dell’architettura, siano di riferimento nella definizione degli indirizzi generali sui temi della rigenerazione urbana che riaprano una riflessione sulla città pubblica mettendo insieme i temi della città fisica e sociale.

Il concorso, nello specifico, intende raccogliere e selezionare proposte progettuali per modificare il sistema degli spazi comuni del corpo principale del complesso edilizio di Corviale (Piano di zona n. 61) per ottenere una nuova e migliore qualità urbana e spaziale e una migliore vivibilità e sicurezza per gli abitanti, lungo tutti i percorsi orizzontali e verticali.

È pertanto principalmente da riprogettare l’attacco a terra dell’edificio, che comprende il piano terreno ed il piano garage, ripensando tutte le connessioni urbane. Anche la copertura potrà essere oggetto dell’intervento per ottimizzare il suo potenziale per la produzione di energia e diventare risorsa anche di spazi ed attrezzature per usi comuni degli abitanti e localizzare, eventualmente, le pertinenze spostate dal piano terra. Si potrà anche intervenire in tutto o in parte nel piano garage per consentire una migliore soluzione per gli accessi ai corpi scala secondari e la realizzazione di spazi trasversali di riconnessione. Le aree esterne di proprietà dell’ATER o nella disponibilità pubblica (viabilità o aree a verde pubblico) possono essere interessate dal progetto nei limiti delle normative vigenti.

Il progetto non dovrà riguardare gli alloggi ed i successivi lavori saranno eseguiti senza spostamenti degli assegnatari.

La disponibilità di risorse per una prima fase di lavori, che dovranno comunque essere misurati in uno stralcio funzionale compiuto ed esteso all’intero complesso, è di 7,2 milioni di euro.

Per tutti gli ulteriori interventi previsti dal progetto dovrà essere indicata una previsione di massima per l’eventuale completamento.

L’ATER, in accordo con la Regione Lazio, potrà approvare un programma per la rigenerazione dell’intero complesso di proprietà, da realizzare in un adeguato arco temporale e a completamento di quanto previsto dai temi principali, già finanziati, e dei temi correlati del concorso.

Nelle singole sezioni, è possibile scaricare tutta la documentazione relativa al concorso.

Bando-di-Concorso

Link al sito




Radio Vaticana – Giubileo della Misericordia: presentato manifesto associazionismo

Il servizio di Alessandro Filippelli:

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“Ci prendiamo cura della nostra città” è questo il titolo del manifesto dei cittadini e dell’associazionismo per il Giubileo. “L’Anno Giubilare sia anche il tempo del ripensamento su diverse questioni che spesso impediscono partecipazione, programmazione, lavoro, trasparenza e legalità”. E’ questo l’invito delle 24 associazioni per realizzare non solo grandi opere ma incoraggiare anche una nuova cultura della solidarietà e del sociale.

Pino Galeota presidente dell’associazione “Corviale Domani”:
“Noi puntiamo all’inclusione, alla consapevolezza e alla partecipazione della nostra città; delle fasce innanzitutto più attive, e poi in modo tale che sui territori possano essere veicoli di comunicazione, di partecipazione, di attivazione sociale e quant’altro. Noi dobbiamo pensare a queste cose, e in più dobbiamo fare in modo che il Giubileo sia un momento di riappropriazione culturale, etica e morale della città. Siccome i tempi sono strettissimi, noi chiediamo l’istituzione di alcuni presidi socio-culturali-ambientali aperti alla cittadinanza. Quindi non nuove strutture, ma rigenerazione, riqualificazione, ristrutturazione e dotazione di nuovi strumenti di comunicazione di rete nelle varie periferie. L’altra cosa è la lotta alla povertà: noi crediamo che sia uno dei temi. Anche questa va strutturata, sia in termini culturali, come anche sociali, perché le povertà non sono solamente alimentari, sono anche sociali, culturali ambientali e quant’altro. Quindi tutte queste cose rappresenteranno il nostro contributo al Giubileo della Misericordia”.

Già nel 1998, in occasione dell’Anno Santo Giubilare del 2000, centinaia di associazioni costituirono una simile iniziativa promossa da associazioni, comitati, cittadini attivi: fu così che si confrontarono, elaborando documenti, avanzando proposte alle istituzioni e alle autorità religiose. Buona parte dei temi e delle proposte di allora sono ancora oggi attualissimi, aggravati da una crisi dalla quale si stenta ad uscire.

Gianni Palumbo, portavoce del Forum Terzo Settore del Lazio:
“Noi vorremmo che fossero create delle occasioni di partecipazione, di presenza, per una serie di realtà territoriali che possono dare una risposta alle domande che si fanno tutti quanti in questo momento: come si esce dalla crisi, come viene contrastata la povertà, come aiutiamo la marginalità. L’idea è quella di mettersi a disposizione perché nascano dei centri socio-culturali, che mettano a disposizione strutture e strumenti per poter operare”.

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Ci prendiamo cura della nostra città

È nel 1998, in occasione dell’Anno Santo Giubilare del 2000, che fu costituito con un’iniziativa promossa da associazioni, comitati, cittadini attivi, un Coordinamento di Terzo Settore per il Giubileo.

Fu così che centinaia di associazioni si confrontarono, elaborarono documenti, avanzarono proposte alle Istituzioni, alle autorità religiose, alla Agenzia per il Giubileo (costituita per l’Anno Santo) e che, durante il Giubileo del 2000, si realizzarono concrete collaborazioni.

Il Coordinamento chiedeva che, a fronte dei preannunciati settecento cantieri di grandi opere per la città, ci fosse l’apertura di altrettanti cantieri sociali e culturali per Roma.

Si proponeva che non fossero realizzate solo grandi opere ma che fosse incoraggiata e finanziata una nuova cultura della solidarietà e del sociale in grado di affrontare il disagio, ogni disagio, evitando l’assistenzialismo da emergenza. Il Giubileo – affermava il coordinamento in diversi documenti – deve e può rappresentare l’occasione per sancire un patto tra la città e il terzo settore, tra chi amministra la “cosa pubblica” e i “capillari attivi” (così vennero definiti i partecipanti al Coordinamento del Terzo Settore) che vivono e agiscono quotidianamente a Roma.

Buona parte dei temi e delle proposte di allora sono ancora oggi attualissimi e aggravati dalla crisi dalla quale si stenta ad uscire. La città si è incattivita, è più chiusa in se stessa, le povertà sono cresciute riempiendo le mense sociali. Le occasioni di lavoro non crescono e la forbice tra le generazioni si é allargata così come la distanza, che rischia di divenire incolmabile, tra cittadini e Istituzioni. Se la risposta sarà delegata all’ordine pubblico i problemi e le reazioni rischiano di aumentare allargando la frontiera dei conflitti.

Con altrettanta chiarezza va detto che la presenza di milioni di pellegrini e visitatori inciderà sulla quantità e qualità dei servizi pubblici – trasporti, sanità e rifiuti che già sono in sofferenza – entrando in rotta di collisione la comunità cittadina e con il nostro vissuto quotidiano.

Oggi a pochi mesi dal Giubileo voluto da Papa Francesco – che sarà un evento fortemente pastorale, segnato dal “decentramento romano” con la possibilità di essere celebrato anche nelle chiese e nei luoghi periferici del mondo – i temi sollevati e non affrontati quindici anni fa possono essere in parte risolti con una rinnovata capacità di incontro, ascolto, coinvolgimento della società civile sana e delle forze attive della città. Anche alla luce della crisi morale e politica che ha investito la nostra città, Il Giubileo della Misericordia deve diventare un anno di rinascita culturale, in cui le Istituzioni tornino a svolgere il ruolo di rappresentanza dei cittadini con un nuovo passo, una nuova e concreta azione di promozione e stimolo di partecipazione e socialità. Si deve passare dall’annuncio del “faremo” alla programmazione del giusto, urgente e necessario. La politica deve tornare ad essere punto di riferimento per la sicurezza, la trasparenza e la legalità, nell’interesse generale e non per gli “affari di pochi”.

 “Non occorrono grandi opere ma misure che resteranno anche dopo l’Anno Santo”. Lo dicono il Sindaco Marino e il presidente Zingaretti, traduciamolo allora in fatti. Memori di quanto è accaduto per altri grandi eventi di rilevanza mondiale siamo certi che un “serio piano per Roma, città metropolitana” si potrà realizzare solo con una significativa partecipazione della nostra Comunità cittadina resa consapevole con iniziative visibili del volontariato, dell’associazionismo, dei cittadini attivi, delle imprese sociali che ogni giorno promuovono la sussidiarietà, spesso sostituendosi e/o coprendo assenze e ignoranze delle Istituzioni.

 È tempo di ricostruire dopo gli anni dell’abbandono della città e della corruzione. Un’occasione che non può scivolarci addosso.

L’Anno Giubilare sia anche il tempo del ripensamento su diverse questioni che spesso impediscono partecipazione, programmazione, lavoro, accessibilità, trasparenza e legalità. Si esca da questa situazione difensiva e subalterna e si passi ad una modalità nella quale siano riconosciuti e premiati impegno, sperimentazioni, creatività e lavoro di contrasto al disagio. Occorre riconoscere il valore dei beni relazionali (cultura, assistenza, solidarietà, tempo libero, formazione), il valore e il capitale sociale prodotti che si declinano con la qualità della vita e con la giustizia sociale partecipando alla elaborazione di un modello di sviluppo in cui i profitti sociali, rappresentati dallo star bene, devono divenire parte tangibile delle Politiche delle nostre Amministrazioni.

Un Giubileo che parli ai territori e alle periferie deve coniugarsi con animazione sociale, con contratti di prossimità tra associazioni e cittadini, con il connettere reti già attive sia pubbliche che del privato sociale (centri per anziani, centri culturali, parrocchie, scuole, Università, associazionismo, comitati territoriali) rendendoli partecipi e responsabili di una nuova stagione etica e morale istituendo un duraturo “ Patto di Comunità”.

Le politiche di contrasto alle povertà (sociali, culturali, ambientali ed etiche) necessitano di interventi diretti sui bisogni vitali delle singole persone, famiglie o comunità che non si risolvono con bonus ed elargizioni una tantum. Al contrario occorrono luoghi e interventi strutturati e duraturi, azioni di sviluppo territoriale, di quadrante facilitando opportunità e auto imprenditorialità lavorative.

Assumere questa scelta significa creare una “regia pubblica“, operativa e inclusiva anche dei “capillari attivi del Terzo Settore“, in cui le Istituzioni preposte collaborino per programmare e rispondere quotidianamente ai problemi e alle richieste che si manifesteranno. Dalla centralità di questa cooperazione, visti i tempi stretti che abbiamo davanti, dipenderà molto della buona riuscita di questo lungo anno giubilare. Nessuno può restare chiuso nel suo fortino pensando al proprio piccolo o grande interesse o nell’attesa del miracolo dell’evento mondiale che tutto risolve. Un serio piano per Roma si realizza con la presenza degli “attori collettivi” e dei cittadini attivi che giorno dopo giorno presidiano i territori. Solo con il confronto si possono cambiare gli assetti che ci hanno trascinato in questa crisi.

Promotori: (i rappresentanti di)

ACLI, ARCI, AGCI, ASSOUTENTI ROMA E LAZIO TRASPORTI, AZIONE CIVILE, CARTEINREGOLA, CENTRO ASTALLI, CESV, CILAP, CITTADINANZA ATTIVA, CALMA, COMUNITÀ VII MUNICIPIO, CILD, CORVIALE DOMANI, CASA DIRITTI SOCIALI, FORUM TERZO SETTORE LAZIO, FEDIM, FISH, MODEM, RYDER, UNIAT, UISP, UPTER, ZERO WASTE LAZIO

mpuApprezzo molto il carattere di questa vostra iniziativa. L’amministrazione farà tutto ciò che è necessario, in proficua collaborazione con tutte le istituzioni, affinchè la città di Roma sia pronta per accogliere degnamente i pellegrini. Il Giubileo della Misericordia dovrà però anche essere l’occasione, in adesione allo spirito che gli ha voluto infondere Papa Francesco, per una ricostruzione dell’idea  di comunità, fondata sulla cura per i beni comuni e l’attenzione verso i più deboli. In questo senso occorre una condivisione del percorso verso il Giubileo con il mondo dell’Associazionismo e del volontariato che voi rappresentate.  Vi propongo quindi di istituire un tavolo con l’amministrazione per rendere operativa la collaborazione.

Maurizio Pucci,

Assessore ai Lavori Pubblici, delegato del Sindaco per il coordinamento del Giubileo 

 




Un Giubileo che parli ai cittadini romani

Il nostro obiettivo è recuperare un ritardo nei confronti della comunità cittadina, recuperando un’inspiegabile assenza che la vedrà coinvolta direttamente. Noi ci siamo. Come ogni giorno insieme a tante altre realtà associative e cittadini con senso civico. Allora far lievitare consapevolezza e responsabilizzazione vuol dire:

  • La partecipazione della Società Civile Attiva alla “Cabina di Regia” inclusiva e operativa, per prevenire, programmare e rispondere ai problemi che quotidianamente emergeranno.
  • Conoscere per scegliere: la promozione di un censimento dei luoghi e delle attività, pubbliche e private, presenti nei Municipi e nelle periferie, per la creazione di presidi socio–culturali–ambientali stabili e aperti, valorizzando quelli esistenti.
  • Fondi investiti per la ristrutturazione, la manutenzione e la dotazione di strumenti e attrezzature adeguate. Vanno sperimentate forme di gestione innovative che generino servizi aperti e fruibili a tutti i promotori dei territori. Ciò attiverà un circuito virtuoso sulla sicurezza e legalità nelle periferie ed una rigenerazione urbana che dovrà essere accompagnata da una dedicata formazione che guardi allo sviluppo territoriale e al lavoro.
  • Specifici presidi strutturati e organizzati per il contrasto alla povertà. Il “non si butta nulla” che si traduce in riciclo, riuso e sicurezza alimentare e quindi cibo a disposizione sempre per le fasce di popolazione debole.
  • Importante sarà comunicare con i nostri concittadini, giorno dopo giorno, quello che sta avvenendo, facendoli sentire partecipi di una Roma che è anche loro. Far crescere i contatti e i cittadini attivi è un impegno serio e costruttivo. Per conto nostro metteremo a disposizione i nostri rapporti, apriremo un giornale on-line, dialogheremo con i social e le altre testate presenti in rete, apriremo un sito accessibile e linkabile… insomma un Giubileo 2.0

Siamo altresì per cooperare con le tante realtà associative e con i cittadini attivi, perché abbiamo la convinzione che per provare a ricostruire la nostra città nessuno si debba sentire escluso.

ACLI, ARCI, AGCI, ASSOUTENTI ROMA E LAZIO TRASPORTI, AZIONE CIVILE, CARTEINREGOLA, CENTRO ASTALLI, CESV, CILAP, CITTADINANZA ATTIVA, CALMA, COMUNITÀ VII MUNICIPIO, CILD, CORVIALE DOMANI, CASA DIRITTI SOCIALI, FORUM TERZO SETTORE LAZIO, FEDIM, FISH, MODEM, RYDER, UNIAT, UISP, UPTER, ZERO WASTE LAZIO